Visualizzazione post con etichetta Erasmo da Narni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Erasmo da Narni. Mostra tutti i post

IL GATTAMELATA E LA SUA STATUA EQUESTRE

by 9:40 AM







Il Gattamelata non è altro che il soprannome di un certo Erasmo da Narni.
Questo Signore era il comandante di una compagnia di mercenari o come si usava dire compagnie di ventura.
Si parla della seconda metà del 1300, e in questi anni Erasmo si distinse per la sua capacità di essere un grande stratega militare, difese la Serenissima dai Signori di Milano, i Visconti,  e conquistò la Veneta città di Verona.
E' morto qui a Padova e la sua tomba si trova all'interno della Basilica del Santo, e sua moglie gli fece costruire un monumento, un' opera pubblica a suo nome, niente di religioso.
Per farlo fu chiamato niente meno che il Donatello, che fatto il suo bagaglio  partì da quel di Firenze per creare quest'opera.
Un monumento equestre, eretto ad un capitano militare. Il suo costo era di 1650 ducati, per capirci un ducato valeva circa 6 lire.

Fu costruito in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa, ovvero veniva fatto un calco in cera che in un secondo tempo veniva fuso e sostituito con la lega fusa.
Curiosità...la fusione della scultura venne fatta assieme a quella del crocefisso che si trova dentro la Basilica, sopra l'altare maggiore anche se poi il Donatello lo commissionò ad un'altro suo amico artista.
Il Gattamelata fu fuso in vari pezzi, perché le grandi dimensioni non permettevano un'unica operazione e poi saldato successivamente. Dopo un millennio era la statua bronzea più grande mai costruita.

Perché vi parlo di questa statua?
Fondamentalmente perché è un'opera d'arte che spesso passa in secondo piano, sopratutto per chi visita Padova. Il nominare chi l'ha fatta la rende importante per un attimo, ma poi la maestosità del Santo alle sue spalle ne oscura la presenza.

Il buon Gattamelata è ricco di particolari, e sono questi che identificano la sua storia.
Donatello lo fece somigliante al condottiero e per farlo si servì del profilo che lo ritraeva su una medaglia in possesso dei familiari.
Niente elmo, il viso nudo e solcato dalle rughe in uno sguardo concentrato da mille pensieri. Nell'armatura è cesellata una gorgone alata e la lunga spada è decorata con insegne Papali del periodo.
Il cavallo che per me è perfetto, ha una stazza massiccia, imponente simbolo di potenza, e per tali dimensioni non poté essere raffigurato con la zampa anteriore sollevata, come all'epoca si usava, ma venne appoggiata ad una palla di cannone, ma non ci stava male, anzi era un simbolo di guerra. Appare saldo in groppa al suo condottiero, con una totale padronanza nella posa.

Tutto questo in un opera a tutto tondo.
Tutto questo in una Padova che pullula di arte.
Ed è gratis!..ok, a volte non è pulitissima vista la molta affluenza giornaliera di colombi, ma ha fascino...eccome se ne ha!

Vi aspetto!







Powered by Blogger.