I MIGHTY 5 DELLO UTAH, I 5 PARCHI NAZIONALI DA NON PERDERE

by 6:39 PM


Durante il mio ultimo on the road nell'ovest degli Stati Uniti ho avuto il piacere di visitare uno stato, per me, nuovo: lo Utah.

Wow, per molti giorni non ho saputo che ripetere questa esclamazione perchè tutto, TUTTO, è di una bellezza incredibile.

I colori, la maestosità degli spazi e le strade che mentre le percorri sembra di assistere ad una proiezione cinematografica. 

A distanza di un anno sono ancora galvanizzata dal viaggio, che continua ad essere uno dei più belli che ho fatto. 

Un giorno, mentre ero al Red Reef Trailhead, (che fa parte della Red Cliff national Conservation Area) un canyon che si snoda tra gole e pozze d'acqua, corde con cui arrampicarsi e posti dove fermarsi ad ammirare le sculture della natura, mi si avvicina una ragazza, che era lì con suo marito, il bimbo piccolo piccolo e un cagnolone nero. 

"Ciao, da dove vieni?" e dopo le prime domande di approccio, la conversazione è finita con un: "Fantastico, vi state facendo i Big Five dello Utah!"

Big Five? Ma non sono i cinque grandi animali della savana Africana? 

In realtà sono anche i cinque più spettacolari e noti, grandi parchi di questo stato, meglio conosciuti come i Mighty Five, ognuno con le sue caratteristiche distintive. 

Poi ce ne sono molti altri, e vederli tutti in un unico viaggio è un po' ardua, di belli e meno belli, ma ecco, questi sono quelli che in una prima volta non possono mancare di essere visitati.

Io li metto secondo l'ordine del mio personale grado di apprezzamento. L'ultimo della lista è finito in fondo semplicemente perchè sono capitata in un periodo poco felice...

Info pratica: suggerisco vivamente di considerare l'acquisto del Pass Annuale per l'accesso ai Parchi. Con soli 80 dollari, avrete accesso a tutti i Parchi Nazionali degli Stati Uniti, e considerando il costo dei biglietti di ingresso, anche solo visitando tre parchi già avrete fatto un ottimo investimento.

Bryce Canyon National Park

Assolutamente il mio preferito. 

Immerso nel cuore dello Utah, il Parco Nazionale di Bryce Canyon è una sinfonia che tocca le corde più profonde dell'anima. Qui, la natura ha scolpito un capolavoro surreale, un'orchestra di pinnacoli di pietra rossa che danzano verso il cielo come giganti silenziosi e immobili.

Ad ogni ora del giorno il sole trasforma il rosso delle rocce in molteplici sfumature. Al tramonto, quando il sole cala dietro l'orizzonte, le rocce assumono tonalità di rosso fuoco e arancione incandescente, creando un'atmosfera magica. Ogni angolo di questo luogo incanta gli occhi con la sua bellezza e cattura il cuore con la sua maestosità.

Camminare tra le formazioni di "hoodoos" è come entrare in un altro mondo, un regno di roccia e stupore dove la dimensione del tempo si perde e ci si sente parte di un'epopea millenaria. Le rocce assumono forme straordinarie, come guardiani di un antico segreto che solo coloro che si avventurano qui possono scoprire.

Ci sono molti sentieri, di varie lunghezze e dislivelli tra i quali scegliere per immergersi, nel vero senso della parola, nel parco e ammirare come la natura abbia scolpito opere e le abbia fatte convivere con la vegetazione.

Molto bello il Navajo Loop Trail, un percorso ad anello lungo circa due chilometri e mezzo.per una durata di circa due ore totali, un po' per il dislivello, un po' perchè ci si ferma spesso per ammirare e fare foto.

Iniziando dal Sunset Point, il sentiero si snoda attraverso un suggestivo canyon, offrendo ai visitatori una vista ravvicinata delle formazioni di pietra dal caratteristico colore rosso. Le pareti del canyon si ergono maestose, creando un sentiero avvolto dalla grandiosità della natura.

Il sentiero attraversa alcune delle famose formazioni di hoodoo, come Wall Street, Twin Bridges e Thor’s Hammer.

Per visitare il Parco Nazionale di Bryce Canyon ho fatto base a Panguitch al Days Inn by Windham Panguitch,, a mezz'ora di strada dall'ingresso del Parco.


Canyonlands National Park


Canyonlands non è solo un parco nazionale, è un invito a contemplare la bellezza selvaggia e incontaminata della terra, a celebrare la sua forza e a rispettarne la fragilità.

Si trova vicino a Moab (dove tra luglio ed agosto la temperatura supera facilmente i 45 gradi) ed è diviso in quattro distinte sezioni: Island in the Sky, The Needles, The Maze e Horseshoe Canyon Unit.

Ospita spettacolari paesaggi desertici, gole e valli profonde scavate dai fiumi: qui, la terra stessa sembra cullare l'anima di chiunque abbia il privilegio di camminarvi.

I canyon che si aprono di fronte ai visitatori sono come cicatrici antiche sulla pelle della terra, testimonianze di un passato che risale a milioni di anni. Le pareti rocciose si ergono come giganti silenti, osservando il passare del tempo con saggezza inalterata.

A vederlo tutto non basterebbe un mese quindi vi consiglio quello che ho visto io:

Escursione a Mesa Arch. Mesa Arch è un tesoro nascosto. Si tratta di un arco naturale spettacolare che si affaccia su uno dei paesaggi più incredibili e iconici dell'ovest americano.

Questo arco, in apparenza delicato, si estende come un ponte di pietra che abbraccia il vuoto sospeso sopra una scogliera. Ho avuto la fortuna di vederlo senza gente, perchè era appena passato un acquazzone, ed è stato un momento meraviglioso, di quelli in cui mancano le parole, ma che va bene anche non cercarle e stare in silenzio, ascoltando il vento. Quasi da piangere dall'emozione, davvero.

Per visitare il Parco Nazionale di canyolands ho fatto base a Moab, dormendo all'Hampton Inn Moab, a 40 minuti dall'Island in the Sky visitor Centre.


Arches National Park

Si trova nelle vicinanze di Moab, ed è famoso per le sue oltre 2.000 formazioni di archi di pietra naturale. Qui, nella magia del deserto dello Utah, gli archi di pietra naturale si ergono come testimonianze silenziose di un amore eterno tra la terra e il cielo.

C'è un'armonia perfetta tra la delicatezza degli archi e la forza indomita della natura che li ha creati. Ogni arco ha la sua personalità, la sua storia da raccontare, e sembra che ogni roccia sia stata plasmata con cura e amore da mani invisibili.

Devo dire che, quando ci sono stata, la pioggia ha fatto in modo che mi godessi il parco con poca gente, ma soprattutto senza troppo caldo. Entrando alle sette di mattina sono riuscita a fare un paio di escursioni: questi panorami me li sono raccolti tutti per tenerli stretti e non farli mai andare via. 

Escursione n. 1 Delicate Arch

Questo è il sentiero più famoso del parco che arriva all'arco che tutti abbiamo visto sulle guide, il Delicate Arch. Viene classificato come sentiero con difficoltà alta; diciamo che non è in sè molto faticoso, ma esposto e su terreno particolarmente scivoloso, e in caso di pioggia il rischoi aumenta. Non voglio spaventarvi ma bisogna avere scarpe adeguate e non con la suola liscia, io ho visto gente impanicata dalla pendenza perche non rusciva a stare in piedi. Io stessa, pur avendo scarpe da trail, una volta arrivata alla fine del percorso mi sono seduta perchè non mi sentivo sicura e avevo paura di scivolare, quindi l'arco l'ho visto dall'alto, e devo dire che forse è anche la vista migliore. il percorso è di circa 5 chilometri, calcolate un tempo di due ore abbondanti.

Escursione n. 2 Landscape Arch

Landscape Arch si erge come un ponte di pietra sospeso nel tempo, testimone silenzioso di millenni di evoluzione geologica: è il più grande arco del mondo.

L'arco è caratterizzato da una forma lunga e sottile, che lo rende uno dei più lunghi al mondo. La sua elegante arcata sembra sfidare la forza di gravità. Il sentiero è molto facile senza particolari attenzioni ed è lungo circa due chilometri e mezzo. Parte dal Devils Garden trailhead parking area.

Ad oggi per visitare il Parco è necessaria la prenotazione per contigentare le entrate. Tutte le info necessarie le trovate nel sito ufficiale National Park Service.


Capitol Reef National Park 

Capitol Reef National Park è un'affascinante area protetta situata nel sud dello stato dello Utah. Caratterizzato da scenari spettacolari, il parco nazionale è noto per i suoi colorati canyon, formazioni rocciose uniche e una storia geologica intrigante. 

Ecco alcune caratteristiche salienti di Capitol Reef:

Geologia Unica: Capitol Reef è famoso per la "Waterpocket Fold", una piega monoclinale che si estende per circa 160 chilometri attraverso il parco. Questa formazione rocciosa ha creato un paesaggio unico con canyon profondi, formazioni di rocce multicolori e gole strette.

Capitol Dome: la caratteristica principale del parco è il "Capitol Dome", un'imponente formazione rocciosa che assomiglia alla cupola di un edificio, da cui deriva il nome del parco.

Scenari Panoramici: Capitol Reef offre spettacolari vedute panoramiche, con canyon profondi, altipiani desertici e formazioni rocciose scolpite dal vento e dall'erosione. L'area è attraversata dalla Scenic Drive, che offre viste spettacolari e accesso a numerose escursioni.

Orchard Historic District: questa area del parco conserva gli insediamenti pionieristici del periodo degli anni '30 e '40, tra cui frutteti storici, capanne e il Fruita Schoolhouse. E proprio in uno di questi frutteti ho mangiato una torta di mele stratosferica sia per gusto che per dimensioni: una porzione poteva sfamare benissimo cinque persone. In zona ho fatto un pic nic in mezzo al verde lungo le rive di un ruscello in compagnia di qualche cervo curioso.


Cielo Stellato: Capitol Reef è anche designato come International Dark Sky Park, il che significa che offre condizioni ideali per l'osservazione delle stelle grazie alla scarsa presenza di luce artificiale. Ho visto una stellata incredibile proprio fuori dal cottage dove ho dormito, una delle più belle della mia vita.

Durante la mia permanenza al Capitor Reef le segnalazioni di Flash Flood sono state più di qualcuna, quindi molte escursioni non le ho potute fare, anche se ho visto molte persone addentrarsi in canyon e gole: troppo previdente io, o troppo poco loro?

Un'escursione molto carina da fare è il Sentiero Hickman Bridge.

Il sentiero Hickman Bridge si imbocca lungo la State Route 24, poco più a est del Visitor Center. Il percorso è lungo circa 1.6 chilometri (andata e ritorno), con un dislivello moderato. Il tratto più ripido è quello iniziale, lungo il Freemont River: ci sono gradini di roccia che appianano alcuni dei punti più accidentati del sentiero, ma la maggior parte del percorso è su terra e rocce, ben segnalato: di conseguenza è facile orientarsi senza possibilità di perdersi. 

In estate, vi consiglio vivamente di evitare le ore più calde perchè non presenta particolari zone di ombra dove ripararsi e il caldo è notevolmente impegnativo. Portatevi quindi cappello, acqua e mi raccomando, come sempre, scarpe da trail.

Ho dormito appena fuori Torrey in un piccolo cottage in legno The Mills Cabine and Lodge (che trovate digitando su google).

Zion National Park 

Situato nel sud-ovest dello Utah, è famoso per i suoi maestosi canyon di arenaria rossa, scolpiti dall'erosione del fiume Virgin.

Offre spettacolari sentieri escursionistici, tra cui l'icónica Angels Landing e il famoso Narrows.

Tutto bello sulla carta, ma bisogna anche azzeccare la giornata giusta, che non è stata la mia eh eh, e gli ha fatto vincere l'ultimo posto della classifica. 

Parto col dire che quel giorno era particolarmente affollato e arrivare dagli altri parchi in cui le persone incontrate a volte si contavano sul palmo della mano non è stata una buona presentazione.

Il parcheggio interno al parco era completo e ho dovuto parcheggiare all'esterno ad una cifra che copriva una cena per tre; la fila per prendere la navetta interna è stata imbarazzante quindi mi sono un pochino demoralizzata in partenza...per poi vedere che il sentiero che avrei voluto fare, ovvero il Narrows (i visitatori camminano direttamente nell'acqua, in un percorso che si alterna tra pietre levigate e passaggi più profondi) aveva un'allerta arancione per inondazioni e il corso d'acqua era fangoso a causa delle forti piogge dei giorni precedenti. Nonostante gli avvisi moltissime persone si sono addentrate nel canyon: davvero non capivo se i Ranger del Parco sono troppo allarmisti o se i visitatori se ne fregavano totalmente. Qualche giorno dopo, tuttavia, una piena ha sorpreso gli escursionisti.



Non è stata una bella esperienza è vero, ma forse era solo il momento sbagliato: se lo Zion è classificato come uno dei parchi più belli ci sarà un motivo. Non mi resta che riprovarci la prossima volta.

Per visitare il Parco Nazionale di Zion ho fatto base a Saint George al Ramada by Windham St. George.


Ognuno di questi parchi nazionali offre una esperienza unica e mozzafiato, con paesaggi e formazioni geologiche straordinarie. Sono mete popolari per gli amanti della natura, gli escursionisti e gli appassionati di attività all'aperto.

Mi ritrovo spesso a pensare a quanta meraviglia e maestosità ho visto, agli spazi incredibili in cui cercare l'orizzonte, ai colori incredibili che come una fotografia sono stampati nella mia memoria.

Ho amato questo viaggio perchè mi ha permesso di respirare in vasti territori, di vedere come la natura ha plasmato opere d'arte di un valore inestimabile.



Le foto in questo articolo sono di mia proprietà, se ne vuoi prendere una basta chiedermelo o citarmi nel caso le publicassi. Grazie!

VIAGGIO IN GIAPPONE: ITINERARIO DI 10 GIORNI TRA TOKYO E KYOTO

by 6:32 PM

Si parla spesso del mal d'Africa, ma questa volta io mi sono portata a casa il mal di Giappone.

Scrivo questo primo post sul mio ultimo viaggio sorseggiando un tè matcha in una tazza artigianale acquistata a Kyoto.

Come sempre mi preme dire che ognuno di noi viaggia secondo il proprio stile, i propri tempi, le proprie possibilità e le proprie modalità, quindi questo post vuole essere un calderone di spunti e informazioni che possono essere utili anche presi singolarmente.

Devo dire che per questo viaggio mi sono dedicata molto all'organizzazione, insomma più del solito, perchè io sono una persona che in un viaggio lascia un po' di spazio anche al caso e all'improvvisazione; tuttavia, avendo a disposizione 10 giorni e tantissime cose da vedere ho cercato di avere un piano abbastanza schedulato (ma la verità è che le attività impreviste, che mi piacciono, ci sono comunque state).

Ho visto tutto quello che mi ero prefissata? Ovviamente no hahha, ma è andata super bene comunque!

Mi sono concentrata su Tokyo, Kyoto e dintorni, e gli stimoli, le cose da vedere, fare e provare sono davvero tantissimi.

Il Giappone è un posto incredibile, come ti giri c'è un wow che esce con prepotenza dal cuore e il cibo mi ha conquistato come potrebbe conquistarmi Pedro Pascal ad un appuntamento al buio. 

Il Giappone viaggia avanti nel futuro con la tradizione di un passato che ha lasciato meraviglia. Poi ci sono come in qualsiasi posto del mondo i lati negativi, ma vorrei soffermarmi solo su quelli belli, quelli che mi hanno accompagnato in un viaggio sorprendente.

Ancora prima di ritornare a casa, mi sono ripromessa di tornarci, presto.

VOLI

Il tema voli quest'anno è stato molto sentito per qualsiasi destinazione extraeuropea. È stato il costo che ha più inciso su questo viaggio. Ho acquistato il volo con mesi di anticipo, ad un prezzo non proprio economico, ma tra i più economici per viaggiare ad agosto. Ho prenotato con ITA Airways al costo di 900 euro circa. Volo molto comodo (in termini di logistica) perchè è diretto da Roma a Tokyo, in 12 ore. 

Partendo io da Venezia avevo solo 45 minuti di volo in più da aggiungere.

Su ITA non mi soffermo haha, non la amavo quando era Alitalia, non è che ora sia particolarmente cambiata, però davvero un volo diretto è un notevole risparmio sul tempo.

JAPAN RAIL PASS - SHINKANSEN/BULLET TRAIN & Co.

Qui ci si deve armare di pazienza, che io spesso non ho, perchè all'inizio sembra tutto molto complicato, e in effetti lo è. Dai scherzo, non è complicato, ma un po' laborioso capire come funziona: io mi sono affidata ai consigli di Patrick Colgan con il suo articolo Giappone in treno: guida al Japan Rail Pass, il fondamentale pass per girare lo stato. Spiega molto bene TUTTO.

SUICA

Suica è una carta prepagata ricaricabile da utilizzare per i mezzi pubblici (ma anche per fare shopping). La Suica è molto comoda e pratica perchè evita di fare ogni volta il biglietto per prendere un mezzo di trasporto. La si può acquistare nelle principali stazioni della JR East, presso i comodi distributori automatici sparsi un po’ in tutte le stazioni.

VISTO

I cittadini italiani in viaggio verso il Giappone per motivi turistici e personali, per soggiorni non superiori a 90 giorni, non hanno bisogno di un visto. Ovviamente dovete avere un passaporto in corso di validità.

All'arrivo in aeroporto vi verrà chiesto di compilare della documentazione che include le procedure di immigrazione e i controlli doganali. Per velocizzare la cosa potete farla online registrandovi al sito Visit Japan Web.

VARIE ED EVENTUALI

Il Giappone nel periodo estivo è 7 ore avanti rispetto all'Italia. Il fuso verso est lo gestisco sempre (abbastanza) bene, anche al ritorno, rispetto a quando viaggio ad ovest. Per me resta sempre un mistero perchè quando ci sono queste differenze di orario mi sembra sempre di viaggiare nel tempo, ed è una cosa che adoro.

La moneta è lo Yen che che vale al momento 0,0063 euro. Secondo voi me lo ricordavo ogni volta che dovevo acquistare qualcosa? Ovviamente no, e meno male esistono le calcolatrici. Ho notato che il Giappone per moltissime cose è molto più economico rispetto all'Italia, in primis per il mangiare.

Ad agosto in Giappone fa caldo, anzi molto caldo, perchè c'è un'umidità mista ad un phon caldo continuo che ti appiccica addosso qualsiasi cosa. La stagione delle piogge non è ancora finita ma fortunatamente ho trovato solo tre acquazzoni passati molto velocemente. Pensavo, da brava veneta che essendo abituata alla pianura padana potesse essere una passeggiata, invece è stato più un trekking. Apparentemente quest'anno è stato comunque un caldo eccezionale, quindi prendete con le pinze quanto ho scritto. Ad ogni modo, il clima non ha influito in modo determinante sulle cose da fare e da vedere: io sono slow in ogni viaggio, questo non ha fatto eccezioni. Ecco, l'unico vero neo è che si passa dai 35 gradi esterni ai 20 interni in un battibaleno e quindi meglio avere in borsa un foulard o un giacchino all'occorrenza. Perciò, se volete fare un viaggio in Giappone e potete farlo solo ad agosto, non spaventatevi per il meteo e fatelo!

GIORNO 1 TOKYO

12 ore di volo ed un fuso orario di 7 mettono a dura prova: appena atterrata la voglia di sdraiarsi su un letto dove addormentarsi in tre secondi è stata forte...invece no, dopo un pranzettino e giretto nel quartiere Kanda (dove avevo l'hotel), mi sono diretta al quartiere di Asakusa a visitare il Tempio Sensoji e i dintorni in un'atmosfera che mi ha travolto, ricevendo un impatto caloroso (e non solo per il clima), facendo un tuffo in una tradizione, per me, fino a quel momento, lontana.

  • Kanda 
  • Asakusa, Sensoji Temple

GIORNO 2 TOKYO

Mesi prima di partire avevo prenotato la visita al Team Lab Planets, una sorta di museo esperenziale e sensoriale che si è rivelato essere qualcosa di incredibile! Quindi ho deciso di visitare un pezzettino del quartiere di Odaiba che si può raggiungere con la Yurikamome, la monorotaia sopraelevata che collega la stazione di Shimbashi all'isola; è completamente automatizzata e se sali sulla prima carrozza lo spettacolo è assicurato. Ho visitato:

  • Fuji tv building 
  • Gundam gigante
  • Team Lab Planet
Mi sono spostata nel quartiere cool di Ginza per poi dirigermi nel quartiere (per me ancora più cool) di Akihabara, tappa obbligata per gli appassionati di manga e anime.


GIORNO 3 GITA FUORI PORTA A KAMAKURA

In quarata minuti di treno da Tokyo si raggiunge la città sul mare di Kamakura. Qui le cose da fare e da vedere sono tante, io ho visto:

  • Tempio Engaku-Ji
  • Tempio
  • Spiaggia
  • Il grande budda
GIORNO 4 TOKYO - KYOTO

Con lo Shinkansen (o bullet train...lo avete visto il film?) in circa due ore e quaranta e punte di 320 km/h si raggiunge la splendida Kyoto. Kyoto mi ha conquistato ed ha sorpassato in poche ore Tokyo, eh capita!

Il pomeriggio e la sera sono state dedicate al vagare senza meta per perdersi nella bellezza del quartiere Gion al di qua e al di là del fiume...magia.

GIORNO 5 KYOTO
Una giornata piena di cose belle ed emozioni cominciando dal quartiere Higashiyama fino a raggiungere il Kiyomizu temple.
Nel pomeriggio ho partecipato alla cerimonia del Tè sulla strada per Arashiyama dove si trova la famosa foresta di bambù. Decisamente una giornata piena ed intensa ma di un valore in fatto di emozioni e bellezza inestimabile.
  • Higashiyama
  • Kiyomizu temple
  • Cerimonia del Tè 
  • Arashiyama


GIORNO 6 KYOTO + GITA IN SERATA AD OSAKA

Altra giornata piena, ma davvero con calma soprattutto per godere di tutto e per non vedere di fretta e poi via. Al mattino ho fatto una cosa forse un poco turistica ma che mi è piaciuta molto, la vestizione con il kimono e passeggiata nel quartiere di Gion. Tappa poi al mercato di Kyoto che si è rivelato interessante soprattutto per lo street food. E gitarella ad Osaka per cena (si arriva da Kyoto in treno in una mezzoretta) dove ho potuto avere un assaggio di un'altra città incredibile.

  • Vestizione Kimono
  • Quartiere Gion
  • Mercato
  • Osaka per cena

GIORNO 7 GITA A NARA

La giornata è iniziata con un treno verso sud con prima tappa al bellissimo Fushimi Inari Shrine, il tempio  dedicato a Inari, la divinità del buon raccolto e del successo negli affari che è caratterizzato da una serie di torii (porte) rossi che si estendono sul pendio di una collina. seconda tappa Nara, la città che con i suo cervi sika è diventata nel 1998 patrimono dell'umanità dall'Unesco.

Giornata felicemente conclusa a Kyoto in un Karaoke!

  • Fushimi Inari Shrine
  • Nara

GIORNO 8 KYOTO - TOKYO

Rientro a Tokyo sempre con lo Shinkansen (al quale vengono girati i sedili in base la senso di marcia) e check-in in un nuovo hotel vicino al quartiere di Shinjuku.

Resto della giornata dedicata a Shibuya e dintorni, Shinjuku e il giovane e davvero bello quartiere di Harajuku.

GIORNO 9 TOKYO

Per l'ultima giornata intera sotto un acquazzone sono ripassata nel quartiere di Shinjuko, perchè con la luce beh è tutto diverso. Sono salita al piano 51 del Palazzo del Governo Metropolitano che gratuitamente offre una panorama incredibile sulla città. Dopo di che mi sono diretta verso la Tokyo Tower e il quartiere circostante scoprendo altre chicche e mangiando un ultimo ramen pazzesco.

  • Shinjuko
  • Tokyo Tower e il quartiere circostante

GIORNO 10 TOKYO E RIENTRO IN ITALIA

Qualche spesa nei dintorni, un assaporare ancora qualche ora di Giappone, tra il profumo di cibo di strada, il chiacchierio silenzioso e non caotico, l'ordine e la pulizia, e quell'atmosfera difficile da descrivere, almeno per il momento, quella che già con un misto di nostalgia ti fa pensare che ritornare sarà una promessa per il futuro.

Sia a Tokyo che a Kyoto ho dormito in due posti differenti. A Tokyo per riuscire a visitare meglio due parti della città, che come tutti sappiamo è molto grande In questo modo ho dedicato meno tempo agli spostamenti. 

A Kyoto ho provato due sistemazioni diverse, un hotel e una casa tipica.

DOVE DORMIRE A TOKYO

Nel carinissimo quartiere di Kanda a poche centinaia di metri dalla stazione. Stanze piccole come in tutti gli hotel giapponesi, ma pulito e con tutto il necessario compreso tè, caffè.

Stanza ancora più piccola dell'hotel precedente. Io viaggio leggera ma ho comunque avuto difficoltà ad aprire le valigie! Bellissima vista dalla finestra, possibilità di fare l'onsen all'interno dell'hotel. 

DOVE DORMIRE A KYOTO

Questo è un piccolo e carinissimo hotel nel quartiere Shimogyo Ward, a due passi dalla fermata del bus ma comunque vicino al centro con una piacevole passeggiata. Stanza piccina ma con ogni comfort e con possibilità di usufruire di lavatrice e asciugatrice.

Casa giapponese incantevole che si affacccia in un piccolo giardino zen.Si dorme sui futon e il bagno tipico totalmente in legno dove, come da tradizione ci si lava in esterno per poi immergersi nella vasca.

In nessuno degli hotel ho scelto la colazione per poter provare vari localini per le città. Scelta azzeccata, per la vasta e varia scelta.


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ALA CITTÀ DI VELLUTO 2023

by 3:20 PM





Ala è una graziosa cittadina nella provincia di Trento, nel cuore della regione montuosa del
Trentino e si estende lungo la valle del fiume Adige in Vallagarina.

La storia di Ala risale a tempi antichi, con storici segni di insediamenti umani che risalgono all' età del ferro. Nel corso dei secoli, la città è stata poi influenzata da diverse culture e dominazioni, inclusi i Romani, i Longobardi e l'Impero Austro-Ungarico.

PERCHÉ SI CHIAMA CITTÀ DI VELLUTO?

Si racconta che due pellegrini genovesi arrivarono in Vallagarina nel Settecento per esercitare la professione di tessitori di velluto, arte in cui erano abili maestri. Di lì a breve sorse la prima fabbrica di velluti dando il via ad un periodo di grande prosperità grazie alla seta, alla bachicoltura e appunto ai meravigliosi velluti. 
Pare ci fossero otto filatoi, tre tintorie, molini, fucine e folloni: deve essere stata un incanto!




ALA CITTÀ DI VELLUTO 7-8-9 LUGLIO 2023 26^ EDIZIONE

Il festival della città di velluto quest’anno si aggiudica la 26° edizione tra corti e giardini, tra piazze e palazzi del centro storico di Ala: vuole far rivivere l’incanto di trovarsi in un’epoca antica, in un contesto magico.

Non è un sogno, son desto.

I visitatori si ritroveranno in una dimensione quasi irreale: gli adulti e i bambini, avranno la possibilità di vivere per qualche ora in un passato lontano e in un susseguirsi di emozioni.

Un evento che fa un viaggio del tempo a ritroso ma dove le innovazioni non mancheranno, con un occhio di riguardo anche per l’ambiente con l’applicazione dei criteri legati al marchio Eco-eventi Trentino.

E poi, dopo il recente ottenimento del marchio Family in Trentino, tantissimi saranno gli
intrattenimenti dedicati alla famiglia in particolare nella giornata di domenica: un susseguirsi di spettacoli e attività con poteri straordinari.

Ci saranno tante attività e moltissimi spettacoli; per citarne alcuni Andrew Basso incluso tra i
migliori maghi ed escapologi del mondo e Paolo Fresu con l’orchestra dei Virtuosi Italiani.

Ovviamente il principale protagonista dell’evento e filo conduttore sarà come sempre il velluto che sfilerà tra le vie della città come un compagno di avventura, un richiamo al passato, un desiderio per il futuro.

Immancabili le mostre, le visite guidate e le locande che prepareranno e serviranno piatti squisiti della tradizione trentina e magari anche di quella magica…


Vi condivido qui alcune anticipazioni che alimenteranno la vostra curiosità (la mia è già ben
alimentata ahhaha).

In piazza S. Giovanni alle 21.30
Venerdì 7 luglio


ANDREW BASSO - SPETTACOLO DI MAGIA, ILLUSIONISMO E ESCAPOLOGIA

Eletto come l’erede di Houdini e rockstar della magia, Andrew Basso porterà ad Ala uno
spettacolare show in cui presenterà il suo miglior repertorio di magia e dove gli spettatori
prenderanno parte a tanti numeri di abilità, quindi pronti ad alzare la mano se dal palco vi
chiedono “C’è qualche volontario tra il pubblico?”.



Sabato 8 luglio
IL RESPIRO DEI SOGNI - un viaggio fantastico con la musica senza età

Paolo Fresu tromba e flicorno
Alberto Martini primo violino e direttore
I Virtuosi Italiani


Paolo Fresu, uno tra i più talentuosi trombettisti al mondo incontra I Virtuosi Italiani, uno degli ensemble più eclettici e apprezzati del panorama contemporaneo.
Si sveleranno le affinità tra approccio ritmico e armonico della musica barocca e quello tipico del jazz, accostando composizioni di Monteverdi, Bach, Vivaldi a quelle di Uri Caine, Richard Galliano, Daniele di Bonaventura e dello stesso Fresu.



Domenica 9 luglio
SONATA PER TUBI
 

Uno spettacolo di circo contemporaneo che ricerca le possibilità musicali di oggetti ed attrezzi di circo, trasformandoli in strumenti musicali attraverso l’ingegno e l’uso della tecnologia.
Si racconterà di una ragazzina adolescente, principessa moderna che sconvolge ogni armonia. Il mito principale degli adolescenti di tutto il mondo è quello dell’eroe, e in ogni adolescente c’è, nella fantasia, nei pensieri e nelle zone più profonde dell’animo, l’esigenza di fare qualcosa di eroico, di particolare, che sia al di fuori della quotidianità per diventare adulti.

Durante tutti i giorni dell’evento potete trovare


SCUOLA DI MAGIA “LE ARTI MAGICHE NELL’INCANTO DEL VELLUTO” 
17:30 Palazzo Angelini

Volete imparare la nobile arte della prestigiazione insieme ai maghi della compagnia del magico Camillo. Beh, questo è il posto giusto!
L’esibizione degli allievi della scuola di magia è una bellissima occasione per mettersi alla prova, misurarsi con il confronto di un vero pubblico sfoderando le bacchette, perché si sa, la magia è sempre dietro l’angolo.

Altri intrattenimenti


FIABE IN MUSICA... e il sogno realtà diverrà
a cura di Fondazione Aida


Avete mai sognato, almeno una volta nella vita, di volare sul tappeto volante insieme ad Aladdin e Jasmine? Io sì... E di fare un bagno in fondo al mare con Ariel e Sebastian? Ovviamente sì…Di vivere un amore puro e incondizionato come quello della Bella e la Bestia o di fare visita ad Elsa e Anna nel freddo regno di Arendelle per poi farsi scaldare dai caldi abbracci di Olaf? Secondo voi?...
Questo sarà un indimenticabile viaggio attraverso le più belle colonne sonore dei fantastici cartoni animati della Walt Disney, dove la magia, come sappiamo è di casa.

SOGNI ALLO SPECCHIO
Spettacolo a cura della compagnia LUPUS IN FABULA

Parole, musica e danza faranno riflettere se sognare sia davvero un viaggio felice verso la nostra meta o un vagabondare incantato senza ritorno.

VELLUS
a cura di Collettivo Clochart


Questa è una performance audio visiva immersa in spazi non convenzionali. Ci saranno volti che diventano evanescenti e mutevoli maschere virtuali che si tessono come trame di velluto.
Una drammaturgia che volge lo sguardo sulle condizioni in cui versa il pianeta terra ed un sound design tessuto sui corpi di performer in una installazione unica e di forte impatto visivo.




Laboratori a cura del Muse - Museo delle scienze di Trento
LE ILLUSIONI OTTICHE –  dai 6 anni.


Si sa, alcune immagini ci ingannano: sembrano in movimento, cambiano colore o non riusciamo a distinguerne la dimensione. Armati di carta e forbici verranno svelati i misteri di alcune delle più famose illusioni ottiche. Non crederete ai vostri occhi!


GLI INGREDIENTI DELLO STREGONE – dai 5 ai 10 anni

Fuochi d’artificio, cristalli e polveri magiche: dalla prima colazione ai cenoni di fine anno,
scopriremo come particolari oggetti, che in natura hanno forme perfette e colori sgargianti, ci
tengano compagnia ogni giorno.
Un laboratorio pieno di esperimenti per conoscere il meraviglioso mondo dei minerali.
Uno degli Spettacoli itineranti nelle vie del centro storico

SKY WHALE – per le vie del centro – 
a cura di Acqualta Teatro


Una gigantesca Balena è uscita dall' oceano, chiamata dall' amica terrestre, insieme compiono una passeggiata per la città. La balena è sempre stata curiosa di sapere cosa succede lassù, e la sua amica la accompagna: Danzeranno insieme, giocheranno con la gente nelle piazze e nelle strade...
Non è così facile vedere una balena volante, è come un sogno che si avvera.
antissimi anche i laboratori proposti dalle Magiche Associazioni del comune di Ala.




Io purtroppo non potrò esserci ma mi piacerebbe che i vostri occhi si meravigliassero della magia.

Perché la magia è quel brivido che ti attraversa quando ti ritrovi davanti a qualcosa di straordinario e inspiegabile. È un incantesimo che ti cattura e ti fa dimenticare il mondo reale, portandoti in un regno di meraviglia e stupore.

Per consultare il programma completo vai su cittadivelluto.it e per altre info visita il sito
visitrovereto.it





Articolo in collaborazione con Visit Rovereto


FINE SETTIMANA A ROVERETO E DINTORNI

by 10:20 AM



Rovereto è un’adorabile città in Trentino, a circa una mezz’ora di auto dal capoluogo e dal lago di Garda, famosa per le bellezze naturali, la sua ricchezza storica, culturale, artistica e per le moltissime attività ed eventi a cui poter partecipare.

Una città ideale, mi preme proprio dirlo, perché oltre ad offrire molte cose da fare e vedere ci si vive bene. Negli anni ho avuto modo di visitarla in stagioni diverse e ha insieme tutte quelle caratteristiche che fanno pensare ad un luogo in cui si sta bene.

Rovereto ha un nucleo storico medievale ben conservato, dove si possono trovare numerose chiese, palazzi storici e piazze pittoresche. Ma anche i dintorni hanno molto da offrire tra sentieri, borghi, musei e boschi da esplorare: infatti, la città è attorniata dalla natura e offre molte opportunità per escursioni, trekking e attività all'aria aperta di varie tipologie e difficoltà, adatte a tutti.

Vi voglio proporre dei luoghi e delle attività che si possono visitare in famiglia, in coppia, ma anche da soli, a Rovereto e nei dintorni, in modo che possiate organizzare un fine settimana all'insegna della natura, l'arte e la cultura!

MART, MUSEO DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO 

Il Mart è uno dei principali musei di arte moderna e contemporanea in Italia e presenta una vasta collezione permanente di opere d'arte, oltre ad ospitare mostre temporanee, eventi culturali e attività educative. Inaugurato nel 1987, si trova in un edificio contemporaneo progettato dall'architetto Mario Botta. Io sono molto affezionata a questo museo, trovo che sia un luogo di pace incredibile dove ammirare e respirare l'arte in tutte le sue sfaccettature. 

 Fino al 18 giugno trovate in esposizione temporanea "Klimt e l'arte italiana", un'immersione nel colore e soprattutto nell'anima delle opere, quella che amo e che mi fa perdere la cognizione del tempo. Giuditta II e Le tre età della donna mi hanno commosso perché di forte impatto ed emozione, di quando un artista colpisce nel segno. Ci sono poi circa duecento opere di artisti che da lui sono stati influenzati e ispirati. 

Uno spettacolo da non perdere.

Si possono prenotare visite guidate e laboratori per bambini, info qui.

 TREKKING SULLE ORME DEI DINOSAURI

Alle pendici del Monte Zugna, a Rovereto, si può fare un viaggio nel tempo e finire nel periodo Giurassico. Nessuna macchina del tempo, ma un bellissimo trekking per ammirare le orme dei dinosauri. Dovete sapere che questo è un sito unico in Europa in cui andare alla scoperta di centinaia di impronte di dinosauri carnivori ed erbivori di forme e dimensioni differenti.

Il percorso dura circa un'ora, poi se calcolate le pause foto un poco di più. Non è lungo ma bisogna essere un po’ allenati perché ci sono delle salite impegnative, per esempio quelle per arrivare alle torrette di osservazione. Ma si sa che la fatica ripaga e la vista da lì sopra è spettacolare, se poi si pensa che ci sono passati anche dei dinosauri, beh è ancora più bello. Adattissimo anche per piccoli paleontologi in erba che vogliono confrontare i propri piedi con quelli di un brontosauro!

Il percorso si può fare in autonomia ma se volete la sicurezza di una guida che vi racconti anche tutta la storia potete prenotarla, da aprile a ottobre, per ogni secondo sabato del mese. Qui le info 

MUSEO DI SCIENZE E ARCHEOLOGIA E IL PLANETARIO

Il Museo si è rinnovato e la sua nuova veste è una continua scoperta. Io sono una persona che si emoziona spesso e volentieri e i musei rappresentano da sempre per me un luogo dove il cuore si unisce alla conoscenza. Non si finisce mai di imparare, diceva qualcuno, e non c'è frase più vera che rispolvero consigliandovi di visitare le nuove sale. Già all'ingresso si ha un assaggio del territorio, con gli arredi studiati a rappresentare la valle del fiume Adige. Nelle sale permanenti potete perdervi tra archeologia, zoologia e botanica. 

È da poco stato inaugurato l'allestimento del planetario, con un percorso immersivo ed esperienziale, dove si ascolta, si legge e si possono toccare gli oggetti esposti, per imparare e per immergersi nell'affascinante mondo delle stelle, di pianeti e navicelle spaziali. Si snoda in tre differenti spazi che trattano la storia dell'esplorazione spaziale, gli elementi del sistema solare e ciò che si trova oltre, come stelle, nebulose e galassie. Un vero e proprio viaggio che non ha età e che affascina chiunque.

Qui le informazioni sul Planetario

OSSERVATORIO ASTRONOMICO - MONTE ZUGNA

Le stelle non si guardano solo di notte... Io ne ho guardata una in pieno giorno: il sole!

Dal 1997 sul Monte Zugna (a circa quaranta minuti da Rovereto), ad un'altitudine di 1620 m, e lontano da fonti luminose, si trova l'Osservatorio che, con una cupola di quattro metri e tre telescopi, fa toccare il cielo con un dito. Ha anche un telescopio solare che permette di osservare il Sole, le sue macchie e il suo spettro. Ho fatto l'esperienza di una visita guidata con una astrofisica della Fondazione Museo Civico che ha spiegato molto bene ad adulti e bambini come funzionano i telescopi e molte altre curiosità e ha dato risposta a tutte quelle domande che ci passano per la testa e alle quali non sappiamo mai dare risposte...ecco lei le ha date.

E poi ho visto il Sole. Strizzando un po' gli occhi arrampicata su un telescopio gigante mi sono lasciata incantare dalla potenza della scoperta, facendo un po' un viaggio indietro nel tempo che parte da un certo Galileo Galilei.

Durante l'estate e l'inverno la Fondazione Museo Civico di Rovereto in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo organizza molte attività all'Osservatorio sia durante il giorno che la sera, per informazioni consultate questo link Attività Osservatorio

CASTELLO DI AVIO

Il Castello di Avio era un forte costruito per il controllo strategico della valle dell’Adige. Ma è anche uno scrigno che raccoglie al suo interno giardini e affreschi dedicati all'Amore e alla guerra.

Il Castello, bene del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, è uno dei più antichi (pare abbia più di 10 secoli) e più suggestivi del Trentino, con una vista sulla valle, tra vigneti e borghi, che toglie il fiato. Quello che si scopre/vive al suo interno è un vero e proprio viaggio nel tempo.

Il Castello è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso consigliato 1 ora prima della chiusura, per vivere l’esperienza senza fretta), si può entrare in modo indipendente o con una visita guidata durante la quale viene raccontata la storia, gli aneddoti (che io amo sempre ascoltare) e descritti tutti gli affreschi rappresentati. Per bambini e famiglie, c'è anche la possibilità di prendere parte ad una speciale caccia al tesoro, per scoprire storia e leggende del Castello in modo giocoso e divertente. La Caccia al Tesoro è sempre attiva nelle giornate di apertura del Castello e compresa nel biglietto di ingresso. Qui tutte le info .

CENTRALE IDROELETTRICA DI RIVA DEL GARDA

La centrale idroelettrica di Riva del Garda, costruita negli anni ‘20 e tutt’ora perfettamente funzionante, utilizza l'energia idrica per produrre energia elettrica. 

Foto proprietà di Hydrotour Dolomiti

La centrale utilizza l'acqua dal Lago di Ledro, circa 600 m più in alto rispetto al lago di Garda, per far girare le turbine che andranno a produrre energia elettrica. L'acqua viene convogliata attraverso una condotta forzata che la fa scendere dalla montagna e la dirige verso la centrale. Qui l'acqua viene fatta passare attraverso delle turbine che, in un modo simile a una bicicletta, trasformano l'energia cinetica dell’acqua in energia meccanica, poi convertita in elettrica.

Che spiegone ingegneristico, chissà se qualcuno di voi avrà capito, o se mi sono spiegata male io... 


Per colmare tutte le lacune in materia (anche le mie) e per capire bene come funziona il tutto, vengono organizzate delle visite guidate che in circa due ore vi faranno entrare nel cuore della centrale e scoprire come l’acqua si trasforma in energia pulita. 

Io ho indossato un caschetto e ho seguito la guida all'interno della centrale ad una temperatura costante di 12 gradi fino ad arrivare alle tubature che trasportano l'acqua. Interessante e decisamente impressionante, perché dal di fuori mica ci si rende conto della grandezza di queste opere di ingegneria. 

"Un viaggio nell'energia pulita, per capire, imparare ed emozionarsi di fronte all'intelligenza dell'uomo e alla forza della natura".

Per informazioni cliccate su Hydrotour

 

A Rovereto e dintorni le cose da fare e vedere sono talmente tante che un fine settimana non basta, ma come dico sempre anche un breve viaggio diventa un invito a ritornare per continuare la scoperta. Ci ero già stata quando mio figlio era piccolo e ora che è un adolescente ha assaporato in maniera diversa e tutta sua l’esperienza; quindi, vi consiglio di andarci anche insieme ai vostri ragazzi in quest'età a volte complicata, perché i loro interessi possono incontrare la passione nell'arte, la storia (c'è un Museo Storico Italiano della Guerra che è bellissimo), la natura, la preistoria e l'ingegneria. I ragazzi bisogna accompagnarli nella scoperta anche se la prima risposta potrebbe essere arricciamento del naso!

Rovereto, come vi scrivevo prima, ha un calendario fitto di attività ed eventi. Vi segnalo e propongo di seguire (e partecipare) all'iniziativa CI VADO ANCH'IO. Un calendario pieno zeppo di appuntamenti tutto l’anno, dedicati ai bambini nei luoghi della cultura della città, della Vallagarina e del Monte Baldo: laboratori, visite guidate e tante altre cose in chiave family. 

A questo link potete consultare il calendario

 

DOVE DORMIRE A ROVERETO

Noi abbiamo soggiornato all'Hotel Leon D'Oro, in centro città, dotato di parcheggio. Comodo per girare Rovereto a piedi e ottimo punto di partenza per i dintorni.

 

DOVE MANGIARE A ROVERETO

Ristorante Novecento

Corso Antonio Rosmini 82/D

A pochi passi dall'Hotel offre cucina tradizionale Trentina e Pizze

 

Osteria al Pettirosso

Corso Bettini 24

In pieno centro, ottima osteria che propone piatti trentini tradizionali e rivisitati e una carta dei vini molto interessante!



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