AMMAN LA CITTA' MONOCOLORE



Amman.
Amman è una città in cui non volevo mettere piede.
A volte mi capita  di essere prevenuta, credo non ci sia niente di male, anzi è un bene visto che poi mi sono ricreduta e ci sono ritornata una seconda volta...e non mi precludo di ritornarci una terza.

Alt però, un attimo...

Non è scattata la scintilla, non è la città da mille e una notte che uno si aspetta...in certi momenti l'ho odiata, in altri volevo tornarmene a casa.
Amman è una città che va conosciuta un poco per volta, con calma, con estrema calma senza farsi trascinare dal caos che la pervade, dai clacson che suonano a ripetizione, dal caldo che in certi giorni è insopportabile.
Non è stata una meta da vacanza, ci sono andata per lavoro, quindi la visione dell'insieme è poco "viaggio", ma ho avuto la possibilità di tagliarmi del tempo e di conoscere Amman e i suoi abitanti.
La città è monocolore, almeno così piace a me definirla, in realtà è soprannominata città bianca per la pietra usata per la costruzione d tutti gli edifici.
Una città senza colore, a tratti fredda, ma che può essere scaldata.
In effetti sono sempre stata un po' dura nel definirla, ma l'impatto è stato duro e forte.
Un'altra dimensione, ma basta prenderla con lo spirito giusto, con lo spirito della scoperta, di un luogo nuovo, di un posto lontano dalla mia cultura.

La città non ha un vero centro, era in origine stata costruita su sette colli, ma ora la sua superficie ne conta addirittura diciannove chiamati Jabal, ovvero montagne.
Otto cerchi, otto grandi rotatorie, e quando dico grandi, credetemi lo sono veramente, collegano la città. Il traffico è una cosa assordante e travolgente.
La parte occidentale della città è in continuo rinnovo, grandi hotel stellati, centri commerciali di stampo "occidentale", cinema multisale, ludoteche come se piovesse....
La parte orientale, invece, ha ancora il fascino del Medio Oriente, fatto di Suq, Moschee e angoli in cui trovare ancora storia e passato, in cui scorgere volti che lavorano, che passeggiano: alcuni nascosti dal velo, in cui si intravvedono solo occhi, alcuni con i capelli al  vento...ma sono occhi che sorridono.
E' una città in cui vivere non è facile, almeno per me non lo è stato, ci si può perdere e ritrovare. Si può rimanere a bocca aperta per un tramonto sulla città vecchia, o essere basita dagli accampamenti di baracche lungo la strada.
Si può avere il desiderio di ritornarci ancora.
E io ce l'ho fremente quel desiderio.
Tipo, un qualcosa di incompiuto, un qualcosa che manca, che aspetta me...




Raimbow street è una delle vie più frequentate della città, dai locali e dai viaggiatori di passaggio, dove è possibile passeggiare tra i vari caffè e posticini alla moda, tra negozi interessanti e gallerie d'arte a sorseggiare il tè: non passateci nelle ore di punta quando il traffico è insopportabile!
Potrete mangiare in localini con pochi JD, piatti tipici Giordani, oppure bere dell'Arak, il liquore a base di anice...non male, tipo il pastis provenzale, il problema è che lo servono in bicchieri molto grandi e stracolmi...impossibile restare sobri!

Lasciate ogni senso dell'orientamento a casa e perdetevi all'interno del Suq, non ve ne pentirete. Potete trovare il negozietto minuscolo con oltre cento tipi di sapone all'oliva in cui ci sta appena una persona in piedi, o quello grande pieno di cianfrusaglie da curiosare. Non abbiate fretta, quella vi è nemica, prendetevi del tempo per conoscere, per vedere, per annusare i profumi che fluttuano nell'aria nelle vicinanze di qualche localino..

Avete fame?..beh andate da Jafra. Non solo un ristorante, ma quasi un luogo di ritrovo dove chiaccherare in compagnia di un tè e di un narghilè. Piatti tipici vi faranno capire che la cucina Giordana ha molto da offrire, ma prima di mangiare sorseggiate un bel bicchiere di menta e limone tritati...
Non vi sentirete turisti, il luogo è frequentato prevalentemente da locali, e potrete così immergervi in una dimensione che di occidentale ha ben poco!

Per caso ho scritto che ci voglio ritornare?
Non c'è due senza tre, e ovviamente non nel periodo di Ramadan...










Se vi piace la Giordania qui ci sono altri due post...

IN THE SEA THERE IS A LOT OF WATER

AMMANRAMADAN

RICORDANDO LA GIORDANIA





2 commenti:

  1. Mai stata in Giordania, ne ho sentito parlare bene. Tuttavia comprendo le tue remore iniziali :)
    http://www.raccontidiviaggioenonsolo.com/

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    1. Ti consiglio di visitarla, e di lasciare a casa i pregiudizi. A volte ci si può sentire persi in una città così lontana dal nostro modo di vivere, ma è proprio in questo che vale il viaggio...la scoperta, la continua scoperta di ciò che non conosciamo.

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