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PRAGA EMOZIONALE, UN VIAGGIO CON MAMMA

by 12:54 PM



 Oltre ad essere un post di viaggio, questo che sto scrivendo, ha un carattere emozionale.
Credo che viaggi ed emozioni vadano a spasso per mano, e credo anche che bisogna lasciarla andare la mano mentre scrive, farle seguire il ricordo, il cuore.
Qualche anno fa sono stata a Praga.
Ci sono stata con una persona speciale, la mia mamma.
Era la prima volta che prendevo l'aereo con lei, e un poco me ne vergognavo, perché per lei volare è bellissimo, vedere il mondo dall'alto è bellissimo, per me un po’ meno.
Perché io la ammiro un sacco, la mia mamma! Il suo primo volo l'ha preso a sessant'anni, ed è stato emozionante per lei che ha continuato a farlo anche da sola...
Io evidentemente non riesco ancora a cogliere del tutto il bello e l'eccitazione che sa dare un'esperienza come quella!
 Me lo ricordo bene quel volo.
Ricordo che lei incollata al finestrino guardava sopra le nuvole, guardava un temporale lontano, mentre io sprofondavo sempre più nel mio sedile...

Praga, non so se sia cambiata, ma al tempo era qualcosa di speciale, unico.
Un tassello del puzzle che mi mancava dell'Europa, un viaggio nuovo, una nuova scoperta, in un agosto caldo e umido.
Un impatto grandioso, fatto di colori, di opere cesellate, di torri magnifiche.

Senza un programma preciso, senza correre e affannarsi per vedere tutto nel minor tempo possibile, abbiamo visitato, vissuto, amato una delle città più belle che abbia mai visto.
Nei bar sotto il Municipio nella città vecchia ti potevi sedere a bere qualcosa con poche corone e guardare la gente passare, e ve lo assicuro, a Praga ad agosto di gente ce n'è anche troppa...loro, come me, avevano scelto quella meta.
Guardare la gente che cammina è uno sport di famiglia, non so come giustificarmi, probabilmente non è il mio scopo farlo, ma mi affascina così tanto che ci potrei stare ore lì seduta ad immaginare le storie che fanno parte della vita di quelle persone...
Mentre sorseggiavo una coca cola il mio sguardo scrutatore passava dai passanti all'orologio astronomico, aspettando il rintocco dell'ora per vedere uno dei dodici apostoli affacciarsi...

Verso l'ora del tramonto, passeggiare sul Ponte Carlo era d'obbligo.
E' un ponte magico, così mi piace definirlo, con le sue diverse torri ad accoglierti, una gotica e una romanica. Alcuni lo associano al film "Mission impossible", io lo associo agli artisti di strada che col loro banchetto vendono dipinti della città sfumati in colori caldi, che donano allegria. Sono miniature carinissime, non puoi passare diritto senza fermarti…non devi!
Ricordo un ristorante che mi ha fatto sorridere molto, che si chiamava Grill u Seminaristy! Si trovava, spero ci sia ancora, sotto il ponte e si mangiava dell'ottima carne alla griglia che veniva servita al tavolo ancora in fiamme, mentre i camerieri inscenavano un incendio ed accorrevano per recitare una simpatica scenetta con tanto di estintore e mascherina sul naso! Immaginate questo teatrino per ogni ordinazione di carne…

Poi, aspettare il cambio della guardia al Castello, cercando un filo d'ombra per non squagliarsi, e intanto a testa in su guardare la sua maestosità. Quindi dirigersi verso il ghetto per visitare tutto il complesso della Città Ebraica, dove si respira un'aria fatta di passato, in cui leggende si tramandano negli anni, come quella che racconta della Sinagoga vecchio-nuova: pare che l'abbiano portata gli angeli direttamente da Gerusalemme...

E poi?
Poi abbiamo passato molto tempo al Vicolo d'Oro, così chiamato per le molte botteghe orafe che sono nate all'interno delle casette tutte colorate. Un luogo senza tempo, anche se di tempo quelle minuscole e coloratissime casette ne hanno sulle spalle.  Altra leggenda di Praga vuole che nel Vicolo d'oro vivessero molti alchimisti nelle loro piccole casette, alcune delle quali alte appena un metro, dove cercavano assiduamente le formule magiche, sperando di riuscire a trasformare il ferro in oro.... Al numero 22 di questa strada ha vissuto Franz Kafka....

Praga la ricordo così benché abbia visto molte altre cose dentro e fuori la città. La ricordo per la sua casa danzante e per le lunghe camminate. Ma quando cammino a fianco di una persona speciale i chilometri e la fatica non si contano...
Non vi è venuta voglia di prenotare dei voli per Praga? Magari con una persona speciale...





Scorcio sotto Ponte Carlo


Io al Vicolo d'Oro ( beh, io sono piuttosto piccolina, quindi potete immaginare l'altezza delle porte...)


L'immagine iniziale è una cartolina che ho fotografato, non ne avevo una foto che meritasse! Le altre sono scansionate da stampe cartacee, al tempo usavo una reflex analogica!



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