Italia
Pini Loricati
Porta del Pollino
Raganello
Wild Calabria
LA GRANDE PORTA DEL POLLINO E I PINI LORICATI
Continuavo
a pensare alla parola "porta" come ad un pezzo di legno che si apre ,
su qualcosa, una stanza, un monumento, un cielo, uno spazio.
Ora vi
racconto come è andata.
Ero in quel
di San Lorenzo Bellizzi, a fare colazione all'aperto alle sei di mattina circa,
con i ragazzi del wild tour, in attesa di partire per raggiungere il punto da
cui l'escursione avrebbe avuto inizio. Con noi il Sindaco Antonio, e l'assessore
Salvatore a farci da guida.
Per
arrivare al punto di partenza percorriamo una
strada sterrata con buche che potrebbero dare fastidio (almeno a me, e molto!)
quindi magari, la colazione è meglio tenerla leggera, e mangiare lungo il
percorso!
Il
fuoristrada parcheggia dopo circa un'ora di ludica strada! Il
cielo è coperto di nuvole e l'aria è fresca; la cima
della montagna ci aspetta nelle sue mille sfumature.
Diciamocelo,
l'escursione non è tra le più facili che si possano fare, il dislivello è di circa
500 m, ma camminare in mezzo ai faggeti e odorare il profumo di muschio e
natura rende i passi meno faticosi.
Ogni
tanto ci si ferma, ad ammirare il paesaggio, o semplicemente a riprendere il
fiato.
E
riesco ancora, e per fortuna, a stupirmi della grandiosità della natura, anche
nelle piccole cose...come il semplice gesto di riempire la bottiglia d'acqua,
lì dove nasce il Raganello. Un piccolo rivolo che fuoriesce dalla montagna, che
scende costruendosi una culla tra terra e rocce, fino ad ingrossarsi e
diventare un torrente.
Quasi
magia.
Passo
dopo passo, col fiato corto, all'improvviso si apre un varco tra gli alberi, e
un'ultima salita mi fa presagire di essere arrivata.
Giungo alla Grande Porta del Pollino, emozionata per due motivi:
Il
primo è che ce l'ho fatta ad arrivare in cima ( ok, non proprio con i primi).
Il
secondo, perché quello che i miei occhi vedono è
qualcosa di estremamente bello!
Una
enorme distesa verde si espande davanti a me, con roccie qua e là quasi
a decorarla. Sullo sfondo altre vette mi salutano in lontananza, facendomi capire
la loro presenza. L'aria fresca e pura a inondarmi, a farmi
strada, per camminare ancora un po', per
potermi guardare attorno a 360° in un luogo troppo grande per me!
E poi
l'incontro e l'innamoramento con i Pini Loricati.
Essi
sono gli abitanti della Grande Porta. Sono arrivati, chissà come, in epoca
lontana in questa terra, e su questa terra hanno costruito la loro dimora.
E mi
hanno dato un caloroso benvenuto, sono dei gran signori eh, mica si scherza
qui.
Hanno
una strana corteccia, al tatto ruvida e con delle fessure irregolari (Loriche). Sono molto alti, mi veniva voglia di arrampicarmi sopra, per vedere quello
che loro vedevano.
Purtroppo,
causa nuvoloni in agguato, dobbiamo scendere
abbastanza in fretta, ma il poco tempo concesso a guardare lo spettacolo
in quella piana, mi ha fatto capire che la natura ha sempre sorprese da
dedicare.
E ho
scoperto che una porta c'era, invisibile certo, ma che si è aperta su un luogo
nuovo e meraviglioso per me.