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AVVENTURA AD ALTA QUOTA

by 10:48 AM




Il volo è notturno.
Un volo particolarmente calmo, o almeno questa è la mia percezione da paurosa di volare.
Ma sono, stranamente, calma. Non mi succede spesso, ma sembra che questo grande uccello di metallo fluttui nell'aria senza oscillazioni, senza scossoni...è piacevole.
E' un viaggio.
Sto volando sopra qualche parte tra Francoforte e Amman, la mia destinazione.
L'aereo Lufthansa, nella sua praticità spartana mi sta portando a destino.
Un volo praticamente vuoto, non mi è mai successo, file di sedili senza persone a sgranocchiare snack, o a dormire con la gamba che esce nel corridoio dalla poltrona esterna, senza brusii, urla.
Calma totale sia per me, che per l'aereo. 
Io, seduta nel posto corridoio ovviamente, per la nota legge di Murphy non ho il beneficio del non avere nessuno vicino; dall'altra parte della "carreggiata" una madre e una figlia, di circa sedici anni, Giordane chiaccherano, mangiano, dormono, ogni tanto mi rivolgono uno sguardo, a me che in aereo non chiudo occhio, mi sorridono.
Gentili.
Il ronzio costante del motore, un rilassamento inusuale per me, e un paio d'ore ancora prima dell'arrivo.
Due Hostess, dal tacco alto e mai stanche, passano per offrire un succo, interrompono per qualche istante la monotonia del silenzio.
Poi tutto si ovatta dolcemente, e la stanchezza, l'ora tarda mi fanno assopire...
All'improvviso, un urlo, ma di quelli che ti fanno sobbalzare dalla sedia, e la tua mente è talmente intorpidita che non si rende conto nemmeno del posto in cui si trova, ci mette uno, due, forse tre istanti a capire che è in aereo a diecimila metri di altezza.
Mi guardo attorno e vedo la figlia della signora Giordana che continua ad urlare, che si è alzata dal suo posto e come Benigni alla premiazione degli Oscar sale sopra il braccioli delle poltrone e si dirige verso me...
I suoi occhi sono fissi, vitrei, poco svegli insomma, e questa continua ad urlare.
Urla che l'aereo sta precipitando...
Ora, potete immaginare come il mio sangue poco freddo, abbia cominciato a ribollirmi in corpo.
Ora provate ad immaginare di trovarvi in questa situazione poco rilassante, magari con un pochino di paura di volare...
Beh mi sono stupita di me stessa, ho fermato questa sonnambula prima che mi calpestasse, mentre da dietro la madre cercava di tenerla...ma vi giuro, sembrava una scena da film.
E l'aereo vuoto ha contribuito a farla sembrare una scena da film horror...
Ok, magari non proprio horror, però ci si è avvicinata.
Non era presente la ragazza, dormiva con gli occhi aperti, urlava, e io avevo i brividi.
Arrivano le hostess che di peso, senza svegliarla, se la portano via, mentre io comincio a fare yoga per abbassare i battiti cardiaci, volgo lo sguardo fuori dal finestrino, dove una miriade di lucine lì sotto cominciano a rilassarmi...
Dopo un po' madre e figlia, visibilmente provata e sveglia, mi si avvicina e mi dice:"I'm sorry so much, I had a nightmare and the plane was falling down"...
Me lo ha ripetuto più volte fino all'atterraggio, e io con un finto sorriso a dirle di non preoccuparsi, quando quasi me la facevo sotto...

Ma sono esperienze, che a distanza di un paio d'anni mi fanno sorridere. Alla fine tutto è andato bene, alla fine quel volo è stato l'inizio di un bel viaggio, alla fine era solo il sogno di una ragazza.

L'aereo è atterrato dolcemente e io uscendo, come dopo ogni volo ho accarezzato la carlinga e l'ho ringraziato di avermi fatto volare..





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