Europa
Ponte Carlo
Praga
Vicolo d'oro
PRAGA EMOZIONALE, UN VIAGGIO CON MAMMA
Credo che viaggi ed emozioni vadano a spasso per mano, e credo
anche che bisogna lasciarla andare la mano mentre scrive, farle seguire il
ricordo, il cuore.
Qualche anno fa sono stata a Praga.
Ci sono stata con una persona speciale, la mia mamma.
Era la prima volta che prendevo l'aereo con lei, e un poco me ne
vergognavo, perché per lei volare è bellissimo, vedere il mondo dall'alto è
bellissimo, per me un po’ meno.
Perché io la ammiro un sacco, la mia mamma! Il suo primo volo l'ha
preso a sessant'anni, ed è stato emozionante per lei che ha continuato a farlo
anche da sola...
Io evidentemente non riesco ancora a cogliere del tutto il bello e
l'eccitazione che sa dare un'esperienza come quella!
Me lo ricordo bene quel volo.
Ricordo che lei incollata al finestrino guardava sopra le nuvole,
guardava un temporale lontano, mentre io sprofondavo sempre più nel mio
sedile...
Praga, non so se sia cambiata, ma al tempo era qualcosa di speciale,
unico.
Un tassello del puzzle che mi mancava dell'Europa, un viaggio
nuovo, una nuova scoperta, in un agosto caldo e umido.
Un impatto grandioso, fatto di colori, di opere cesellate, di
torri magnifiche.
Senza un programma preciso, senza correre e affannarsi per vedere
tutto nel minor tempo possibile, abbiamo visitato, vissuto, amato una delle
città più belle che abbia mai visto.
Nei bar sotto il Municipio nella città vecchia ti potevi sedere a
bere qualcosa con poche corone e guardare la gente passare, e ve lo assicuro, a
Praga ad agosto di gente ce n'è anche troppa...loro, come me, avevano scelto
quella meta.
Guardare la gente che cammina è uno sport di famiglia, non so come
giustificarmi, probabilmente non è il mio scopo farlo, ma mi affascina così
tanto che ci potrei stare ore lì seduta ad immaginare le storie che fanno parte
della vita di quelle persone...
Mentre sorseggiavo una coca cola il mio sguardo scrutatore passava
dai passanti all'orologio astronomico, aspettando il rintocco dell'ora per
vedere uno dei dodici apostoli affacciarsi...
Verso l'ora del tramonto, passeggiare sul Ponte Carlo era
d'obbligo.
E' un ponte magico, così mi piace definirlo, con le sue diverse
torri ad accoglierti, una gotica e una romanica. Alcuni lo associano al film
"Mission impossible", io lo associo agli artisti di strada che col
loro banchetto vendono dipinti della città sfumati in colori caldi, che donano
allegria. Sono miniature carinissime, non puoi passare diritto senza fermarti…non
devi!
Ricordo un ristorante che mi ha fatto sorridere molto, che si
chiamava Grill u Seminaristy! Si trovava, spero ci sia ancora, sotto il ponte e
si mangiava dell'ottima carne alla griglia che veniva servita al tavolo ancora
in fiamme, mentre i camerieri inscenavano un incendio ed accorrevano per
recitare una simpatica scenetta con tanto di estintore e mascherina sul naso!
Immaginate questo teatrino per ogni ordinazione di carne…
Poi, aspettare il cambio della guardia al Castello, cercando un
filo d'ombra per non squagliarsi, e intanto a testa in su guardare la sua maestosità.
Quindi dirigersi verso il ghetto per visitare tutto il complesso della Città
Ebraica, dove si respira un'aria fatta di passato, in cui leggende si
tramandano negli anni, come quella che racconta della Sinagoga vecchio-nuova:
pare che l'abbiano portata gli angeli direttamente da Gerusalemme...
E poi?
Poi abbiamo passato molto tempo al Vicolo d'Oro, così chiamato per
le molte botteghe orafe che sono nate all'interno delle casette tutte colorate.
Un luogo senza tempo, anche se di tempo quelle minuscole e coloratissime
casette ne hanno sulle spalle. Altra leggenda di Praga vuole che nel
Vicolo d'oro vivessero molti alchimisti nelle loro piccole casette, alcune
delle quali alte appena un metro, dove cercavano assiduamente le formule
magiche, sperando di riuscire a trasformare il ferro in oro.... Al numero 22 di
questa strada ha vissuto Franz Kafka....
Praga la ricordo così benché abbia visto molte altre cose dentro e
fuori la città. La ricordo per la sua casa danzante e per le lunghe camminate.
Ma quando cammino a fianco di una persona speciale i chilometri e la fatica non
si contano...
Scorcio sotto Ponte Carlo
Io al Vicolo d'Oro ( beh, io sono piuttosto piccolina, quindi potete immaginare l'altezza delle porte...)
L'immagine iniziale è una cartolina che ho fotografato, non ne avevo una foto che meritasse! Le altre sono scansionate da stampe cartacee, al tempo usavo una reflex analogica!
Ho i lacrimoni.. ma quanto è bello viaggiare con la mamma o i genitori da adulti? Mi intenerisce tantissimo e sono felice ogni volta che leggo nei loro occhi la gioia di partire di nuovo insieme!
RispondiEliminaGrazie Lucia, che cara!! Guarda parlavo proprio oggi con mia mamma, che è ora di farci un giretto! Lei è curiosissima e come dici tu le si legge la felicità negli occhi! :)
EliminaAnche io sto pensando.. :) Li vorrei riportare ad Istanbul perché si sono innamorati ma la mia prima idea era proprio a Praga... :)
RispondiEliminaSono d'accordo con Lucia... questo post mi ha proprio emozionata!
RispondiEliminaErano anni che non viaggiavo con i miei genitori... poi lo scorso anno ho preso in mano la situazione e prenotato un viaggio per me e mia madre a Siviglia. E' stato fantastico, intenso, e vedere quella felicità nei suoi occhi. Qualcosa di unico che conto di ripetere a breve! Magari a Praga, chissà. Non l'ho mai vista ma, per rispondere alla tua domanda finale, certo che ora ho una voglia assurda di scoprirla! :)
Un abbraccio e ne approfitto per segnalarti che sei tra i miei "Lovely blog": http://www.viaggideltaccuino.it/wordpress/lovely-blog-award-i-blog-amici/
Ciao Erika, grazie mille di tutto! Sono felice che altri la pensano come me riguardo a viaggiare con i genitori!...trovo che sia un modo per scoprirsi in un modo nuovo, che magari si era perso da quando eravamo piccoli!...proprio stasera ho proposto a mia mamma un nuovo viaggetto..chissà! :)
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