C'è un profumo di mare e salsedine.
Un profumo acre, che a tratti infastidisce il respiro, ma che è buono da impazzire.
C'è il fragore,
quello forte come un tuono.
Un boato che scema lentamente e poi riparte.
Ci sono le onde alte e schiumose, che non temono nulla e 
avanzano verso terra.

C'è una bambina davanti al mare.
E' indecisa su cosa fare.
L'acqua è fredda, freddissima,
Fa male da quanto è fredda.

Ma c'è a chi quel freddo piace e si tuffa e avanza tra gli schizzi senza paura.
Affronta sua maestà, quel rumore, quel suono rassicurante che annulla ogni pensiero.

Poi arrivano loro.
I cavalieri del mare, che salgono in groppa alla loro tavola e cavalcano le onde.
Sono belli,
sono meravigliosi.
Starei ore a guadarli.
Danzano,
planano sull'acqua.
Scivolano, sgusciano via non vogliono essere catturati...anguille d'acqua salata.

E il mare protagonista indiscusso li guarda e accoglie.
Colui che parla continuamente con il suo frastuono, che sbatte i pensieri, li manda alla deriva per poi riprenderseli.
Adoro questa scena.
Io con l'occhio fisso all'orizzonte mentre tutto lì davanti scorre, si sussegue, come una prima al teatro.
Spettatrice.

Si potrebbe vivere di solo mare,
di sole onde,
di sole tavole ad abitarle.

Ed è quando l'onda conclude la sua corsa che sbriciola schiumando.
Arriva a riva,
e poi se ne va soddisfatta...

[Foto scattata qualche giorno fa a Praia Grande, Portogallo.]

Finalmente settembre...
il mio mese, che amo, bramo, desidero.
Un mese che è un inizio.