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DINTORNI DI PADOVA DA RAGGIUNGERE (ANCHE) IN BICICLETTA

by 2:49 PM


Nonostante la nebbia in certi periodi, anche d'estate, e lo smog che aleggia invisibile, i dintorni di Padova sono tutti da scoprire per un'uscita di qualche ora o per una gita fuori porta in giornata.
La bellezza di alcuni di questi luoghi sta nel fatto che si possono raggiungere anche in bicicletta, o per i più temerari anche a piedi. 

Qualche anno fa avevo creato un progetto legato ad alcune mete raggiungibili percorrendo 20 Km, partendo da Padova. Il motto era: In 20 km da Padova, dove posso arrivare?

Devo dire che aveva riscosso un discreto successo, così ho deciso di riprendere in mano quei luoghi e proporveli tutti qui, così da avere la lista completa.
Io amo ritornare anche nei posti già visti sempre con un immenso piacere.

Per voi cari lettori, che siate di Padova o no, queste a seguire sono mete imperdibili!

Piazzola sul Brenta e Villa Contarini
Il nome di questo paesino deriva dal fiume che la attraversa, il Brenta, che scende dal Trentino per poi sfociare nell'Adriatico. I Contarini e i Camerini furono le grandi e nobili famiglie che si susseguirono nel corso degli anni nella grande dimora che rappresenta l'attrazione principale: pensate che fino alla meta del '600 era una villa rurale poi trasformata in una Villa simile ad una Reggia. Dopo periodi di splendore intervallati a quelli di abbandono, dal 2005 la Villa è proprietà della Regione Veneto. Ha ospitato concerti e molti eventi, e speriamo possa tornare presto a proporli ai suoi numerosi viaggiatori che da tutto il Veneto vengono a visitarla.
Gli interni affrescati e il parco circostante sono una favola, ma nel vero senso della parola: un ritorno al passato, allo sfarzo con le stanze a tema e il parco con tempietti e paperelle da salutare. 
Per chi ama il contatto con la natura nei dintorni ci sono molti percorsi da fare alla scoperta dell'area naturalistica attorno al fiume Brenta, in bicicletta, a cavallo o a piedi.




Torreglia
Torreglia si trova ai piedi dei Colli Euganei, ottimo punto di partenza per escursioni e passeggiate. I Colli io li vedo anche da casa mia, e sono una visione che mi fa star bene, mi mette di buonumore nelle giornate no e trovo sempre un buon motivo per andarci. A Torreglia i vigneti si perdono a vista d'occhio e nella zona un tempo (ma un bel po' di tempo fa) veniva estratta la trachite, la stessa che i veneziani usavano per costruire la loro città. Cosa vedere? Villa dei Vescovi, la Chiesa di San Sabino e l'Eremo di San Luca, l'Eremo di Monte Rua e poi i molti sentieri che salgono e scendono donando scorci incredibili e il profumo di natura e sottobosco che in ogni stagione cambia, ma fa sempre innamorare.



Cervarese Santa Croce e il Castello di San Martino

Si trova tra i Colli Euganei e i Colli Berici, lungo il fiume Bacchiglione. Battutissima meta per le gite fuori porta, soprattutto in bicicletta, l'ultimo tratto, da Selvazzano Dentro, si percorre lungo un argine così da evitare auto e le non sempre adeguate piste ciclabili.
Cosa fare? Potete portarvi un libro da leggere, fare una passeggiata nei dintorni, visitare il Castello di San Martino risalente all'anno mille con il compito di essere avamposto per la difesa militare, tra Padova e Vicenza. Il Castello si può visitare, così potete fare un tuffo nel passato!

Cava Bomba
Per arrivare in bici qui bisogna essere un pochino allenati, però in macchina si arriva facilmente percorrendo una strada in mezzo alla natura e ai Colli Euganei che si innalzano dolcemente nella pianura. Luogo imperdibile per chi ama tutto quello che riguarda la geologia e la paleontologia, nonché adattissimo a piccoli esploratori. Cava Bomba è proprio una cava dove veniva estratto il calcare che poi veniva trasformato in calce viva attraverso una fornace. Oltre al Museo (appena possibile riaprirà) che conserva interessanti ritrovamenti della zona, si può visitare il parco dove ci sono delle riproduzioni a grandezza reale di alcuni dinosauri. Da Cava Bomba parte un bellissimo sentiero che porta alla Busa dei Briganti... da non perdere!




Il Sentiero del Monte Venda 
Questo è uno dei sentieri che popolano i Colli Euganei, si capisce che ne sono innamorata? Dicevo, il sentiero del Monte Venda comincia alla base del monte più alto delle colline Padovane, ben 603 metri. Si chiama sentiero n.9 ed è per un primo tratto molto facile, accessibile a carrozzine e passeggini. Una passeggiata intervallata da boschi di roverelle e castagni, laghetti (quando è stagione), e poi uno spiazzo con panchine dove fermarsi a fare un po' di pausa. Sopra il Monte non si può salire perché è zona militare, ma si può prendere il sentiero che sale fino a che la strada non diventa più percorribile.





Castello di San Pelagio

Se D'annunzio vi ha sempre affascinato, se vi piacciono i labirinti, se adorate i roseti in fiore e le ville da favola, il Castello di San Pelagio è il posto giusto per voi. Proprio da qui il grande esteta era partito il 9 agosto del 1918 alla volta di Vienna per la più bella azione di volo di tutti i tempi. Dai Fratelli Wright agli astronauti nello spazio, il Museo del Volo all'interno del castello rivela molte cose super interessanti. All'esterno poi vi attenderanno il labirinto del Minotauro, e il giardino segreto. Per una gita fuori porta, per una visita culturale, per assaporare le meraviglie della natura.




Ci sono tantissime mete ancora di cui non vi ho parlato, ma sto preparando degli articoli che vi faranno conoscere molti altri "dintorni" di Padova, da raggiungere in bici, a piedi e in auto.
Nel frattempo io testo tutto e scatto foto per voi!







COLLI EUGANEI, 6 SENTIERI NELLA NATURA

by 2:39 PM


I Colli Euganei sono dietro casa mia, lì un po' più a sud.
Se esco in terrazzo li vedo. A volte, nelle giornate limpide mi sembra di poterli toccare con le mani.
Abito a Padova e in una manciata di chilometri li posso raggiungere, come e quando voglio.
Negli ultimi anni li ho un po' trascurati, lo devo ammettere, e per questo motivo ho deciso da quest'anno, di dedicare loro molto più tempo.
Così mi sono ritrovata a mettere ai piedi scarpe adatte per scoprire meraviglie dietro l'angolo.
Ho unito l'utile (allenamento fisico) al dilettevole (lo stare in mezzo alla natura). Il risultato? Ho scoperto luoghi bellissimi e il mio cuore e il mio fiato hanno ringraziato!

I Colli Euganei si trovano a sud di Padova, sono di origine vulcanica e risalgono a 40 mila anni fa. Non sono proprio giovani ma si mantengono molto bene direi. Le loro forme che spuntano dalla pianura padana regalano un paesaggio unico!
I rilievi sono circa un centinaio e la loro altezza non supera mai i 600 m; sono tutti diversi e con caratteristiche proprie, alcuni sono veri e propri borghi abitati che sembrano essere usciti da una favola. Dal 1989 i Colli Euganei fanno parte del primo Parco Regionale del Veneto a tutela e valorizzazione del territorio.
Molti sono i sentieri da fare a piedi ma non solo; infatti ci sono percorsi anche per le mountain bike e per chi ama andare a cavallo.
Io per il momento mi sono limitata a quelli a piedi, ma mai dire mai!

Oggi vi porto a fare con me sei sentieri che ho provato in quest'ultimo anno e che mi sono piaciuti molto. Alcuni ben segnalati, altri un po' meno: lo so che a volte è bello perdersi, ma dentro ad un bosco anche no. Sono tutti a misura di bambino, con me c'è sempre stato mio figlio, che però è un gran camminatore. 
Sono percorribili nella maggior parte dell'anno, con maggiore attenzione con la pioggia e con la neve, ma per il resto ogni stagione regala colori unici.
Prima di intraprendere un qualsiasi sentiero sui Colli Euganei, è bene assicurarsi di avere scarpe comode da ginnastica, ma meglio da trekking, dell'acqua, repellente per le zanzare d'estate, cappellino per il sole, una mappa cartacea o sul telefono (attenzione che in molte parti il segnale è praticamente nullo).
Non lasciate rifiuti e cartacce in giro, non ascoltate la musica ad alto volume, i suoni della natura vi stupiranno; lo dico perché mi è capitato più di una volta di vedere persone con il volume del telefono alto mentre ascoltavano la musica camminando...

Sentiero del Monte Venda n. 9
Il Monte Venda con i suoi 603 m è il più alto di tutti i Colli Euganei. Lo si riconosce subito dalla pianura per le sue installazioni militari; infatti ha ospitato una base Nato tra il 1955 e il 1998 situata in un bunker del monte. Il sentiero è molto facile con un dislivello praticamente nullo, per una lunghezza di circa sei chilometri. Il percorso inizia presso Casa Marina, in via Sottovenda. Prima di cominciare il percorso fermatevi a vedere l'anfiteatro del Venda', uno spazio immerso nel verde, tra i vigneti, dove vengono organizzati nel periodo estivo molti concerti. Una volta arrivati al sentiero incontrerete boschi di roverella (quercia), corbezzolo e tiglio, tipici della zona collinare. Non perdetevi il Laghetto dei maronari (maroni/castagne) che nei periodi estivi potrebbe essere in secca, ma che ha attorno molti alberi di castagni secolari belli grossi. Ci sono spazi adibiti per il pic nic, quindi ideale per un pranzo al sacco o una merenda alternativa!




Sentiero del Monte Grande n. 14
Il sentiero del Monte grande è ad anello. Non è difficile, ma si cammina in salita con un dislivello di circa 150 m ed è lungo poco più di 4 chilometri, per la maggior parte all'ombra di alberi, molti dei quali castagni, per arrivare a quota 476 m. Il punto di partenza si trova di fianco alla baita Le Fiorine (dove i fidanzatini si vanno a sbaciucchiare e dove vedere delle splendide stellate e una vista su Padova mozzafiato) ed è in discesa, ma non gioite che poi si sale eh! Lungo il sentiero oltre a molti tratti panoramici dove fermarsi, troverete anche delle opere realizzate con massi ciclopici che hanno la funzione di sostenere la scarpata, ma sono anche bellini da vedere: alcuni rappresentano dei volti. Non potete sbagliarvi perché a guidarvi sarà sempre il radar meteorologico del centro sperimentale per l'idrologia e meteorologia che si trova in cima al monte. Dopo il radar si scende fino ad arrivare al punto di partenza. In zona, se siete amanti delle evoluzioni tra gli alberi agganciati ad un cavo potete divertirvi al parco avventura Le Fiorine, ci passate proprio in mezzo mentre terminate l'escursione.





Sentiero di Rocca Pendice n.21
Rocca Pendice è famosa qui nella provincia di Padova per la sua parete di roccia dove fare arrampicata sportiva. Molti appassionati, infatti, vengono armati di corda, imbragatura e moschettoni per passare qualche ora di adrenalina in parete.
Il sentiero parte in prossimità del cimitero di Teolo, dove si può anche lasciare la macchina o da Castelnuovo. Il percorso si estende per circa quattro chilometri con un dislivello di 170 m.; non è complicato, bisogna solo stare attenti perché alcuni tratti sono esposti su roccia. Attenzione perché in alcuni punti si perde traccia del sentiero e non si capisce bene da che parte proseguire, quindi è facile perdersi, per poi ritrovarsi ovviamente...
Sulla sommità del colle si trovano i resti del Castello di Speronella, e nei dintorni invece sono stati scoperti, scolpiti nella roccia, i simboli della famiglia dei Carraresi, gli antichi Signori di Padova. A Rocca Pendice nidifica il falco pellegrino, quindi durante alcuni periodi è vietato usare la palestra di roccia per non disturbarlo.




Sentiero Monte Fasolo n.12
Il sentiero del Monte Fasolo parte da Cinto Euganeo, è lungo circa quattro chilometri con un lievissimo dislivello di ottanta metri, quindi super facile e adatto a tutti, ma soprattutto meraviglioso per i paesaggi che offre durante la passeggiata. Il sentiero si snoda sul versante settentrionale del Monte Fasolo e anche qui si attraversano boschi di castagni. Un percorso ad anello dove si può vedere anche l'albero di Giuda, che leggenda (o verità?) vuole essere quello sui cui rami Giuda si impiccò... mah. Anche qui si nota una varietà incredibile di piante e, se siete un po' appassionati, troverete piacevole scoprire carpini, noccioli, frassini e la roverella.




Sentiero Monte della Madonna n. 17
La lunghezza di questo sentiero è simile a quella di tutti gli altri, di circa quattro chilometri, solo il dislivello si fa un pochino più interessante, di trecento metri, quindi dovrete faticare di più! Il Sentiero che parte da Rovolon lungo via San Giorgio arriva fino al Santuario della Madonna del monte. L'ho fatto quest'estate e la giornata era molto calda e umida (anche se i colli hanno un clima migliore della pianura) quindi la vista non era delle migliori, ma l'escursione è stata molto interessante. Qualche centinaio di metri prima di arrivare in cima, fermatevi al bivio della vecchia rampa dei deltaplani, per avere una visuale mozzafiato sui colli attorno. Se fatta d'inverno nei giorni di nebbia è ancora più suggestivo. Arrivati in cima potrete visitare il monastero, riposarvi sulle panchine e bere acqua fresca dalla fontanella!







Sentiero per la cascata Schivanoia
Una breve e piacevole passeggiata all'interno del Parco dei Colli Euganei porta alla cascata Schivanoia. Una cascata naturale che nasce dall'omonimo corso d'acqua e si raggiunge dal terzo tornante in salita della strada che da Teolo conduce a Castelnuovo. Troverete il cartello con la dicitura "Castagneto di Schivanoia".  Nel primo tratto il sentiero è costeggiato da un magnifico castagneto, neanche a dire che il periodo migliore per visitarlo, secondo me, è l'autunno, quando i ricci delle castagne sono sparsi ovunque e i colori sono di una bellezza unica. Anche qui le segnalazioni non sono perfette, ma seguite la strada che scende verso il rumore della cascata per non sbagliare. La cascata è piccola ma è in un contesto fiabesco attorniata dal muschio e dalle pareti del colle. Visto il luogo appartato non è difficile trovare coppie che si scambiano effusioni amorose, e fotografi curiosi! Scarpe da trekking sempre consigliate per il possibile terreno fangoso e scivoloso sulle rocce.





Le foto non sono di ottima qualità (tranne quella in copertina)...perché solitamente durante il trekking o le passeggiate, viaggio leggera :) e scatto con l'iPhone!




CITTADELLA, UN BORGO DA NON PERDERE

by 6:39 PM



Sono un po' di parte, portate pazienza, ma quando si tratta di parlare di una delle meraviglie dietro casa, non mi tiro mai indietro.
Cittadella dista da Padova circa una quarantina di km e mentirei se vi dicessi di conoscerla solo marginalmente.
La prima volta che ci sono stata ero una bambina con un vestito a quadretti che probabilmente non stava mai ferma; lo testimoniano le foto che i miei genitori avevano scattato mentre cercavo di mettermi in posa con mia sorella.
Poi con gli anni Cittadella è stata spesso la meta della gita domenicale fuori porta.

Quando un luogo è bello, ci si ritorna.
Qualche settimana fa ci sono tornata ancora una volta, per rivivere una giornata di fine estate nel borgo medioevale.
Quello che mi affascina sempre è la cinta muraria che fa da perimetro a tutto il centro storico, quasi due chilometri di camminamento di ronda da percorrere in assoluta tranquillità e sicurezza.

Cittadella nasce circa nel 1220, quindi diciamo che non è più giovanissima, eppure conserva un’eleganza unica. Venne fondata dal Comune di Padova come fortificazione per difendere le zone limitrofe dalle città di Treviso e Vicenza, e per iniziare la colonizzazione agraria dell’area.

All'interno di Cittadella ci si sente protetti anche ora a distanza di qualche secolo, grazie al mantenimento e alla ristrutturazione delle mura e di altri monumenti, che la rendono una delle più belle cittadine della provincia di Padova e del Veneto.

Il camminamento di ronda l'avevo visitato qualche anno fa con il mio piccolo viaggiatore che si sentiva un cavaliere pronto a difendere la sua fortezza. Una spada portata da casa e si era magicamente trasformato nel protagonista della storia.

A 15 metri da terra la visione cambia, dall'alto una città ha tutto un altro aspetto, si scorgono particolari che sfuggono a chi la osserva solo passeggiando nelle vie sottostanti. Salendo poi sui torrioni si raggiunge un'altezza di 30 metri, e nelle giornate limpide, vi assicuro che lo spettacolo è assicurato: a nord le montagne danno il loro saluto migliore.
Trentasei torri si alternano lungo il percorso e quattro torrioni rappresentano le porte di accesso della città in corrispondenza dei quattro punti cardinali: Porta Padova, Porta Vicenza, Porta Bassano e Porta Treviso.
All'interno di Porta Padova si erge la torre di Malta fatta costruire da Romano III D'Ezzelino a metà del 1200 dove ora sono conservati reperti archeologici che vanno dall'età del bronzo fino al Rinascimento.




Per adulti ma anche per piccoli cavalieri vengono organizzati corsi che richiamano la storia della piccola città su vari temi: l'arte della miniatura, quella della scrittura gotica, la rilegatura e la creazione di oggetti del passato con la creta.

Ma ovviamente scesi dalle mura la città offre altre attrazioni da visitare.

Il Teatro Sociale si trova di fronte a Porta Venezia e risale al 1800. Una sala semicircolare, un palco, tre ordini di palchetti, una sala per fumare e all'improvviso il tempo si ferma sotto i lampadari di vetro che illuminano dame e signori in attesa dello spettacolo. La sala è completamente affrescata con immagini di amorini e figure allegoriche. Ricordatevi che è visitabile solo su prenotazione all'ufficio IAT.
Il Duomo e la sua sagrestia dove si trova la pinacoteca con opere di Jacopo da Ponte.
Consiglio anche una gita in barca lungo il fossato che scorre attorno le mura della città. Tre chilometri da solcare con una barchetta a remi (più sostenibile) o a motore. A bordo ci stanno fino a cinque persone e il percorso dura circa un'ora.



Pronti a visitare Cittadella?

Per tutte le informazioni consultate il sito Visit Cittadella. Oltre alle visite per la città, vengono organizzati molti eventi durante tutto il corso dell'anno. Non perdeteveli!

TORREGLIA

by 3:53 PM




In 20 km partendo da Padova dove posso arrivare?

Ho preso la macchina e ho dato inizio a questo mio nuovo progetto.
Mi sono fermata a Torreglia.

Torreglia si trova ai piedi dei Colli Euganei, una piccola cittadina attorniata da dolci colline.
Pare che i primi insediamenti fossero dati dai neolitici, ma non sono abbastanza vecchia per confermarvelo, vi confermo invece che grazie alle colline circostanti la zona è sempre stata sfruttata per la coltivazione delle vigne e per l'estrazione di trachite per i Veneziani.
Nel Medioevo l'intervento di Monaci Benedettini ha dato vita a monasteri e di conseguenza a opere di bonifica del territorio, avviando il terreno all'agricoltura e ad un incremento demografico.

La presenza religiosa ha avuto un certo impatto sulla piccola cittadina di Torreglia e dintorni, lasciando ancora opere in ottimo stato, come monasteri e chiese, avvolte non solo da un'urea misteriosa, ma anche da un fitto bosco, quasi a proteggerli.

C'è molto da vedere nei dintorni di Torreglia e diversi percorsi naturalistici; ovviamente non sono riuscita a vedere tutto, ma ci posso ritornare ogni volta che lo desidero!
Bello avere posti meravigliosi dietro casa...

Villa dei Vescovi
Si trova a Luvigliano, una piccola frazione di Torreglia.
La chiamo la perla incastonata nei Colli Euganei.
Una Villa storica che risale alla metà del 1500. Inizialmente era la casa delle vacanze del Vescovo di Padova, ma poi è stata donata al Fai ed ora molte attività la rendono accessibile a visite e laboratori o pic nic immersi nella natura!



Chiesa di San Sabino ed Eremo di San Luca

Si trova a Torreglia Alta e risale al 1077, non giovanissima quindi, ma gode di un panorama bellissimo; peccato che in questi giorni la foschia non mi abbia regalato bella luce per le foto! Pare che il nome di Torreglia derivi dalla torre campanaria.
La chiesa si può visitare solo la domenica mattina alle 8.30.
Quella che una volta era la canonica ora è un piccolo eremo: l'Eremo di San Luca, luogo in cui si può soggiornare per piccoli periodi spirituali, per ritrovare se stessi, o semplicemente per staccare la spina dallo stress.



Eremo di Monte Rua

In cima al Monte Rua, 416 m, si trova un Eremo. Una strada sterrata accompagna i visitatori per un paio di tornanti, immersi nel calore di un bosco si passeggia tranquillamente sbirciando tra gli alberi in cerca di un paesaggio da ricordare.
L' Eremo di clausura, che risale al 1300, vieta l'entrata alle donne, ma non agli uomini che possono visitarlo in determinati orari.
Anche qui è possibile soggiornare, per assaporare la tranquillità del luogo.
All'interno delle mura ci sono quattordici celle, come piccole casette adibite a dormitorio e studio...
Sono curiosa, lo ammetto, ma non posso entrarci, chi vuole andarci di voi maschietti al posto mio?



Foto di Simone Catturaattimi

Una giornata tra queste meraviglie la dovete assolutamente passare.
Ogni stagione dona ai colli colori e profumi nuovi. E poi i sentieri che si inerpicano stretti tra boschi e radure, per raggiungere piccole vette, per godere panorami unici.

E se poi al ritorno potete fermarvi nel centro del paese alla Buddineria, per assaggiare uno dei golosissimi budini.
Se amate i liquori invece, fermatevi a comprare il Maraschino, fatto con le marasche, alla Luxardo, antica azienda locale. Ho provato a contattarli per fare un giro dell'azienda, ma a quanto pare non interessava...
Comunque è uno dei miei alcolici preferiti!!!

Forza! Accendete l'auto e via! 




Il Monastero del Monte Rua visto dal Monte Venda, foto di Simone Catturaattimi


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