VILLA EMO CAPODILISTA






Villa Emo Capodilista.
Solo a nominarla questa Villa mi trasmette qualcosa di importante.
Pensate che si trova a 5 km da casa mia e non ci ero mai entrata!
L'ho vista sfrecciare dalla macchina molte volte, lei bella sopra una collina attorniata da verde e vigneti, tutta merlettata.
Chissà chi ci abita in una villa così mi chiedevo...

Il colle dove sorge si chiama Montecchia, che dà il nome anche alla località: Montecchia, da Monticula, piccolo monte.
In effetti è un po' strano da vedere in mezzo alla pianura, una piccola montagnola si alza a dominare.

Un po' di storia...(corta, faccio presto eh)
Prima dell'anno mille alla zona della Montecchia era stata data la concessione di fortificare i dintorni e il casato a scopo militare. Il feudo passò poi di famiglia in famiglia fino al 1270 quando, dopo essere stata ricostruita, passò alla famiglia Scrovegni che la trasformò in residenza: la torre colombara putroppo è l'unico edificio rimasto del periodo medioevale. Sulla torre i colombi venivano allevati perché erano carne pregiata...andate a dirlo a chi ha denunciato lo chef Cracco...

Nella seconda metà del cinquecento prende forma la Villa sul monte, il parco circostante viene modificato e trasformato in giardino "romantico" con cedri dell'Himalaya, si pensa anche con lo zampino di Jappelli....
La Villa è nata non solo come abitazione, ma come casino di caccia, attività che i signori amavano molto: il simbolo della famiglia Capodilista è un cervo con un fiore in bocca. 
Quindi residenza di svago dove i nobili si preparavano alle battute di caccia.


La villa ha avuto un grosso impatto su di me. Dai cancelli di entrata si snoda un sentiero costeggiato da alti alberi che conducono alla dimora. Meravigliosa, imponente a dominare sulla pianura a trecentosessanta gradi.
L'interno è un capolavoro di affreschi che rappresentano scene mitologiche, di storia familiare e storia romana, mescolate con arte e maestria. D'obbligo è camminare a testa in su per ammirare lo spettacolo artistico di colori.
La mia preferita? La camera della vigna.

Non svelo altro o vi potrei rovinare il piacere di una visita.
Io l'ho fatta con l'associazione Alicorno, che organizza visite guidate, non solo in questa splendida Villa ma anche in altri luoghi del Veneto con lo scopo di valorizzare il territorio. Molti aneddoti e racconti accompagneranno il visitatore che non potrà che restare incantato da tale bellezza...

Pronti per scoprirla?













Grazie a Simone di Catturaattimi per le foto mentre lavoro, twitto, scrivo fotografo, mi perdo nei meandri... :)








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