IMMAGIMONDO, IMMAGINA IL MONDO




Immagimondo.
Immagina il mondo.

Tu come lo immagini?
Io come un'enorme palla colorata fatta di persone, che hanno volti e culture diverse.
Di persone che si svegliano con il sole, e percorrono la loro strada,
a volte dissestata e piena di curve, a volte diritta con un sogno da realizzare.

Ho partecipato al Festival Immagimondo seduta dietro ad un tavolo.
Ho voluto far conoscere la Giordania, quella terra a tratti ostile che ho imparato ad amare.
Volevo ...
L'ho fatto.

In molti [e li ringrazio di cuore] si sono fermati, mi hanno chiesto informazioni, fatto domande, perché è un loro sogno.
E io con un sorriso ebete a spiegare che quel posto ha lasciato in me un segno indelebile, fatto di ricordi emozionanti e posti unici, e una voglia di ritornarci che bussa frequentemente.

Alle mie spalle la cartina della Giordania con tanti nomi, tanti posti, tante meraviglie da scoprire.
C'erano appiccicate le foto che avevo scattato durante i miei due viaggi che mi hanno portato a conoscerla un pochino, ma molto ancora mi manca, da vedere, da ammirare.

Una ragazzina e sua madre si fermano a guardare.
Mamma dov'è la Giordania?
[Io le lascio parlare, e ascolto...]
La Giordania è in un posto pericoloso, in cui adesso non ci si può andare....

Ho strabuzzato gli occhi, e sono entrata in scena, con una calma solo apparente.

"Signora, la Giordania non è un paese pericoloso, non è un paese a rischio, non è un paese di cui bisogna aver paura. E' un paese bellissimo da scoprire.
Io ci ho portato mio figlio, lei crede che potrei mai metterlo in pericolo?"

Il problema è che in molti non conoscono la geografia.
Posso capire molte cose,
che confina con stati incasinati,
che è un paese arabo,
che
che
che...

ma non è pericoloso, non ascoltiamo per favore notizie frammentarie che arrivano dai media, non leggiamo cose a caso da internet, non ascoltiamo agenti di viaggio che per non avere problemi la sconsigliano come meta...
Ogni luogo non è sicuro.
Ogni luogo lo è.

Un signore si avvicina e sorride.
Si vede che ha voglia di raccontarmi qualcosa.
"Quarant'anni fa sono stato in India, e ho visto cose che purtroppo nessuno vedrà mai più.
Ho partecipato a riti funebri in paesi persi nel nulla, ho viaggiato come ora non è più possibile fare..."

Pendevo dalle sue labbra, tutto attorno era solo brusio, solo le sue parole, scelte curate, mi stavano facendo viaggiare lì dove lui aveva viaggiato.
I dettagli, i colori, quasi ne percepivo gli odori e i profumi.
Mi ha parlato poi del Cairo, del suo viaggio in quella capitale trentacinque anni prima. Mi ha parlato di una città che io bramo da anni, e che non so se riuscirò mai a visitare.
Mi ha parlato del museo Egizio, dello splendore che ha visto, del caos, della gente, troppa, che ha incontrato per quelle strade.
Io l'ho invidiato.
Io non vedrò mai quello che lui ha visto.

Sono riuscita a tirare fuori qualche parola dall'estasi in cui mi trovavo...
"Lei è un viaggiatore con la V maiuscola, lei è contagioso..."

Un susseguirsi di volti nuovi e volti amici.
Persone che ho riabbracciato, altre che ho conosciuto.
Un festival dove la voglia di viaggiare traspare dagli occhi, dai gesti, dai sussurri.
Io sono tornata a casa con un bagaglio di viaggi in più, e consapevolezze nuove.
Il mondo è ai nostri piedi, un passo dopo l'altro ci conduce a visitarlo...





2 commenti:

  1. Complimenti Cristina :-) queste si che sono belle esperienze !

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  2. Ho scoperto il tuo blog per caso e ho letto con grande piacere tutti i post. A quando una visita nel senese? Mi piacerebbe leggere un tuo post anche su questa zona

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