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NOVA SIRI E DINTORNI, COSA VEDERE E DOVE MANGIARE SULLA COSTA LUCANA

by 7:30 PM



A Nova Siri ci sono capitata un po' per caso.

Cercavo un posto dove trascorrere qualche giorno sulla costa Lucana dopo essere stata a Matera e a Craco e mi era sembrata una buona soluzione. 

Nova Siri si trova nell'ultimo tratto di costa ionica prima di arrivare in Calabria, un borgo arroccato come molti in questa zona, che però scende fino al mare, tra le acque cristalline e le spiagge di sabbia e sassi che si alternano. Infatti il paese è diviso in due, come molti borghi nella zona: Nova Siri paese e Nova Siri scalo.

Ci sono stata a settembre, il mese che trovo perfetto per intraprendere qualsiasi viaggio alla ricerca della bellezza e lontano dal "traffico" turistico. Infatti la stagione estiva sembrava essere già quasi volta al termine, visto che molti servizi, anche sul lungomare erano già chiusi.

La meraviglia della lentezza, quella che caratterizza il sud Italia, e che si accentua in paesi come questi. Quello stato che si cerca sempre, ma che spesso è sopraffatto dalla fretta, dalla routine di correre a destra e a sinistra veloci come Speedy Gonzales, senza essere in Messico e senza che ce ne sia la necessità.

Ho passato qualche giorno qui e nei dintorni, solo un assaggio lo so, che però mi ha fatto capire un bel po' di cose, in primis che i peperoni cruschi dovrebbero essere patrimonio dell'umanità!!!

Nova Siri è un ottimo punto di partenza per visitare i dintorni, fatti di spiagge e borghi arroccati potendo sconfinare anche nella vicinissima Calabria.

Lungomare di Nova Siri

Beh, il lungomare non è fatto solo di brezza marina e profumo di salsedine, ma anche di arte. Eh sì, dovete sapere che la ciclabile/pedonale che costeggia il mare è popolata da panchine dipinte dagli studenti del liceo artistico con varie tecniche, quasi a diventare una sorta di street art. Per un pranzetto veloce e gustoso optate per un panino al pesce in uno dei localini lungo mare.

Rotondella

Anche se il nome fa un po' sorridere questo borgo è uno dei più belli che io abbia mai visto; è anche chiamato Balcone allo Ionio. Si chiama Rotondella per la sua pianta rotondeggiante con le strade che salgono a spirale. Il suo centro storico è fatto di piccoli vicoli collegati tra di loro e da gradinate che si inerpicano tra gli edifici. Da visitare assolutamente, consiglio nel tardo pomeriggio, quando il caldo è meno pressante, per poi fermarsi a cena...

Spiaggia di Roseto Capo Spulico

Anche Roseto Capu Spulico è un piccolo borgo, ma io ho visitato solo la sua spiaggia. L'accesso lo si riconosce dalla strada, si vede il Castello Federiciano che domina le splendide acque dello Ionio. Nato come avamposto di difesa è poi passato a castello Templare, poi presidio militare e infine luogo sacro per l'imperatore. Devo dire che è di grande effetto, e la spiaggia sottostante, di ciottoli e scogli è molto, ma molto bella. Questo tratto di mare è in Calabria, ma se faccio un grande salto mi ritrovo in Basilicata: i confini mi sono sempre piaciuti, delimitano, dividono... uniscono. E poi qui il mare è una favola, e pure la spianata, e perché i peperoni cruschi no?

Rocca Imperiale

Anche Rocca Imperiale si trova in Calabria, ad una manciata di chilometri dal confine. Un Borgo (splendido) costruito anch'esso come fortezza. Le strade e i vicoli sono molto ripidi, ma bellissimi da percorrere. Le auto vanno lasciate lungo la strada appena fuori dal paese e si continua a piedi, perdendosi a volte tra i vicoli e le vite sbirciate involontariamente attraverso le porte lasciate aperte, tra i panni stesi al vento e qualche gattino che miagola affamato all'ora di cena. Da Rocca Imperiale si vede il mare, ma soprattutto si vedono dei tramonti mozzafiato. Il posto giusto per goderseli è il Castello Svevo, che si raggiunge dopo una scarpinata, ovviamente in salita. Il castello si può visitare in determinati orari, ma io l'ho trovato chiuso anche negli orari giusti... Deve essere molto bello, soprattutto con una visita guidata, ma magari fate una chiamata prima di andarci.


Dove mangiare (Mi raccomando assaggiate sempre e comunque i peperoni cruschi!!!!)

Dintorni di Nova Siri

Tre spighe Colucci Viale della Libertà, 37/27

Una mattina ho preso 3 focacce di una bontà superlativa, una birra e un litro d'acqua, ed ho speso quello che spendo per una colazione al bar a Padova...

Un panificio che profuma di pane e amore.


Rotondella

Locanda Pane e Lavoro Via Papa Giovanni XXIII, 28  

Come a casa, ma con la tradizione lucana e vini speciali. Tutti prodotti sono a km zero e di una qualità che spesso fatico a trovare.

Me ne sono andata con la pancia piena, un sorriso da pace interiore ed un peperoncino di quelli che fanno sputare fuoco.


Rocca Imperiale

Trattoria dei Poeti, Corso Vittorio Emanuele, 84

In una location intima la signora Silvana vi proporrà un menù infinito, con piatti che ancora sogno di notte. Un consiglio, prima di andare lì a cena state a digiuno per due giorni... Con gli antipasti siete già a posto, ma resistete perché se non mangiate tutto si offendono!!!!

Palazzo Pucci Via Cincinnato, 15

All'interno di un palazzo storico si apre una corte dove sedersi e scegliere tra le specialità locali o ottime pizze. Per non sbagliare io ci sono tornata due sere e le ho assaggiate tutte e due! 



Chiedo scusa per le poche foto, ma per un fortuito incidente, sono andate perse. Mi tocca ritornare :).




CRACO, LA CITTÀ FANTASMA IN BASILICATA

by 9:49 AM




Se siete in Basilicata, per visitare Matera, o anche solo di passaggio, vorrei suggerirvi un luogo, dove il tempo si è veramente fermato, e dove potrete entrare nel passato per qualche ora.
Sto parlando di Craco, la città fantasma che di spettrale non ha proprio nulla, anzi mantiene l'alone di uno splendido paesino arroccato che spunta tra i calanchi Lucani.

Craco si trova ad un'ora di strada dal capoluogo, immersa in paesaggi che mi hanno incantata. Quando l'ho visitata, era la mia prima volta in Basilicata, ed ignoravo totalmente la bellezza dei suoi paesaggi. I colori di fine estate assumono toni bruciati che contrastano con il cielo blu e lasciano chiunque a bocca aperta.



Era un borgo a tutti gli effetti, con case, una pasticceria, il forno, il maniscalco e tutte quelle attività che rendono accogliente un luogo. La vita scorreva per gli abitanti con l'alternarsi delle stagioni, tra il lavoro e le meritate pause. Fino a che nel 1963 una frana di grande entità fece evacuare gran parte dei duemila abitanti che risiedevano lì.
La frana era stata causata da problemi strutturali dell'abitato, e circa dieci anni dopo un'alluvione impedì alla città di essere nuovamente ripopolata; infine il terremoto del 1980 causò l'abbandono totale. 
Ora, dopo quarant'anni i rilevamenti geotecnici hanno decretato che il terreno è stabile, e quindi al sicuro da nuove ed eventuali frane di assestamento.



Craco è rimasta intatta, o quasi, e la sensazione che suscita appena si varca la soglia di quel cancello è quella di nostalgia per un luogo che non sarà più vivo come era un tempo, nonostante la sua bellezza possa essere ancora assaporata.
Grazie ad un piano di recupero il borgo è visitabile dal 2011 attraverso una visita guidata, lungo un itinerario in totale sicurezza, con l'uso di caschetti  in testa.
Negli anni, dopo un accurato restauro, sono stati aperti nuovi spazi da vedere, per avvicinare sempre di più il visitatore a quella che era la città nella suo completo splendore.
Le contrade che facevano parte del borgo erano tre: Canzoniere, dal nome di una taverna; San Lorenzo e Sant' Eligio protettore dei maniscalchi. 
Si cammina tra vicoli in salita, tra la vegetazione che non se ne è mai andata, ma che sembra voler proteggere quello che è rimasto, per viverci ancora una vita assieme.







Un luogo surreale da visitare almeno una volta nella vita, per la sua bellezza, per la sua storia, per quello che c'era e che ora è stato accompagnato fuori dalla realtà; per chi vuole farlo conoscere, e lavora sodo per far sì che sia accessibile, perché merita, veramente, e io, lo sapete, vi consiglio luoghi che lasciano il segno...

Informazioni utili

I biglietti per visitare la città si trovano alla Mediateca di Craco. Il costo della Craco Card è di 10 euro a persona, fino ai quattordici anni è gratis. Per gli orari chiedete direttamente ai responsabili, per esempio per la mia visita ho dovuto aspettare circa un'oretta a differenza dell'orario indicato, e i motivi ancora oggi mi sono ignoti. Ma non disperate, c'è un furgoncino che vende birre e panini, oppure, se il sole non picchia troppo, si possono fare quattro passi nella natura.

La visita dura circa un'ora, durante la quale una guida spiega aneddoti e la storia della nascit della città fantasma. 

A Craco sono stati girati parecchi film, i più famosi sono "Cristo si è fermato a Eboli" di Rosi, "Basilicata coast to coast" (e chi se lo dimentica) di Papaleo e "La passione di Cristo" di Gibson. 

Dalle meraviglie italiane è tutto!






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