In un freddo pomeriggio invernale cosa c'è di meglio se non prendere un po di freddo pungente per fotografare Venezia?...niente di meglio direi!
Così con un treno regionale, che forse il lattaio lo supera senza tanti sforzi, arrivo nella città degli innamorati???..chissà perché poi proprio degli innamorati...forse per l'aria di tranquilla ed emozionante che affiora, dal susseguirsi di ponti e calli, dove perdersi è d'obbligo, dove le acque riflettono le coppie che navigano in una gondola baldanzosa di essere la protagonista della laguna, dove giovani amanti si fanno fotografare davanti al ponte dei Sospiri, che di sospiri d'amore ha gran poco visto l'uso per il quale è stato costruito.
Adoro Venezia, perché ogni volta che ci torno è diversa, ogni volta che ci torno riesco a scorgere qualcosa di nuovo che la volta precedente mi era sfuggito.
I colori delle case e delle barche si fondono specchiandosi nell'acqua che ha visto passare anni di storia e di passione.
Ogni tanto una panchina, per riposare e per guardare da un altro punto di vista quello che la città costruita sull'acqua ha da dirmi...Veneziani di fretta che sanno come muoversi tra un ponte e l'altro e turisti in difficoltà decisionale sulla strada da prendere con una cartina in mano, o per i più technology victims un I-phon..che non sempre risolve i loro dubbi.
Non sento il freddo, la Nikon sempre in mano in attesa come un surfista della grande onda.
Venezia si fa fotografare anche con il freddo e con un cielo terso, e perdersi in lei in buona compagnia non ha prezzo!
....ogni tanto fotografano anche me.. Beh quasi !!!