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IN BICI NELLA MARCA TREVIGIANA ALLA SCOPERTA DI VILLA MARCELLO E DEL PARCO DEL SILE

by 11:46 PM


"Ma dove vai bellezza in bicicletta
così di fretta pedalando con ardor?"


Eh, mica tanto di fretta pedalavo quei giorni nella Marca Trevigiana.
Perché andare di fretta quando tutto quello che mi sta attorno va vissuto con lentezza e sguardo di ammirazione?
E di nuovo mi ritrovo a parlare di una terra che amo moltissimo, il Veneto, la mia di terra, che ahimè non conosco come vorrei, ma che piano piano sto scoprendo aggiungendo pezzetti per completare il mio grande puzzle.

E cosa c'è di più bello nel pedalare in mezzo alla natura, alla scoperta di parchi e ville?

Ogni tanto spegniamolo il motore dell'auto e godiamoci il cinguettio degli uccellini, del sole caldo sulla pelle, del buon movimento della pedalata.
Il percorso inizia alla Rotonda di Badoere, una delle barchesse venete più belle e famose. La sua struttura a semicerchio che domina il paese di Morgano ospita sotto ai suoi portici molte botteghe.
Qui la Pro loco ha messo a disposizione le bici per andare alla scoperta del territorio.
Io amo andare in bici (forse dovrei farlo di più!) e scoprire luoghi non familiari è sempre un piacere. Pedalo guardandomi attorno, cerco di memorizzare le strade, le vie e quello che i miei occhi riescono a catturare.

Pronti, partenza, via!

Partendo dalla rotonda la prima tappa è una vera meraviglia: Villa Marcello a Levada di Piombino Dese.
Una Villa Veneta con i contro fiocchi in pieno stile palladiano e con un bellissimo giardino pieno di piante e fiori profumati. Ad ospitarmi per un pranzo veloce vista giardino e per la visita della splendida villa è il proprietario, discendente dell' antica famiglia Veneziana dei Marcello che mi spiega la storia di quel luogo e un po' di curiosità che non mancano mai in una villa antica.
Pensate che il nome veneziano della famiglia è composto da
mare+cielo = Marcello.
Affascinante direi...

Affascinante come il suo interno che lascia decisamente a bocca aperta. Decorata con affreschi e stucchi nel 1700, splende ancora di una bellezza raffinata che riporta indietro nel tempo. Tutto attorno circa 9 ettari di parco da ammirare in ogni suo angolo.



A malincuore riprendo in mano la bicicletta, un altro posto da scoprire mi attende per continuare il mio percorso: le sorgenti del Sile.
Sono un po' atipica lo so, ma la parola sorgente mi mette sempre emozione e curiosità. Il posto dove nasce un fiume sembra qualcosa di magico, che magico non è ed è semplice idrografia, ma il nome suona un poco romantico!
Il Parco Naturale regionale del Sile si estende su una superficie di circa 4000 ettari su 11 territori comunali sparsi nelle provincie di Padova, Treviso e Venezia, una cosa piccolina eh!
Si dice che il nome Sile potrebbe derivare dal latino silens- silenzioso (che mi piace un sacco) o dal nome pre-latino sila cioè canale (che mi piace un po' meno...).



Oasi, aree paludose dove le cicogne vanno a fare il proprio nido, impianti di itticoltura per la trota del Sile.
In bicicletta a caccia di fontanassi nel parco del Sile.
Mi piace.
I fontanassi sono delle pozze dove l'acqua sale in superficie sotto forma di bolle. Pensate che la zona è ricca di acque sotterranee che provengono dalle dolomiti risalendo poi in superficie.
Un susseguirsi di ponti di legno, alberi centenari e paesaggi che rilassano, lontani dal caos e dalla fretta, mete ideali per prendersi un po' di tempo ed ammirare la natura.
Un luogo dove passare del tempo, dove fermarsi e ascoltare il rumore della natura, intervallato da qualche verso di uccello o dalle ruote di altre bici che segnano il percorso...
Un luogo che mi è piaciuto tanto, da farmi promettere una nuova visita molto presto.

Pronti a salire in sella?




Info Utili.

Per contattare la pro loco di Morgano per il noleggio biciclette, informazioni per visite guidate e itinerari chiamate il numero 0422837219 oppure scrivete una mail a prolocomorgano@libero.it
Per le visite guidate alla Villa Marcello consultate il sito camarcello.it
Io ho soggiornato all'Hotel Villa Soligo, ma se siete in zona veneto, potete fare questo itinerario in giornata.

Se venite dall'estero o da qualche altra città italiana e non volete guidare, prendete in considerazione l'aeroporto di Treviso che è collegato a molte città con voli low cost!

SU E GIÙ PER LE COLLINE TREVIGIANE: RIVE VIVE

by 1:12 PM




C'è un momento dell'anno in cui le colline trevigiane diventano attrici protagoniste assieme al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che viene abbinato a salumi, formaggi e piatti tipici del territorio.

Sto parlando dell'evento Rive Vive che ogni ultima domenica di maggio regala ai suoi ospiti un'esperienza a dir poco unica e speciale.
Di quelle che non si dimenticano facilmente.
Il tutto parte da Farra di Soligo, un piccolo paesino attorniato da vigne e dal profumo di vino, abitato da gente che ama la propria terra.

Quest'anno alla sua settima edizione ho partecipato anch'io.

Amo il Prosecco (ragazzi, sono Veneta eh!), amo il buon cibo e...cosa da non sottovalutare, sono pigra.
Fortunatamente i primi due motivi hanno cancellato in un secondo il problema pigrizia, anche quando la guida che mi ha accompagnato ha parlato di salite faticose e dislivelli per me ambiziosi.

Mi sono cullata nel panico per qualche secondo, poi, appena mi hanno consegnato il kit, la mappa e una buona dose di informazioni e sorrisi, sono partita emozionata.

Erano le 9.30 ed io avevo già un bicchiere da vino in mano: anche questa è felicità.

In fondo mi trovavo nella terra del prosecco, un caffè amaro avrebbe stonato!

Ci sono un paio di percorsi da scegliere, ogni percorso è formato da diverse tappe. Ad ogni tappa viene offerto del Prosecco di una determinata cantina, e piatti tipici della zona presentati dai locali presenti nell'area.
Si comincia con l'antipasto e si finisce con il dolce.
Nel mezzo si cammina e si ammira un paesaggio senza eguali, fatto di dolci colline, vigneti e tanto verde.
La pace dei sensi, non solo per gli effluvi dell'alcol, ma per lo spettacolo che la natura riesce a dare.
E ancora una volta, ho scoperto una delle meraviglie dietro casa.



Il primo tratto in salita mi ha tagliato gambe e fiato, ho dato la colpa al tempo e alla mia meteoropatia (lo so non si fa), ma passo dopo passo i miei polmoni si sono riempiti di aria pura e la salita è stata semplicemente una piacevole passeggiata nella natura.




Nella tappa del "pranzo" lo spiedo mi ha lasciato a bocca aperta.
Dovete sapere che nella zona di Soligo lo spiedo è una tradizione che si ripete da anni con passione e amore, una tentazione alla quale si deve cedere.
Un grande spiedo con vari tipi di tagli di carne gira lentamente fino a che la carne bella rosolata e tenera è pronta per essere gustata.
Se poi la si consuma sotto una vigna, ancora meglio!



Quest'anno le iscrizioni sono andate a ruba, più di 900 partecipanti per percorso, scaglionati in più orari per non formare ingorghi...quindi vi consiglio di mettervi un promemoria per l'anno prossimo.

In questo sito un po' di informazioni utili...mi raccomando non perdetevi questa avventura: Rive Vive

Per avere informazioni su eventi e sul prosecco invece, consultate Primavera del Prosecco






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