Ciaspolare in Val di Fassa
Happy Cheese
Val di Fassa
L'EMOZIONE DI CIASPOLARE IN VAL DI FASSA
La neve,
quella
bianca incontaminata, che sembra un liscio velluto,
quella
in cui vorresti tuffarti e fare l'angelo come Bella assieme alla
Bestia,
quella
che non te ne frega niente del freddo perché ti scalda la sua
bellezza...
beh,
quella neve ho scoperto essere fragrante.
Esatto
come il pane appena sfornato, la neve scricchiola in superficie per
trovare puoi un cuore morbido ad accoglierti.
Non avevo mai messo le ciaspole ai piedi.
Le
avevo viste in qualche foto, nelle riviste.
Ne
avevo sentito parlare con entusiasmo di quanto fosse bello
ciaspolare.
Ma
io, dall'alto della mia pigrizia non le avevo mai prese in
considerazione.
Gravissimo
errore!
Ho rimediato in un fine settimana di inizio marzo in Val di Fassa.
Una leggenda narra di un gigante di nome Sassolungo, all'apparenza buono, che sotto sotto era un ladro di galline e un bugiardo.
"Possibile
sia lui il ladro?" Si chiedevano i suoi concittadini perplessi e
tristi! Perchè l'uomo soffre nel trovare il male annidato in colui
che ha stimato buono fino a ieri...
Era
possibile eccome...
Non
volle mai dire la verità, così il capo dei giganti, di fronte a
tanta insolenza , lo toccò con la sua bacchetta e il gigante
Sassolungo cominciò a sprofondare nella terra, che pareva volesse
inghiottirlo.
Si
inabissò prima fino alla cinta, poi fino al collo finché non rimase
fuori solo la mano mentre continuava a dire che non aveva mai rubato.
Quella
mano è ancora lì incastonata tra le dolomiti della Val di Fassa.
Si
chiama Sassolungo o Cinque dita...
E
quella mano alta che domina la valle mia accompagna durante questa
mia prima emozionante esperienza con le ciaspole!
La
guida, Matteo, ha una grande pazienza perché inciampare
è facile e fermarsi a fare tantissime foto pure!
Una
sensazione strana, nuova. E per tutte le cose nuove che si provano
per la prima volta c'è un misto di emozione, paura, stupore.
Tutto
attorno è bianco, soffice e ovattato.
Le
voci che si sentono in lontananza sono quelle degli
sciatori nella vicina pista.
Ma
le voci si smorzano rimbalzano sulla soffice neve.
Solo
il rumore dei passi sulla coltre.
Lo
scricchiolio "fragrante", mentre l'aria fresca si insinua
nelle narici.
Aria
pura, un toccasana.
Ho
il fiatone, ma non mi pesa, la meraviglia che mi sta attorno ripaga
la fatica.
La
mia fatica.
Passiamo
in mezzo alla città dei sassi, una piccola valle abitata da sassi
caduti dalla parete della montagna. Sembrano essere stati buttati
come si butta una manciata di sassolini, e un po' a caso, un po'
disegnati dalla natura hanno trovato una posizione perfetta dove
vivere.
Ci
fermiamo ogni tanto.
Qua
e là delle impronte sulla neve fanno capire che qualche piccolo
animaletto abita nei dintorni.
Le
zampette di una lepre fanno capolino sulla soffice superficie bianca.
Io
riesco ad emozionarmi anche per questo...
La
strada è un saliscendi continuo, una scoperta continua.
Con
fatica e sudore (il mio, ma non faccio testo) si arriva ai piedi di
quella grossa mano.
L’aria
porta una ventata di gelo, il sole scalda e dalla seggiovia che passa
sopra la mia testa qualcuno saluta.
E’
ora di ritornare.
E’
ora di ripercorrere i passi dell'andata, sprofondando ogni tanto fino
al ginocchio, e rimanendo a ridere per un po' cercando di riprendere
il fiato.
E'
bellissimo.
Lo
devo rifare.
Si
chiama emozione...
Le
energie le ho recuperate poi! Al Rifugio Salei nella ski area
Col Rodella, ho
pranzato in una terrazza con una vista strepitosa sulla valle con
un aperitivo Happy Cheese da ricordare...
Per qualsiasi informazione su ciaspolate e molto altro, consultate il sito www.fassa.com
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