I MIGHTY 5 DELLO UTAH, I 5 PARCHI NAZIONALI DA NON PERDERE


Durante il mio ultimo on the road nell'ovest degli Stati Uniti ho avuto il piacere di visitare uno stato, per me, nuovo: lo Utah.

Wow, per molti giorni non ho saputo che ripetere questa esclamazione perchè tutto, TUTTO, è di una bellezza incredibile.

I colori, la maestosità degli spazi e le strade che mentre le percorri sembra di assistere ad una proiezione cinematografica. 

A distanza di un anno sono ancora galvanizzata dal viaggio, che continua ad essere uno dei più belli che ho fatto. 

Un giorno, mentre ero al Red Reef Trailhead, (che fa parte della Red Cliff national Conservation Area) un canyon che si snoda tra gole e pozze d'acqua, corde con cui arrampicarsi e posti dove fermarsi ad ammirare le sculture della natura, mi si avvicina una ragazza, che era lì con suo marito, il bimbo piccolo piccolo e un cagnolone nero. 

"Ciao, da dove vieni?" e dopo le prime domande di approccio, la conversazione è finita con un: "Fantastico, vi state facendo i Big Five dello Utah!"

Big Five? Ma non sono i cinque grandi animali della savana Africana? 

In realtà sono anche i cinque più spettacolari e noti, grandi parchi di questo stato, meglio conosciuti come i Mighty Five, ognuno con le sue caratteristiche distintive. 

Poi ce ne sono molti altri, e vederli tutti in un unico viaggio è un po' ardua, di belli e meno belli, ma ecco, questi sono quelli che in una prima volta non possono mancare di essere visitati.

Io li metto secondo l'ordine del mio personale grado di apprezzamento. L'ultimo della lista è finito in fondo semplicemente perchè sono capitata in un periodo poco felice...

Info pratica: suggerisco vivamente di considerare l'acquisto del Pass Annuale per l'accesso ai Parchi. Con soli 80 dollari, avrete accesso a tutti i Parchi Nazionali degli Stati Uniti, e considerando il costo dei biglietti di ingresso, anche solo visitando tre parchi già avrete fatto un ottimo investimento.

Bryce Canyon National Park

Assolutamente il mio preferito. 

Immerso nel cuore dello Utah, il Parco Nazionale di Bryce Canyon è una sinfonia che tocca le corde più profonde dell'anima. Qui, la natura ha scolpito un capolavoro surreale, un'orchestra di pinnacoli di pietra rossa che danzano verso il cielo come giganti silenziosi e immobili.

Ad ogni ora del giorno il sole trasforma il rosso delle rocce in molteplici sfumature. Al tramonto, quando il sole cala dietro l'orizzonte, le rocce assumono tonalità di rosso fuoco e arancione incandescente, creando un'atmosfera magica. Ogni angolo di questo luogo incanta gli occhi con la sua bellezza e cattura il cuore con la sua maestosità.

Camminare tra le formazioni di "hoodoos" è come entrare in un altro mondo, un regno di roccia e stupore dove la dimensione del tempo si perde e ci si sente parte di un'epopea millenaria. Le rocce assumono forme straordinarie, come guardiani di un antico segreto che solo coloro che si avventurano qui possono scoprire.

Ci sono molti sentieri, di varie lunghezze e dislivelli tra i quali scegliere per immergersi, nel vero senso della parola, nel parco e ammirare come la natura abbia scolpito opere e le abbia fatte convivere con la vegetazione.

Molto bello il Navajo Loop Trail, un percorso ad anello lungo circa due chilometri e mezzo.per una durata di circa due ore totali, un po' per il dislivello, un po' perchè ci si ferma spesso per ammirare e fare foto.

Iniziando dal Sunset Point, il sentiero si snoda attraverso un suggestivo canyon, offrendo ai visitatori una vista ravvicinata delle formazioni di pietra dal caratteristico colore rosso. Le pareti del canyon si ergono maestose, creando un sentiero avvolto dalla grandiosità della natura.

Il sentiero attraversa alcune delle famose formazioni di hoodoo, come Wall Street, Twin Bridges e Thor’s Hammer.

Per visitare il Parco Nazionale di Bryce Canyon ho fatto base a Panguitch al Days Inn by Windham Panguitch,, a mezz'ora di strada dall'ingresso del Parco.


Canyonlands National Park


Canyonlands non è solo un parco nazionale, è un invito a contemplare la bellezza selvaggia e incontaminata della terra, a celebrare la sua forza e a rispettarne la fragilità.

Si trova vicino a Moab (dove tra luglio ed agosto la temperatura supera facilmente i 45 gradi) ed è diviso in quattro distinte sezioni: Island in the Sky, The Needles, The Maze e Horseshoe Canyon Unit.

Ospita spettacolari paesaggi desertici, gole e valli profonde scavate dai fiumi: qui, la terra stessa sembra cullare l'anima di chiunque abbia il privilegio di camminarvi.

I canyon che si aprono di fronte ai visitatori sono come cicatrici antiche sulla pelle della terra, testimonianze di un passato che risale a milioni di anni. Le pareti rocciose si ergono come giganti silenti, osservando il passare del tempo con saggezza inalterata.

A vederlo tutto non basterebbe un mese quindi vi consiglio quello che ho visto io:

Escursione a Mesa Arch. Mesa Arch è un tesoro nascosto. Si tratta di un arco naturale spettacolare che si affaccia su uno dei paesaggi più incredibili e iconici dell'ovest americano.

Questo arco, in apparenza delicato, si estende come un ponte di pietra che abbraccia il vuoto sospeso sopra una scogliera. Ho avuto la fortuna di vederlo senza gente, perchè era appena passato un acquazzone, ed è stato un momento meraviglioso, di quelli in cui mancano le parole, ma che va bene anche non cercarle e stare in silenzio, ascoltando il vento. Quasi da piangere dall'emozione, davvero.

Per visitare il Parco Nazionale di canyolands ho fatto base a Moab, dormendo all'Hampton Inn Moab, a 40 minuti dall'Island in the Sky visitor Centre.


Arches National Park

Si trova nelle vicinanze di Moab, ed è famoso per le sue oltre 2.000 formazioni di archi di pietra naturale. Qui, nella magia del deserto dello Utah, gli archi di pietra naturale si ergono come testimonianze silenziose di un amore eterno tra la terra e il cielo.

C'è un'armonia perfetta tra la delicatezza degli archi e la forza indomita della natura che li ha creati. Ogni arco ha la sua personalità, la sua storia da raccontare, e sembra che ogni roccia sia stata plasmata con cura e amore da mani invisibili.

Devo dire che, quando ci sono stata, la pioggia ha fatto in modo che mi godessi il parco con poca gente, ma soprattutto senza troppo caldo. Entrando alle sette di mattina sono riuscita a fare un paio di escursioni: questi panorami me li sono raccolti tutti per tenerli stretti e non farli mai andare via. 

Escursione n. 1 Delicate Arch

Questo è il sentiero più famoso del parco che arriva all'arco che tutti abbiamo visto sulle guide, il Delicate Arch. Viene classificato come sentiero con difficoltà alta; diciamo che non è in sè molto faticoso, ma esposto e su terreno particolarmente scivoloso, e in caso di pioggia il rischoi aumenta. Non voglio spaventarvi ma bisogna avere scarpe adeguate e non con la suola liscia, io ho visto gente impanicata dalla pendenza perche non rusciva a stare in piedi. Io stessa, pur avendo scarpe da trail, una volta arrivata alla fine del percorso mi sono seduta perchè non mi sentivo sicura e avevo paura di scivolare, quindi l'arco l'ho visto dall'alto, e devo dire che forse è anche la vista migliore. il percorso è di circa 5 chilometri, calcolate un tempo di due ore abbondanti.

Escursione n. 2 Landscape Arch

Landscape Arch si erge come un ponte di pietra sospeso nel tempo, testimone silenzioso di millenni di evoluzione geologica: è il più grande arco del mondo.

L'arco è caratterizzato da una forma lunga e sottile, che lo rende uno dei più lunghi al mondo. La sua elegante arcata sembra sfidare la forza di gravità. Il sentiero è molto facile senza particolari attenzioni ed è lungo circa due chilometri e mezzo. Parte dal Devils Garden trailhead parking area.

Ad oggi per visitare il Parco è necessaria la prenotazione per contigentare le entrate. Tutte le info necessarie le trovate nel sito ufficiale National Park Service.


Capitol Reef National Park 

Capitol Reef National Park è un'affascinante area protetta situata nel sud dello stato dello Utah. Caratterizzato da scenari spettacolari, il parco nazionale è noto per i suoi colorati canyon, formazioni rocciose uniche e una storia geologica intrigante. 

Ecco alcune caratteristiche salienti di Capitol Reef:

Geologia Unica: Capitol Reef è famoso per la "Waterpocket Fold", una piega monoclinale che si estende per circa 160 chilometri attraverso il parco. Questa formazione rocciosa ha creato un paesaggio unico con canyon profondi, formazioni di rocce multicolori e gole strette.

Capitol Dome: la caratteristica principale del parco è il "Capitol Dome", un'imponente formazione rocciosa che assomiglia alla cupola di un edificio, da cui deriva il nome del parco.

Scenari Panoramici: Capitol Reef offre spettacolari vedute panoramiche, con canyon profondi, altipiani desertici e formazioni rocciose scolpite dal vento e dall'erosione. L'area è attraversata dalla Scenic Drive, che offre viste spettacolari e accesso a numerose escursioni.

Orchard Historic District: questa area del parco conserva gli insediamenti pionieristici del periodo degli anni '30 e '40, tra cui frutteti storici, capanne e il Fruita Schoolhouse. E proprio in uno di questi frutteti ho mangiato una torta di mele stratosferica sia per gusto che per dimensioni: una porzione poteva sfamare benissimo cinque persone. In zona ho fatto un pic nic in mezzo al verde lungo le rive di un ruscello in compagnia di qualche cervo curioso.


Cielo Stellato: Capitol Reef è anche designato come International Dark Sky Park, il che significa che offre condizioni ideali per l'osservazione delle stelle grazie alla scarsa presenza di luce artificiale. Ho visto una stellata incredibile proprio fuori dal cottage dove ho dormito, una delle più belle della mia vita.

Durante la mia permanenza al Capitor Reef le segnalazioni di Flash Flood sono state più di qualcuna, quindi molte escursioni non le ho potute fare, anche se ho visto molte persone addentrarsi in canyon e gole: troppo previdente io, o troppo poco loro?

Un'escursione molto carina da fare è il Sentiero Hickman Bridge.

Il sentiero Hickman Bridge si imbocca lungo la State Route 24, poco più a est del Visitor Center. Il percorso è lungo circa 1.6 chilometri (andata e ritorno), con un dislivello moderato. Il tratto più ripido è quello iniziale, lungo il Freemont River: ci sono gradini di roccia che appianano alcuni dei punti più accidentati del sentiero, ma la maggior parte del percorso è su terra e rocce, ben segnalato: di conseguenza è facile orientarsi senza possibilità di perdersi. 

In estate, vi consiglio vivamente di evitare le ore più calde perchè non presenta particolari zone di ombra dove ripararsi e il caldo è notevolmente impegnativo. Portatevi quindi cappello, acqua e mi raccomando, come sempre, scarpe da trail.

Ho dormito appena fuori Torrey in un piccolo cottage in legno The Mills Cabine and Lodge (che trovate digitando su google).

Zion National Park 

Situato nel sud-ovest dello Utah, è famoso per i suoi maestosi canyon di arenaria rossa, scolpiti dall'erosione del fiume Virgin.

Offre spettacolari sentieri escursionistici, tra cui l'icónica Angels Landing e il famoso Narrows.

Tutto bello sulla carta, ma bisogna anche azzeccare la giornata giusta, che non è stata la mia eh eh, e gli ha fatto vincere l'ultimo posto della classifica. 

Parto col dire che quel giorno era particolarmente affollato e arrivare dagli altri parchi in cui le persone incontrate a volte si contavano sul palmo della mano non è stata una buona presentazione.

Il parcheggio interno al parco era completo e ho dovuto parcheggiare all'esterno ad una cifra che copriva una cena per tre; la fila per prendere la navetta interna è stata imbarazzante quindi mi sono un pochino demoralizzata in partenza...per poi vedere che il sentiero che avrei voluto fare, ovvero il Narrows (i visitatori camminano direttamente nell'acqua, in un percorso che si alterna tra pietre levigate e passaggi più profondi) aveva un'allerta arancione per inondazioni e il corso d'acqua era fangoso a causa delle forti piogge dei giorni precedenti. Nonostante gli avvisi moltissime persone si sono addentrate nel canyon: davvero non capivo se i Ranger del Parco sono troppo allarmisti o se i visitatori se ne fregavano totalmente. Qualche giorno dopo, tuttavia, una piena ha sorpreso gli escursionisti.



Non è stata una bella esperienza è vero, ma forse era solo il momento sbagliato: se lo Zion è classificato come uno dei parchi più belli ci sarà un motivo. Non mi resta che riprovarci la prossima volta.

Per visitare il Parco Nazionale di Zion ho fatto base a Saint George al Ramada by Windham St. George.


Ognuno di questi parchi nazionali offre una esperienza unica e mozzafiato, con paesaggi e formazioni geologiche straordinarie. Sono mete popolari per gli amanti della natura, gli escursionisti e gli appassionati di attività all'aperto.

Mi ritrovo spesso a pensare a quanta meraviglia e maestosità ho visto, agli spazi incredibili in cui cercare l'orizzonte, ai colori incredibili che come una fotografia sono stampati nella mia memoria.

Ho amato questo viaggio perchè mi ha permesso di respirare in vasti territori, di vedere come la natura ha plasmato opere d'arte di un valore inestimabile.



Le foto in questo articolo sono di mia proprietà, se ne vuoi prendere una basta chiedermelo o citarmi nel caso le publicassi. Grazie!

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