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IL NATALE DI GIUELE, LA MAGIA A FINALE LIGURE

by 7:53 PM


Non ricordo quando ho smesso di credere a Babbo Natale, perché la magia in me non si è mai affievolita.
Da quando sono mamma ovviamente tutto l'amore per il Natale si è accentuato all'ennesima potenza, e come potrebbe essere altrimenti?
Un figlio cresce Grinch se anche i genitori un po' lo sono, ma diciamo che in questo caso io ho una componente predominante oh oh oh.

Così quando mi è stato proposto di vivere l'esperienza del Natale di Giuele a Finale Ligure, mi si sono illuminati gli occhi e i campanellini hanno cominciato a suonare nella mia testa tanto da spingermi ad ascoltare in anticipo le canzoni natalizie.

Il Natale di Giuele è un villaggio dove non importa quale sia la vostra età, l'importante è che voi siate disposti a divertirvi e a trovare quella spensieratezza che magari avevate tenuta nascosta nel cassetto per dare spazio alla fretta.
Ad aspettare grandi e piccini non solo ci sarà Babbo Natale in persona ma anche elfi e aiutanti che renderanno la permanenza al Villaggio magica.

Fino al 6 dicembre potrete vivere una favola tra i mercatini che ospitano dei carinissimi chalet di legno, dove artigiani presentano le loro opere e in alcuni casi fanno vedere passo dopo passo come vengono realizzate (io, per esempio, mi sono comprata un anello splendido!). Si possono trovare molte idee per i vostri regali di Natale, mai banali, e soprattutto fatte con amore e passione.





Altra attrazione è il Magic Land, una piazza dove divertirsi è la parola d'ordine: dal Castello gonfiabile di Santa Claus al volo del Dragallo, una teleferica super. Dagli acquascontri Bumper Boat agli Ho Ho car (dei carinissimi go kart) in una pista che sembra un serpente da quante curve ci sono... il circuito della North Pole Route!
C'è poi l'Ottovolante, cioè la slitta di Babbo Natale che vola sulle rotaie, e  da quanto divertente è stata ci sono salita ben due volte urlando quando prendeva velocità. Scherzo è molto slow!



Non mancano poi la pista di pattinaggio, la renna meccanica che ha fatto impazzire mio figlio e moltissime altre attrazioni per tutte le età da scoprire lentamente, magari intervallandole con lo spettacolo al Circo "La Magia del Tempo", di Mr David and the Family Dem, che noi abbiamo trovato superlativo, o una cioccolata calda presa al bar per riposarsi dal troppo divertimento.




Non dimenticate di segnarvi il Villaggio degli Elfi, dove fare diverse attività con gli aiutanti di Babbo Natale e la sua casa, interamente arredata in stile nordico, dove una foto con lui è d'obbligo!

Al Villaggio di Natale di Giuele si può anche soggiornare, quindi anche se abitate lontano da Finale Ligure, non avete più scuse per non andarci.
Ci sono a disposizione le piazzole per i camper ma anche dei confortevoli appartamenti con cucina per chi vuole organizzarsi i pasti da solo.
Per chi vuole, invece, avere tutto il pacchetto completo, al Villaggio si può avere colazione pranzo e cena, il tutto rigorosamente accompagnato dagli elfi: al villaggio le cose si fanno seriamente!
Al ristorante da Giuele, le scelte del menù a la carte sono veramente per tutti i gusti e la cucina della tradizione ligure è davvero molto buona. Per i più piccoli ovviamente c'è a disposizione il menù bimbi.
Ricordatevi che ogni venerdì sera è possibile cenare con Babbo Natale in persona, in un convivio di 25 persone, in un posto riservato e intimo. Che ve lo volete perdere?




Iniziativa importantissima e a cui tengo molto.

Il Natale di Giuele su molti pacchetti che propone online, devolverà una percentuale sul ricavato a sostegno del progetto "Accogliere oltre che curare", il centro di accoglienza bambino e famiglia in collaborazione con l'Ospedale Gaslini di Genova. 

L'iniziativa del Villaggio si chiama INSIEME A CHI VUOI BENE, per regalare un po' di tempo felice ai bambini e alle loro famiglie.
Questo è un valido motivo per fare visita al Villaggio!


Informazioni Utili

Il Villaggio di Natale è gratuito, a pagamento ci sono le attrazioni che uno sceglie di fare, e si acquistano attraverso dei gettoni da comprare a pacchetti o singolarmente.
All'interno del villaggio potrete far divertire i vostri bambini: ci sono attività per tutte le età, per esempio mio figlio che ha undici anni si è divertito moltissimo, magari crede un po' meno a Babbo Natale ma la magia del periodo lo affascina ancora (tutto sia madre!!!).
Per gli adulti consigliato il mercatino, la mostra del villaggio di Natale ed il Circo, che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta.
Tutte le altre informazioni le potete trovare a questo link Il Natale di Giuele






Viaggio e articolo in collaborazione con Il Villaggio di Giuele e Visit Finale.

Photo Credit (foto di copertina e quella con Babbo Natale) di Milena di Bimbieviaggi  💓

PIAZZA NAVONA E DINTORNI, 4 LUOGHI DA NON PERDERE

by 11:42 AM


 

Ogni scusa è buona per fare un viaggio.
L'anniversario, un ponte lungo, un fine settimana libero, le vacanze, un compleanno.
"Colleziona momenti non cose".

Io la prendo in parola questa frase, e se posso il giorno del mio compleanno lo voglio passare in giro da qualche parte, alla scoperta di un nuovo luogo o ritornare in uno già visitato per guardarlo con occhi nuovi a distanza di tempo.
Così a settembre dell'anno scorso mi sono regalata un week end lungo a Roma.

Non era la mia prima volta, ma Roma vale sempre una visita, per corta che sia. Mi piaceva l'idea di ritornarci con il mio bimbo, anche se bimbo non lo è più...

Ho passato delle giornate splendide in città, con il sole accanto a ripercorrere storia e fascino, ma... mentirei dicendo che è stato tutto bellissimo, perché in realtà dall'ultima volta che ci ero stata mi è sembrata cambiata, caotica, inavvicinabile in alcuni punti.

Ma si cerca sempre di vedere il lato bello delle cose, così da far passare qualche piccolo inconveniente in secondo piano. Mi sono presa del tempo per scoprire la città lentamente, senza fretta.

Avevo l'appartamento a due passi da Piazza Navona ed è stato un ottimo punto di partenza per visitare i dintorni, per esempio...

Piazza Navona (la mattina presto).
Chi dorme non piglia pesci... e io non ne piglierei nessuno, ma a volte alzarsi presto la mattina ha il suo perché. Piazza Navona inevitabilmente è sempre affollata, tranne nelle prime ore del giorno, quando il sole appena sorto le dona una luce magnifica e fare una passeggiata diventa qualcosa di unico e per pochi eletti!
Una delle piazze più belle, costruita sopra il vecchio stadio di Domiziano, del quale ha conservato la forma rettangolare.
La fontana più bella? Per me quella dei quattro fiumi dove il Bernini scolpì le quattro statue che rappresentano il Nilo, il Danubio, il Gange e il Rio de la Plata. Il Bernini era nemico del Borromini, e leggenda (o verità?) narra che la statua del Danubio scolpita di fronte alla chiesa dei Sant'Agnese, opera del Borromini, abbia la mano alzata per proteggersi dal pericolo di crollo imminente... che burloni!




Lo stadio di Domiziano
I resti dello stadio di Domiziano si trovano sotto Piazza Navona, più o meno a quattro metri e mezzo sotto il manto stradale. L'area archeologica è visitabile ed è quanto resta dell'unico stadio in muratura fino ad ora conosciuto. Grazie ad una audioguida, disponibile anche in versione per bambini, viene illustrata la storia dello sport e delle pratiche sportive dall'antica Grecia alla Roma Imperiale, soffermandosi sulla storia dello stadio e della Piazza. Nello stadio si disputava la più importante delle competizioni, la corsa. Infatti aveva una forma circense cioè due lati lunghi paralleli, uno breve curvilineo e l'altro leggermente obliquo. Le gradinate per il pubblico erano divise in settori sovrapposti e potevano ospitare fino a trentamila persone.

Sant'Ivo alla Sapienza
La cupola di Sant'Ivo alla Sapienza è un capolavoro del Borromini, semplicemente bella, perfetta senza dover ricorrere a trovare altri aggettivi per definirla.
La chiesa si trova all'interno dell'omonimo palazzo nonché la più antica università romana, ed è incastonata nel cortile dove lo stile barocco padroneggia e incolla il visitatore. Dopo essere stati a testa in su all'interno, fatelo anche in esterno, la lanterna che completa la cupola è qualcosa di unico!



San Luigi dei Francesi
Tra Piazza Navona ed il Pantheon si trova questa piccola chiesa, splendore dell'arte Barocca e casa di tre capolavori del Caravaggio.
La chiesa fu costruita nel 1518 per ospitare la sempre più grande comunità di Francesi che si stava creando a Roma. Ospita sculture di illustri personaggi della Francia tra i quali quella di Carlo Magno, ma se mi permettete per me la vera bellezza sta nelle opere del grande Maestro Caravaggio all'interno della Cappella Contarelli: il trittico composto da il Martirio di San Matteo, La Vocazione di San Matteo e San Matteo e l'Angelo.
Chi mi legge abitualmente sa che non impazzisco per le chiese, ma se queste racchiudono opere d'arte di un certo livello, per me sono tappe imperdibili. 


Foto credit arteworld.it 

Come raggiungere Roma? Il mezzo più comodo per raggiungere la capitale per me è il treno ad Alta Velocità: c’è la certezza di sedersi (contrariamente ad altre tipologie di treno), ci sono prese di corrente e wi-fi per lavorare o svagarsi, c’è la possibilità di acquistare snack, si arriva direttamente in centro città. Mi capita spesso di viaggiare Italo ed i suoi treni Milano Roma (e viceversa) perché in meno di tre ore raggiungo la meta in comodità, pronta a partire alla scoperta della città!


Si ringrazia Italo per la collaborazione





UN WINE TOUR IN VALPOLICELLA CON PAGUS

by 10:00 AM



Non ero mai stata in Valpolicella.
Mi vergogno un po' a dirlo, in fondo si trova ad una quarantina di chilometri da Padova tra il lago di Garda e Verona, ma per la nota legge del "tanto è vicino e prima o poi ci andrò", non ci ero mai andata.
Come vi ho già raccontato in altri articoli, sto cercando di recuperare e di conoscere più a fondo i luoghi che geograficamente mi sono vicini e che meritano di essere visitati.
Così da brava Veneta, amante del buon vino, ho dedicato una giornata alla scoperta di quest'area e dei prodotti che ha da offrire.
Mi ha accompagnata Pagus Wine Tour, un'agenzia che offre tour enogastronomici di gruppo e privati, in Valpolicella e nel territorio intorno alla città di Verona.
La zona è molto famosa per la coltivazione di vigneti per la produzione di vini quali l'Amarone DOC, o il Valpolicella e il Ripasso.
Il tour è esperienziale, guidato da persone competenti che introducono l'ospite in un mondo fatto di storia, tradizioni e gusto, e che soprattutto amano con passione il proprio lavoro.
Nel tour a me presentato abbiamo toccato tre tappe:

San Giorgio della Valpolicella e la sua Pieve
Da novembre del 2015 questo paesino è entrato a far parte dei borghi più belli d'Italia. Si trova immerso tra ulivi e vigneti e una sensazione di pace magnifica, sopra un monte che domina dall'alto la Pianura Padana, Verona e il Lago di Garda.
Le case sembrano la continuazione della roccia sulla quale sono costruite; pensate che  in passato, è stata una fortezza naturale raggiungibile solo attraverso un sentiero lungo e irto. Il nome del paese deriva dall'antica pieve in stile romanico sita nel centro della cittadina, che risale al 712 d.c. Al suo interno sono conservati affreschi che risalgono al dodicesimo e tredicesimo secolo.



Il negozio di Corrado Benedetti
Non è un semplice negozio, è un'esperienza vera e propria. Da tre generazioni vengono prodotti salumi e affinati e stagionati formaggi, mantenendo le tecniche di lavorazione tradizionali. Un tuffo nei sapori quello che ho fato attraverso una degustazione che ha deliziato il mio palato. Quello che i miei occhi hanno visto ha fatto poi conoscenza con il gusto: salumi, formaggi, mostarde, marmellate e l'Amarone a sigillare l'esplosione di sapori.
Ovviamente ho portato a casa un gustoso souvenir...




Corte Borghetti
A Corte Borghetti, Barbara mi ha portato a spasso tra i vigneti della sua Azienda Agricola, raccontando i segreti (non tutti eh) e i processi per ottenere uno dei vini più amati, l'Amarone con il suo sapore inconfondibile. Un lavoro che dura dodici mesi, non solo nel periodo della vendemmia come molti credono. Una magia quella del grappolo d'uva che si trasforma in un nettare divino grazie soprattutto alla passione per la terra e per l'uva.
Ho fatto una degustazione riscaldata dal calore di un caminetto e dalla luce traballante delle candele accese.L'intimità e l'accoglienza sono state superlative mentre bevevo il loro Valpolicella Classico DOC, il Valpolicella Superiore DOC, il Valpolicella superiore ripasso DOC e l'Amarone della Valpolicella DOCG; il tutto mangiando prodotti tipici della zona quali formaggi, salumi, marmellate e dolci. Devo dire la verità, è stata un'esperienza speciale, di quelle che ti restano dentro, con l'ebbrezza che solo il vino sa dare insieme ai racconti di una terra che ora non mi resta che continuare a scoprire. 




Perché quando un luogo ti dispiace lasciarlo, vuol dire che ha colpito nel segno e non resta altro che programmare un ritorno per scoprirlo ancora profondamente, perché sai già che nasconde dei tesori unici.



Esperienza in collaborazione con Pagus Wine Tour.

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GIARDINI VATICANI, TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE PER VISITARLI

by 2:30 PM



Qualche settimana fa ho passato un lungo week end a Roma.
Roma città eterna come eterno è il desiderio di tornarci, e così ho fatto.
Mi sono regalata per il mio compleanno qualche giorno tra presente e passato, solcando vie già viste e scoprendo qualcosa di nuovo.
Ecco, il nuovo mi sorprende sempre, mi incuriosisce, mi entusiasma.
E così questa volta ho deciso di visitare i Giardini Vaticani, quell'angolo di verde, pace e natura all'interno dello stato Vaticano; è un luogo che merita di essere visitato ed ora vi spiego bene il perché!
Ma andiamo con ordine.


Dei Musei Vaticani avevo sentito parlare molti anni fa da mia mamma, che durante uno dei suoi viaggi a Roma aveva deciso di visitarli. Non avendoli prenotati per tempo era riuscita ad inserirsi nell'unico gruppo disponibile con la guida che parlava inglese. Ma questo non ha assolutamente tolto fascino ad un posto che a distanza di anni mi racconta essere uno dei più belli mai visti.
Curiosa figlia di mia madre ho deciso di seguire il suo consiglio.
La visita ai Giardini Vaticani ha avuto una durata di circa due ore che sono letteralmente volate. La visita può essere fatta solo con una guida e su prenotazione, in un piccolo gruppo. Il mio gruppo era composto da circa quindici persone e la guida è stata eccezionale nel raccontare tutto sui giardini, con aneddoti e curiosità che ancora mi fanno riflettere.


I Giardini occupano due terzi della superficie della città del Vaticano (circa 23 ettari), proprio piccoli non sono eh, e sono il luogo di riposo e di meditazione del Papa, da quando nel 1279 il pontefice Nicolò III riportò la residenza papale dal Laterano al Vaticano.
Un'oasi di verde che quasi fa dimenticare di trovarsi a Roma, in una città che per quanto bella è pure molto trafficata. All'interno dei giardini i suoni sono ovattati, si sentono solo i cinguettii degli uccellini e quelli dei pappagallini che hanno deciso di stabilirsi tra gli alberi e di formare una vera e propria comunità. 
Passeggiare ammirando le bellezze della natura è l'attività principale da fare; la seconda, che arriva subito dopo, è ascoltare la storia e anche qualcosa di più, che piace sempre. Inutile dirlo la curiosità prende il sopravvento, insomma ho passeggiato dove passeggia il Pontefice, e questo è molto fico (si può dire?) che uno sia religioso o meno (e io sono nella categoria del meno!).


Troverete giardini in stile italiano, boschetti all'inglese, moltissime fontane che con il suono dell'acqua vi accompagneranno lungo il percorso e tantissime statue tutte con un significato ed una storia da raccontare; e poi piante a non finire, molte delle quali non  conoscevo, di una bellezza unica.
Il giardino delle rose è uno dei luoghi che più mi sono piaciuti: nonostante le rose non fossero più rigogliosamente in fiore, il loro profumo fluttuava ancora nell'aria su quella terrazza da cui ammirare il mondo esterno.


Lo so che aspettate le curiosità...ve ne dico solo qualcuna, altrimenti che sorpresa è?

Cosa che ignoravo totalmente è che all'interno dei giardini si trova la centrale trasmittente da cui Guglielmo Marconi, che in quel momento aveva di fianco Pio XI, mandò il primo messaggio radio della storia.

Nella parte alta dei giardini si trova l'eliporto che serve non solo il Pontefice ma anche le cariche istituzionali del parlamento Italiano.

I viali dei giardini ora sono asfaltati, ma non sono sempre stati così: per anni sono stati sterrati, e fu Pio XI a volerli asfaltare perché i suoi spostamenti avvenivano solo in auto, e quindi le buche e gli scossoni non sarebbero stati rilassanti quanto una strada bella levigata.

Paolo VI invece, si fece costruire un giardino pensile sopra il tetto dei suoi appartamenti; questo perché non amava molto stare all'aria aperta e così facendo poteva usufruire di un angolo di verde, privato!

Durante la passeggiata in questi luoghi carichi di fascino si è sempre accompagnati da una presenza unica al mondo. Sto parlando del "Cupolone" o la Cupola di San Pietro, che si può ammirare da quasi ogni angolo dei giardini. Una presenza che lascia sempre senza fiato, la sua bellezza rapisce e in un contesto del genere, ancora di più.



Dove si trovano i Giardini Vaticani?

I Giardini si trovano all'interno del Vaticano, l'entrata è la stessa dei musei vaticani, e sono facilmente raggiungibili con mezzi i pubblici. Le fermate della Metro sono Ottaviano e Cipro, mentre per il bus il più comodo è il 49 che ferma davanti ai Musei.

I Giardini Vaticani fanno parte dei Grandi Giardini Italiani, il network dei più bei giardini visitabili in Italia. Dateci un'occhiata perché ce ne sono davvero tanti e tutti bellissimi, e sicuramente qualcuno si trova vicino a casa vostra e nemmeno lo sapete.

Informazioni per la visita.

Per visitare i Giardini Vaticani è obbligatoria la prenotazione online. Tutte le informazioni utili, i giorni e le tipologie di visita le potete consultare sul sito ufficiale dei Musei Vaticani www.museivaticani.va 
Con il biglietto dei Giardini Vaticani si può accedere lo stesso giorno, a fine visita, anche ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina.



Articolo in collaborazione con I Grandi Giardini Italiani

MONTAGNANA, COSA VEDERE IN UN GIORNO

by 7:33 PM




Questo è un post dedicato ad una della meraviglie dietro casa.
Uno di quei luoghi dove passare una giornata, di quelle lente, per assaporare nuovi gusti e per stupirsi ancora una volta delle bellezze che abbiamo a portata di mano.


Montagnana si trova ad una cinquantina di chilometri da Padova, oltre i Colli Euganei, a sud in un tratto di pianura con una vista che spazia sul paesaggio circostante, facile meta,  per una gita fuori porta.
Il suo nome deriva da motta, cioè piccola collina e aeniana, che, in epoca imperiale, era una stazione postale lungo la strada romana.

C'è da dire che appena la si scorge, non si può che rimanere estasiati dalla sua magnificenza: la sua eleganza medioevale invita a visitarla in ogni suo angolo e non solo a conoscerne gli edifici ma anche a gustarne le prelibatezze che ha da offrire.
Per chi abita a Padova o nelle città limitrofe, una giornata è il tempo ideale da dedicarci, per chi viene da un po' più lontano consiglio di fermarsi per un fine settimana e di scoprire altri borghi nelle vicinanze e nei vicini Colli Euganei.

Cosa vedere, fare e mangiare a Montagnana?
Ecco le cinque cose che non dovete perdere!
  


Le mura

La cinta muraria di Montagnana è splendidamente conservata e catapulta il visitatore in quel medioevo fatto di cavalieri, battaglie e città da difendere. La loro circonferenza misura circa due chilometri e sono costituite da merli, torri, cammini di ronda e alloggiamenti per militi. A renderla così fortificata erano stati i Carraresi, Signori di Padova, che intorno la metà del trecento hanno voluto potenziare le difese contro i loro rivali di Verona, gli Scaligeri, così costruirono la nuova cinta con la trachite dei Colli Euganei. L'interno delle torri era utilizzato come magazzini e alloggi per i soldati.
Come in ogni città fortificata, o quasi, era stato scavato un grande fossato nel quale si immettevano le acque di un canale, ora prosciugato.
Le Mura di Montagnana hanno due accessi: uno a est in direzione di Padova e uno a ovest verso Verona.







Castello di San Zeno e Mastio di Ezzelino

Il Castello di San Zeno venne fatto costruire da Ezzelino III Da Romano e prende il nome dalla vicina omonima chiesa. Il castello si trova in una delle porte di accesso alla città: fino al milleottocento era circondato da un fossato, arma in più di difesa dalle battaglie e invasioni. In un secondo tempo, quando il dominio del territorio passò a Venezia, non ci fu più bisogno di difese e il castello venne adibito a magazzino per i raccolti, per poi diventare alloggio militare fino alla prima guerra mondiale.
Oggi il Castello ospita il Museo civico e la biblioteca. 
Si può salire sulla torre, il Mastio Ezzelino, e arrivare a quaranta metri di altezza per ammirare Montagnana dall'alto a trecentosessanta gradi. Da lassù la vista non è male, ve lo assicuro! 






Duomo di Santa Maria Assunta

La chiesa in stile tardogotico era stata commissionata dal vescovo di Padova e per volere degli abitanti della città. Da non perdere al suo interno la Trasfigurazione del Veronese e due affreschi attribuiti al Giorgione.

Mangiare prosciutto 

Da "brava" padovana per me Montagnana è sempre stata sinonimo di prosciutto crudo. Infatti segnatevelo bene bene è una cosa da provare assolutamente. Il prosciutto di Montagnana a marchio D.O.P è a dir poco irresistibile: dolce e saporito... e poi si scioglie in bocca! Vi ho fatto venire un po' di voglia? 
Se volete vedere e capire come questa bontà (assieme ad altre specialità venete) viene creata e lavorata, potete andare a far visita al salumificio Brianza, dove agli amanti degli insaccati sembrerà di stare in paradiso. Oltre a guardare, si può assaggiare!



Perdersi tra le vie 

Come in ogni città, trovo che passeggiare senza una meta, sia il modo giusto per scoprire angoli nascosti, botteghe artigianali, caffè dove fermarsi per una breve sosta. Montagnana non è molto grande, quindi anche per i più pigri sarà piacevole camminare in mezzo alla storia che ancora si riesce a percepire.



Informazioni utili

-Per qualsiasi richiesta e informazione sulla città di Montagnana consultate il sito visitmontagnana.it

-Ogni anno a maggio si tiene la Festa del Prosciutto... io direi che non potete perdervela!

 possibile visitare la città con una guida che vi spiega molto bene la storia di Montagnana e i suoi segreti, per esperienza affidatevi a Mirabilia.

-Dove mangiare tipico? Io ho provato Dulcis la bottega del gelato, che non fa solo gelati ma è un bistrot con piatti locali. Io ovviamente ho mangiato prosciutto di Montagnana, formaggi tipici e una buona birra Estense. Si trova in Piazza Vittorio Emanuele II e si può pranzare in esterno con una bellissima vista sul Duomo.



Articolo scritto in collaborazione con VIsit Montagnana.






BLUEWATER PANGLAO BEACH RESORT

by 2:52 PM




Durante il mio viaggio di quindici giorni nelle Filippine, ho dormito in vari posti, tutti caratteristici.
Alcuni un po' allo stato grezzo, altri in mezzo alla giungla.
Bungalow, hotel, resort mi piace mescolare vari stili, mi adatto a qualsiasi situazione, dal letto più scomodo del mondo alla stanza più bella e comoda.

A Panglao, una piccolissima isola collegata da un ponte alla sorella maggiore Bohol, ho soggiornato al Bluewater Beach Resort.

Qui ho trascorso gli ultimi giorni del mio splendido viaggio nelle Filippine: dopo aver preso aerei, barche e tricicli era arrivato il momento di passare un po' di tempo in totale relax e godere del meraviglioso mare e dei servizi che il resort mi aveva riservato.

Il Bluewater Panglao è un'oasi di pace e benessere perfettamente integrata con la natura circostante, e offre attività (non state a pensare ad animazione o simile eh) come uscite in barca, intrattenimento musicale tipico filippino durante la sera e momenti di gioco e scoperta per i piccoli ospiti.

Nessuna struttura che impatti il paesaggio, ma stanze immerse nel verde, con vista piscina, ampi spazi dove passeggiare, allenarsi e anche un orto da coltivare...



Le stanze
Mi è sfuggito un WOW appena ho aperto la porta a vetri per entrare nella stanza. Il motto dei Filippini è Amuna, cioè farti sentire che appartieni ad un luogo; ed è veramente questo che hanno fatto durante la mia permanenza, farmi sentire a mio agio, riuscendoci veramente bene.
La vasca è l'amore di tutte le instagramers che ne bramano una per farsi fotografare, hahha ci ho provato anch'io, ma poi ho deciso di farci solo un bagno! Devo dire che tutto era perfetto.






La cucina
Soprattutto piatti locali durante la colazione e le cene: sapori esotici realizzati con prodotti freschi locali. Il ristorante, Aplaya, che in Filippino significa mare, si trova in un ampio spazio all'aperto che si affaccia sul golfo di Bohol: un incanto per palati e vista!



Per i bambini
Un occhio di riguardo, ma diciamo pure due, ce l'hanno per i bambini, che in questo resort vengono coccolati e viziati con attività mai noiose, ma super divertenti.

Una merenda nel giardino. 

Provate ad immaginare di fare una merenda pomeridiana con Alice nel suo magnifico paese delle meraviglie, all'ombra di mango giganti, tè serviti su tazze finemente decorate, dolcetti posizionati su alzatine, cuscini colorati e fiori freschi ad adornare il tavolo. Non è la scena immaginaria di un libro, ma la reale merenda che i bambini (ma anche gli adulti) possono fare all'interno del resort. Io mi sono sentita una principessa (in costume da bagno) a gustare dolcetti, sandwich e tè speciale con la brezza marina che si insinuava tra le fronde.

Una lezione di cucina. 

L'influenza di master chef si fa sentire un po' ovunque, ma volete mettere far cucinare a dei bambini dei dolci tipici Filippini (che poi io ho assaggiato ovviamente)? Il mio Diego assieme alla sua amica Amanda si sono divertiti tantissimo a pasticciare, con mani e arnesi in pasta, sempre con la supervisione dello chef del resort. Sono stati bravissimi!

L'orto del resort. 

Il Bluewater Panglao ha un orto dove si coltivano verdura e spezie che vengono usate anche per la preparazione di alcuni piatti in cucina. Un aiuto importante lo possono dare gli ospiti, soprattutto i piccoli ospiti che con le mani nella terra piantano, trapiantano e sistemano piccole aiuole. Il divertimento è assicurato, scegliete però le ore meno calde per l'attività, per non rischiare insolazioni!

Qui un video (moooolto amatoriale) che riassume tutte le cose descritte qui sopra! 





Lo splendido viaggio è stato fatto in compagnia della mia amica Milena di 
Bimbi e Viaggi, ma mica ci siamo divertite noi eh...

Soggiorno e articolo in collaborazione con Bluewater Beach Resort Panglao

NATALE (E INVERNO) IN VALLAGARINA: TUTTI GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

by 11:04 PM

Il Natale in Vallagarina è una cosa seria e diventa un momento di magia anche per chi ha l'animo del Grinch. 

In effetti come si fa a resistere ai Mercatini di Natale in Trentino, all'atmosfera piena di luci e musica festosa, alla voglia di scoprire la montagna d'inverno e di mettere un paio di sci ai piedi?

Per chi non lo sapesse, la Vallagarina si trova in Trentino e il suo cuore pulsante è Rovereto, città che unisce la pianura alla montagna e che dà il benvenuto nella terra dove l'Adige fa scorrere le sue acque e dove il paesaggio alterna borghi, castelli, vigneti a moltissimi sentieri da percorrere in qualsiasi stagione a piedi e in bicicletta. Io amo tantissimo questi luoghi che ho visitato in diverse stagioni: offrono un mix di natura, arte, cultura, artigianato e cucina locale. Una visita in questa parte del Trentino non è mai sufficiente per coglierne tutta l'essenza e provare tutte le iniziative a disposizione.

Ma torniamo al Natale, che in montagna ha un'aura magica che avvolge come un manto nevoso grandi e piccini. Ed è per questo che la valle ha organizzato, per il periodo invernale fino al 6 gennaio, una serie di eventi sparsi per borghi e città da non perdere.

MERCATINI DI NATALE

Rovereto e gli altri paesi limitrofi ospitano i Mercatini Artigianali che ti conduranno nel pieno dell'atmosfera natalizia: dai palazzi barocchi di Ala a quelli ospitati nel cortile del castello di Avio, dai presepi monumentali per le corti di Nomi al Natale dell’Albero di Brentonico, le proposte sono tante e variegate, una per ogni borgo. Inoltre, per tutto il periodo i pregiati vini della valle potranno essere degustati durante gli appuntamenti di Sorsi di Natale (è l'evento giusto per me!), con eventi dedicati nel centro di Rovereto, nelle cantine aderenti e in tutti gli appuntamenti del periodo. Il vino scalda gli animi e lo spirito e se è buono come quello della Vallagarina, ancora di più.

IL NATALE DEI BAMBINI

Chi più dei bambini aspetta il Natale? Per loro sono in programma tantissime attività che si concluderanno il 6 gennaio con l'arrivo della Befana. 

- Il trenino di Natale che li accompagna nel clima festoso lungo le vie della città e del centro storico di Rovereto.

- La pista del ghiaccio pronta ad accogliere non solo i più piccoli a scivolare con i pattini.

- Ad Ala un intero palazzo è dedicato ai bambini con molteplici giochi e spettacoli ai quali partecipare.

- Al Castello di Avio (che si può raggiungere con una navetta gratuita) il mercatino è allestito all'interno delle mura merlate e viene organizzata la speciale caccia al tesoro che da sempre viene proposta durante l'anno alle famiglie, e che per il periodo sarà rivisitata con storie ed indizi a tema natalizio. Inoltre ci saranno speciali laboratori creativi per realizzare originali decorazioni natalizie e visite guidate; qui tutti i dettagli: Natale al Castello di Avio

- A Brentonico i bimbi potranno ascoltare le storie incantate ambientate nei magici boschi del Monte Baldo.

- A Ronzo-Chienis il 13 dicembre arriverà Santa Lucia con il suo asinello a raccontare storie a tutti i bambini che saranno presenti, e subito dopo offrirà cioccolata calda e per gli adulti vin Brulè.

IN VIAGGIO CON FORTUNA DINO

Fortuna Dino è il simpaticissimo dinosauro deperiano (dal nome del grande artista Depero), nonchè mascotte della valle che accompagna bambine e bambini (ma ci andrei volentieri anch'io) in un fantastico viaggio tra i luoghi della cultura in Vallagarina, spaziando tra arte, storia e scienza con laboratori creativi, visite guidate e immersioni nella natura. In questo viaggio non solo verrà premiata la curiosità di tutti con meravigliose scoperte, ma ci sarà un vero e proprio percorso dove per ogni tappa, visitando musei e castelli e partecipando a laboratori, si guadagnerà un timbro sulla tessera che riproduce il gioco dell'oca (qui trovate il programma: ci vado anch'io). Raggiunti almeno sette timbri, ci sarà un regalo da ritirare presso le sedi dei musei o all'Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo. Questa iniziativa è attiva tutti i fine settimana dell'intero anno! 

Ma perchè un dinosauro ti chiederai... A pochi chilometri da Rovereto, ai piedi del Monte Zugna si trova un luogo che conserva nella roccia migliaia di impronte di dinosauro e altre testimonianze sotto forma di fossili risalenti a duecento milioni di anni fa: è uno dei siti paleontologici più importanti di tutta Europa.

NON SOLO NATALE IN VALLAGARINA...

COSA FARE D'INVERNO A ROVERETO E D'INTORNI

L'ARTE DI GIOTTO E IL NOVECENTO

Dall'8 dicembre fino al 19 marzo 2023 al Mart (uno dei musei di arte moderna e contemporanea più belli in assoluto) ci sarà "Giotto e il novecento" dove una selezione di artisti presenterà 200 opere ispirate all'arte di Giotto, a me caro abitando a Padova e avendo visitato la sua opera più famosa: La Cappella degli Scrovegni. E proprio da questa comincerà il percorso, attraverso una installazione immersiva che la riproduce: l'arte avvolgerà il visitatore tra esposizioni ed installazioni accomunate dall'ispirazione a Giotto, studiato, imitato, o preso a modello di perfezione e spiritualità.

SARAJEVO 1992-1996. L'ASSEDIO PIU' LUNGO AL MUSEO STORICO ITALIANO DELLA GUERRA DI ROVERETO

Fino al 4 giugno 2023 al Museo storico della Guerra di Rovereto sarà possibile visitare un racconto fotografico di Mario Boccia scattato a Sarajevo tra il 1992 ed il 1996 per documentare i giorni dell'assedio: la città, le persone. Ha fotografato la vita. Una vita che andava avanti nonostante la guerra...

SABATI SERA SOTTO LE STELLE (O QUASI)

All'Osservatorio astronomico sul Monte Zugna, da dicembre a marzo sono in programma quattro appuntamenti che permetteranno di ammirare le stelle grazie ai telescopi che sono stati posizionalti ad un'altitudine di 1620 m. Sotto la cupola celeste si potranno utilizzare tre telescopi per osservare le stelle che abiteranno il cielo in questo periodo. Gli astronomi condurranno i visitatori a guardare i corpi luminosi anche ad occhio nudo approfondendo così varie tematiche sul mondo "spaziale". 

E se ami le stelle, l'osservatorio non è l'unico posto dove puoi vederle! A Rovereto, all'interno del giardino del Museo di Scienze e Archeologia si trova il Planetario dove nella sua cupola viene riprodotto un cielo realistico attraverso la proiezione dei corpi celesti e dei loro moti.

E SE AMI LA NEVE

Sei amante della neve e di tutte le attività che può offrire? La ski area Polsa-San Valentino-San Giacomo è il posto che fa per te. E' la prima stazione sciistica del Trentino con bellissime piste non solo panoramiche ma esposte al sole con una vista che si estende fino al Lago di Garda e alla valle dell'Adige. Ideale per le vacanze in target family è il campo per fare pratica: Polsa primi passi, un'area studiata ed attrezzata per bambini che si avvicinano per la prima volta al mondo dello sci, dove potranno prendere lezioni dai bravissimi maestri della Scuola Sci Monte Baldo. Non solo sci da discesa ma anche da fondo sulle cinque piste di San Giacomo di diversa difficoltà pronte ad accogliere gli amanti di questo sport (io per esempio lo preferisco alla discesa!).

Che ne dici, la Vallagarina ti sta incuriosendo? Di certo offre una multitudine di attività che vanno incontro a più gusti, dove non ci si può annoiare: il Natale da non perdere, l'arte, la natura, il mondo della neve e delle stelle. Un concentrato di curiosa meraviglia ti aspetta questo inverno, io se fossi in te non ci penserei due volte!

Per queste e altre attività ti invito a consultare il sito di Visitrovereto.it soprattutto per tutte quelle attività che necessitano di prenotazione!

E se non sai cosa regalare al tuo amico che ama la montagna....

IDEE REGALO A TEMA VALLAGARINA E TRENTO

Se sei alla ricerca di un regalo che unisce la montagna all'arte, il Museum Pass è quello che fa per te. E' una card che garantisce l'accesso gratuito ai principali musei e castelli del Trentino dedicata ai camperisti e a chi visita la zona in giornata. Può essere acquistata online e vale 48 ore che si possono estendere fino a 3 mesi. Un regalo originale  e sostenibile che tra l'altro potete trovare anche nei mercatini di Natale di Trento e Rovereto. Oltrettutto se viaggiate in famiglia la card si trasforma in family consentendo i trasporti e le proposte culturali anche ai minorenni. 

 


Articolo scritto in collaborazione con Visit Rovereto - Vallagarina - Monte Baldo

Tutte le foto sono state fornite da Visit Rovereto

HALLOWEEN E UNA CACCIA AL TESORO TUTTA PADOVANA!

by 12:09 PM






Scuri vampiri,
Occhi feroci,
Maghi barbuti,
Orride voci...


Dolcetto o scherzetto? Non ditemi che non festeggiate Halloween, questa consumistica e pagana festa che arriva (si dice) dagli Stati Uniti!
Si dice, perché mia madre mi racconta sempre che nel suo paesino natale si festeggiava qualcosa di simile. Non c'erano le zucche intagliate e molte altre cose, ma la sera del giorno dei morti si andava a spaventare le persone al buio, con lumi accesi e scherzi improvvisati! ci si divertiva così da ragazzi, mi dice ancora...
Me lo racconta da sempre e da sempre ne sono incantata! E questo molti anni prima del boom di questa festa!
Io la festeggio da anni, che vi devo dire, mi piace, mi piace l'autunno, i colori, l'aria frizzante e le zucche! 
Di solito ne compro una che più grossa non ce n'è e la intaglio. Non sempre il risultato è quello sperato ma ci provo, mi diverto, il senso è anche quello : divertirsi!
E quest'anno cosa farò?
Oltre ad organizzare una festina per il mio piccolo viaggiatore vestito da scheletro luminoso ed altri suoi amichetti, parteciperò ad un evento qui a Padova!
Una caccia al tesoro!
Penserete che non ho più l'età per queste cose, e a dire il vero l'ho pensato anch'io.
Ma poi ho pensato anche che divertirsi è uno degli scopi principali della vita, assieme al viaggiare, mangiare e ..... beh avete capito!

Play the City, in collaborazione con Padova Eventi ha organizzato una vera e propria caccia al tesoro nella mia città! Si andrà alla scoperta di miti, leggende e di antichi mostri (ho quasi paura) che hanno abitato Padova.
Quando? Venerdì 31 ottobre  e sabato 1 novembre.
Una caccia al tesoro Social! Eh sì, perché i giocatori, singolarmente o in squadra andranno alla scoperta della città con uno smartphone in mano, tra indizi e enigmi. Sarà una vera e propria sfida che verrà condivisa in tempo reale sui principali social network che andrà ad aumentare il punteggio di gara!
Non vi sembra un'idea carinissima?
Io farò squadra il 31 con un'altra blogger (che mi piace un sacco)! Valentina di Diarioinviaggio. Saremo in quattro in maschera per le strade di Padova a sfidare altre squadre...
Ci manca solo il nome da dare alla squadra, anzi se avete suggerimenti ne saremo felici!!!!
Ragazzi siete ancora in tempo per iscrivervi (qui le indicazioni), e se siete un po' troppo lontani seguiteci a distanza!


(photo credit tuttohalloween.it)






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