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VIAGGIO IN GIAPPONE: ITINERARIO DI 10 GIORNI TRA TOKYO E KYOTO

by 6:32 PM

Si parla spesso del mal d'Africa, ma questa volta io mi sono portata a casa il mal di Giappone.

Scrivo questo primo post sul mio ultimo viaggio sorseggiando un tè matcha in una tazza artigianale acquistata a Kyoto.

Come sempre mi preme dire che ognuno di noi viaggia secondo il proprio stile, i propri tempi, le proprie possibilità e le proprie modalità, quindi questo post vuole essere un calderone di spunti e informazioni che possono essere utili anche presi singolarmente.

Devo dire che per questo viaggio mi sono dedicata molto all'organizzazione, insomma più del solito, perchè io sono una persona che in un viaggio lascia un po' di spazio anche al caso e all'improvvisazione; tuttavia, avendo a disposizione 10 giorni e tantissime cose da vedere ho cercato di avere un piano abbastanza schedulato (ma la verità è che le attività impreviste, che mi piacciono, ci sono comunque state).

Ho visto tutto quello che mi ero prefissata? Ovviamente no hahha, ma è andata super bene comunque!

Mi sono concentrata su Tokyo, Kyoto e dintorni, e gli stimoli, le cose da vedere, fare e provare sono davvero tantissimi.

Il Giappone è un posto incredibile, come ti giri c'è un wow che esce con prepotenza dal cuore e il cibo mi ha conquistato come potrebbe conquistarmi Pedro Pascal ad un appuntamento al buio. 

Il Giappone viaggia avanti nel futuro con la tradizione di un passato che ha lasciato meraviglia. Poi ci sono come in qualsiasi posto del mondo i lati negativi, ma vorrei soffermarmi solo su quelli belli, quelli che mi hanno accompagnato in un viaggio sorprendente.

Ancora prima di ritornare a casa, mi sono ripromessa di tornarci, presto.

VOLI

Il tema voli quest'anno è stato molto sentito per qualsiasi destinazione extraeuropea. È stato il costo che ha più inciso su questo viaggio. Ho acquistato il volo con mesi di anticipo, ad un prezzo non proprio economico, ma tra i più economici per viaggiare ad agosto. Ho prenotato con ITA Airways al costo di 900 euro circa. Volo molto comodo (in termini di logistica) perchè è diretto da Roma a Tokyo, in 12 ore. 

Partendo io da Venezia avevo solo 45 minuti di volo in più da aggiungere.

Su ITA non mi soffermo haha, non la amavo quando era Alitalia, non è che ora sia particolarmente cambiata, però davvero un volo diretto è un notevole risparmio sul tempo.

JAPAN RAIL PASS - SHINKANSEN/BULLET TRAIN & Co.

Qui ci si deve armare di pazienza, che io spesso non ho, perchè all'inizio sembra tutto molto complicato, e in effetti lo è. Dai scherzo, non è complicato, ma un po' laborioso capire come funziona: io mi sono affidata ai consigli di Patrick Colgan con il suo articolo Giappone in treno: guida al Japan Rail Pass, il fondamentale pass per girare lo stato. Spiega molto bene TUTTO.

SUICA

Suica è una carta prepagata ricaricabile da utilizzare per i mezzi pubblici (ma anche per fare shopping). La Suica è molto comoda e pratica perchè evita di fare ogni volta il biglietto per prendere un mezzo di trasporto. La si può acquistare nelle principali stazioni della JR East, presso i comodi distributori automatici sparsi un po’ in tutte le stazioni.

VISTO

I cittadini italiani in viaggio verso il Giappone per motivi turistici e personali, per soggiorni non superiori a 90 giorni, non hanno bisogno di un visto. Ovviamente dovete avere un passaporto in corso di validità.

All'arrivo in aeroporto vi verrà chiesto di compilare della documentazione che include le procedure di immigrazione e i controlli doganali. Per velocizzare la cosa potete farla online registrandovi al sito Visit Japan Web.

VARIE ED EVENTUALI

Il Giappone nel periodo estivo è 7 ore avanti rispetto all'Italia. Il fuso verso est lo gestisco sempre (abbastanza) bene, anche al ritorno, rispetto a quando viaggio ad ovest. Per me resta sempre un mistero perchè quando ci sono queste differenze di orario mi sembra sempre di viaggiare nel tempo, ed è una cosa che adoro.

La moneta è lo Yen che che vale al momento 0,0063 euro. Secondo voi me lo ricordavo ogni volta che dovevo acquistare qualcosa? Ovviamente no, e meno male esistono le calcolatrici. Ho notato che il Giappone per moltissime cose è molto più economico rispetto all'Italia, in primis per il mangiare.

Ad agosto in Giappone fa caldo, anzi molto caldo, perchè c'è un'umidità mista ad un phon caldo continuo che ti appiccica addosso qualsiasi cosa. La stagione delle piogge non è ancora finita ma fortunatamente ho trovato solo tre acquazzoni passati molto velocemente. Pensavo, da brava veneta che essendo abituata alla pianura padana potesse essere una passeggiata, invece è stato più un trekking. Apparentemente quest'anno è stato comunque un caldo eccezionale, quindi prendete con le pinze quanto ho scritto. Ad ogni modo, il clima non ha influito in modo determinante sulle cose da fare e da vedere: io sono slow in ogni viaggio, questo non ha fatto eccezioni. Ecco, l'unico vero neo è che si passa dai 35 gradi esterni ai 20 interni in un battibaleno e quindi meglio avere in borsa un foulard o un giacchino all'occorrenza. Perciò, se volete fare un viaggio in Giappone e potete farlo solo ad agosto, non spaventatevi per il meteo e fatelo!

GIORNO 1 TOKYO

12 ore di volo ed un fuso orario di 7 mettono a dura prova: appena atterrata la voglia di sdraiarsi su un letto dove addormentarsi in tre secondi è stata forte...invece no, dopo un pranzettino e giretto nel quartiere Kanda (dove avevo l'hotel), mi sono diretta al quartiere di Asakusa a visitare il Tempio Sensoji e i dintorni in un'atmosfera che mi ha travolto, ricevendo un impatto caloroso (e non solo per il clima), facendo un tuffo in una tradizione, per me, fino a quel momento, lontana.

  • Kanda 
  • Asakusa, Sensoji Temple

GIORNO 2 TOKYO

Mesi prima di partire avevo prenotato la visita al Team Lab Planets, una sorta di museo esperenziale e sensoriale che si è rivelato essere qualcosa di incredibile! Quindi ho deciso di visitare un pezzettino del quartiere di Odaiba che si può raggiungere con la Yurikamome, la monorotaia sopraelevata che collega la stazione di Shimbashi all'isola; è completamente automatizzata e se sali sulla prima carrozza lo spettacolo è assicurato. Ho visitato:

  • Fuji tv building 
  • Gundam gigante
  • Team Lab Planet
Mi sono spostata nel quartiere cool di Ginza per poi dirigermi nel quartiere (per me ancora più cool) di Akihabara, tappa obbligata per gli appassionati di manga e anime.


GIORNO 3 GITA FUORI PORTA A KAMAKURA

In quarata minuti di treno da Tokyo si raggiunge la città sul mare di Kamakura. Qui le cose da fare e da vedere sono tante, io ho visto:

  • Tempio Engaku-Ji
  • Tempio
  • Spiaggia
  • Il grande budda
GIORNO 4 TOKYO - KYOTO

Con lo Shinkansen (o bullet train...lo avete visto il film?) in circa due ore e quaranta e punte di 320 km/h si raggiunge la splendida Kyoto. Kyoto mi ha conquistato ed ha sorpassato in poche ore Tokyo, eh capita!

Il pomeriggio e la sera sono state dedicate al vagare senza meta per perdersi nella bellezza del quartiere Gion al di qua e al di là del fiume...magia.

GIORNO 5 KYOTO
Una giornata piena di cose belle ed emozioni cominciando dal quartiere Higashiyama fino a raggiungere il Kiyomizu temple.
Nel pomeriggio ho partecipato alla cerimonia del Tè sulla strada per Arashiyama dove si trova la famosa foresta di bambù. Decisamente una giornata piena ed intensa ma di un valore in fatto di emozioni e bellezza inestimabile.
  • Higashiyama
  • Kiyomizu temple
  • Cerimonia del Tè 
  • Arashiyama


GIORNO 6 KYOTO + GITA IN SERATA AD OSAKA

Altra giornata piena, ma davvero con calma soprattutto per godere di tutto e per non vedere di fretta e poi via. Al mattino ho fatto una cosa forse un poco turistica ma che mi è piaciuta molto, la vestizione con il kimono e passeggiata nel quartiere di Gion. Tappa poi al mercato di Kyoto che si è rivelato interessante soprattutto per lo street food. E gitarella ad Osaka per cena (si arriva da Kyoto in treno in una mezzoretta) dove ho potuto avere un assaggio di un'altra città incredibile.

  • Vestizione Kimono
  • Quartiere Gion
  • Mercato
  • Osaka per cena

GIORNO 7 GITA A NARA

La giornata è iniziata con un treno verso sud con prima tappa al bellissimo Fushimi Inari Shrine, il tempio  dedicato a Inari, la divinità del buon raccolto e del successo negli affari che è caratterizzato da una serie di torii (porte) rossi che si estendono sul pendio di una collina. seconda tappa Nara, la città che con i suo cervi sika è diventata nel 1998 patrimono dell'umanità dall'Unesco.

Giornata felicemente conclusa a Kyoto in un Karaoke!

  • Fushimi Inari Shrine
  • Nara

GIORNO 8 KYOTO - TOKYO

Rientro a Tokyo sempre con lo Shinkansen (al quale vengono girati i sedili in base la senso di marcia) e check-in in un nuovo hotel vicino al quartiere di Shinjuku.

Resto della giornata dedicata a Shibuya e dintorni, Shinjuku e il giovane e davvero bello quartiere di Harajuku.

GIORNO 9 TOKYO

Per l'ultima giornata intera sotto un acquazzone sono ripassata nel quartiere di Shinjuko, perchè con la luce beh è tutto diverso. Sono salita al piano 51 del Palazzo del Governo Metropolitano che gratuitamente offre una panorama incredibile sulla città. Dopo di che mi sono diretta verso la Tokyo Tower e il quartiere circostante scoprendo altre chicche e mangiando un ultimo ramen pazzesco.

  • Shinjuko
  • Tokyo Tower e il quartiere circostante

GIORNO 10 TOKYO E RIENTRO IN ITALIA

Qualche spesa nei dintorni, un assaporare ancora qualche ora di Giappone, tra il profumo di cibo di strada, il chiacchierio silenzioso e non caotico, l'ordine e la pulizia, e quell'atmosfera difficile da descrivere, almeno per il momento, quella che già con un misto di nostalgia ti fa pensare che ritornare sarà una promessa per il futuro.

Sia a Tokyo che a Kyoto ho dormito in due posti differenti. A Tokyo per riuscire a visitare meglio due parti della città, che come tutti sappiamo è molto grande In questo modo ho dedicato meno tempo agli spostamenti. 

A Kyoto ho provato due sistemazioni diverse, un hotel e una casa tipica.

DOVE DORMIRE A TOKYO

Nel carinissimo quartiere di Kanda a poche centinaia di metri dalla stazione. Stanze piccole come in tutti gli hotel giapponesi, ma pulito e con tutto il necessario compreso tè, caffè.

Stanza ancora più piccola dell'hotel precedente. Io viaggio leggera ma ho comunque avuto difficoltà ad aprire le valigie! Bellissima vista dalla finestra, possibilità di fare l'onsen all'interno dell'hotel. 

DOVE DORMIRE A KYOTO

Questo è un piccolo e carinissimo hotel nel quartiere Shimogyo Ward, a due passi dalla fermata del bus ma comunque vicino al centro con una piacevole passeggiata. Stanza piccina ma con ogni comfort e con possibilità di usufruire di lavatrice e asciugatrice.

Casa giapponese incantevole che si affacccia in un piccolo giardino zen.Si dorme sui futon e il bagno tipico totalmente in legno dove, come da tradizione ci si lava in esterno per poi immergersi nella vasca.

In nessuno degli hotel ho scelto la colazione per poter provare vari localini per le città. Scelta azzeccata, per la vasta e varia scelta.


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GIORDANIA IN TRE GIORNI

by 6:25 PM

Tre giorni in Giordania, sono la prima a dirlo, sono pochi, ma possono essere un buon inizio o un buon ritorno.

Ok, io in questo splendido paese sono già stata altre volte, chiaramente non posso dire di conoscerlo come le mie tasche ma abbastanza da avere imparato ad amarlo così da ritornarci ogni tanto.

Ci sono stata quattro volte e, a dirvela tutta, la prima volta, dopo un giorno ad Amman, volevo tornarmene a casa, mi sembrava un posto freddo e troppo incasinato. Il terzo giorno non volevo più andarmene...

E poichè erano un po' di anni che non riabbracciavo la Giordania, diciamo che nel 2023 era arrivato il momento di tornare, e secondo me le cose non capitano mai per caso.

Io avevo bisogno del suo calore e lei, la Giordania, ha fatto in modo di ospitarmi ancora. 

Complice numero uno un'offerta di volo con Wizz Air diretto da Venezia a 40 euro a/r e circa tre ore e mezzo di viaggio. Partenza la domenica pomeriggio, rientro il mercoledì sera.

Se ripenso a quando in Giordania ci si arrivava sono con voli di linea e scali annessi, ci mettevo circa otto ore ad arrivare e le tariffe non erano mai inferiori ai 400 euro a/r, direi che di cose ne sono cambiate.

Ok la tariffa era quella base, di quelle con uno zaino da mettere sotto il sedile, ma per 3 giorni era più che sufficiente; poi se vuoi aggiungere un bagaglio a mano e la scelta del posto la tariffa sale, ma direi che comunque resta un ottimo compromesso.

Se pensate che tre giorni siano troppo pochi, beh dovrete ricredervi perchè riuscirete a fare e vedere tante cose, a riempirvi gli occhi di meraviglia, a farvi scompigliare i capelli dal vento e riempire le scarpe dalla sabbia rossa del deserto. 

INFORMAZIONI UTILI (SPERO)

Periodo di viaggio 19-22 febbraio.   

 In questo periodo in Giordania sono due ore avanti rispetto all'Italia e in piena primavera (primavera di giorno, la sera fa freschino e nel deserto la sera fa decisamente freddo).

Per entrare in Giordania serve il passaporto con validità residua di sei mesi e il visto. Io ho acquistato il Jordan Pass che include il costo del visto (e velocizza le operazioni all'arrivo) e l'entrata a più di 40 siti turistici. Il costo è di 70 JD ampiamente ammortizzato solo con l'entrata di Petra e Wadi Rum (se vuoi entrare due volte a Petra, per vedere eventualmente Petra by Night devi acquistare quello da 75 JD, comunque nel sito ufficiale è spiegato tutto per bene).

Il volo arriva a in tarda serata, ed essendo la mia prima tappa il deserto del Wadi Rum ho optato per dormire nei pressi dell'aeroporto. 

Ho noleggiato un'auto con Auto Europe al costo di circa 30 euro al giorno, trovandomi ancora una volta molto bene. Come sempre controllatela bene prima della consegna e fate eventuali foto a graffi e botte (che non si sa mai...). Comunque questa volta è andata molto meglio di quando ad un autonoleggio in centro ad Amman mi hanno dato un'auto che era senza tappo della benzina e ci hanno messo un pezzo di gommapiuma (haha non molto bene).



COSA VEDERE IN 3 GIORNI IN GIORDANIA

Il mio viaggio si è incentrato su tre tappe, una al giorno per non fare le cose troppo di fretta, perchè la fretta in viaggio non è mai una buona cosa!

WADI RUM 

Wadi Rum si trova in una valle nella parte meridionale della Giordania, vicino al confine con l'Arabia Saudita. E' conosciuta anche come Valle della Luna ed è un'area spettacolare con paesaggi desertici e rocciosi, con una serie di alti picchi e massi di arenaria di colore rosso e marrone. Pensate che il deserto del Wadi Rum è stato abitato fin dai tempi preistorici e presenta numerose grotte, insediamenti beduini e antiche iscrizione rupestri. E' stato reso famoso dall'archeologo inglese T.E. Lawrence, noto anche come Lawrence d'Arabia, che ha combattuto in questi luoghi durante la Prima Guerra Mondiale.


Il Wadi Rum, oggi,  è una splendida meta turistica che permette ai visitatori di vivere una "Magica" esperienza nel deserto, attraverso le numerose escursioni proposte: in jeep e a cammello, nonchè opportunità di arrampicata e trekking lungo i percorsi rocciosi. Ospita anche accampamenti beduini dove i viaggiatori possono dormire in tende tradizionali. Io mi sono affidata (anche questa volta) al Wadi Rum Starlight Camp che offre a 70 JD circa, il pick up a/r dal parcheggio, il tour in Jeep nel deserto, la cena in stile beduino, il pernottamento in tenda panoramica con bagno e la colazione; e se siete fuortunati, Suleymani, il proprietario vi delizierà con la sua musica nel dopo cena. Per ultimo e non meno importante: le stelle. La stellata più bella mai vista è stata proprio qui, e lo posso confermare per la seconda volta. 
Per prenotare o chiedere informazioni vi lascio il numero di Suleymany, basta madargli un wathsapp, parla inglese ed è gentilissimo: +962 7 9697 3721 (ditegli che ve l'ho dato io :)).


Di notte la temperatura scende molto, quindi in qualsiasi stagione decidete di fare il viaggio, mi raccomando vestitevi adeguatamente, perchè deserto non è sinonimo di caldo, soprattutto dopo il tramonto. So che siete bravi, ma ultimo suggerimento: SCARPE ADEGUATE!!!

Curiosità. A Wadi Rum sono stati girati parecchi film, tra quelli che io amo ci sono: 

- The Martian, diretto da Ridley Scott che ha utilizzato Wadi Rum come location per rappresentare il pianeta Marte.

- Aladdin, diretto da Guy Ritchie, il film musicale della Disney che ha usato il deserto come location per rappresentare il regno di Agrabah

- Dune, diretto da Denis Villeneuve, ha girato gran parte delle riprese tra la terra rossa per ricreare il pianeta di sabbia Arrakis.

- Star Wars: l'ascesa di Skywalker, luogo ideale per rappresentare alcune delle scene più importanti del film.


PETRA

Petra, almeno per sentito dire, immagino la conosciate tutti! Si trova nel sud-ovest della Giordania ed è stata la capitale del regno Nabateo, diciamo quindi che non è proprio un'adolescente. E' particolarmente nota per la sua archittettura unica, scavata nella roccia, ed è patrimonio dell'umanità UNESCO ed è considerata una delle sette meraviglie del mondo.

Il sito archeologico di Petra si estende su circa 264 chilometri quadrati dando quindi diverse opportunità di essere esplorato in lungo e largo.

Ecco, in una giornata non pensate di farlo tutto e nemmeno in due, però potete scegliere tra i diversi trekking segnalati e godervi lo spettacolo che solo questo sito sa dare.

In una giornata potete vedere parecchie cose, ma consiglio sempre di informarsi sulla tipologia di sentieri che si vogliono fare perchè non sono adatti a tutti, ce ne sono di più o meno impegnativi, e c'è da considerare che le temperature da maggio a settembre sono calde. Possono sembrare consigli stupidi, ma non lo sono, credetemi. In aggiunta vi ricordo di utilizzare sempre scarpe adeguate, sportive o da trekking perchè i sentieri non sono sempre in ottime condizioni e in alcuni punti possono essere scivolosi.

Detto questo, godetevela, perchè è un luogo che non ha eguali.

Percorrete il Siq, la stretta gola lunga circa un chilometro che conduce al Tesoro. E' una passeggiata suggestiva e panoramica con pareti di roccia che si ergono fino ad ottanta metri di altezza. 

Il Tesoro è l'attrazione più famosa di Petra, un imponente tempio scavato nella roccia con una facciata alta circa quaranta metri...è diventato famoso anche per essere stato usato come location nel film "Indiana Jones e l'ultima crociata". Non è consentito l'accesso però. Qui troverete una concentrazione di turisti molto alta. Purtroppo (o per fortuna) la maggior parte dei visitatori si ferma qui dopo aver percorso il Siq, infatti se vi addentrate nella città, vi troverete in alcune zone, anche da soli. Quindi, sì stupendo l'arrivo al Tesoro, effetto wow assicurato (io la prima volta che ci sono stata, sono tornata indietro per ripercorrere l'ultimo pezzo da quanto è stato bello), ma andate alla scoperta di un luogo che vi saprà stupire in ogni angolo.

Non vi sto ad elencare cosa vedere o non vedere, dipende da quanto tempo avete e da quanto volete camminare. Posso per certo dirvi che il Monastero sarebbe un peccato non vederlo, per raggiungerlo bisogna salire circa 800 gradini, ma la vista ne vale la pena.

In questa mia ultima visita sono salita per un sentiero che mi ha portato a vedere il Tesoro dall'alto seguendo l'Al Kubtha Trail. Non è semplice ed è sempre in salita, ma devo dire che anche in questo caso ne è valsa la pena. Bisogna seguire il percorso principale fino al teatro, dopo di che si gira a destra quando si raggiungono i servizi igienici e si seguono le scale passando la Urn Tomb e quele vicine, per poi salire ancora dietro alla montagna e raggiungere dopo un'oretta il belvedere, dove godersi la vista sorseggiando un te alla menta nel punto di ristoro gestito dai beduini. Dopo aver raggiunto il belvedere si può tornare indietro e ricongiungersi al sentiero principale.


                                        

AMMAN

Amman è la capitale della Giordania e si trova nella parte centrale del paese. E' una città che io amo (anzi che ho imparato ad amare, per me non è stato affatto immediato...), antica e cosmopolita, che mescola tradizione e modernità. E' circondata da colline che offrono una vista splendida sulla valle del Giordano.

È una città da assaporare lentamente, prendetevi del tempo per visitarla, per scoprire le sue sfaccettature, per addentrarvi in una cultura che non conosciamo bene ma che è ricca di fascino. Conosco persone che ne sono rimaste deluse, troppo caos, troppo fredda, troppo qualcos'altro. Beh, bisogna esplorarla per conoscerne l'essenza e non fermarsi alla superficie. 




Le cose da vedere sono veramente tante, ma se avete poco tempo vi consiglio di visitare i suoi souk, i mercati tradizionali che profumano di cardamomo e zucchero, dove i colori inebriano e dove si possono toccare con mano i prodotti locali mescolandovi tra la gente del posto. Purtroppo non ne uscirete a mani vuote, ricordatevelo!




In città ho dormito al The Y Hotel Amman, un piccolo e carino Hotel che vi permette di raggiungere a piedi il centro. La colazione ottima e il proprietario gentilissimo: ci ha permesso un late check-out senza modificare la tariffa, visto che avevamo il volo nel pomeriggio.

Che sia per tre giorni, una settimana o più la Giordania rimane un viaggio che vale la pena intraprendere. Io continuo a consigliarlo, perchè, in fondo, le emozioni che regala a me vorrei le viveste anche voi. 

E se non si riesce a vedere tutto in una volta, ci si ritorna, perchè nei luoghi in cui si sta bene, si ritorna sempre!



 

ITINERARIO DI 23 GIORNI TRA CALIFORNIA, ARIZONA. UTAH E NEVADA

by 6:56 PM

Se avete in programma un on the road tra i parchi (e non solo) nell'ovest degli Stati Uniti, questo articolo è tutto per voi.

Anche se avete meno giorni a disposizione.

Anche se volete vedere solo alcune cose e non altre.

Questo articolo racchiude il viaggio che ho fatto quest'estate con tante informazioni che possono esservi utili  per visitare un pezzetto degli Stati Uniti. Io sono stata via in totale 23 giorni dal 20 luglio all'11 agosto, ma ovviamente l'itinerario può essere ridimensionato, l'importante è che possa esservi da spunto e soprattutto utile! 

Ho fatto base in California, in Orange County, dove ho degli amici, e poi sono partita per un on the road che mi ha portato a spasso tra Arizona, Utah e Nevada. In alcuni posti c'ero già stata, ma devo dire che a distanza di anni, l'emozione c'è stata ancora, anzi devo dire amplificata.

È stato il mio quarto viaggio in California, ma non avevo mai avuto a disposizione così tanti giorni, quindi ho preso la palla al balzo per esplorare i "dintorni".

VOLI

Ho prenotato i voli con KLM a seguito di un'offerta. Ho acquistato la tratta Venezia-New York- Los Angeles e Los Angeles-Atlanta-Venezia sul sito di KLM ma operati da Delta Airlines, costo di circa 500 euro A/R non male per il periodo. Il giorno della partenza in aeroporto ho però scoperto che il volo era stato cancellato perchè un passeggero aveva avuto un malore e l'aereo era ritornato indietro. Caos totale, il periodo non era dei migliori visto anche gli scioperi in molti aeroporti europei. Alla fine ho perso un giorno e sono partita la mattina dopo via Amsterdam con KLM. 

AUTO

Nemmeno per noleggiare un' auto sembrava essere un buon periodo, ma cercando e valutando bene sono riuscita a trovare le soluzioni adatte. I prezzi erano comunque alti, ma l'alternativa era non viaggiare che però non era tra le mie opzioni, quindi ho preferito risparmiare su qualcos'altro ma finalmente tornare negli Stati Uniti. 

Per l'on the road, mi sono affidata a AutoeuropeÈ stata la mia prima esperienza con loro e mi sono trovata davvero molto bene. Se andate a sbirciare nel sito troverete dei prezzi davvero competititvi. Con il costo di un'auto basic (se avessi prenotato in qualunque altro rent car) ho noleggiato una Ford Escape 4x4 nuovissima e super comoda. Quando si macinano tanti km, la funzionalità ed il comfort credo siano delle caratteristiche da non sottovalutare.

VARIE ED EVENTUALI

Non sto ad indicarvi tutti i costi che ho sostenuto, perchè cambiano spesso, vi dò delle indicazioni di massima, anche perchè quello che può essere economico o troppo costoso per me, per voi potrebbe non esserlo. 

Per dormire la spesa a notte variava dai 70 ai 180 euro per una tripla, spesso senza colazione. Ho dormito in campeggi, casette di legno in mezzo al nulla, hotel di vario tipo.

Per l'entrata ai Parchi vi consiglio di fare assolutamente il Pass Annuale: con 80 dollari potete entrare in tutti i Parchi Nazionali degli Stati Uniti: conviene perchè visitando anche solo 3 parchi ammortizzate la spesa. 

I 23 giorni sono stati suddivisi in due giorni ad Irvine, dodici giorni a spasso tra California, Arizona, Utah e Nevada e altri sette giorni in Orange County da dove poi mi sono spostata giornalmente per visitare la costa e per ritornare a San Diego e a Los Angeles.

Per costruire il viaggio on the road ho chiesto una mano a Paola di Scusateiovado che mi ha dato delle super dritte. Volevo un itinerario slow in modo da non dover passare la maggior parte del tempo in macchina, ma avere la possibilità di vivere con più calma tutte le tappe. Col senno di poi l'avrei fatto ancora con più calma, che vi devo dire, sono fatta così, amo assaporare i posti con il dovuto tempo. Alla fine mettendo insieme i posti che volevo vedere  e i suoi consigli ne è venuto fuori un super itinerario. Adoro organizzarmi viaggi, ma è indubbio che i consigli da parte di chi quel posto lo conosce meglio sono un valore aggiunto e di lei mi fido tantissimo e infatti che chicche mi ha fatto scoprire!!! Date un'occhiata al suo sito Viaggi di nozze low cost (non solo per lune di miele eh).

Situazione Covid/requisiti di entrata negli Stati Uniti: consultate tutti gli aggiornamenti sul sito Viaggiare Sicuri


Giorno 1 e 2 Orange County - California

Irvine si trova in Orange County, la regione delle arancie, conquistata dagli spagnoli verso la fine del 1700 ed ora sede di importanti università. Qui ci vivono degli amici che ogni tanto vado a trovare, per quello parlo spesso di California, perchè oltre ad amarla voglio bene anche alle due personcine che ci abitano. Irvine è una città perfetta tutta pulita, con quartieri super attrezzati, ognuno con scuole, impianti sportivi, piste ciclabili, percorsi pedonabili e outlet carini per chi ama lo shopping! E poi dista 20 minuti da Laguna Beach e Newport Beach che io AMO.

Giorno 3 Seligman - Arizona

A Seligman ci volevo andare perchè è il posto che ha ispirato l'autore di Cars il cartone animato. Beh ho amato quel minuscolo paesino sulla route 66 dove tutto ricorda Saetta McQueen e Cricchetto. A Needles sono andata a vedere dove viveva il fratello di Snoopy, Spike e a Oatman mi sono immersa nel far west con tanto si saloon e cercatori d'oro.

Giorno 4 Grand Canyon - Arizona

Nel 2006 quando vidi per la prima volta il Grand Canyon mi ero commossa ripromettendomi di tornarci ancora. A distanza di 16 anni l'emozione è stata ancora incredibilmente grande. Non ci sono parole adeguate per descriverne la bellezza, è una cosa che parte dallo stomaco, un po' come le farfalle da innamoramento...In questo tour me lo sono goduta di giorno, di sera e pure la mattina dopo per fare il pieno di natura spettacolare, e ne sento ancora una nostalgia pazzesca.

 

Giorno 5 Page - Arizona

Con base a Page le cose da vedere sono tantissime! In primis l'Antilope Canyon con uno dei tour dedicati; prenotate con anticipo il tour nell'Antilope Canyon per non perdere l'occasione di vivere un'esperienza indimenticabile (ve ne scriverò presto, perchè merita un articolo), l'Horseshoe Bend che per quanto possa sembrare inflazionato è assolutamente da vedere, perchè resta uno dei posti più belli che io abbia mai visto, la Diga di Glenn Canyon impressionante anche per chi non ama questo genere di cose. 

Giorno 6 Monument Valley - Confine tra Arizona e Utah

Posso dire di essere rimasta senza parole alla Monument Valley? Ed è difficile che questo accada. Un tuffo in un film western, una realtà che non mi aspettavo. Perchè è tutto bello in foto e in video, ma visti dal vivo certi luoghi fanno male da quanto incredibili sono. Da visitare in zona il Parco Statale di Gooseneck, splendido e soprattutto senza turisti, che non è una cosa da sottovalutare.

Giorno 7 e 8 Moab - Utah

Con base Moab che tra luglio e agosto ha picchi di 45 e oltre gradi, ho visitato Arches Park, rigorosamente da prenotare con largo anticipo (almeno quando sono andata io le entrate erano contingentate, consultate il sito) e visto le temperature estive vi consiglio di farlo in orari molto mattinieri. Ho visitato poi Canyonlands Park, praticamente deserto durante una giornata particolarmente piovosa, che però non ha limitato la mia voglia di scoperta. La pioggia mi ha dato tregua giusto il tempo di andare a vedere il Mesa Arch: non c'era nessuno, e anche con un cielo che prometteva poco di buono lo spettacolo è stato assicurato. Da non perdere la potash road, ma solo se avete un auto che lo permette visto che è tutto sterrato a tratti impegnativo. 


Giorno 9 Capitol Reef - Utah

A Capitol Reef molti sentieri erano chiusi per le forti piogge che si erano riversate nei dintorni  causando diversi Flash Flood ovvero allagamenti improvvisi e molto pericolosi. Ma le alternative sono sempre dietro l'angolo e oltre a fare trekking si può far visita ai frutteti e nella stagione giusta raccogliere la frutta, oltre a mangiare delle stratosferiche torte di mele. Consiglio di prendere una sistemazione per la notte (io ho dormito a Torrey) con poco inquinamento luminoso perchè di notte le stelle sono incredibili!

Giorno 10 Bryce Canyon - Utah

Per raggiungere Panguitch (base per visitare Bryce Canyon) da Torrey, dovete assolutamente percorrere la Scenic Byway 12: i paesaggi cambieranno in continuazione regalando orizzonti sempre diversi. Dovrete per forza fermarvi spesso per foto e dalle vostre labbra usciranno dei  wow incondizionati: fermatevi più spesso che potete, ne varrà sempre la pena! Infine arriverete al più strabiliante, meraviglioso, incredibile parco mai visto (per me ovviamente): il Bryce Canyon. Anche qui sprecherò parole quasi fosse una dedica d'amore in un articolo, nel frattempo segnatelo assolutamente come meta da non perdere. Perdeteci tutto il giorno, gustatevelo in ogni angolo, perchè poi vi mancherà.

Giorno 11 e 12 Saint George - Utah

A Saint George ho fatto base per due giorni, perchè anche qui le cose da vedere nei dintorni sono tantissime. Le ho viste tutte? Ovviamente no, nemmeno la metà di quello che mi ero prefissata....ma va bene così. Visitate la Red Cliffs Recreation Area: è un canyon da percorrere con piscine d'acqua da attraversare e piccole arrampicate in sicurezza, peccato che qui l'acqua caduta nei giorni precedenti non era arrivata...ma merita davvero!

Lo Zion National Park invece è il parco che meno mi è piaciuto, ma credo sia dipeso soprattutto dal fatto che visitarlo in un' unica giornata non sia minimamente sufficiente per farsi un'idea. In più c'era tantissima gente, con code che si formavano in attesa dello shuttle che porta i visitatori nei vari punti del parco. Quasi tutti si concentrano in un unico percorso, il Navarro Trail, un sentiero lungo e impegnativo che si addentra in un canyon da percorrere dentro il letto del fiume. Quel giorno l'allerta Flash Flood era alta e sconsigliavano di farlo... Indovinate un po'? Una marea di gente si è riversata sul fiume che non era un fiume ma fango. Qualche settimana dopo una ragazza è stata travolta e dispersa dalla piena improvvisa. Sì è vero, gli americani fanno parecchio terrorismo con queste inondazioni, ma anche improvvisarsi esperti e ignorare i segnali non è particolarmente geniale.

Ok, ho divagato, per dire che non ho apprezzato il parco, e che per forza di cose dovrò ritornarci (uhhh che peccato) per vederlo nella sua massima bellezza e senza troppi turisti...chiedo troppo? 

Giorno 13 Las Vegas - Nevada

Ho salutato Saint George facendo qualche passeggiata in città e nei dintorni per poi dirigermi  a Las Vegas. La mia terza volta nella città che non dorme mai. E perchè ci sei ritornata vi chiederete? Beh per spezzare il viaggio fino ad Irvine, e per visitare la spettacolare diga di Hoover. Ho scritto questo post con le mie ultime impressioni L'essenza e assenza di Las Vegas. 

Giorno 14+1 settimana - Orange County - California

Facendo base ad Irvine ho visitato la costa e le spiagge di Laguna Beach, Newport Beach, Dana Point.

Sono andata a San Diego a vedere qualcosina che mi mancava...

Sono stata a Hollywood ai Warner Bros Studio e a Los Angeles all'Osservatorio Griffith.

Ho provato ristorantini carini, ho visto tramonti degni di wooow a ripetizione, giocato a Pickleball e assaporato ogni momento in posti che chiamo casa.

Ma di questo e molto altro vi racconterò a breve!

Chi ha osato sedersi sul posto di Sheldon????





Noleggio Auto in collaborazione con AutoEurope

Tutte le foto sono di mia proprietà, se le scarichi e pubblichi da qualche parte scrivi che sono mie! Grazie














L'ESSENZA E L'ASSENZA DI LAS VEGAS

by 12:36 PM


Ogni volta che penso a Las Vegas mi viene in automatico in mente Rango, il film d'animazione, in cui Polvere, la piccola cittadina dall'aria western, nata in mezzo al deserto tra mille insidie è rimasta senza acqua. Non vi spoilero nulla, ma ha a che vedere con Las Vegas. Resta uno dei miei film preferiti, non esattamente per bambini, forse pienamente capibile dall'adolescenza, ma davvero bello. 

"Ognuno vede quello che vuole vedere"... Questa frase tratta da Rango ha ispirato il post.


A Las vegas puoi fare tutto o niente.

Sta a te decidere. In fondo o sei lì di passaggio o sei lì per provare l'ebbrezza del gioco, o per sposarti in 10 minuti.

Essere curiosi di vederla è lecito e giustificato, del resto io lo sono stata, curiosa intendo, per tre volte, ed ogni volta la città ha suscitato in me un sentimento misto di fascino e vuoto.

D'estate puoi passare dai quarantacinque gradi nella strada ardente ai venti, ma probabilmente anche meno, degli Hotel, dove slot machine fanno girare la testa a nottambuli che hanno perso la cognizione del tempo ma che continuano a cliccare un tasto in attesa di un tris. Perchè a Las Vegas il tempo è una cosa relativa, un po' come l'interpretazione del campanile di Venezia o della tour Eiffel.

D'inverno le temperature sono clementi e passeggiare diventa piacevole, ma incredibilmente dentro agli Hotel sarà sempre e comunque più freddo che fuori. 

È l'America...non ci si può fare nulla, la stessa America che mette quantità industriali di ghiaccio in un bicchiere d'acqua.

All'interno dell'Hotel Aria, tra un negozio di lusso e l'altro, vedo un ragazzo, sì e no di ventotto anni, raggomitolato negli strati di vestiti troppo grandi e troppo sporchi per dargli un'aria bohemien; ha anche un cappellino degli Yankees. E' un senza tetto, uno dei tanti che si incontrano nella città. Mi dà sempre una strana sensazione, faccio fatica a guardarli, ma solo per rispetto: non conosco la loro storia o quello che è successo. Il ragazzo si alza, raccoglie le sue poche cose ed esce al caldo vestito per andare sulla neve. C'è tanta gente, dà una spallata ad una signora che inveisce, un'altra si tappa il naso, altri nemmeno lo vedono.

Sul ponte che attraversa la strip puoi vedere Las Vegas dall'alto, lo sfrecciare delle auto al di sotto, soffermarti a guardare le luci di una città sempre in movimento attraverso una lastra di plexigas piena di ditate e impronte di mani su varie altezze che metterebbero in confusione anche il CSI. A circa metà ponte due ragazze attirano la mia attenzione: hanno un bikini verde e una raggiera di piume colorate in testa e sulla schiena, in pieno stile brasiliano. Hanno i tacchi troppo alti e una delle due ha una calza smagliata. Sono lucide in volto ed il trucco sta scivolando via, come la notte, ma sorridono, continuano a sorridere e a fermare i passanti per chiedere di fare una foto assieme. Più foto riescono a fare e più soldi porteranno a casa. Sorridono anche a me che palesemente non posso essere il loro target, ricambio con gli occhi e con le labbra. Mi piacererebbe fare due chiacchiere, ma intralcerei il via vai di quel passaggio.

Una signora, dal poco che ho visto può avere l'età di mia madre ma forse anche di mia nonna, è seduta su uno sgabello del casinò del Linq. I suoi piedi poggiano su scarpe visibilmente scomode, un piede a terra e l'altro incastrato sulla struttura dello sgabello. La schiena si riposa su una colonna, ma credo non sia l'unica parte del corpo stanca. Il rossetto sulle labbra è secco e vicino all'umido della bocca ha perso colore, gli occhi sono neri contornati di notte e possibilità. E' vestita di nero e le calze a rete la avvicinano a una rock star. È bellissima, nel suo eccesso lo è davvero. I capelli biondi cotonati, le unghie laccate che assieme alle mani sorreggono il barattolo delle monete che non so da quante ore infila dentro alla slot machine. Vorrei ascoltare la sua storia, credo mi piacerebbe.

Solo tre tra le tantissime persone incontrate, viste, sfiorate. Tutte con una vita che non conosco e che mi piacerebbe ascoltare.Questo è un lato di Las Vegas che passa spesso in secondo piano solamente perchè non ci riguarda da vicino: i soldi, le luci, i mille business.Tutto quello che è stato costruito in mezzo ad un deserto è come il miele per le api, affascina, corrompe, intrappola, ti cambia.

Sono solo considerazioni estemporanee, dopo la mia terza volta nella città che non dorme, che seduce anche se non sei interessato, che è tanto esagerata da sembrare finta. Ma forse finta lo è davvero come le gondole che leggere portano i turisti in Canal Grande, come le vie di Parigi con la boulangerie e gli artisti, dove il cielo cambia quattro volte nel giro di quindici minuti.

Almeno una volta nella vita è da vedere: una notte è sufficiente per capirla e per vivere la sua eccentricità, coglierne l'essenza o l'assenza, il vuoto che ogni tanto lascia.

Qualcosa di utile (forse).

- Evitate di andarci il fine settimana, gli hotel in quei giorni hanno i prezzi alle stelle. Nei restanti giorni i costi si dimezzano. Ovviamente ci sono quelli super (come il Caesar, l'Aria, il Bellagio) che sono sempre inavvicinabili...o meglio per i quali per quanto fichi non ne vale la pena).

- Io sono stata all' Exalibur, al Travel Lodge (no, non lo consiglio hahha) e l'ultima volta al Planet Holliwood scelto più che altro per la piscina che con temperature hot non è mai una brutta idea (peccato però che chiuda alle 5 del pomeriggio per invitare i gentili clienti ad andare a giocare al casinò).

- Per mangiare non ho di che consigliarvi, anche qui ce n'è per tutti i gusti e le tasche. Io, solo per una tradizione mia, ogni volta vado da Bubba Gump Shrimp Co. (una catena sparsa per tutti States nata a seguito del film Forrest Gump).

- Se siete apassionati di Tennis e più precisamente di Andrè Agassi, potrete vedere (da fuori) le due scuole che ha fondato per i ragazzi meno abbienti della citta. 

A Las vegas puoi fare tutto o niente.

Sta a te decidere. In fondo o sei lì di passaggio o sei lì per provare l'ebbrezza del gioco, o per sposarti in 10 minuti.

Essere curiosi di vederla è lecito e giustificato, del resto io lo sono stata, curiosa intendo, per tre volte, ed ogni volta la città ha suscitato in me un sentimento misto di fascino e vuoto.



PIGEON POINT LIGHTHOUSE, DORMIRE IN UN FARO IN CALIFORNIA

by 1:12 PM

Per essere un faro, devi essere così forte da resistere a ogni forma di tempesta, a ogni genere di solitudine e devi avere una luce potente dentro di te!

Mehmet Murat İldan

Sono sempre stata affascinata dai fari, queste costruzioni alte e più o meno coniche che hanno il compito di portare la luce nel buio, una metafora per me ricca di significati.
Di un faro puoi fidarti, è una casa per il ritorno dei pescatori, è una stella in una notte buia e tempestosa. 
Inutile dire che se durante i miei viaggi qualche faro dovesse incontrare il mio cammino, non trovo mai motivi validi per non fermarmi.
Nel mio ultimo viaggio in California, mentre da San Francisco scendevo verso Los Angeles, mi sono fermata a Pigeon Point.
Qui sorge un faro costruito intorno al 1970, affacciato sull'oceano Pacifico, sferzato dalle onde e dal vento, tra la sabbia umida e la vegetazione alle spalle.
Una delle esperienze da fare una volta nella vita? Dormire ai suoi piedi in un carinissimo ostello.
Ma andiamo con ordine...

Appena l'ho scorto in lontananza, dalla strada, l'emozione ha cominciato a farsi sentire, per poi arrivare all'apice una volta arrivata. Un luogo perfetto, con tutte le caratteristiche per essere romanticamente e storicamente amato.
Benchè fosse una giornata uggiosa e un po' piovosa, è riuscito a sedurmi con tanto di brividi, e non di freddo. L'energia che emana la si può toccare con mano, è palpabile e si insinua nelle sue pietre e tra le scogliere che cantano inni lontani.

Non si può salire in cima al faro, ma si può visitare un piccolo museo che ne racconta la storia, e dove è esposta la lente di Fresnel che occasionalmente viene illuminata durante gli anniversari della sua prima luce. La torre illumina ancora oggi la via dei naviganti, sebbene in modo automatizzato...poco romantico lo so.

Oltre al museo si possono fare delle passeggiate nella zona, tra le quali scendere in spiaggia e camminare sulla sabbia dove non vi sarà difficile incontrare dei leoni marini che ne hanno fatto la loro dimora. Con la bassa marea si possono scoprire i piccoli segreti del mare, mentre se vi piace il birdwatching potrete trovare una grande varietà di fauna da avvistare. Ovviamente io ho preferito fare passeggiate e ammirare il faro sentinella da più punti di vista, sedermi, ascoltare il mare parlare con il vento, inspirare salsedine e umidità, godermi ogni singolo istante.


Come ho accennato sopra, si può dormire negli alloggi che una volta erano dei custodi e ricovero attrezzi ora trasformati in un accogliente ostello
Ci sono varie tipologie di camere, con o senza bagno privato, e con una zona in comune dove rilassarsi, leggere un libro preso dalla biblioteca, cenare, farsi un tè o studiare l'itinerario per il giorno seguente.
Ma non è finita, c'è una cosa in questo posto che merita l'esperienza, ed è una vasca idromassaggio vista oceano che si prenota (ed è a pagamento) e nella quale ci si può passare un'oretta. 
L'unica ora disponibile quando ero lì era alle dieci di sera, il mare non si vedeva, ma si sentiva fragoroso. In compenso sopra la mia testa una coperta di stelle: che spettacolo!
Era gennaio, quindi temperatura vicina ai 5 gradi, ma l'acqua era calda (bollente...), il suono dell'oceano rilassante e le stelle, vabbè le stelle... che ve lo dico a fare.

Tips: 
- Nei dintorni non ci sono ristoranti, meglio fare un salto al supermercato prima di arrivare e prepararsi una cena in ostello.
- I bambini non possono accedere alla vasca idromassaggio.
- C'è uno shop carinissimo con tante cartoline e oggetti di artigianato.
- Pigeon Point non ha un sito per la prenotazione, ma lo trovate su Booking.










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