SHANGHAI di Simone

Un viaggio di lavoro.
Per la prima volta dall'altra parte del mondo: destinazione Shanghai.
All'aeroporto di Zurigo mi imbarco su un aereo che le mie gambe lunghe hanno maledetto tutto il faticoso viaggio.


Arrivati in città, se di città si può parlare, sono rimasto subito colpito dalla sua imponenza e dalla modernità: c’è proprio da chiedersi cosa c’entri con la Cina.

Sistemato in albergo, alla faccia della superstizione, il diciassettesimo piano offre almeno un buon panorama.


Praticamente insonne sfrutto la giornata domenicale per sbirciare la città, per cogliere qualche angolo panoramico ed ammirare dal Bund l’imponenza della “City” finanziaria di Shanghai. 
La giornata splendida regala una vista da cartolina.


Nel giro turistico, mi sono imbattuto in un tempio: un inebriante profumo di incenso immerso nelle tipiche linee architettoniche cinesi.



Un’oasi di quiete che fa da contraltare alla proverbiale laboriosità che contraddistingue questa popolazione.



Passeggiando poi per la via dello shopping (Nanjing Road), in mezzo a migliaia di persone, improvvisamente si materializzano vicoli che sanno di tradizione: come se la vecchia Shanghai, con le unghie, resistesse alla modernità che tutto spazza via.



Accanto a fiumi di persone, per lo più a testa bassa sui telefonini, che si riversano nelle strade...


...si trovano anche brandelli di disperazione.



Una caratteristica della città la si nota di sera: un’esplosione di luce tra le strade e tra i grattacieli.



Ogni tanto anche loro adottano il nostro “m’illumino di meno” e sfortuna volle che fosse proprio coincidente con la serata che avevo disposto per la foto panoramica notturna dal Bund: metà dei grattacieli era priva di luci!! Nonostante la menomazione visiva, lo spettacolo è stato comunque incredibile.


Passeggiando tra i vari quartieri si incontrano delle immagini buffe, a volte stridenti con la realtà moderna della città, come articoli vintage fuori dal tempo.





Ma rimane impressionante la pulizia e la cura delle strade: migliaia di fiori ovunque.


Non poteva infine mancare l’ascesa all’apice del “cavatappi”: ancora per poco il più alto grattacielo del mondo.

Dal basso appare così...



...ma una volta saliti a quasi a 500 mt, la vista è mozzafiato. Nonostante la foschia e lo smog, si domina la città.




Tornati a terra, immersi nella foschia e nello smog, di nuovo ad intrufolarsi nella folla e nei colori di fiori e bandiere sventolanti, sempre sotto l’occhio vigile di telecamere e poliziotti.



Nei ritagli di tempo che il lavoro ha concesso, una toccata è stata data anche agli Yougarden, uno dei pochi luoghi tradizionali di una Shanghai oramai troppo simile a New York.

Nei negozi adiacenti ai giardini la folla è pressante, ma qualche sguardo si riesce comunque a catturare: umano...


 ...e non


All'interno dei veri e propri giardini, in viottoli stretti e scorci meravigliosi...


...immersi nei peschi precocemente in fiore


...si respira un’aria fuori dal tempo.


Dopo molte foto, intese a cogliere i particolari di questo posto incantevole, ci si ributta nella folla alla volta dei mercati.

Prima però un pranzo fugace nei viottoli colorati della Concessione Francese.


Arrivati nei “grandi magazzini” delle griffe "tarocche", c’è posto anche per un minuscolo negozio di tè, con un signore gentilissimo: dopo un’ora di conversazione e 5 tazze di tè, non si poteva uscire a mani vuote.


In definitiva questa è una città da considerare molto occidentale, come architettura e come frenesia, anche se la filosofia di vita di questo popolo rimane ancora la stessa: perché preoccuparsi tanto del futuro?

Una foto al Terminal 2 dell’aeroporto e via a collezionare ancora troppe ore di aereo scomodo.


Cosa mi porto a casa da questo viaggio?

Anziani arzilli che danzano in ogni parco...


Molto traffico di auto e clacson e fili...


..e la consapevolezza che tra modernità e tradizione, tra interiorità e consapevolezza, occorre posizionarsi sempre nel “centro”.




Simone S.

4 commenti:

  1. Wow! Complimenti per il racconto, per le immagini strepitose e piene di vita e per l'esperienza PIACEVOLE di lavoro! Bellissima l'immagine in bianco e nero!

    RispondiElimina
  2. grazie Manuela... diciamo che sono stato ben ispirato da questo blog. dal suo modo di raccontare a parole e con foto meravigliose, esperienze che non ero abituato a vivere...

    RispondiElimina
  3. che meraviglia! è proprio il caso di dire che a shanghai il nuovo è già vecchio dopo qualche anno.. bellissime le foto, complimenti! ciao andrea

    RispondiElimina
  4. in effetti è così! ti ringrazio per i complimenti, anche se il merito va alla padrona del sito, cri, che mi ha pian piano aperto gli occhi ai viaggi e alle fotografie, pur con i miei tempi. un po' in ritardo, come sempre! un posto che merita d'essere visto!

    RispondiElimina

Ti piace viaggiare? Lascia un commento e mi farai felice!

Powered by Blogger.