FRIDA KAHLO A BOLOGNA, LA PASSIONE PER L'AMORE E PER L'ARTE

by 2:48 PM



"Ho subito due gravi incidenti nella mia vita...il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera."
F.K.


Mi ha sempre affascinato la vita e il percorso artistico di Frida Kahlo.
Un'artista che, nel vero senso della parola, metteva passione in quello che faceva: dalla pittura all'amore.

Lei è Messicana, con addosso i colori di una terra che restano indelebili nel corpo e nell'anima, e che poi riporta su tele: è questo il suo modo di raccontarsi.

Giovanissima ha subito un tremendo e doloroso incidente che la segna per il resto della sua vita, e che segna anche il modo che ha di esprimersi con la pittura. I suoi quadri infatti raccontano il dolore, la voglia di vincerlo, le ricadute e le piccole grandi vittorie.
Trenta operazioni chirurgiche, e la consapevolezza di non poter aver figli la devastano, eppure riesce a trovare la forza per colorare la sua vita.

Anche l'amore è parte integrante delle sue emozioni.
Delle sue grandi emozioni.

Diego Rivera, che le causa più pene che gioie, è il suo grande e passionale amore per la vita.
Anche lui pittore, con molti anni più di lei, è essenziale per la sua vita e per la sua espressione artistica.


"È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini."
F.K.

"Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza...L'amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo."
F.K.

Questo breve preambolo per raccontarvi velocemente la storia di un'artista che io ho sempre ammirato per la sua forza e determinazione, e per dirvi che sarà in mostra a Bologna, a Palazzo Albergati, sino al 26 marzo.

Frida Kahlo viene raccontata in questa esposizione che è un viaggio all'interno della sua vita e di quella di Diego Rivera, un viaggio che emoziona, che a tratti fa male e commuove fino alle lacrime.
Un percorso, fatto di quadri, fotografie e video.
La vita di Frida viene messa a disposizione del visitatore, che quasi entra a far parte della sfera più intima dell'artista.

L'ho amata questa donna forte, la amo e l'amerò.
E' un esempio per tutti di quanto il dolore causato da un incidente possa trasformarsi in creatività necessaria per alleviare la sofferenza. 

"Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere."
F.K.














La collezione Gelman: Arte Messicana del XX secolo
Fino al 26 Marzo a Bologna a Palazzo Albergati.

Da non perdere!

IL MIO 2016 IN FOTO

by 10:49 AM








Un anno di viaggi,
di sogni realizzati 
e di progetti che si sono concretizzati.

Ogni anno che passa mi piace ricordarlo con le foto che lo hanno reso unico.
Con le foto dei grandi viaggi, quelle degli angoli dietro casa.
Un rito semplice, fatto di emozioni e colori, per ricordare e sognare.

Buon Anno di viaggi a voi...




Buenos Aires, Argentina



Il Perito Moreno, Patagonia Argentina



Venezia, Libreria Acqua Alta



Padova, Basilica del Santo


Benidorm, Spagna


Valencia, la città della scienza


Portonovo, Marche


Tramonto, Isola d'Elba


Breslavia (Wroclaw), Polonia


Cautano, Campania




Ghiacciaio del Presena, Passo del Tonale, Trentino



Parco del Delta del Po, Emilia Romagna



Saline di Cervia, Emilia Romagna


Combai, Treviso



Londra, Queen's House, Greenwich



La magia dei Colli Euganei, Monte della Madonna, Padova


Poi c'è questa foto che io amo particolarmente. Me l'ha scattata mio figlio mentre ero in estasi nell'ammirare gli affreschi di Giotto all'interno della Cappella degli Scrovegni, nella mia splendida città...Padova.

CIAO 2016. E TU 2017 DOVE MI PORTERAI?

by 2:48 PM



Un anno un po' strano questo 2016.
Mi ha regalato molte cose, me ne ha tolte delle altre, si è reso antipatico in alcuni momenti e particolarmente simpatico in altri.

Non c'è un bilancio.
Non mi piace farne.
Penso che una buona parte di quello che ci accade dipenda dalle scelte.
Siamo noi stessi a decidere.
Dovremmo decidere bene, per noi, per gli altri, per il nostro futuro.
Non sempre è facile, ma penso che provarci sia la via più semplice.
Io ci ho provato e continuerò a farlo per l'anno che sta per arrivare.

Poi ci sono loro
i viaggi...
I viaggi sono una costante nella mia vita, una medicina di cui ho bisogno, un tonico per rigenerarmi, sono la vita.
E come ogni anno il mondo è venuto a bussare, mi ha preso per mano, e mi ha fatto scoprire nuovi angoli, nuovi volti.
Ho visto un pezzetto di Argentina che sognavo da una vita, l'Uruguay che mi ha sorpresa, sono stata a Breslavia, a Berlino e sono tornata a Londra. 
Ho aggiunto due nuovi tasselli di Spagna: Benidorm e Valencia.
Mi sono concentrata molto sulle meraviglie dietro casa, un po' per il mio progetto 20 Km (da Padova) e un po' per riscoprire luoghi che meritano di essere visti: i Colli Euganei, piccoli paesi, ville meravigliose.

Dove mi porterà il 2017?
In molti posti mi auguro, qualcuno già definito (ma che tengo al calduccio) e altri da pensare ed elaborare.
Mi piace avere sempre qualcosa di programmato, mi fa sentire al sicuro. Allo stesso tempo sto alla finestra pronta a cogliere opportunità di passaggio.
Mi piacerebbe andare in Norvegia, e anche in Islanda. Vorrei ritornare negli Stati Uniti, ma anche vedere un pezzetto di Canada. E la Grecia no? La Grecia è in lista da molto tempo, chissà.
E poi il Kazakistan che mi affascina moltissimo e la Cina per vedere il troppo che mi manca.
Vorrei tornare a Bangkok, e visitare l'Oman. Dormire sotto le stelle in Namibia e tornare nella "mia" Giordania.
E a proposito di Giordania...c'è una bella novità che presto presto vi dirò.


Poi ci sono i progetti, di lavoro e non, che si stanno delineando piano piano, e che un po' mi fanno paura: mi dicono sia comunque un buon segno!!
E una mostra di fotografia per una causa a cui tengo molto per una serie di motivi, nella quale sono stati coinvolti molti blogger e persone con un cuore grande.
Con il lavoro mi sto buttando in qualcosa di bello, di grande, di...staremo a vedere.
Io ci provo, che poi non mi si venga a dire che non c'ho provato!

Vorrei fare poi una piccola considerazione sul mondo social.
Nell'ultimo anno la corsa all'oro, tradotto in Like, mi sembra aumentata come aumenta la furia di un tornado quando non incontra nessun ostacolo.
Sembra veramente che tutto ruoti attorno a quel pollice azzurro su Facebook, a quel cuore su Instagram a quel retweet su Twitter. 
A me piacciono i social, ci passo del tempo, ci metto le mie foto, guardo, commento, ma non li scambio con la vita reale, con le strette di mano o con le risate grasse davanti ad un calice di vino.

Il mio tempo è prezioso, come lo è il vostro e mi piace investirlo per scrivere, leggere e fotografare. Per portare sui vostri schermi la voglia di viaggiare, per darvi dei contenuti utili e piacevoli da leggere, per farvi sognare con delle foto.
E quest'anno delle nuove collaborazioni si sono fatte strada, perché quello che scrivo piace, perché quello che fotografo piace e io non posso che essere felice di questo.


E a proposito di foto...
Beh uno dei miei propositi è di dedicarmi un po' di più alla fotografia, perché assieme al viaggio è la mia grande passione. 
E visto che con una reflex in mano non si finisce mai di imparare, imparerò, sempre e ancora. Nessuno si deve improvvisare fotografo, anche se purtroppo è una moda che ha preso piede, e tutti scattano...
Sono polemica? Un pochino dai, ci sta. Mi piace difendere una categoria che si fa il mazzo con cavalletto e condizioni meteo improbabili, che scatta in manuale e non usa photoshop per modificare la foto originaria.
Sono vecchio stampo scusate, penso ancora che l'analogica abbia formato grandi professionisti, senza bisogno di fotoritocchi....


Ultima cosa, ma non meno importante, giusto per chiudere in bellezza, voglio, come ogni anno ringraziarvi di cuore per esserci sempre, miei cari viaggiatori, che mi leggete, mi scrivete, mi mandate messaggi, chiedete consigli.
Mi strappate sorrisi, voi siete la bellezza.
In fondo amo scrivere e voi non fate che alimentare questa voglia. Anche quando le giornate non sono delle migliori, voi mi tirate su il morale. 

Grazie Grazie e Grazie.

Cri





IMPRESSIONISTI A TREVISO, UNA MOSTRA ALL' AROMA DI CAFFE'

by 2:44 PM


Pierre-Auguste Renoire Bambina con uccellino (particolare)

Treviso ospita, fino al 17 aprile, una mostra che è un inno all'amore per l'impressionismo.
Come avete letto spesso in questo sito, io amo l'arte e quando posso corro a vedere mostre, per tuffarmi dentro ad un mare di emozioni.

STORIE DELL'IMPRESSIONISMO
I GRANDI PROTAGONISTI DA MONET A RENOIR, DA VAN GOGH A GAUGUIN

Le protagoniste di questa mostra sono le 140 opere che accendono le sale di colore e di bellezza.
Non è mai facile, almeno per me, raccontare opere d'arte, non perché non le capisca, ma perché tutto è sempre molto soggettivo.
Quello che piace a me non necessariamente deve piacere a qualcun altro.
Ma sono anche estremamente convinta che l'arte possa emozionare ed unire. E attraversando questa esposizione ho saputo emozionarmi ancora davanti a tanta meraviglia.
Ogni quadro ha una storia da raccontare, ogni pennellata, ogni scatto, ogni incisione ha un senso che rapisce e cattura lo sguardo dei visitatori.

Gli impressionisti hanno anticipato la fotografia, scattando istantaneamente immagini e nel contempo riportandole con tratti colorati su tela.
La vita di tutti i giorni raccontata attraverso i colori reali di un campo di grano, di un tramonto sul mare di un ritratto perfetto, quasi vivo.

Mi inchino davanti a Marco Goldin, curatore della mostra e ideatore di Linea d'ombra per aver ancora una volta creato una mostra che parla attraverso grandi opere, una mostra che non può che ammaliare.



Claude Monet Passeggiata sulla scogliera a Pourville

In sei sezioni il visitatore è trasportato attraverso capolavori che hanno fatto parte di una delle più grandi rivoluzioni in campo dell'arte.

SEZIONI 1 E 2
LO SGUARDO ED IL SILENZIO
PERCORSO DEL RITRATTO DA INGRES A DEGAS A GAUGUIN

L'interpretazione del volto come simbolo delle emozioni e del trasporto interiore dell'artista.

FIGURE SOTTO IL CIELO
DA MILLET A RENOIR

L'impegno degli artisti a rappresentare l'esperienza intima della vita all'aperto, come nel giardino dietro casa o nel campo lungo la via.
Gli impressionisti piantavano il loro cavalletto e impressionavano una tela, come i fotografi del tempo impressionavano una pellicola.


SEZIONI 3 E 4 
LA POSA DELLE COSE
DA MANET A CEZANNE

Cezanne aveva detto una volta: "Con una mela voglio sorprendere Parigi".
Niente di più vero. Con la nascita delle rappresentazioni delle nature morte in un contesto che va oltre la vita quotidiana, frutto di una ricerca per la collocazione degli oggetti nello spazio... di fatto un allontanamento dall'impressionismo.


UN NUOVO DESIDERIO DI NATURA
DA COROT A VAN GOGH

Ecco la rivoluzione, quella che porterà i pittori a prendere tela e colori e a sedersi per ammirare e far rivivere il paesaggio.

SEZIONI 5 E 6 
L'IMPRESSIONISMO IN PERICOLO
MONET E LA CRISI DEL PLEIN-AIR

I pittori escono, passeggiano, ammirano e assorbono. Però non dipingono solo all'aria aperta, ma cominciano a portarsi il lavoro a casa, come diceva Monet che "portava molta documentazione a casa"...


COME CAMBIA UN MONDO
GLI ANNI ESTREMI DI MONET E CEZANNE

Inizia un viaggio, quello nell'anima della natura, ma anche solo il viaggio nell'anima, nella propria anima: l'unione tra natura e coscienza.



Henry Fantin-Latour Ritratto di Eva Callimachi-Catargi (particolare)



Vincent Van Gogh Augustine Roulin, la Berceuse (particolare)



Katsushika Hokusai La grande Onda 

Ma in tutto questo cosa c'entra il caffè?
Segafredo Zanetti è sponsor Ufficiale di Linea d'ombra e sostiene l'arte creando un connubio perfetto con un'aroma unico al mondo.
E poi chi l'ha detto che il caffè non può diventare esso stesso un'opera d'arte?
Guardate cosa ho combinato durante un contest tra blogger?? (Ed ho guadagnato il secondo posto!!!)








IN BATTELLO SUL TAMIGI FINO A GREENWICH: LONDRA DA UN NUOVO PUNTO DI VISTA

by 9:05 AM



Qualche settimana fa sono ritornata a Londra.
Quella Londra che mi affascina sempre, 
quella Londra che a volte è troppo piena di gente e mi viene voglia di scappare,
quella Londra che ogni tanto mi richiama.

Ci sono ritornata per la quarta volta, con la voglia di rivedere questo e quel posto in cui mi piace andare, e per scoprire qualcosa di nuovo, perché nonostante il numero di volte in cui ci sono stata, c'è sempre qualcosa che mi aspetta.
Una sala da tè, una via, un negozio, un museo, un parco.

Questa volta ho voluto, tra la altre cose, visitare una parte della città, da un nuovo punto di vista, partendo dal Tamigi.
L'ho fatto con un tour privato, con una guida che mi ha raccontato tante storie, aneddoti, leggende, che quasi ne uscirebbe un libro.
Una guida che ama la città in cui vive, tanto da doverlo condividere con chi come me la va a visitare.
Perché visitare le solite cose a Londra sono bravi tutti, il bello è visitare quelle poco turistiche...

Sono partita dal molo di Embankment, esattamente di fronte alla stazione della metropolitana, dove ho preso il battello per fare un tratto di fiume fino a Greenwich.
Lì al molo mi aspettava Francesco, la mia guida per qualche ora.
Mentre galleggiavo sopra al Tamigi ripensavo ad un libro letto qualche anno fa, che raccontava di un ingegnere, la cui missione era di ripulire le acque del fiume, tra le malattie, e le persone che abitavano la capitale agli inizi del novecento (Nero Tamigi di Matthew Kneale).

Il Tamigi ha ventidue ponti e tanta storia che fluttua indisturbata e racconta di pirati e di Re e Regine, di contrabbandieri e prigionieri, di pub storici e fuggitivi, e di tanta bellezza che si fa fatica a staccare lo guardo da ciò che scorre davanti agli occhi.

Il London Eye, il Palazzo di Westminster, il Tower Bridge, la Torre di Londra e St. Paul Cathedral sono solo alcuni degli edifici che si scorgono durante la navigazione, e visti da questo nuovo punto di vista mi sembrano nuovi, degni di essere scoperti ancora una volta.







E poi Grennwich, la mia prima volta in questo quartiere, con una pioggerellina fina e costante, un cielo grigio ma accogliente, l'autunno steso per terra con un dipinto di foglie dai colori caldi quasi a formare un tappeto morbido da calpestare.
Ora si passeggia, si scopre si ascolta la passione nel raccontare storie e leggende, verità e fantasia.

C'è il veliero inglese Cutty Shark, per anni il più veloce al mondo che servì le rotte delle indie orientali per il commercio di tè e spezie. La sua polena è una giovane strega, Nannie, personaggio di una leggenda scozzese.


Al Museo Marittimo Nazionale ci si perde nel vero senso della parola. Un museo dedicato al mare e alla navigazione. Reperti delle Compagnie delle Indie per tornare indietro di "qualche" anno e immaginare tutte le loro rotte e il commercio di prodotti pregiati che arrivavano in Europa dopo mesi di navigazione. E poi antiche cartografie, mappe, quadri in pieno stile british. Ci sono molte sezioni interattive dedicate ai bambini...e non solo!




Poco distante la Queen's House e i suoi segreti! Questa meravigliosa casa, residenza reale in stile Palladiano commissionata da Re Giacomo I per la sua Regina Anna di Danimarca.
Una "tenebrosa" curiosità: pare che ci sia un fantasma che gironzola indisturbato nella casa. Si narra sia stato anche immortalato in una fotografia negli anni sessanta sulla scala dei tulipani. Voi che ne pensate? Qui la foto incriminata...



Attraversando poi il Parco di Greenwich tra scoiattoli e l'autunno tutto attorno, si arriva all'Osservatorio di Greenwich, proprio dove passa il meridiano zero. Ma non è la sola attrattiva, infatti dalla collinetta che ospita la linea immaginaria si gode di un panorama inusuale e splendido sulla città di Londra.
Mi sono seduta e con un vento freddo che spazzava via i pensieri e le foglie ho ammirato una città nuova, diversa.



Un nuovo pezzetto di città è entrato a far parte del mio bagaglio.
Londra ogni volta mi stupisce, mi emoziona, mi fa arrabbiare, mi tranquillizza, mi fa innamorare di nuovo.

Informazioni utili

Il tour in battello sul Tamigi e Greenwich è prenotabile online sul sito musement.com

Questo ed altri tour sono disponibili per la città di Londra, dagli itinerari classici a quelli con una marcia in più (che io preferisco!).

Sarebbe stato bello visitare anche il Borough Market, ma era purtroppo chiuso...mi toccherà ritornarci!


A Greenwich ho pranzato al Bill's, una catena molto carina! Per dessert vi consiglio i mini Donuts con la colata di cioccolato fuso sopra. Eh che ve lo dico a fare...sono golosa!


Ho pure scoperto che, come la maggior parte degli italiani, pronuncio male il nome Greenwich. Non si dice "Grinvuich" ma "Grenich"! Hahha non si smette mai di imparare! (Mi bocciate vero?)







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