Visualizzazione post con etichetta kidsandtravel. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta kidsandtravel. Mostra tutti i post

MARSIGLIA IN UN GIORNO

by 10:41 AM


A Marsiglia ci si arriva con un volo di circa un'ora da Venezia.
A scegliere la meta è stato anche un po' il destino: avevo trovato una tariffa super economica (1 euro) per la tratta Marsiglia-Venezia con Volotea; l'andata un po' meno economica ma sempre vantaggiosa, si parla di circa 20 euro, l'ho fatta con EasyJet.
Potevo farmi sfuggire l'occasione di visitare un pezzetto di Provenza a luglio, quando nell'aria aleggia il profumo di lavanda? Beh direi di no...
In questo articolo però vi parlo solo di Marsiglia, meravigliosa città, da visitare, se possibile, in più di un giorno; io purtroppo avevo troppa fretta di andare nell'entroterra!
Ho preso la macchina perché poi mi sono spostata per cinque giorni, ma  Marsiglia si visita benissimo a piedi, accompagnati dalla piacevole brezza che solo una città di mare sa dare.

COLAZIONE CON VISTA E PORTO VECCHIO
Per prima cosa, visto che sono arrivata intorno alle otto di mattina, ho fatto una colazione di quelle che si ricordano negli anni a venire, non solo per quello che ho mangiato ma per la vista che avevo mentre la facevo!
Il posto si chiama La Caravelle ed è un bar, un ristorante, un hotel e molte altre cose,  lungo la passeggiata del porto. Non è facile scovarlo, si trova al secondo piano di un palazzo, ma alla fine la troverete quella porticina che vi porterà su per le scale. Lì potete decidere se sedervi fuori in terrazzino (super consigliato) o stare all'interno. Cosa prendere? La scelta è vasta ma vi consiglio tanti pain au chocolate! Non ho avuto tempo di fare foto, ero impegnata!!!! Vi lascio questa del porto.



PADIGLIONE A SPECCHIO DI FOSTER
Up and down. Un padiglione tra terra e mare che possa creare continuità tra i due, ecco cosa ha progettato Foster. Una liscia copertura fatta di un materiale riflettente sul quale si specchia il mondo terreno. Vietato non alzare la testa.
Leggendo queste righe potrà sembrarvi una cosuccia di poco conto, ma credetemi, per me è stato difficile uscirne! Guardate bene la foto qui sotto.




QUARTIERE PANIER
Il quartiere Panier è il più antico di Marsiglia, fatto di molta street art, di localini dove fermarsi a bere e a mangiare qualcosa e di negozietti dove è impossibile non entrare. Un sali e scendi di scalini a tratti rotti che portano sulle loro spalle anni di passi indecisi, porte colorate di quei colori che solo la Provenza sa donare, il profumo del sapone, giustamente di Marsiglia che impregna le vie strette. Avete presente quei posti dai quali non vorresti più andar via? Ecco, questo è uno di quelli!
Ah, e mi sono comprata un cappello, carino carino, che poi ho usato per tutto il viaggio!








MUCEM
Eh eh il Mucem è tanta roba!
Il Mucem è il museo delle civiltà d'Europa e del Mediterraneo e si trova nel porto vecchio della città. Quarantacinquemila metri quadri di spazio espositivo con mostre permanenti e non; un tuffo in un'architettura che è semplicemente splendida. Diciamo che anche il solo passeggiare all'interno di corridoi, rampe e scale è di effetto, tutto quanto riempie di armonia e cultura. Non solo esposizioni, ma un vero e proprio punto di incontro. Assolutamente consigliato.






 Marsiglia con un bambino? Assolutamente sì! Un parco giochi tra murales, vie strette e scalinate, e ovviamente il mare...

Sicuramente ci ritornerò, perché Marsiglia è una città da vivere lentamente, soffermandosi; forse anche per questo motivo ho scelto di vedere poche cose, ma bene.



Tutte le foto in questo articolo sono di mia proprietà.

TOLOSA, AD UN PASSO DAL CIELO

by 11:32 AM





 Qualche settimana fa sono stata a Tolosa.
La scelta di andare in questa città non è stata propriamente casuale, anzi.
Per chi non lo sa, Tolosa è la città dove si costruiscono gli aerei, per la precisione gli aerei più grandi del mondo: l'A380 e l'A350. 
Ma è anche la città dello spazio sia perchè ci sono fabbriche che assemblano pezzi "spaziali", sia perché è sede di uno dei musei più belli al mondo: "la città dello spazio."


Diciamo che con la mia paura di volare tutto ciò che ha a che fare con il cielo mi attira, ma non ho deciso io questa meta.
Il mio piccolo viaggiatore l'ha scelta come regalo di compleanno, e io da brava mamma dal cuore tenero non ho saputo dir di no.
Com'era il detto? Meglio cose utili che sciocchezze che si riempiono di polvere, e in effetti la gioia del viaggio riflessa nei suoi occhi me ne ha dato conferma.
Abbiamo passato un fine settimana alla scoperta di una città nuova, ma da un altro punto di vista: il suo.
Il programma pressapoco era quello di visitare la fabbrica dell'Airbus, il museo Aeroscopia e la città dello spazio.
Qualcosa però è andato storto.
Quando ho prenotato i voli non mi ero informata sulle feste nazionali in Francia e di quale museo e attrazione potessero essere aperti o meno. Insomma, spesso faccio cose a caso, a volte vanno bene, altre no.
Purtroppo l'undici novembre, il sabato che avremmo dovuto dedicare alla vista dell' Airbus Farm, era festa e le visite sospese. Nel sito non c'era alcun avvertimento mentre cercavo di fare la prenotazione, e nessuno, purtroppo, ha risposto alla mail nella quale chiedevo spiegazioni.
Lo ammetto, sono andata in panico.
La visita alla fabbrica degli aerei era il motivo di questo viaggio, nonché il regalo per mio figlio che non vede l'ora di salire sull'aereo più grande del mondo.
Ho fallito, non sono stata in grado, per una serie di sfortunate coincidenze, di esaudire un suo desiderio... e non sono riuscita a dirglielo, fino al giorno della partenza. Che mamma snaturata, con gli aghi nello stomaco dal nervoso e il nodo alla gola dallo sconforto.
Diciamo che non l'ha presa bene, ma non ci potevamo far nulla: non restava che godersi il viaggio e il resto delle attrazioni che la città ha da offrire.
E alla fine dire che si è divertito è un eufemismo, ha adorato tutto, anche il mini (ma mini mini) appartamento che avevamo affittato.
Ha solo 9 anni, ma da grande ha deciso che vuole fare l'ingegnere aerospaziale. Poca cosa, insomma. Beato lui, io non l'ho ancora capito cosa voglio fare da grande...è grave?

Forse l'Hostess? Naaaaa



Aeroscopia.
Aeroscopia è il Museo dell'aeronautica. Un grandissimo hangar dove all'interno ci sono un numero indefinito (non li ho contati scusate) di aerei. Di ogni tipo, grandezza, utilizzo. Si possono vedere aerei da guerra ed si può entrare nel Concorde, solo girando su sé stessi. Lo so sembra assurdo, ma credetemi non ho mai visto così tanti aerei tutti assieme in vita mia. Ecco, mio figlio era entrato nel paese dei balocchi, potendo toccare e guardare da vicino tutti quei velivoli che aveva potuto vedere solo nei libri e toccare nei (troppi) modellini che abbiamo a casa.
Un vero e proprio museo, dove oltre ad entrare nei grandi colossi del cielo, si può partecipare attivamente a delle postazioni interattive, per esempio, pilotare un aereo, assemblarne uno e farlo dei colori che si vogliono per poi sceglierne anche il nome. Oppure aiutare un aereo appena atterrato a parcheggiare. Di cose da fare ce ne sono tantissime. Ho visto mentre passeggiavo tra le tante "opere d'arte" classi di alunni che partecipavano a laboratori o lezioni sull'aeronautica...dalla scuola materna, alle superiori.
Indubbiamente è un mondo che affascina, un'ingegneria perfetta; ma voi quando siete a diecimila metri di altezza vi chiedete mai a come cavolo sono riusciti a far volare una cosa del genere? Beh io sì, tutte le volte!













Cité de l'Espace.
La città dello spazio.
Vi faccio questa domanda: Si può visitare questo museo dalla mattina alla sera e capire di averne visto solo metà?
Vi rispondo che è possibile.
Interattivo, sensoriale e sensazionale, ecco cos'è stata per me questa scoperta. Per mio figlio? Credo di non riuscire a trovare il termine esatto, ma fate finta che vi abbia scritto qualcosa che si avvicina allo strabiliante.  
Vuoi scoprire come è nato l'universo? Vuoi contare le stelle nel cielo? Vuoi fare qualsiasi cosa ti venga in mente di fare all'interno di un museo spaziale? Ecco, qui la puoi fare e forse anche qualcosa in più.
Io ero emozionata, lui era semplicemente felice, ed era la cosa più importante.
Il museo è una vera e propria città che si estende tra spazi interni ed esterni su duemila e cinquecento metri quadri. Ogni curiosità sul lancio di uno shuttle, su come si vive senza gravità, su come è fatto un modulo spaziale o un triliardo di altre cose, verrà appagata. 
Se anche voi siete come me fan di uno dei film (trasposizione reale) di Apollo 13 avrete modo di documentarvi su quello che è successo, di vedere chi erano gli astronauti e di come vivevano nello spazio.
Tutto il processo che avviene prima e dopo il lancio ha un fascino incredibile su di me. E su mio figlio?
Ha provato a camminare sulla luna, ha preso in mano una pallina con un guanto da astronauta (estremamente complicato hahah), è salito su una stazione spaziale, ha fatto tante di quelle cose, che perdonatemi ma mi risulta difficile ricordarle tutte... Qualche foto qui sotto vi renderà l'idea.

Per tutto il resto che non ho visto ci sarà la necessità di ritornare.
La sera al ritorno dal Museo davanti ad una cena giapponese ci siamo guardati proprio Apollo 13, giusto per concludere in bellezza la giornata!







Ovviamente gli ho promesso che a Tolosa ci ritorneremo, solo per visitare la fabbrica dell'Airbus...

Informazioni Utili

Dall'aeroporto di Tolosa c'è un tram che in meno di un'ora ti porta in centro città al costo di circa 1,50 €.
Noi abbiamo fatto il Tolouse pass Tourism grazie all'Ufficio del Turismo, (costo di 22 euro per due giorni) che oltre a dare sconti, permette di entrare gratis in alcuni musei e attrazioni e  permette di prendere tutti i mezzi pubblici. A questo link tutte le informazioni utili Pass Tourisme.

Aeroscopia e l'Airbus Factory si trovano vicino all'aeroporto, quindi ad una quarantina di minuti da centro città, ma ben collegata dal tram. Per visitare Aeroscopia non serve la prenotazione ma tutte le informazioni le potete trovare su Musée Aeroscopia.
Per quanto riguarda la Fabbrica dell'Airbus consultate il sito Manatour ( come vi spiegavo prima non ci sono tutte le informazioni utili e non rispondono alle mail, quindi meglio chiamarli per avere certezza o meno delle prenotazioni ecc..)

La Cité de l'Espace, l'avevo prenotata con qualche settimana di anticipo, per evitare la coda all'entrata ( ci sono periodi dell'anno in cui è molto affollato). Per avere tutte le informazioni necessarie consultate il sito Cite Espace.

All'interno ci sono aree pic nic e anche bar e ristoranti. 





LONDRA, UN BAMBINO E UN GESSO...QUALE GESSO?

by 8:22 AM



Può capitare che prima della partenza possa esserci un imprevisto, una cambiamento di direzione.
Sono cose che succedono mi ripeto, fanno parte del viaggio è il mio motto.
Quest'anno prima di partire per l'Inghilterra, il mio imprevisto è stato: frattura dell'omero del piccolo viaggiatore.
Eh, cose che capitano mi dicono al pronto soccorso mentre io mi sento la mamma snaturata per eccellenza che non ha saputo evitare il danno.
Ma non si preoccupi in vacanza ci può andare lo stesso.
Eh si, ci fa un baffo a noi il gesso al braccio quando oltre a visitare Londra il viaggio prevedeva fare surf sulle coste dell'Atlantico in Cornovaglia…
Al check-in in aeroporto si accorgono del gesso e mi chiedono da quanti giorni ce l'ha.
Tre o quattro giorni ho risposto.
No signora, o sono tre o sono quattro, perché sa se gliel'hanno messo meno di quattro giorni fa, il bambino non può volare.
Panico.
Mi metto a contare con le dita per non sbagliare e per sperare di essere dentro al numero quattro.
lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì...
Sospiro di sollievo, sono quattro giorni. Ma ripresa la mia lucidità domando il motivo, visto che in ospedale non mi hanno detto niente.
La parte lesa potrebbe essere ancora gonfia, e la pressione in aereo causare danni.
Non si finisce mai di imparare.

Ma…
Londra è un parco giochi per un bambino.
Lo è per un adulto, figuriamoci per un bambino di sei anni che ha la curiosità di un gatto e la voglia di scoprire ogni angolo con il naso all'insù.
I parchi sono l'attrazione che va per la maggiore.
Aria aperta, scoiattoli che ti arrivano talmente vicino che hai tu paura al posto loro. Area dedicata ai giochi classici e poi tutto quello che c'è attorno dedicato alla loro fantasia. Mettiamo il caso di Hyde Park, sì quello famoso!
E' verde che più verde non si può, e chi bazzica a Londra sa anche il motivo. Ecco in questo parco, oltre che a perderti o a perdere vostro figlio (non mi è successo eh!) potete correre a perdifiato in quattro o cinque direzioni diverse per rincorrere un bambino che se non può usare il braccio ha ben pensato di usare le gambe con tutta l'energia che ha in corpo. Se siete fortunati e incontra la statua di Peter Pan, potete prendere fiato e rivivere assieme i capitoli del libro che avete letto almeno venti volte. 
Ma mica è solo per bambini, Peter è sempre là a ricordarti che in fondo, se tu ci credi veramente, ma veramente veramente...beh sei in grado di volare...

Altro luogo di divertimento, di apprendimento (e di felicità da parte dei genitori) è il museo di storianaturale! Ma voi l'avete visitato? Per me è stata la prima volta e ci sono stata dalle dieci della mattina alle sei del pomeriggio.
Può sembrare assurdo lo so, essere a Londra e rinchiudersi in un museo, ma vi dirò che non me ne sono affatto pentita. Il mio piccolo viaggiatore si è letteralmente mimetizzato con qualsiasi attività da fare, con qualsiasi dinosauro rappresentato, con qualsiasi cosa fosse oggetto di divertimento per la sua curiosità. Immenso, su più piani, che se anche c'è il pieno di gente non è affollato. La chicca più bella? Il laboratorio sotterraneo per piccoli studiosi di biologia. Qualsiasi cosa esposta, dall'insetto più improbabile alla pelle di coccodrillo (tutti veri), si può prendere e analizzare sotto microscopi e lenti di ingrandimento di dimensioni industriali. 
Ecco in quel momento voi genitori, potrete sedervi e godere della free WiFI!

Prendete il famoso bus a due piani. Lo so, ci metterà il quadruplo del tempo ad arrivare in qualsiasi luogo rispetto alla metropolitana, ma volete mettere la soddisfazione di vedere un bambino felice al secondo piano in prima fila che crede di essere Harry Potter?
E a proposito del piccolo Maghetto,  che tra l'altro adoro e che a leggerlo ho passato notti in bianco, a Kings Cross c'è la ricostruzione del binario 9 e 3/4.
Adesso non state ad immaginarvi un binario con i contro fiocchi messo in mezzo tra il 9 e il 10, ma a chi ama la saga può solo che piacere! Vi avviso la fila per farsi la foto mentre avviene il trapasso nel muro con tanto di carrello e bagagli e Edvige nella sua gabbietta è infinita a qualsiasi ora del giorno. Ah, dimenticavo: potete indossare (o far indossare ai vostri figli) la sciarpa di Grifondoro.
Se proprio in coda non ci volete stare vi consiglio lo shop vicino. Turisticissimo, ma adorabile e pieno di gadget del maghetto e non solo. Spillette del quidditch, bacchette magiche, sciarpe e maglioni delle varie case, e ovviamente caramelle tutti i gusti più uno e le cioccorane!



Siete di passeggiata in Leicester Square? Entrate all'M&M's store e non ve ne pentirete (ultime parole famose). Vostro figlio non capirà più nulla tra le migliaia di noccioline colorate ovunque, di qualsiasi grandezza e in qualsiasi materiale a volte poco commestibile. Ma sarà felice anche per questo, per quel caos, per i colori che brillano, per i dispenser delle magiche noccioline, che quando ne hai messa in bocca una sei finito...E per la cronaca, io le ho prese blu e azzurre, sono caduta nella trappola del turista!!!!!

Una Londra di passaggio in velocità, ma che si può vivere con un bambino, anche se questo bambino ha il gesso al braccio!
Gesso? quale gesso?

Da non sottovalutare le passeggiate, magari con un sole più splendente di quello dell’estate scorsa in Italia, raccontando strada facendo storie e aneddoti.
Perché ricordatelo, i bambini ascoltano e imparano, basta farlo nel modo giusto!
Quindi ripetendo sempre la stessa frase io concluderei dicendo..."I bambini possono e devono viaggiare, e voi genitori fategli questo regalo!"











Powered by Blogger.