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L'ISOLA D'ELBA IN BARCA A VELA, ESPERIENZA DA VIVERE.

by 11:21 AM



Si è sospesi, costantemente sospesi in un mare che pare senza fine
tra un rollio e un beccheggio,
con la pelle arsa dal sole, e la salsedine che si insinua 
nelle pieghe della vita, per risanarle.

La bellezza.

Non mi ero mai accorta di quanto fosse bello il mare vissuto appieno da una barca.
Non mi ero mai accorta di quanto fosse bella un'isola vista dall'altra sponda...quella del mare.

Una nuova esperienza per me che in barca ci sono stata per brevi gite di qualche ora.
La sensazione è quasi la stessa.
Quasi.
Vivere in barca, far parte dell'equipaggio, dona un sapore nuovo ed una consapevolezza nuova.

Non solo si naviga, in una barca si vive.
Si dorme,
si mangia,
ci si diverte (punto da non sottovalutare).

L'isola d'Elba, il suo mare e la bellissima Vagabonda mi hanno accolta assieme ad un gruppo di amici per farmi scoprire le bellezze che un mare condivide con una barca a vela.
Quasi più nessun segreto (qualcuno mi sarà sicuramente sfuggito) per me, neofita di ormeggi, "cazzate" di randa e vento nei capelli.
Sconsigliata a chi ama i grandi spazi, o a chi in vacanza si porta dietro l'armadio.
In barca a vela tutto quello che è inutile lo devi gettare dalla barca, o meglio ancora lasciarlo a casa.
Ed è vero, quasi una lezione di vita, per alleggerire il bagaglio non solo dei vestiti, ma anche dalla sensazione di pesantezza che a volte ci si porta appresso.
Lo spazio è piccolo, ed è da condividere con gli altri ospiti. Non si può imbrattare di cose inutili quando basta veramente poco...
La coordinazione è d'obbligo, tutti sono essenziali, tutti collaborano per tenere in ordine la barca, per preparare il pranzo, per spiegare le vele, per ridere con un bicchiere di vino in mano mentre un tramonto incendia di emozioni.



La sera ci si ferma nel porto, e poco importa se soffia un vento che ti sembra di essere la protagonista della "Tempesta perfetta" e non riesci a dormire perché pensi di essere andata alla deriva (e invece sei saldamente legata e in sicurezza nella darsena, grazie ad un super skipper!).
Sono tutte sensazioni che hanno cominciato a far parte di me, e quasi quasi, quando si doveva scendere per una passeggiata o per la cena, mi sentivo a disagio e mi dispiaceva abbandonare quel costante movimento che mi cullava.

Poi ci sono le storie, le esperienze di chi ha già navigato, i racconti di uno skipper che ha visto mari e onde, e gestirli è il suo mestiere oltre che la sua passione.
Poi ci sono io che prendo in mano il timone, e agitata come non mai, inizio ad immaginare che porterò alla deriva tutto l'equipaggio...
E invece no, mi rilasso, mentre il vento mi passa accanto, mentre mi si spiega di poggiare e orzare, di fissare sempre un punto all'orizzonte... e la barca va, scivola via che è una bellezza tra paesaggi che mi fanno amare ancora una volta in più la mia Italia.
Pensando che di meraviglie dietro casa ne abbiamo tante, basta scoprirle e farle scoprire...




Grazie a Giada Pappalardo per la foto


L'esperienza in barca a vela ho avuto modo di farla grazie a Bluewago e il suo modo meraviglioso di vivere il mare.
Grazie anche a Visit Elba ho potuto scoprire l'isola nei suoi angoli più nascosti....e ve li svelerò presto!







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