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GIORDANIA IN TRE GIORNI

by 6:25 PM

Tre giorni in Giordania, sono la prima a dirlo, sono pochi, ma possono essere un buon inizio o un buon ritorno.

Ok, io in questo splendido paese sono già stata altre volte, chiaramente non posso dire di conoscerlo come le mie tasche ma abbastanza da avere imparato ad amarlo così da ritornarci ogni tanto.

Ci sono stata quattro volte e, a dirvela tutta, la prima volta, dopo un giorno ad Amman, volevo tornarmene a casa, mi sembrava un posto freddo e troppo incasinato. Il terzo giorno non volevo più andarmene...

E poichè erano un po' di anni che non riabbracciavo la Giordania, diciamo che nel 2023 era arrivato il momento di tornare, e secondo me le cose non capitano mai per caso.

Io avevo bisogno del suo calore e lei, la Giordania, ha fatto in modo di ospitarmi ancora. 

Complice numero uno un'offerta di volo con Wizz Air diretto da Venezia a 40 euro a/r e circa tre ore e mezzo di viaggio. Partenza la domenica pomeriggio, rientro il mercoledì sera.

Se ripenso a quando in Giordania ci si arrivava sono con voli di linea e scali annessi, ci mettevo circa otto ore ad arrivare e le tariffe non erano mai inferiori ai 400 euro a/r, direi che di cose ne sono cambiate.

Ok la tariffa era quella base, di quelle con uno zaino da mettere sotto il sedile, ma per 3 giorni era più che sufficiente; poi se vuoi aggiungere un bagaglio a mano e la scelta del posto la tariffa sale, ma direi che comunque resta un ottimo compromesso.

Se pensate che tre giorni siano troppo pochi, beh dovrete ricredervi perchè riuscirete a fare e vedere tante cose, a riempirvi gli occhi di meraviglia, a farvi scompigliare i capelli dal vento e riempire le scarpe dalla sabbia rossa del deserto. 

INFORMAZIONI UTILI (SPERO)

Periodo di viaggio 19-22 febbraio.   

 In questo periodo in Giordania sono due ore avanti rispetto all'Italia e in piena primavera (primavera di giorno, la sera fa freschino e nel deserto la sera fa decisamente freddo).

Per entrare in Giordania serve il passaporto con validità residua di sei mesi e il visto. Io ho acquistato il Jordan Pass che include il costo del visto (e velocizza le operazioni all'arrivo) e l'entrata a più di 40 siti turistici. Il costo è di 70 JD ampiamente ammortizzato solo con l'entrata di Petra e Wadi Rum (se vuoi entrare due volte a Petra, per vedere eventualmente Petra by Night devi acquistare quello da 75 JD, comunque nel sito ufficiale è spiegato tutto per bene).

Il volo arriva a in tarda serata, ed essendo la mia prima tappa il deserto del Wadi Rum ho optato per dormire nei pressi dell'aeroporto. 

Ho noleggiato un'auto con Auto Europe al costo di circa 30 euro al giorno, trovandomi ancora una volta molto bene. Come sempre controllatela bene prima della consegna e fate eventuali foto a graffi e botte (che non si sa mai...). Comunque questa volta è andata molto meglio di quando ad un autonoleggio in centro ad Amman mi hanno dato un'auto che era senza tappo della benzina e ci hanno messo un pezzo di gommapiuma (haha non molto bene).



COSA VEDERE IN 3 GIORNI IN GIORDANIA

Il mio viaggio si è incentrato su tre tappe, una al giorno per non fare le cose troppo di fretta, perchè la fretta in viaggio non è mai una buona cosa!

WADI RUM 

Wadi Rum si trova in una valle nella parte meridionale della Giordania, vicino al confine con l'Arabia Saudita. E' conosciuta anche come Valle della Luna ed è un'area spettacolare con paesaggi desertici e rocciosi, con una serie di alti picchi e massi di arenaria di colore rosso e marrone. Pensate che il deserto del Wadi Rum è stato abitato fin dai tempi preistorici e presenta numerose grotte, insediamenti beduini e antiche iscrizione rupestri. E' stato reso famoso dall'archeologo inglese T.E. Lawrence, noto anche come Lawrence d'Arabia, che ha combattuto in questi luoghi durante la Prima Guerra Mondiale.


Il Wadi Rum, oggi,  è una splendida meta turistica che permette ai visitatori di vivere una "Magica" esperienza nel deserto, attraverso le numerose escursioni proposte: in jeep e a cammello, nonchè opportunità di arrampicata e trekking lungo i percorsi rocciosi. Ospita anche accampamenti beduini dove i viaggiatori possono dormire in tende tradizionali. Io mi sono affidata (anche questa volta) al Wadi Rum Starlight Camp che offre a 70 JD circa, il pick up a/r dal parcheggio, il tour in Jeep nel deserto, la cena in stile beduino, il pernottamento in tenda panoramica con bagno e la colazione; e se siete fuortunati, Suleymani, il proprietario vi delizierà con la sua musica nel dopo cena. Per ultimo e non meno importante: le stelle. La stellata più bella mai vista è stata proprio qui, e lo posso confermare per la seconda volta. 
Per prenotare o chiedere informazioni vi lascio il numero di Suleymany, basta madargli un wathsapp, parla inglese ed è gentilissimo: +962 7 9697 3721 (ditegli che ve l'ho dato io :)).


Di notte la temperatura scende molto, quindi in qualsiasi stagione decidete di fare il viaggio, mi raccomando vestitevi adeguatamente, perchè deserto non è sinonimo di caldo, soprattutto dopo il tramonto. So che siete bravi, ma ultimo suggerimento: SCARPE ADEGUATE!!!

Curiosità. A Wadi Rum sono stati girati parecchi film, tra quelli che io amo ci sono: 

- The Martian, diretto da Ridley Scott che ha utilizzato Wadi Rum come location per rappresentare il pianeta Marte.

- Aladdin, diretto da Guy Ritchie, il film musicale della Disney che ha usato il deserto come location per rappresentare il regno di Agrabah

- Dune, diretto da Denis Villeneuve, ha girato gran parte delle riprese tra la terra rossa per ricreare il pianeta di sabbia Arrakis.

- Star Wars: l'ascesa di Skywalker, luogo ideale per rappresentare alcune delle scene più importanti del film.


PETRA

Petra, almeno per sentito dire, immagino la conosciate tutti! Si trova nel sud-ovest della Giordania ed è stata la capitale del regno Nabateo, diciamo quindi che non è proprio un'adolescente. E' particolarmente nota per la sua archittettura unica, scavata nella roccia, ed è patrimonio dell'umanità UNESCO ed è considerata una delle sette meraviglie del mondo.

Il sito archeologico di Petra si estende su circa 264 chilometri quadrati dando quindi diverse opportunità di essere esplorato in lungo e largo.

Ecco, in una giornata non pensate di farlo tutto e nemmeno in due, però potete scegliere tra i diversi trekking segnalati e godervi lo spettacolo che solo questo sito sa dare.

In una giornata potete vedere parecchie cose, ma consiglio sempre di informarsi sulla tipologia di sentieri che si vogliono fare perchè non sono adatti a tutti, ce ne sono di più o meno impegnativi, e c'è da considerare che le temperature da maggio a settembre sono calde. Possono sembrare consigli stupidi, ma non lo sono, credetemi. In aggiunta vi ricordo di utilizzare sempre scarpe adeguate, sportive o da trekking perchè i sentieri non sono sempre in ottime condizioni e in alcuni punti possono essere scivolosi.

Detto questo, godetevela, perchè è un luogo che non ha eguali.

Percorrete il Siq, la stretta gola lunga circa un chilometro che conduce al Tesoro. E' una passeggiata suggestiva e panoramica con pareti di roccia che si ergono fino ad ottanta metri di altezza. 

Il Tesoro è l'attrazione più famosa di Petra, un imponente tempio scavato nella roccia con una facciata alta circa quaranta metri...è diventato famoso anche per essere stato usato come location nel film "Indiana Jones e l'ultima crociata". Non è consentito l'accesso però. Qui troverete una concentrazione di turisti molto alta. Purtroppo (o per fortuna) la maggior parte dei visitatori si ferma qui dopo aver percorso il Siq, infatti se vi addentrate nella città, vi troverete in alcune zone, anche da soli. Quindi, sì stupendo l'arrivo al Tesoro, effetto wow assicurato (io la prima volta che ci sono stata, sono tornata indietro per ripercorrere l'ultimo pezzo da quanto è stato bello), ma andate alla scoperta di un luogo che vi saprà stupire in ogni angolo.

Non vi sto ad elencare cosa vedere o non vedere, dipende da quanto tempo avete e da quanto volete camminare. Posso per certo dirvi che il Monastero sarebbe un peccato non vederlo, per raggiungerlo bisogna salire circa 800 gradini, ma la vista ne vale la pena.

In questa mia ultima visita sono salita per un sentiero che mi ha portato a vedere il Tesoro dall'alto seguendo l'Al Kubtha Trail. Non è semplice ed è sempre in salita, ma devo dire che anche in questo caso ne è valsa la pena. Bisogna seguire il percorso principale fino al teatro, dopo di che si gira a destra quando si raggiungono i servizi igienici e si seguono le scale passando la Urn Tomb e quele vicine, per poi salire ancora dietro alla montagna e raggiungere dopo un'oretta il belvedere, dove godersi la vista sorseggiando un te alla menta nel punto di ristoro gestito dai beduini. Dopo aver raggiunto il belvedere si può tornare indietro e ricongiungersi al sentiero principale.


                                        

AMMAN

Amman è la capitale della Giordania e si trova nella parte centrale del paese. E' una città che io amo (anzi che ho imparato ad amare, per me non è stato affatto immediato...), antica e cosmopolita, che mescola tradizione e modernità. E' circondata da colline che offrono una vista splendida sulla valle del Giordano.

È una città da assaporare lentamente, prendetevi del tempo per visitarla, per scoprire le sue sfaccettature, per addentrarvi in una cultura che non conosciamo bene ma che è ricca di fascino. Conosco persone che ne sono rimaste deluse, troppo caos, troppo fredda, troppo qualcos'altro. Beh, bisogna esplorarla per conoscerne l'essenza e non fermarsi alla superficie. 




Le cose da vedere sono veramente tante, ma se avete poco tempo vi consiglio di visitare i suoi souk, i mercati tradizionali che profumano di cardamomo e zucchero, dove i colori inebriano e dove si possono toccare con mano i prodotti locali mescolandovi tra la gente del posto. Purtroppo non ne uscirete a mani vuote, ricordatevelo!




In città ho dormito al The Y Hotel Amman, un piccolo e carino Hotel che vi permette di raggiungere a piedi il centro. La colazione ottima e il proprietario gentilissimo: ci ha permesso un late check-out senza modificare la tariffa, visto che avevamo il volo nel pomeriggio.

Che sia per tre giorni, una settimana o più la Giordania rimane un viaggio che vale la pena intraprendere. Io continuo a consigliarlo, perchè, in fondo, le emozioni che regala a me vorrei le viveste anche voi. 

E se non si riesce a vedere tutto in una volta, ci si ritorna, perchè nei luoghi in cui si sta bene, si ritorna sempre!



 

WADI RUM - PICTURE POST-

by 5:55 PM


Il deserto rapisce e affascina con una forza tale che a distanza di anni il pensiero è ancora legato a ricordare il calore dei colori che giocano con la roccia e la sabbia nelle varie ore del giorno.
Lawrence d'Arabia ne aveva fatto la sua dimora e non fatico a capirne il motivo.
Nessun rumore, forse quello del vento che leggero a momenti si insinua tra le rocce, che sembra quasi cantino.
E' leggero il suono, appena percettibile.
Solo i miei passi a farmi compagnia.
Solo sabbia calpestata, sabbia che mi fa sprofondare, sabbia ostile che si attacca con il suo colore vivido, sabbia che viaggia di continuo in cerca di una casa.
Ma non la troverà mai,
vagherà come solo uno spirito libero può fare....
E poi scenderà la sera, e non rimane altro che stendermi sotto alla coperta di stelle che padrone del cielo mi abbracciano nella notte.




















AMMAN LA CITTA' MONOCOLORE

by 9:13 AM


Amman.
Amman è una città in cui non volevo mettere piede.
A volte mi capita  di essere prevenuta, credo non ci sia niente di male, anzi è un bene visto che poi mi sono ricreduta e ci sono ritornata una seconda volta...e non mi precludo di ritornarci una terza.

Alt però, un attimo...

Non è scattata la scintilla, non è la città da mille e una notte che uno si aspetta...in certi momenti l'ho odiata, in altri volevo tornarmene a casa.
Amman è una città che va conosciuta un poco per volta, con calma, con estrema calma senza farsi trascinare dal caos che la pervade, dai clacson che suonano a ripetizione, dal caldo che in certi giorni è insopportabile.
Non è stata una meta da vacanza, ci sono andata per lavoro, quindi la visione dell'insieme è poco "viaggio", ma ho avuto la possibilità di tagliarmi del tempo e di conoscere Amman e i suoi abitanti.
La città è monocolore, almeno così piace a me definirla, in realtà è soprannominata città bianca per la pietra usata per la costruzione d tutti gli edifici.
Una città senza colore, a tratti fredda, ma che può essere scaldata.
In effetti sono sempre stata un po' dura nel definirla, ma l'impatto è stato duro e forte.
Un'altra dimensione, ma basta prenderla con lo spirito giusto, con lo spirito della scoperta, di un luogo nuovo, di un posto lontano dalla mia cultura.

La città non ha un vero centro, era in origine stata costruita su sette colli, ma ora la sua superficie ne conta addirittura diciannove chiamati Jabal, ovvero montagne.
Otto cerchi, otto grandi rotatorie, e quando dico grandi, credetemi lo sono veramente, collegano la città. Il traffico è una cosa assordante e travolgente.
La parte occidentale della città è in continuo rinnovo, grandi hotel stellati, centri commerciali di stampo "occidentale", cinema multisale, ludoteche come se piovesse....
La parte orientale, invece, ha ancora il fascino del Medio Oriente, fatto di Suq, Moschee e angoli in cui trovare ancora storia e passato, in cui scorgere volti che lavorano, che passeggiano: alcuni nascosti dal velo, in cui si intravvedono solo occhi, alcuni con i capelli al  vento...ma sono occhi che sorridono.
E' una città in cui vivere non è facile, almeno per me non lo è stato, ci si può perdere e ritrovare. Si può rimanere a bocca aperta per un tramonto sulla città vecchia, o essere basita dagli accampamenti di baracche lungo la strada.
Si può avere il desiderio di ritornarci ancora.
E io ce l'ho fremente quel desiderio.
Tipo, un qualcosa di incompiuto, un qualcosa che manca, che aspetta me...




Raimbow street è una delle vie più frequentate della città, dai locali e dai viaggiatori di passaggio, dove è possibile passeggiare tra i vari caffè e posticini alla moda, tra negozi interessanti e gallerie d'arte a sorseggiare il tè: non passateci nelle ore di punta quando il traffico è insopportabile!
Potrete mangiare in localini con pochi JD, piatti tipici Giordani, oppure bere dell'Arak, il liquore a base di anice...non male, tipo il pastis provenzale, il problema è che lo servono in bicchieri molto grandi e stracolmi...impossibile restare sobri!

Lasciate ogni senso dell'orientamento a casa e perdetevi all'interno del Suq, non ve ne pentirete. Potete trovare il negozietto minuscolo con oltre cento tipi di sapone all'oliva in cui ci sta appena una persona in piedi, o quello grande pieno di cianfrusaglie da curiosare. Non abbiate fretta, quella vi è nemica, prendetevi del tempo per conoscere, per vedere, per annusare i profumi che fluttuano nell'aria nelle vicinanze di qualche localino..

Avete fame?..beh andate da Jafra. Non solo un ristorante, ma quasi un luogo di ritrovo dove chiaccherare in compagnia di un tè e di un narghilè. Piatti tipici vi faranno capire che la cucina Giordana ha molto da offrire, ma prima di mangiare sorseggiate un bel bicchiere di menta e limone tritati...
Non vi sentirete turisti, il luogo è frequentato prevalentemente da locali, e potrete così immergervi in una dimensione che di occidentale ha ben poco!

Per caso ho scritto che ci voglio ritornare?
Non c'è due senza tre, e ovviamente non nel periodo di Ramadan...










Se vi piace la Giordania qui ci sono altri due post...

IN THE SEA THERE IS A LOT OF WATER

AMMANRAMADAN

RICORDANDO LA GIORDANIA





MAR MORTO

by 9:17 AM




Non è un mare, eppure si chiama Mar Morto.
E' un lago, ma forse Lago Morto suonava meno bene.
A dire il vero il nome mi ha sempre inquietato, la parola morto non mi piace e non ne capivo il motivo di associarla ad un mare.
Non che adesso mi piaccia, ma almeno so perché si chiama così! Dentro non c'è vita...
Si trova nella zona più depressa della terra, il punto più basso sotto il livello del mare.
400 m sotto il livello del mare.
Fa strano pensarlo no?...eppure è così! Una specie di buca, riempita di acqua che dire salata è poco.
Da quanto sale c'è dentro, è densa.
Da quanto sale c'è dentro ci si può sedere senza affondare. 
Non scherzo, galleggiare dentro al Mar Morto è un gioco da ragazzi, l'ho provato, lo confermo.

Questo Mare/lago si trova a circa un'ora di strada da Amman. Le sue sponde toccano la Giordania Israele e la Palestina e il suo maggiore affluente è il fiume Giordano, sì, proprio quel fiume famoso...

La zona è pressoché deserta ma è ricca di alberghi con ingresso al Mare, quindi c'è la possibilità di trascorrere anche solo una giornata in questo posto per avere dei benefici dati dalla ricca presenza di sali minerali che hanno funzioni miracolose per la pelle e le vie respiratorie. Ci si può mettere in costume senza che qualcuno ti dica qualcosa, mentre non si può fare nelle spiagge pubbliche. 
Io sono stata al Movenpick, un villaggio con i controfiocchi, ma l'entrata giornaliera non è molto costosa.



Ci sono stata un paio di volte.

La prima era ad agosto, e vi sconsiglio vivamente di andare in questo periodo, ma io ero da quelle parti: che faccio, non ci vado? Pensate che ad Amman mediamente, nelle ore centrali del giorno la temperatura raggiunge i 42°...nella zona più depressa è un po' più caldo e molto, ma molto più umido...
Ma il paesaggio che offre il Mar Morto è a dir poco spettacolare. So che mi emoziono per qualsiasi cosa o luogo, ma il deserto tutto attorno e la vista al di là dell'altra sponda con le sue colline di un colore sbiadito mi ha affascinato non poco.
L'acqua è invitante, non sai cosa ti aspetta, vedi solo qualche persona dentro che sembra comodamente seduta su una sedia, ma sotto al sedere ha solo un liquido salato...
Un mare calmo dai colori incredibili.
L'accesso non è facile e dopo qualche scalino si incontrano dei sassi, un po' fastidiosi. 
A ricordarti che più di mezz'ora non si può stare in ammollo un grande orologio sta appeso ad un palo, arrugginito dalla salsedine.
E' caldo.
Brucia.
Brucia da matti.
Non osate entrare se il giorno prima avete fatto la ceretta, o se avete delle punture di insetto, o se avete qualche escoriazione da nulla.
Brucia veramente, e non è che passa. Passa quando ti rifai le scalette a ritroso e cammini verso la prima doccia di acqua dolce disponibile.
Dopo il "bagno" concentrato, puoi uscire e spalmarti completamente di fango, per rendere la pelle morbida e per curarla da piccole dermatiti. Ovviamente una sola seduta come ho fatto io non è sufficiente, ma la pelle mi è diventata liscia.

La seconda volta è stata nello stesso anno ma a metà dicembre. Mentre ad Amman 8° ci stanno tutti, se vuoi passare qualche ora al caldo prendi la macchina e nel Mar Morto trovi una gradevole temperatura da costume. Non scherzo! Senza il caldo opprimente mi sono goduta il paesaggio con colori diversi, più vivi.
Mi sono divertita un sacco a fotografare i cristalli di sali che si erano formati sulle rocce in riva. Un'aria sana, incontaminata mi ha tenuto compagnia.
Che altro si può fare? Una partita a tennis, ed al tramonto un bagno in piscina, mentre il sole sprigionava i suoi colori migliori, tutto si tingeva di rosso, e mentre nuotavo fissavo la stellina là in alto...
Sono rientrata ad Amman in serata, e gli 8° erano lì ad aspettarmi.








MADABA E IL MONTE NEBO

by 2:38 PM



Madaba si trova in Giordania.
Una piccola cittadina a sud-ovest di Amman.
Per raggiungerla si percorre la strada dei Re, una via con più di 5000 anni sulle spalle. Ma non è l’unico motivo per cui vale la pena visitarla, di motivi per visitare un posto nuovo intriso di storia ce ne sono sempre. 
Il semplice vederla per la prima volta è un buon motivo.

Percorro una strada in pieno inverno, ma la temperatura è primaverile, i colori fuori dal finestrino sono quelli di sempre, tipici della terra Giordana: secchi, ocra, intervallati da case bianche monocolore. 
A tratti i paesaggi sono lunari, a tratti un gruppo di abitazioni mi riporta sulla terra.
Ma è piacevole, una calma inusuale mi trapassa e con la testa appoggiata al finestrino lascio scorrere le immagini come in un film muto, tutto è ovattato, il rumore l’ho chiuso fuori.
I miei occhi vedono.
Un cammello lungo la strada, un venditore di vasi, una persona seduta, chissà dove vaga il suo pensare.



Ad un tratto arrivo nella città…
Madaba è la citta dei Mosaici. Esattamente così denominata.
Durante la costruzione della chiesa di San Giorgio è stato scoperto un mosaico Bizantino chiamato  LA MAPPA DELLA TERRA SANTA.  Ricopre il pavimento, una sorta di cartina che raffigura l’itinerario per raggiungere Gerusalemme.
Indubbia la bellezza di questa opera, basti pensare che ci sono volute due milioni di tessere di pietra di un intenso colore, raffiguranti  villaggi, valli, fino al delta del Nilo.
La luce all'interno della chiesa è soffusa, candele posate su sabbia hanno la fiammella che si muove al passaggio delle persone, parole sussurrate sottovoce si mescolano al  sacro che si respira all'interno, anni di storia, di religione,  di passi di un pellegrino, o di un turista di passaggio. Passi che convergono ad una stessa meta.



Esterno.
Le vie della città pullulano di negozietti di artigianato locale, se si ha la fortuna e l’accortezza si riesce a scovare qualcosa di meno turistico, qualcosa che va oltre la calamita con il cammello. Monili di argento con pietre dure possono essere acquistati a buon prezzo, non senza contrattare ovviamente.

A pochi chilometri da Madaba sorge il Monte Nebo. Ricco di fascino religioso , il luogo più venerato di tutta la Giordania.
Anche se una persona non ci crede, anche se uno con la religione ci fa a botte,  essere in questo posto regala una suggestione senza pari. E’ storia, noi tutti facciamo parte di una storia, e questa che ha come protagonista Mosè non è da meno.
Su questo monte Mosè vide la Terra Promessa  che fu destinata al suo Popolo Eletto.
Su questo monte Mosè morì indicando la via al popolo d’Israele.

Simbolo di questo sito è una croce .
Simboleggia il serpente che Mosè sollevò nel deserto , e la crocefissione di Cristo.
Da qui sopra una vista memorabile prende il sopravvento. Lì in fondo attraverso la valle del Giordano, in una giornata particolarmente limpida si scorge Gerusalemme.









IN THE SEA THERE IS A LOT OF WATER

by 11:36 PM

Non ricordo il modello della macchina.
Ricordo che era rosso scuro metallizzato sulla via dello sbiadito.
Ricordo le trattative della Vale nell’abbassare il prezzo di noleggio, cara, lei poteva fregarsene tanto mica ci veniva in giro con me…ma conosceva il personaggio del car rent…e dopo  mezz’ora e forse più di negoziazione senza capire tutto perfettamente, avevo una macchina.
Loro avevano una caparra e il mio passaporto fotocopiato…io avevo una macchina con i sedili macchiati e masticati, una radio d’epoca che passava musica poco occidentale a tratti, poco orientale in altri.
Ma la cosa più bella era il tappo del serbatoio della benzina. Della gommapiuma arrotolata a chiudere il buco…Funzionale ed efficiente nulla da dire…solo poco sicuro?
Ma avevo una macchina.

Quattro ore separano Amman da Aqaba, in un andatura nei limiti consentiti , in un andatura che permette di guardarsi attorno di scoprire dettagli in mezzo al nulla, di trovarsi un cammello che aspetta di attraversare una strada troppo grande per lui.
Per chilometri il nulla, il colore ocra padroneggia nella terra e cerca di trasferirsi anche nell’aria, poi dietro ad una curva il paesaggio cambia e improvvisamente ti innamori… un sussulto uno sguardo…la vista ti regala un ricordo per la vita.

Aqaba, ha il fascino del Mar Rosso, di una barriera corallina spettacolare. Ma non ha il fascino della spiaggia pubblica, e per una donna diventa complicato godersi un mare del genere. Con pantaloni al ginocchio e maniche a tre quarti, in riva al mare ero comunque oggetto di occhiate indiscrete che suscitavano in me un imbarazzo non giustificato. Il mio compagno di viaggio nuotava beato tra la barriera che in quel tratto raggiungeva la riva, in costume a petto nudo.

Per la mattina seguente abbiamo deciso di fiondarci in una spiaggia privata. Paghi, di conseguenza tu donna puoi metterti in costume, ma non è comunque semplice come sembra.
Pochi occidentali a farmi compagnia, molte donne arabe nei loro vestiti tradizionali, in riva al mare, in spiaggia, in acqua, con la maschera e boccaglio.
Ho riscoperto il piacere dello snorkeling, o meglio ho scoperto… meraviglioso, e un grazie va a chi mi ha supportata e sopportata…ma ne è valsa la pena.

All’ora di pranzo, prendo l’iniziativa di prenotare qualcosa da mangiare. Non con poca difficoltà riesco, tra gli sghignazzi del personale probabilmente perché mi ero presentata a loro in costume, a prenotare un paio di panini e un litro di acqua. Loro mi rimandano sotto al mio ombrellone rassicurandomi che mi avrebbero portato il pranzo da lì a breve. Ed effettivamente la promessa non aveva fatto una piega, ma mancava l’acqua. Gentilmente glielo faccio notare…e mi ri-rassicurano che me l’avrebbero portata subito. Mangiato il panino stesa nella sdraio...ma senza acqua.
Mi alzo cercando di formulare nella mia mente una frase abbastanza acida in inglese, impresa non da poco, per chiedere spiegazioni, e il gentil uomo di prima mi dice “ water?what water?"... mi porge una bottiglia vuota e continua “ in the sea there is a lot of water”…



Foto scattata da Felixwolf

©crinviaggio

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