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FINE SETTIMANA IN FRIULI, COSA FARE E VEDERE

by 8:04 PM


Se state cercando la meta ideale per un weekend che combini mare, natura e gastronomia, il Friuli è il luogo che fa per voi. Questa regione offre un mix unico di paesaggi mozzafiato, percorsi ciclabili immersi nella natura e una tradizione culinaria che saprà conquistarvi ad ogni boccone.

Ho passato un fine settimana in un pezzetto di questa splendida regione e ho provato per voi un sacco di cose che mi permetto di consigliarvi.

Qui sapete che racconto sempre delle belle esperienze che faccio, e questa è una di quelle da consigliarvi. 


Visitare San Vito al Tagliamento, un gioiello nel cuore del Friuli

San Vito al Tagliamento è uno di quei luoghi che incanta fin dal primo sguardo: questa affascinante cittadina è una tappa imperdibile per chi desidera scoprire la bellezza autentica di questa regione. San Vito offre un mix perfetto tra storia, cultura e natura, che rende ogni visita un’esperienza unica.

Cosa Vedere a San Vito al Tagliamento

Il centro storico di San Vito al Tagliamento è un vero e proprio museo a cielo aperto. Passeggiando per le sue stradine acciottolate, si possono ammirare antiche chiese, palazzi storici e torri medievali. 

Piazza del Popolo  è il cuore pulsante della città e rappresenta uno dei luoghi più affascinanti del centro storico. Circondata da eleganti edifici, la piazza si apre come uno spazio ampio e armonioso, dove si possono ammirare diversi esempi di architettura che testimoniano il ricco passato culturale.

Al centro della piazza, si trova una fontana decorativa che aggiunge un tocco di eleganza all'ambiente e funge da punto di incontro per residenti e visitatori. Tutt'intorno, gli edifici che la circondano, come il maestoso Palazzo Rota e la Loggia Comunale, sono testimonianze dell'importanza storica e artistica della città. 

Sulla piazza si affaccia anche la Chiesa di San Lorenzo, con il suo campanile che domina l'orizzonte, e che custodisce all'interno preziosi affreschi gotici. Piazza del Popolo è anche il luogo dove si svolgono molte delle manifestazioni e degli eventi più importanti della città, rendendola il vero fulcro della vita sociale e culturale.

Il Teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento è un gioiello di architettura e cultura situato nel cuore della città. Inaugurato nel 1920, il teatro è intitolato a Gian Giacomo Arrigoni, un compositore e organista di origini sanvitesi vissuto nel XVII secolo. Questo teatro è un luogo che racchiude storia e arte, offrendo al contempo uno spazio per eventi culturali e spettacoli di grande rilevanza.

All’interno, il teatro è decorato con stucchi e dettagli che richiamano lo stile neoclassico, conferendo al luogo un fascino d’altri tempi. La programmazione del Teatro Arrigoni è varia e comprende opere teatrali, concerti, spettacoli di danza e incontri culturali, rendendolo un punto di riferimento per la vita culturale della città.

Un’altra tappa obbligatoria è il Castello di San Vito, che risale al XIII secolo. Questo imponente complesso fortificato, che oggi ospita mostre e eventi culturali, offre una vista panoramica sulla città e sui dintorni che toglie il fiato. Non lontano dal castello, si trova anche una delle torri meglio conservate della cinta muraria, la Torre Raimonda, che faceva parte del sistema di fortificazioni medievali. Questa torre offre una vista panoramica sulla città e sui paesaggi circostanti, rendendola un punto di grande interesse per i visitatori.

All’interno delle mura, il castello racchiude diversi edifici storici, tra cui il Palazzo Altan, una residenza nobiliare che oggi ospita eventi culturali, mostre e conferenze. Questo palazzo, con la sua architettura elegante e le sale decorate, rappresenta uno degli esempi più significativi dell’architettura civile della zona.

Il cortile del castello è uno spazio aperto e tranquillo, spesso utilizzato per manifestazioni culturali e spettacoli all’aperto durante i mesi estivi. È un luogo che combina storia e contemporaneità, dove i visitatori possono passeggiare tra le antiche mura, immaginando la vita nel Medioevo, o semplicemente godere della bellezza del luogo.

La Chiesa di Santa Maria dei Battuti è uno degli edifici religiosi più affascinanti e ricchi di storia della città. Situata nel cuore del centro storico, questa chiesa è un capolavoro di arte e spiritualità, che risale al XV secolo, costruita come parte del complesso dell'antica Confraternita dei Battuti, un ordine religioso dedicato all'assistenza dei poveri e dei malati.

La facciata della chiesa, semplice ma elegante, introduce a un interno che stupisce per la sua bellezza e la ricchezza delle decorazioni. L'interno è a navata unica, con un soffitto a capriate lignee, che conferisce un'atmosfera calda e accogliente. La vera meraviglia, però, si trova lungo le pareti e sull'altare.

La chiesa è famosa per il suo ciclo di affreschi, attribuito a Pomponio Amalteo, uno dei più noti allievi del grande maestro Giovanni Antonio de’ Sacchis, detto il Pordenone. Questi affreschi, realizzati nel XVI secolo, rappresentano scene della vita di Cristo e della Vergine Maria, e sono considerati tra le opere più importanti della pittura rinascimentale friulana. 

Il Museo Provinciale della Vita Contadina Diogene Penzi è un’affascinante testimonianza della cultura rurale del Friuli Venezia Giulia, situato a San Vito al Tagliamento. Dedicato alla memoria di Diogene Penzi, un appassionato ricercatore e collezionista di tradizioni popolari, il museo offre un viaggio nel tempo alla scoperta della vita contadina di un tempo, mettendo in luce le tradizioni, i mestieri e gli oggetti che hanno segnato la quotidianità delle generazioni passate.


Il museo è ospitato in un antico edificio rurale, che già di per sé trasmette un senso di autenticità e legame con il passato. Gli spazi espositivi sono organizzati in modo da ricreare l’atmosfera di una tipica abitazione contadina, con stanze arredate con mobili d’epoca, utensili e oggetti di uso quotidiano. 

Ogni ambiente racconta un aspetto diverso della vita nelle campagne friulane: dalla cucina, con i suoi attrezzi tradizionali e il camino, alla camera da letto, con il letto in ferro battuto e le coperte ricamate a mano.

Una delle sezioni più interessanti del museo è quella dedicata ai mestieri tradizionali, dove sono esposti gli strumenti utilizzati dagli artigiani locali, come il falegname, il fabbro e il calzolaio. Qui si possono vedere attrezzi antichi e macchinari che oggi sono quasi del tutto scomparsi, ma che un tempo erano indispensabili per la vita quotidiana. Ogni oggetto esposto racconta una storia, rivelando l’ingegno e la manualità di chi, con pochi mezzi, riusciva a creare tutto ciò di cui aveva bisogno.

Navigazione tra i Casoni di Marano Lagunare

Navigare nella Laguna di Marano, situata lungo la costa adriatica del Friuli, è un’esperienza che offre un’affascinante combinazione di bellezze naturali e tranquillo isolamento. Questa laguna, caratterizzata da un ecosistema unico e prezioso, è il luogo ideale per una gita in barca che regala momenti di pura magia e scoperta.

La Laguna di Marano è un vasto specchio d'acqua che si estende lungo la costa, separato dal mare aperto da una serie di isolotti e dune sabbiose. Questo ambiente acquatico è noto per la sua straordinaria biodiversità e per i paesaggi mozzafiato che cambiano con le maree e le stagioni. La laguna è un importante habitat per uccelli migratori, pesci e altre specie di fauna selvatica, rendendola una meta ideale per gli amanti della natura e dell'osservazione degli uccelli.

Io sono partita con il Motoscafo Pinta e il suo Capitano Elvio, che tutti chiamano Elvis, ed è stata una piacevole gita tra le tranquille acque. Momenti di pace assoluta che ti mettono in pace con il mondo...

Pedalare tra Campagna, Mare e Laguna

Il Friuli è perfetto per gli amanti della bicicletta, grazie ai suoi paesaggi variegati che spaziano dalla campagna al mare, passando per la laguna. Un percorso ciclabile molto suggestivo parte proprio da San Vito al Tagliamento e si snoda tra strade di campagna, vigneti e piccoli borghi, fino a raggiungere la costa adriatica.


Pedalando, si può godere della vista sulla laguna, con i suoi colori che cambiano a seconda delle ore del giorno e delle stagioni. È un’esperienza che unisce sport e natura, perfetta per chi vuole scoprire il territorio in modo attivo e sostenibile. Lungo il percorso, non mancano soste in agriturismi e cantine, dove si possono degustare i vini e i prodotti tipici della zona.


Io sono partita alla scoperta del territorio con Paola di
Sognando in Bici  che mi ha condotto per 22 chilometri lungo piste ciclabili e scorci incredibili dove fermarsi a fare un pit stop e tante foto!

Gustare i Piatti Tipici del Territorio

Una visita in Friuli non può dirsi completa senza aver assaggiato i piatti tipici del territorio. San Vito al Tagliamento e i dintorni offrono una cucina ricca di sapori autentici, che riflette le tradizioni contadine e marinare della regione.

Vi consiglio i seguenti ristoranti ed enoteche:

- Enoteca 49, Via Piave, 49 a Codroipo

- Mr Bio Wine - Wine Bar e Wine Shop, Via Lignano Sud , 7 Latisana Ne ho raccontato qui 

- Ristorante alla Griglia, Via Lignano Nord, 143, Latisana

- Ristorante Voce del Mar, Via Lungomare Trieste, 110 Lignano Sabbiadoro


Per dormire vi consiglio questi due posti:

A San Vito al Tagliamento ho soggiornato all'Affittacamere al Santuario 

A Lignano Sabbiadoro ho dormito presso l'Hotel Smeraldo 

Entrambi ottimi punti di partenza per visitare il territorio.

San Vito al Tagliamento e i suoi dintorni sono una destinazione che incanta per la sua bellezza autentica e la ricchezza delle sue tradizioni. Che si tratti di esplorare il patrimonio storico della città, navigare tra i casoni della laguna, pedalare tra campagna e mare o gustare i sapori del territorio, ogni momento trascorso qui è un invito a scoprire la sua essenza più vera. Un viaggio che resterà nel cuore di chiunque lo intraprenda.


Weekend in collaborazione con Mr Bio Wine e Treativa

SCOPRENDO Mr BIO WINE, UN'ECCELLENZA DEL FRIULI

by 8:53 PM



Datemi un bicchiere in mano e sarò felice!
Detta così però potrebbe creare dei fraintendimenti haha, però il mondo del vino per me ha da sempre un fascino incontrastato.
Sono cresciuta in mezzo alle vigne, con la festa della vendemmia e il profumo del mosto.
Era una festa davvero, anche se da ragazzina mica amavo tanto stare con le braccia protese al cielo e con una forbice in mano, però ecco, mi piaceva l'aria festosa che si respirava, gli amici, la gente che chiacchierava.
Poi, qualche anno fa ho lavorato in un'azienda vitivinicola, scrivevo di vino, imparavo a degustarlo, organizzavo eventi, e tra questi l'esperienza della vendemmia per grandi e piccini.
Questo per dire che con il vino ho una sorta di rapporto di amicizia profonda, un legame fatto di ricordi e di progetti.
Ed è per questo motivo che quando sono andata in Friulli per conoscere Mr Bio Wine ero entusiasta e curiosa come un'adolescente al suo primo appuntamento (in realtà mi entusiasmo anche ora ai primi appuntamenti anche non sono più adolescente eh eh).


Il Friuli Venezia Giulia, una regione rinomata per la sua tradizione vinicola, ospita una gemma nascosta che sta rapidamente guadagnando riconoscimento: Mr Bio Wine. Situata nel cuore di questa fertile terra, Mr Bio Wine è un'azienda vitivinicola che unisce passione, sostenibilità e innovazione in circa 240 ettari dislocati nella regione. 


I loro vigneti offrono vini biologici di alta qualità tra i quali la Ribolla Gialla (vitigno autoctono regionale) il Prosecco Doc Rosè, il Sauvignon e a seguire un assortimento di vini da abbinare a molteplici piatti non solo della tradizione friulana ma, se posso permettermi, di tutta Italia e oltre confine, Con un'attenzione particolare al terroir e alle pratiche agricole sostenibili, garantiscono un gusto elegante e autentico in ogni bottiglia.


Dietro ogni bottiglia di Mr Bio Wine c'è una storia di dedizione e competenza. Nata nel 2021, con la volontà di valorizzare e commercializzare il nuovo brand creato dall'azienda agricola Weldan, si impegna a coltivare le proprie vigne senza l'uso di pesticidi o fertilizzanti chimici. Questo approccio permette di ottenere uve di altissima qualità, trasformate in vini che esprimono al meglio le caratteristiche del territorio friulano.

Mr Bio Wine non è solo una cantina, ma un esempio di come l'industria vinicola possa evolversi verso pratiche più sostenibili. L'azienda è impegnata a ridurre il proprio impatto ambientale attraverso l'uso di energie rinnovabili, il riciclo e la riduzione degli sprechi. Questo impegno è parte integrante della loro missione di offrire vini che non solo deliziano il palato, ma che contribuiscono anche a un futuro migliore per il nostro pianeta.

Se volete assaggiare i loro vini, potete acquistarli nel loro Shop Online, ma se siete in zona io vi consiglio vivamente e caldamente di passare al loro Wine Shop ed enoteca ad Aprilia Marittima, sulla strada verso Lignano (secondo me fermata perfetta di ritorno dal mare). Qui potete non solo potete acquistare ma fare delle degustazioni di vino con prodotti tipici della zona.



Si possono prenotare anche delle sale meeting e una chicca bellissima che è un "privè" di degustazione con luci soffuse e piedi nella sabbia. Non vorreste provarlo?



Sarete catapultati in una realtà dove l'ospitalità e la professionalità andranno di pari passo con l'eleganza e la convivialità.
Io sto pensando di festeggiarci il mio compleanno!

È stato per me un piacere ascoltare la loro storia, la loro visione giovane e innovativa in un territorio che è a dir poco splendido.
Spero possiate ascoltarla anche voi attraverso le parole e attraverso il loro vino.


FINE SETTIMANA A ROVERETO E DINTORNI

by 10:20 AM



Rovereto è un’adorabile città in Trentino, a circa una mezz’ora di auto dal capoluogo e dal lago di Garda, famosa per le bellezze naturali, la sua ricchezza storica, culturale, artistica e per le moltissime attività ed eventi a cui poter partecipare.

Una città ideale, mi preme proprio dirlo, perché oltre ad offrire molte cose da fare e vedere ci si vive bene. Negli anni ho avuto modo di visitarla in stagioni diverse e ha insieme tutte quelle caratteristiche che fanno pensare ad un luogo in cui si sta bene.

Rovereto ha un nucleo storico medievale ben conservato, dove si possono trovare numerose chiese, palazzi storici e piazze pittoresche. Ma anche i dintorni hanno molto da offrire tra sentieri, borghi, musei e boschi da esplorare: infatti, la città è attorniata dalla natura e offre molte opportunità per escursioni, trekking e attività all'aria aperta di varie tipologie e difficoltà, adatte a tutti.

Vi voglio proporre dei luoghi e delle attività che si possono visitare in famiglia, in coppia, ma anche da soli, a Rovereto e nei dintorni, in modo che possiate organizzare un fine settimana all'insegna della natura, l'arte e la cultura!

MART, MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO 

Il Mart è uno dei principali musei di arte moderna e contemporanea in Italia e presenta una vasta collezione permanente di opere d'arte, oltre ad ospitare mostre temporanee, eventi culturali e attività educative. Inaugurato nel 1987, si trova in un edificio contemporaneo progettato dall'architetto Mario Botta. Io sono molto affezionata a questo museo, trovo che sia un luogo di pace incredibile dove ammirare e respirare l'arte in tutte le sue sfaccettature. 

 Fino al 18 giugno trovate in esposizione temporanea "Klimt e l'arte italiana", un'immersione nel colore e soprattutto nell'anima delle opere, quella che amo e che mi fa perdere la cognizione del tempo. Giuditta II e Le tre età della donna mi hanno commosso perché di forte impatto ed emozione, di quando un artista colpisce nel segno. Ci sono poi circa duecento opere di artisti che da lui sono stati influenzati e ispirati. 

Uno spettacolo da non perdere.

Si possono prenotare visite guidate e laboratori per bambini, info qui.

 TREKKING SULLE ORME DEI DINOSAURI

Alle pendici del Monte Zugna, a Rovereto, si può fare un viaggio nel tempo e finire nel periodo Giurassico. Nessuna macchina del tempo, ma un bellissimo trekking per ammirare le orme dei dinosauri. Dovete sapere che questo è un sito unico in Europa in cui andare alla scoperta di centinaia di impronte di dinosauri carnivori ed erbivori di forme e dimensioni differenti.

Il percorso dura circa un'ora, poi se calcolate le pause foto un poco di più. Non è lungo ma bisogna essere un po’ allenati perché ci sono delle salite impegnative, per esempio quelle per arrivare alle torrette di osservazione. Ma si sa che la fatica ripaga e la vista da lì sopra è spettacolare, se poi si pensa che ci sono passati anche dei dinosauri, beh è ancora più bello. Adattissimo anche per piccoli paleontologi in erba che vogliono confrontare i propri piedi con quelli di un brontosauro!

Il percorso si può fare in autonomia ma se volete la sicurezza di una guida che vi racconti anche tutta la storia potete prenotarla, da aprile a ottobre, per ogni secondo sabato del mese. Qui le info 

MUSEO DI SCIENZE E ARCHEOLOGIA E IL PLANETARIO

Il Museo si è rinnovato e la sua nuova veste è una continua scoperta. Io sono una persona che si emoziona spesso e volentieri e i musei rappresentano da sempre per me un luogo dove il cuore si unisce alla conoscenza. Non si finisce mai di imparare, diceva qualcuno, e non c'è frase più vera che rispolvero consigliandovi di visitare le nuove sale. Già all'ingresso si ha un assaggio del territorio, con gli arredi studiati a rappresentare la valle del fiume Adige. Nelle sale permanenti potete perdervi tra archeologia, zoologia e botanica. 

È da poco stato inaugurato l'allestimento del planetario, con un percorso immersivo ed esperienziale, dove si ascolta, si legge e si possono toccare gli oggetti esposti, per imparare e per immergersi nell'affascinante mondo delle stelle, di pianeti e navicelle spaziali. Si snoda in tre differenti spazi che trattano la storia dell'esplorazione spaziale, gli elementi del sistema solare e ciò che si trova oltre, come stelle, nebulose e galassie. Un vero e proprio viaggio che non ha età e che affascina chiunque.

Qui le informazioni sul Planetario

OSSERVATORIO ASTRONOMICO - MONTE ZUGNA

Le stelle non si guardano solo di notte... Io ne ho guardata una in pieno giorno: il sole!

Dal 1997 sul Monte Zugna (a circa quaranta minuti da Rovereto), ad un'altitudine di 1620 m, e lontano da fonti luminose, si trova l'Osservatorio che, con una cupola di quattro metri e tre telescopi, fa toccare il cielo con un dito. Ha anche un telescopio solare che permette di osservare il Sole, le sue macchie e il suo spettro. Ho fatto l'esperienza di una visita guidata con una astrofisica della Fondazione Museo Civico che ha spiegato molto bene ad adulti e bambini come funzionano i telescopi e molte altre curiosità e ha dato risposta a tutte quelle domande che ci passano per la testa e alle quali non sappiamo mai dare risposte...ecco lei le ha date.

E poi ho visto il Sole. Strizzando un po' gli occhi arrampicata su un telescopio gigante mi sono lasciata incantare dalla potenza della scoperta, facendo un po' un viaggio indietro nel tempo che parte da un certo Galileo Galilei.

Durante l'estate e l'inverno la Fondazione Museo Civico di Rovereto in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo organizza molte attività all'Osservatorio sia durante il giorno che la sera, per informazioni consultate questo link Attività Osservatorio

CASTELLO DI AVIO

Il Castello di Avio era un forte costruito per il controllo strategico della valle dell’Adige. Ma è anche uno scrigno che raccoglie al suo interno giardini e affreschi dedicati all'Amore e alla guerra.

Il Castello, bene del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, è uno dei più antichi (pare abbia più di 10 secoli) e più suggestivi del Trentino, con una vista sulla valle, tra vigneti e borghi, che toglie il fiato. Quello che si scopre/vive al suo interno è un vero e proprio viaggio nel tempo.

Il Castello è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso consigliato 1 ora prima della chiusura, per vivere l’esperienza senza fretta), si può entrare in modo indipendente o con una visita guidata durante la quale viene raccontata la storia, gli aneddoti (che io amo sempre ascoltare) e descritti tutti gli affreschi rappresentati. Per bambini e famiglie, c'è anche la possibilità di prendere parte ad una speciale caccia al tesoro, per scoprire storia e leggende del Castello in modo giocoso e divertente. La Caccia al Tesoro è sempre attiva nelle giornate di apertura del Castello e compresa nel biglietto di ingresso. Qui tutte le info .

CENTRALE IDROELETTRICA DI RIVA DEL GARDA

La centrale idroelettrica di Riva del Garda, costruita negli anni ‘20 e tutt’ora perfettamente funzionante, utilizza l'energia idrica per produrre energia elettrica. 

Foto proprietà di Hydrotour Dolomiti

La centrale utilizza l'acqua dal Lago di Ledro, circa 600 m più in alto rispetto al lago di Garda, per far girare le turbine che andranno a produrre energia elettrica. L'acqua viene convogliata attraverso una condotta forzata che la fa scendere dalla montagna e la dirige verso la centrale. Qui l'acqua viene fatta passare attraverso delle turbine che, in un modo simile a una bicicletta, trasformano l'energia cinetica dell’acqua in energia meccanica, poi convertita in elettrica.

Che spiegone ingegneristico, chissà se qualcuno di voi avrà capito, o se mi sono spiegata male io... 


Per colmare tutte le lacune in materia (anche le mie) e per capire bene come funziona il tutto, vengono organizzate delle visite guidate che in circa due ore vi faranno entrare nel cuore della centrale e scoprire come l’acqua si trasforma in energia pulita. 

Io ho indossato un caschetto e ho seguito la guida all'interno della centrale ad una temperatura costante di 12 gradi fino ad arrivare alle tubature che trasportano l'acqua. Interessante e decisamente impressionante, perché dal di fuori mica ci si rende conto della grandezza di queste opere di ingegneria. 

"Un viaggio nell'energia pulita, per capire, imparare ed emozionarsi di fronte all'intelligenza dell'uomo e alla forza della natura".

Per informazioni cliccate su Hydrotour

 

A Rovereto e dintorni le cose da fare e vedere sono talmente tante che un fine settimana non basta, ma come dico sempre anche un breve viaggio diventa un invito a ritornare per continuare la scoperta. Ci ero già stata quando mio figlio era piccolo e ora che è un adolescente ha assaporato in maniera diversa e tutta sua l’esperienza; quindi, vi consiglio di andarci anche insieme ai vostri ragazzi in quest'età a volte complicata, perché i loro interessi possono incontrare la passione nell'arte, la storia (c'è un Museo Storico Italiano della Guerra che è bellissimo), la natura, la preistoria e l'ingegneria. I ragazzi bisogna accompagnarli nella scoperta anche se la prima risposta potrebbe essere arricciamento del naso!

Rovereto, come vi scrivevo prima, ha un calendario fitto di attività ed eventi. Vi segnalo e propongo di seguire (e partecipare) all'iniziativa CI VADO ANCH'IO. Un calendario pieno zeppo di appuntamenti tutto l’anno, dedicati ai bambini nei luoghi della cultura della città, della Vallagarina e del Monte Baldo: laboratori, visite guidate e tante altre cose in chiave family. 

A questo link potete consultare il calendario

 

DOVE DORMIRE A ROVERETO

Noi abbiamo soggiornato all'Hotel Leon D'Oro, in centro città, dotato di parcheggio. Comodo per girare Rovereto a piedi e ottimo punto di partenza per i dintorni.

 

DOVE MANGIARE A ROVERETO

Ristorante Novecento

Corso Antonio Rosmini 82/D

A pochi passi dall'Hotel offre cucina tradizionale Trentina e Pizze

 

Osteria al Pettirosso

Corso Bettini 24

In pieno centro, ottima osteria che propone piatti trentini tradizionali e rivisitati e una carta dei vini molto interessante!



RIFUGI TISSI E COLDAI: DUE GIORNI DI TREKKING AI PIEDI DEL CIVETTA

by 6:49 PM

 Sicuramente è una frase detta e ridetta, nella quale però mi ci specchio spesso.

"La montagna è una metafora della vita."

La montagna è fatica, sudore, frasi improprie urlate al vento quando non ce la si fa più: un po' come succede nel corso della vita. Ma poi si raggiunge la meta, e con essa la soddisfazione di avercela fatta. Ci si congratula con se stessi, con il dolore ai piedi e alle gambe, con il fiato corto perchè tutte le fatiche fatte erano passi necessari per gioire alla fine del percorso.

Per quanto io possa essere pigra, al richiamo della montagna non so dire di no. Il silenzio, la natura che prepotente esplode, un sentiero nuovo da provare, i suoni che in città non si sentono, un panino mangiato con la schiena appoggiata ad un albero, il rumore dei propri passi, ecco tutto questo e molto altro sono per me sinonimo di felicità.

A fine agosto dell'anno scorso mi sono regalata una due giorni di trekking sul Civetta. Ci ero stata qualche anno prima, ma avevo fatto l'altro versante con una camminata in giornata. Questa volta volevo gustarmela, a fine stagione, quando per i sentieri la gente comincia a scarseggiare...

Il trekking è partito da Capanna Trieste, passato per Rifugio Vazzoler per poi arrivare al Rifugio Tissi dove ho dormito. Il giorno dopo ho raggiunto il Rifugio Coldai e sono poi scesa ad Alleghe.

Sono circa 20 km totali, nessuna difficoltà tecnica con un dislivello in salita di 1230 m circa, che si sentono benone sulle gambe e sul fiato, haha.

Da Capanna Trieste, dove si parcheggia l'auto ho imboccato il sentiero 555 che parte bello in piano ma che poi mi ha sussurrato " guarda che sei in montagna tra un po' ti faccio cominciare la salita" ed io bella fresca ho acconsentito a questo incoraggiamento. 

Cominciano poi una serie di tornanti che in condizioni meteo ottimali mi avrebbero fatto vedere gli imponenti bastioni Torre Trieste e Torre Venezia, ma che a causa dei bei nuvoloni gonfi di pioggia e umidità non ho visto proprio affatto. Peccato.

Dopo 11 tornanti sono arrivata ad un tratto di bosco che conduce al Rifugio Vazzoler, già chiuso per fine stagione; mi sono fermata in pausa pranzo sotto ad una tettoia soprattutto per ripararmi dalla pioggia che ad un certo punto si era data da fare. Sì, avevo guardato le previsioni, ma sappiamo bene tutti che in montagna non fanno granchè testo, e che nel giro di pochi minuti si passa dalla pioggia al sole.

Ho ripreso il cammino sul sentiero 560 tutto bello in salita nel bosco fino ad una radura che apre la visuale sulla parete nord ovest del Civetta. Ecco, ero già stanca lì, ma vedere quella roccia viva mi ha ridato l'energia e la gioia necessaria per continuare!

Lungo questo tratto, la pioggerellina ha fatto capolino ancora, ma di fronte a sua maestà Il Civetta, tutto è permesso e godibile, anche un po' di maltempo. 

Prati verdi, massi di roccia che hanno fatto radici sul terreno, qualche albero sparuto e un silenzio incredibile, quello che bramavo, che mi mancava.

I passi si alternano ai battiti del cuore che sono aumentati non solo per lo sforzo fisico, ma per l'emozione provata.

Ad un certo punto in lontananza ho avvistato la meta, il Rifugio Tissi, lì in fondo, lì in alto su quella roccia che sembra così vicina ma che in realtà ha bisogno ancora di tempo e fiatone e qualche imprecazione (haha) per essere raggiunta, soprattutto quando la radura finisce e comincia un'altra bella salita. Ma mica mi sono abbattuta, beh forse ogni tanto dai, ma in fondo mi piace far fatica, mi piace arrivare alla mia meta.

Ecco, qui quando pensate di essere arrivati, beh non sarà così, perchè l'ultimo tratto in salita salita (è voluta la ripetizione, per far capire bene) sarà di una bellezza tale che vi fermerete ogni tre passi per guardarvi attorno e riuscirete ancora una volta a meravigliarvi di ciò che la natura ha creato, plasmato e offerto (e a riprendere fiato).

Il Rifugio Tissi è in una posizione da wow: da una parte la parete del Civetta che abbraccia in ogni istante, dall’altra la vista sul lago di Alleghe che regala colori e un paesaggio incredibile (un po' meno per chi soffre di vertigini).

Il trekking si può fare tutto in una giornata e ritornare dalla strada dell'andata, ma a me piaceva l'idea di dormire sotto Il Civetta, di svegliarmi accanto a lui e di godermi  quella pace assoluta. 

È un rifugio a tutti gli effetti, con camerate e bagni in comune, con la sala dove cenare o leggersi un libro, una terrazza con vista e un bel freddo pungente che dopo il tramonto arriva puntuale. Serve altro? No, direi di no.

La mattina seguente, dopo colazione, ho preso la direzione verso il Rifugio Coldai, sempre attraverso il sentiero 560 che in un'oretta, che può allungarsi con le pause, arriva prima al laghetto e poi al rifugio.

Questo percorso permette di godersi tutta la parete nord ovest del Civetta ed è articolato in diversi e continui saliscendi. Sono noiosa, lo so, ma il paesaggio è di una bellezza disarmante: quindi la colpa delle tante fermate non è quella del fiatone e della stanchezza, ma del dover fotografare ogni angolo. Ricordatelo se qualcuno vi dice "dai muoviti"!

Prima di arrivare al Rifugio Coldai si fa tappa obbligatoria al suo omonimo lago di origine glaciale. Qui siamo a circa 2140 m e le sue acque freddissime e limpidissime sono una meta imperdibile per chi arriva da Alleghe, da Palafavera e ovviamente dal Rifugio Tissi.

Potete semplicemente stendervi sulle sue rive, e non fare nulla se non godervi il momento. Perchè non è che si deve sempre occupare ogni minuto della propria vita a fare tutto il possibile, ci si può e si deve fermare ad ascoltare il tempo che passa lento, a guardare le nuvole che disegnano forme, a sentire passi stanchi di altre persone.

Quando le gambe e la mente si sono riposate ho proseguito per un'altra decina di minuti (in salita) fino al Rifugio Coldai, anche lui in una posizione, come il Tissi, da rimanere a bocca aperta. Tè caldo, strudel di mele e pensieri sparsi sul fatto che ce l'avevo fatta, che io avevo fatto un bel dislivello, che avevo camminato tanto per due giorni, imprecato a volte, sorriso per la bellezza sempre.

Per me, e parlo per me, è stato un traguardo che mi ero prefissata e che ho raggiunto. Sto imparando, con gli anni e con l'esperienza ad usare la metafora della montagna anche in altri ambiti, e un pochino devo dire funziona...

Ovviamente ho salutato quella roccia viva con non poca malinconia, e ho cominciato la discesa che a tratti è stata più complicata della salita. Ho preso il sentiero che porta ad Alleghe (no, non sono tornata per la strada dell'andata), ma poi devo aver toppato qualcosa, e non è assolutamente colpa mia, perchè sono finita in una pista da sci con una pendenza spacca ginocchia. In circa un paio d'ore si arriva alla partenza della funivia in centro città di Alleghe (e forse per il mio ginocchio era meglio se la prendevo a scendere!).

Trekking concluso. Emozione tanta. Soddisfazione all'infinito. 


Tips:

- Se volete dormire al Rifugio Tissi, dovete prenotare con largo anticipo. Io per fine agosto ho prenotato a giugno, ed ho fatto pure fatica a trovare posto, infatti ho poi deciso di andare durante la settimana. Dovete poi sperare che le condizioni meteo siano favorevoli :). Compreso nel prezzo letto in camerata, cena e colazione. Si prenota via mail o nel form che trovate direttamente nel sito omonimo.

- A fine agosto il Rifugio Vazzoler era già chiuso, informatevi prima della partenza se prevedete di fermarvi lì per pranzo o pausa merenda.

- Nello zaino portate un cambio, il sacco lenzuolo, ciabatte e necessario per l'igiene, kway, giacca termica, berretto, scaldacollo (e guanti se andate verso fine estate), crema solare.

- Le bacchette per me sono state indispensabili lungo il percorso.

- Ho scritto il racconto in prima persona, ma durante il trekking non ero sola. In montagna, soprattutto in caso di sentieri impegnativi è importante non essere mai da soli in particolare se non si è super esperti, e poi in compagnia è molto più bello, con chi mi lamentavo sennò?? E c'era anche mio figlio che al tempo aveva 12 anni, che mi ha dato del filo da torcere...

- Mai improvvisarsi esperti in montagna, mi raccomando: scarpe e vestiti adeguati. L'ho scritto per ultimo ma sarebbe da ripeterlo all'infinito.

LIPARI: COSA FARE E VEDERE NELL'ISOLA PIÙ GRANDE DELLE EOLIE

by 10:59 AM

 

Lipari è la più grande delle Isole Eolie, la sorella maggiore.

Un luogo in cui torno sempre con immenso piacere, dove la fretta viene posteggiata sotto un albero per assaporare la calma del movimento perpetuo delle onde, della natura incredibile e degli abitanti, i liparoti, che sanno come accoglierti e farti sentire a casa.

L'isola è di origine vulcanica, come tutte le Eolie, ed è stata plasmata dalle varie eruzioni che si sono ripetute lungo centossesantamila anni. Reperti archeologici ci dicono anche che l'isola era già abitata dal neolitico, quindi, cari lettori, non è per nulla giovane, ma si mantiene in grandissima forma. Fino al diciottesimo secolo fu soggetta ad invasioni, perchè in molti volevano impossessarsi di una pietra, l'ossidiana, il vetro vulcanico tagliente e facilmente lavorabile che venne esportata per tutto il Mediterraneo, portando ricchezza.

Lipari trasuda storia, è natura da scoprire e un mare incredibile da vivere. Le albe e i tramonti sono mozzafiato (come in tutte le splendide Eolie), i colori incendiano il paesaggio regalando attimi di pura magia.

Lipari è percorribile in auto, il mezzo più adatto per raggiungere punti panoramici, sentieri da percorrere e spiagge dove rilassarsi.

Insomma, Lipari è un ottimo punto di partenza, di arrivo e di permanenza per un viaggio indimenticabile.


Cosa fare e vedere a Lipari

Castello di Lipari

Il Castello di Lipari sorge su un promontorio a strapiombo sul mare e raggruppa la zona archeologica, il Museo Archeologico e la Cattedrale di San Bartolomeo e il Chiostro.

La Cattedrale di San Bartolomeo è il principale luogo di culto di tutto l'arcipelago, poichè il santo è patrono di Lipari e prottettore di tutte le isole Eolie.  All'interno predomina lo stile barocco e le tre navate accolgono affreschi e sculture minuziosamente dettagliate. Tra le panche potreste trovare un mansueto gatto che vi terrà compagnia durante la vostra visita. Se vi scappa una coccola, sarà sicuramente contento.

Adiacente alla Cattedrale si trova il Chiostro risalente all'epoca normanna, conservato in ottimo stato anche se danneggiato negli anni dalle invasioni. Prendetevi del tempo per osservare e se possibile affidatevi a una guida che vi racconti la storia di questo posto, ne rimarrete incantati.

Non vi resta che visitare il Museo Archeologico Regionale Eoliano che vi farà vivere un'esperienza incredibile. So che i musei con pezzi ritrovati qua e là possono essere noiosi se non contestualizzati e raccontati bene, ma in questo avrete una visione molto chiara di tutta la storia dell'isola, del fascino che le si cela dietro e potrete vedere tutto quello che è stato ritrovato in mare in perfette condizioni...a partire dal neolitico.

Barca al tramonto...con aperitivo

Chiudete gli occhi e immaginate di essere sopra ad una barca, cullati dalle onde del mare, con il sole che si prepara a tuffarsi nel mare mentre si guarda l'orizzonte che si perde nel blu tra la costa di Lipari e i suo faraglioni. Ora potete aprirli e prenotare questa uscita. Ah richiudeteli un attimo...sentite tintinnare due calici di vetro che brindano? Anche l'aperitivo è incluso! Davvero una delle esperienze più belle. Sono di parte lo so, ma il tramonto alle Eolie è una cosa seria, in barca e con un buon vino ancora di più. Tutto questo è possibile con Lipari Boat Experience 

I gatti felici di Lipari

A Lipari c'è un'oasi felina dove molti gatti trovano riparo e amore grazie ad una associazione. Molti gatti randagi e feriti sono accuditi e curati e i piccoli cuccioli sono in transito in attesa di essere adottati da una famiglia. L'accogliente giardino che li ospita è diventato anche un punto di incontro e riferimento, ma soprattutto un luogo dove le persone vanno a prendersi le coccole e le fusa dai dolcissimi mici. Qui trovate la storia di questo splendido posto Gatti Felici di Lipari 

Photo Credit Milena Marchioni

Terme di san Calogero

Le Terme di San Calogero sono conosciute sull'Isola di Lipari dall'epoca greco romana grazie alle loro proprietà terapeutiche. L'acqua fuoriesce ancora ad una temperatura di 60° e veniva usata, fino agli anni settanta, come rimedio contro i reumatismi. Recenti scavi hanno portato alla luce una piscina termale romana e un tholos (una costruzione circolare) miceneo che era utilizzato dai romani come sauna.

Belvedere Quattrocchi

I tramonti alle Eolie sono davvero uno degli spettacoli da vivere almeno una volta nella vita. Uno spot dalla bellezza travolgente è Quattrocchi, dove suggestive insenature e un panorama da lasciare imbabolati immortala all'orizzonte l'isola di Vulcano. Ma perchè si chiama Quattrocchi? Perchè ovviamente due occhi non bastano per gustarsi per bene il tutto!

Ovviamente lo spettacolo è assicurato anche se ci passate in qualsiasi atro momento del giorno, ma io sono una inguaribile romantica e l'ora del tramonto vince a mani basse.


Cave di Caolino - Trekking

Se siete amanti del trekking, vi consiglio di fare almeno uno dei tanti sentieri che l'isola mette a disposizione. Imperdibile per me è quello delle Cave di Caolino, un percorso tra la natura selvaggia e il mare. [Ma cos'è il Caolino? è una roccia sedimentaria formata dal minerale che costituisce l'argilla. Viene usato per utilizzi edilizi ma anche per la ceramica.] L'attività di estrazione a Lipari ha avuto inizio circa nel 1945, e ha chiuso definitivamente nel 1972. I colori sono incredibili, frutto dei processi di raffreddamento vulcanico; io, ignorantemente, queste formazioni le definisco rocce arcobaleno. Il percorso parte dalle Terme di San Calogero e si snoda in mezzo alla vegetazione tra sentieri e il mare. Ho fatto questa escursione con la bravissima Flavia dell'Associazione Nesos che come sempre ha spiegato tutto perfettamente: dai cenni storici agli aneddoti di un'isola incantevole.  


No, non ho descritto tutto quello che c'è da fare e vedere, perchè secondo me, quando si visita un posto bisogna lasciare un po' anche alla scoperta personale, quella fatta di improvvisazione, o dettata dal tempo a disposizione o da quello meteorologico, o dai consigli dei locali.

A questo proposito, vi consiglio di consultare Sarah di Aeolian Charme Collection, mia amica e bravissima consulente per tutto quello che può riguardare un viaggio a Lipari e alle Eolie.

Dell'Hotel Mea ne avevo parlato in questo articolo, e vi ricordo che è ancora valido uno sconto sulla prenotazione nel portale inserendo il codice CRI10 (tutti i mesi tranne agosto), ma è ancora più conveniente se prenotate via mail, perchè vi attende una carineria in più!!!! Cosa state aspettando???




Tutte le esperienze in questo articolo sono state provate da me.
Se hai domande o richieste di informazioni, scrivimi!

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