Visualizzazione post con etichetta New York con bambini. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta New York con bambini. Mostra tutti i post

NEW YORK AD UN METRO DA TERRA

by 11:16 AM




New York, New York.

Che città, che stile di vita, che viaggio!
Ma un bambino che ci va a fare a New York?
Una domanda così non la vorrei mai sentir dire, ma purtroppo, a volte, capita.
Un bambino viaggia con la fantasia, figuriamoci in una grande metropoli fatta di luci, di palazzi e di un parco che racchiude un mondo di favole e leggende.
E' il bambino che porta per mano l'adulto e passo dopo passo gli fa scoprire una città con occhi nuovi, con consapevolezze nuove.
Non il contrario.

La corsa per vedere più cose nel minor tempo possibile a volte si ferma.
Si ferma per lasciare spazio a nuove visioni, nuove avventure, vissute con la calma e la frenesia che solo un bambino può avere.

Un viaggio è fatto anche di questo: assaporare un luogo attraverso occhi che scrutano ad un metro da terra.
Solo questo cambia.
I luoghi sono gli stessi,
la città è la stessa,
il cibo è lo stesso.
Si cammina ugualmente, 
si sorride, 
si gioca e si riparte nuovamente alla scoperta di qualcosa che animerà la fantasia dei bambini e arricchirà la nostra.

Non voglio fare un elenco di cose che può fare un bambino in città, un bambino può fare molte cose.

Cercherò invece di descrivere l'emozione che ha provato il mio piccolo viaggiatore nei luoghi che ha visitato, per quello che ha visto.
E quella che ho provato io mentre lui imparava a conoscere un mondo nuovo e
una nuova avventura.

I bambini hanno uno spirito di adattamento che noi adulti ce lo scordiamo.
Si entusiasmano per qualsiasi cosa, ed un loro sorriso vale tutto un viaggio.

Siamo stati a New York nel periodo Natalizio, e potete solo immaginare quale livello di addobbi, magia e stupore ci possa essere in quel periodo.
Le strade sono fatte di luci intermittenti e nelle vetrine ti puoi specchiare assieme a Babbo Natale.
Ma il Natale è solo un contorno luminoso ad una città che ha molto (anche se molto è un eufemismo) da offrire.

"Mamma si è avverato un sogno: ho visto la Statua della Libertà."
Anch'io sono rimasta alquanto basita dopo questa affermazione fatta da un bambino di sei anni.
Ma non potevo che esserne felice.
Da anni sfoglia, e da poco legge, un libro su NY.
Si chiama Lisa va a New York e parla di una bambina che va a trovare sua zia in America assieme al suo odoroso peluche Oliver.
Ecco, il suo sogno della Statua, simbolo della città, è nato e cresciuto tra quelle pagine.
Un libro fa crescere e desiderare.
Un viaggio completa il desiderio.

"Mamma, l'ascensore sembrava un missile!!"
Per salire sul Top of the Rock l'ascensore, ben stipato di persone, si fa 67 piani in circa 50 secondi, illuminandosi di colori fluo per tutta la durata della salita.
Io con gli occhi chiusi claustrofobici e lui a bocca aperta col naso all'insù.
Lo spettacolo dal grattatelo sulla città mi rammenta i brividi, e non solo quelli di freddo, ma i brividi emozionali, quelli che per un momento ti bloccano il respiro e quando te ne accorgi prendi una boccata d'aria che ha un sapore nuovo, quello della scoperta.
Il tramonto, l'ora perfetta, la mia ora.
Un tramonto che ha dipinto la grande mela di un tenue arancio mentre le lucine tutte attorno formavano dei puntini, e a volerli unire quasi si formava un disegno.
Lui non voleva più scendere.
Io nemmeno.




"Mamma, sono degli scarabocchi..."
In effetti i quadri di Pollock esposti al MOMA si avvicinano molto all'idea di casualità, e si avvicinano molto ai disegni avveniristici che mio figlio, in preda a momenti di creatività, compone nel terrazzo di casa .
Ma non si è scostato.
E' rimasto lì davanti il giusto tempo per capire a modo suo,
per interpretare l'opera in chiave fantasiosa,
per metterci qui un cavallo, lì una slitta, e più su un libro con le pagine che volano.
Che si parli di arte classica, moderna o quella non ben definita non importa, portare un bambino ad un museo o ad una mostra apre la mente.
Impara che un disegno ha delle interpretazioni soggettive, ma che ha pure una storia alle spalle.
Impara che il colore è il protagonista e che in base a come viene usato, crea un quadro unico al mondo.

"Ma quanto è lungo il ponte di Brooklyn? Ma lo dobbiamo fare a piedi?"
"E' lungo come da casa nostra a casa dalla nonna, e vedrai che ti piacerà attraversarlo."
Da Brooklyn a Manhattan un ponte sospeso, per me un'emozione pura, per il piccolo una missione da compiere.
Immenso, con quei tiranti grossi come un braccio e i bulloni grandi come una mela, ha studiato l'opera neanche fosse un ingegnere, mentre a destra gli sfrecciavano accanto bici di fretta e a sinistra podisti che provavano le nuove scarpe da corsa. 
In mezzo l'East River che leggero scorre verso il mare.




Un mondo da scoprire che non si ferma.
I taxi gialli, le insegne luminose a Times Square che proiettano un Hobbit in dimensioni troppo grandi, i negozi di caramelle che profumano di zucchero e quelli di giocattoli con la ruota panoramica dentro.
Scoprire che da Starbucks il latte col cioccolato è super buono, e che mangiare Hot Dogs con una quantità esagerata di ketchup sopra è fico.
I camion dei pompieri, la polizia in bicicletta per Central Park, gli scoiattoli curiosi e le corse a perdifiato.
La metropolitana e il mondo sotterraneo, i personaggi che lo abitano, come i topolini impauriti dalle urla di una madre paurosa.
Il mare ventoso in una Coney Island surreale, i Babbi Natale (ma perchè sono così tanti?) che si tuffano in acque gelate in costume.
Incontrare una ricostruzione di Lucy nel Museo di Storia Naturale e comprarsi un paio di Converse a Soho.
E poi New York ha tantissimi parchi gioco dove fare piacevoli pause, ma l'esperta in questione è Playground around the corner!



Una centrifuga di stimoli, di cose viste, di parole sentite, alternati al riposo in una stanza che trema al passaggio della metropolitana, tra le risatine soffocate da una manina che ha toccato molte cose, che si è aggrappata a molte altre, che ha tenuto la mia mano stretta per farsi sentire.
Per ringraziarmi, in qualche modo.

















Powered by Blogger.