Un lettore del blog mi ha mandato questo racconto e queste foto. Io a Lisbona non ci sono mai stata, ma ora sono molto curiosa....le sue parole mi hanno fatto viaggiare fin lì!Grazie.
Buona lettura!
Le persone che conosco che hanno
vissuto a Lisbona ma soprattutto quelle che hanno vissuto Lisbona, hanno
lasciato là un pezzo del loro cuore. A qualcuna di queste persone, di ritorno
da là, una volta ho chiesto “come sta Lisbona?” Sta come al solito, sdraiata
sul Tejo, con gli occhi rivolti verso il mare”.
Lisbona è una città che regala sensazioni.
Tranquillità, semplicità, malinconia. E tutti questi sentimenti sono mantenuti riservati,
intimi, dalla stessa città e dai suoi abitanti. I Lisboeti sono gentili e amano
la bellezza ancora poco conosciuta della loro città; non ne sono gelosi, ma
chiedono di rispettarla.
In Alfama, il quartiere che sta
sotto il castello di Sao George, qualcuno ha scritto una frase su di un vecchio
muro. Per scrivere quelle poche parole, questo qualcuno ha usato l’azzurro che,
tra gli Azulejos, l’ oceano di Caparica e il cielo sempre limpido che si
intravede tra i palazzi di Baixa Chado è un po’ il colore di Lisbona. La
scritta in azzurro è un semplice avviso per i turisti; sicuramente quel
qualcuno l’ha scritto per amore della sua Lisbona...recita più o meno così:
“Turisti, rispettate il silenzio portoghese, oppure andate in Spagna”.
Chi va a Lisbona in cerca di musei,
chiese, palazzi, quadri ne rimarrà deluso. Quello che ti fa amare Lisbona non
ha nulla a che vedere con la storia; quello che ti fa amare Lisbona sono le
viste che ti regalano i miradouro, i terrazzi da cui la città si fa ammirare;
quello che ti fa amare Lisbona è camminare a Belem lungo il fiume Tejo, nella
luce strana che di giorno illumina il quartiere a ovest del Ponte 25 de Abril;
quello che ti fa amare Lisbona è passare il sabato mattina alla Feira da Ladra
oppure la domenica pomeriggio a Oriente, la zona dell’EXPO, tra le fontane e
l’Oceanario, uno dei più begli acquari d’Europa. Quello che ti fa amare Lisbona
è entrare alla stazione di Parque, una stazione apparentemente inutile, e
trovare la filosofia trascritta in corsivo sui muri blu. Quello che ti fa amare
Lisbona è una passeggiata in Alfama ascoltando il Fado che, uscendo dalle
finestre dei locali, se ne va in giro per le viette.
Veduta del Castello di Sao George
Muro della stazione di Parque dal Miradouro de Santa Luzia.
Una volta, camminando per l’Alfama
mi sono perso tra le moltissime viette che ne compongono il quartiere. In
queste viette tutti si conoscono e a Giugno tutti vi scendono per cucinare le
sardine su delle griglie fumose per la festa di Sant’Antonio. Quella volta in
cui mi sono perso sono finito in una piazzetta, una di quelle tipiche
dell’Alfama. Di diverso questa piazzetta aveva una porta con sopra un’insegna.
Questa insegna sembrava vecchia ma funzionava ancora bene e indicava un piccolo
bar. Tejo. Entro. E poi trovo in una stanza tutto quello che Lisbona può offrire:
musica, bicchieri di vino e di porto a pochi spiccioli, buon cibo, malinconia,
amicizia, semplicità ma soprattutto tranquillità.
Lisbona è una città vecchia e
malinconica perché lei stessa ricorda con malinconia i suoi fasti antichi; ma
allo stesso tempo è una città che si è aperta alla modernità. Quel tanto che
basta, senza snaturarsi, orgogliosa com'è dei suoi ricordi.
Al contrario di quello che succede
in moltissime altre città, dove sono i turisti i veri padroni, a Lisbona
succede qualcosa di raro: gli stranieri sono ospiti e si devono adeguare ai
ritmi lenti della città. Ma poi, se si lasciano andare, torneranno a casa
felici.
Anonimo Lettore.