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OLANDA DEL NORD IN VAN, ITINERARIO DI VIAGGIO

by 10:48 AM




Durante la mia infanzia ho sempre fatto le vacanze in tenda in campeggio, ho all'attivo anche una breve esperienza in roulotte in Sardegna, durante la mia prima vacanza da diciassettenne con gli amici.
Una vita fa.
Esperienze di libertà, quella che solo il campeggiare sa dare.

Negli ultimi anni, anche con il mio bimbo, ho fatto qualche fine settimana in montagna e al mare con la tenda "magica" che si monta (quasi) in poco tempo, e che regala, suvvia, molte soddisfazioni. Deve piacere questo stile di vacanza: e monta e smonta, e gonfia il materassino e accendi la lampada e vestiti in orizzontale e i bagni in comune… non è per tutti lo so.
Ma a me piace, mi è sempre piaciuto, anche se con l’avanzare degli anni le comodità hanno preteso un po’ più di spazio.

Quest'anno per il mio viaggio estivo ho scelto un tipo di esperienza diversa, mai fatta prima: è stata la mia prima volta in un Van, in un on the road che mi ha portato ad esplorare un pezzetto dell'Olanda del nord.

La verità è che non sapevo cosa aspettarmi, mi sono messa in gioco in un viaggio che poteva essere disastroso o dall'altro verso indimenticabile. Ci sono sempre delle variabili e delle incognite, che finché non ti si posizionano davanti non sai come andranno affrontate; però ce la siamo cavata bene, è stato divertente, istruttivo (ho imparato cose che ignoravo totalmente) e ho messo le basi per dire a me stessa che sì, è una cosa forte, e mi piacerebbe rifarla.

Il van, un T3 Volkswagen Westfalia con cui ho viaggiato, è degli anni Ottanta, quindi prima regola: si viaggia slow.

Effettivamente a più di 100 km all'ora in discesa in autostrada non è mai andato, quindi se sei sempre di fretta e vuoi vedere il più possibile in poco tempo, allora non è la soluzione adatta; se invece ti piace gustarti la calma, il momento, l'avventura, ti adatti ai campeggi, è il top.

Il Van ha quattro posti letto, due nel sotto tetto che si apre una volta fermi in campeggio o in libera quando è permesso, e due abbattendo i sedili posteriori. Ha frigo, fuochi a gas, lavello, mobiletti vari per provviste e vettovaglie. In esterno c’è una veranda per proteggersi dal sole, o dall'umidità (eh eh…dipende dal tipo di meta) da completare con un tavolino e le sedie. Ha tutto ciò di cui si ha bisogno per vivere in libertà un viaggio senza doversi preoccupare troppo.

Dopo due giorni ad Amsterdam siamo arrivati a Zaanse Schans, la piccola cittadina dei mulini a vento, dove mi è stato consegnato il van e siamo partiti a gonfie vele con il sorriso sulle labbra di chi non sa esattamente cosa aspettarsi, ma anche di chi dice, chi se ne importa, vada come vada sarà un successo!

L'itinerario è stato scelto in modo da non stare sempre alla guida, quindi con distanze più o meno brevi, anche se poi, come dicevo prima, le variabili e gli inconvenienti si possono sempre trovare dietro l'angolo e ci si ritrova in ritardo per gite prenotate, per esempio a causa di piogge torrenziali o ponti levatoi alzati. Quindi ho imparato che con un van dell’82 bisogna calcolare un quaranta minuti in più (abbondanti) sul tempo di percorrenza che indica google maps!

Ecco qui il mio itinerario fatto in sei giorni.




Da Zaanse Schans ci siamo diretti a Egmond Aan Zee per una prima notte sul mare a vedere un tramonto iniziato alle nove e mezza e concluso con un tè caldo in spiaggia. Volevamo vedere il faro, ma l'abbiamo trovato incartato per restauro... Ci siamo diretti, il giorno dopo, sotto il diluvio universale, verso Den Helder per prendere il traghetto che ci ha portati all'isola di Texel, la più grande delle Frisone, che si è rivelata stupenda. Con il senno di poi avrei dedicato un paio di giorni e non uno a questo posto meraviglioso; è anche vero che se avesse piovuto tutto il tempo probabilmente un giorno sarebbe stato sufficiente, ma avendola vissuta con il sole, l’isola ha rapito tutti i miei sensi, e la voglia di ritornarci è fortissima: dune di sabbia, un faro da favola ed un sole che non vuole andare a mai dormire.

Da Texel ci siamo diretti verso est facendo tappa a Afsluitdijk, attraversando la grande diga dei Paesi Bassi e fermandoci al museo che ne racconta la storia, del perché e come è stata costruita. Da lì abbiamo proseguito verso Lauwersoog dove ci siamo fermati un paio di giorni a rilassarci in mezzo la natura, perché l'on the road è splendido, ma anche fermarsi ogni tanto a godere lentamente delle cose ha il suo fascino.

Dopo Lauwersoog abbiamo fatto la tappa più lunga che ci ha portati prima a Utrecht passando per Lemmer, e poi ad Haarlem dove abbiamo lasciato il nostro van per spostarci per un altro giorno e mezzo ad Amsterdam.




Con i diesel si deve parcheggiare fuori dalle grandi città, ma non è un problema visto che è tutto perfettamente collegato e servito dai mezzi pubblici come treni (che ho preferito) e bus.

Circa cinquecentosessanta chilometri di strada, di natura, di bellezze architettoniche, di arte, di storia, di biciclette e rispetto per l'ambiente che, almeno per quest’ultimo aspetto, in alcune situazioni mi ha portato a pensare che qui in Italia siamo un pochino indietro sulla tabella di marcia rispetto agli olandesi…

Pioggia, vento, sole e stupore, ecco cosa ho incontrato lungo la strada.



Una nota di merito va assolutamente ai campeggi olandesi. Prenotati un po' a caso, dico la verità, li ho trovati di un'efficienza unica, che purtroppo non ho mai trovato in Italia. Puoi anche non portarti appresso shampoo e bagnodoccia, perché all'interno dei bagni c'è tutto l'occorrente, anche il phon (che io a volte manco trovo negli hotel). Tutto pulito, piazzole ben tenute, bagno con disinfettante, e tante piccole accortezze che rendono piacevole il soggiorno. Per esempio, ad Egmond Aan Zee ci siamo "leggermente" bagnati per smontare la tettoia del van sotto una pioggia torrenziale, ed eravamo fradici....meno male c'era un'asciugatrice che ha sistemato i vestiti zuppi.

Questo era solo l'itinerario con un piccolo assaggio di tutto quello che ho visto. Nei prossimi post vi racconterò le tappe, i campeggi, e le meraviglie che ho visto.




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