Pechino
Resto del mondo
PECHINO MI HA CONQUISTATA
Io in Cina mica ci volevo
andare.
Non so dirvi bene il perché, ma
ero prevenuta, e non so neanche bene su cosa.
Non mi entusiasmava, non la
conoscevo, non...
Cose stupide dette da una
viaggiatrice che mette le mani avanti. Mai essere prevenuti su di un luogo
senza averlo visto, vissuto, respirato prima.
Ma in quel momento i pensieri hanno
vagato senza soffermarsi sul cosa avrei trovato in una terra così lontana,
culturalmente e logisticamente da me.
Il biglietto aereo l'ho infine
comprato e ho volato a Pechino con un volo alquanto discutibile.
Sono atterrata, curiosa e
pronta a cominciare un viaggio del quale non sapevo nulla.
Non ho voluto studiare prima
della partenza, mi sono affidata al caso, a chi era lì e un pochino conosceva
la città, e mi è piaciuto scoprirla un poco per volta, passo dopo passo, un po'
da sola, un po' no.
E sapete una cosa? Pechino è
bellissima, è unica, è un'esplosione di gente, di auto, di biciclette, di tè e
scatole colorate.
Ma non è una città facile, e
forse è proprio questo ad avermi affascinato.
In pochi parlano l'inglese, e
io di cinese non masticavo niente. Quindi ho scoperto che il linguaggio fatto
di gesti e sorrisi, e di qualche foto mostrata dalla guida è più che sufficiente
a raggiungere l'obiettivo.
Per spostarmi prendevo i taxi.
Con cifre irrisorie e con un bigliettino in mano scritto in cinese dall'usciere
dell'Hotel, potevo raggiungere la meta della giornata.
A volte il tassista si fermava
ad un chilometro di distanza, ma cercare di spiegare il problema sarebbe stato
inutile... meglio proseguire a piedi.
Pechino è grande, molto grande.
E' grande circa cinquanta volte Padova, dieci volte più di Milano, quattro più
di Roma, capito quanto grande è?
E io l'ho girata da sola, senza
avvertire mai nessun pericolo, nessun disagio, nessun motivo per cui
preoccuparmi. Gli occidentali sono molto rispettati, la loro legge punisce
severamente qualsiasi molestia a turisti.
L'unica cosa di cui bisogna
preoccuparsi è lo smog.
Il sole sopra Pechino non so
neanche se esiste, di certo io in una settimana di aprile non l'ho mai visto, mentre
vedevo solo una densa coltre che sembra un misto di nuvole e nebbia
sufficientemente fastidiosa per le vie respiratorie, tanto da seccare le mucose
del naso e facilitare la fuoriuscita di sangue. Non a caso si vedono molte
persone che usano quotidianamente la mascherina.
Si vedono anche molte persone
che sputano per terra come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Facciamo che è una cosa
folkloristica...
Pensate che l'allarme SARS si
era sparso anche per questo motivo, la diffusione dei germi con sputacchi
gratuiti ovunque aveva creato una diffusione di germi pazzesca.
E poi...poi mi sono ricreduta.
Pechino mi ha conquistata, con
i suoi pro e i suoi contro, con il sole velato, con il cibo che amo, con i suoi
abitanti, con le contrattazioni al mercato, con i colori che donano allegria..
E se avevo anche preso in
considerazione l'idea di andarci a vivere per un po'...beh poi tanto male non
è!
Ma mica finisce qui il
racconto...
A me non ispira per niente (anche se ci vorrei andare perché non si dice mai di no :D), penso un po' come a te quando sei partita. Eppure, leggendoti, mi hai fatto ricredere un pochino. :) Aspetto il secondo racconto!
RispondiEliminaGrazie Lucia!...pensare che non fosse bella, o che non mi avrebbe dato niente è stato un errore!...non vedo l'ora di ritornarci !!!
EliminaCome non darti ragione sul fatto di non partire prevenuti sui luoghi che si vanno a visitare! :) e poi quando una città, come nel tuo caso, riesce a stupire contro ogni aspettativa é una felicità doppia! Anche io aspetto il seguito :)
RispondiEliminaGrazie Federico, purtroppo si fanno questi pensieri! Ma quel viaggio in Cina, mi ha fatto capire che non avrei mai più dovuto essere prevenuta :)
EliminaDa amante della Cina e di Pechino (dove ho vissuto diversi mesi) non posso non apprezzare anche questo post. E soprattutto il fatto che tu ti sia ricreduta rispetto all'idea iniziale. Pechino è una città che ti fa penare e innamorare al tempo stesso!
RispondiEliminaAspetto anch'io - come gli altri - il seguito del racconto per scoprire qualcosa in più sul tuo viaggio, e ti auguro di tornare presto in Cina per visitare anche altre bellissime città! :)
Ciao Tatiana! E' proprio così, si parte prevenuti e un po' svogliati per poi innamorarsi di una città a volte difficile, ma che dona tanto! Spero di tornarci presto :)
RispondiEliminaGrazie mille!
Wow! Il tuo articolo mi ha incuriosita... non ho avuto ancora la fortuna di visitare questa città in quanto non è collocata in cima alla mia lista, ma una mia carissima amica ci vive da anni e spesso mi confida di non soffermarsi all'apparenza perché la Cina ha davvero molto da offrire e da quello che leggo, tu ci sei riuscita in pieno!
RispondiEliminaUn abbraccio
Cristina :)