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L'EMOZIONE DI CIASPOLARE IN VAL DI FASSA

by 11:50 AM





La neve,
quella bianca incontaminata, che sembra un liscio velluto,
quella in cui vorresti tuffarti e fare l'angelo come Bella assieme alla Bestia,
quella che non te ne frega niente del freddo perché ti scalda la sua bellezza...
beh, quella neve ho scoperto essere fragrante.
Esatto come il pane appena sfornato, la neve scricchiola in superficie per trovare puoi un cuore morbido ad accoglierti.

Non avevo mai messo le ciaspole ai piedi.
Le avevo viste in qualche foto, nelle riviste.
Ne avevo sentito parlare con entusiasmo di quanto fosse bello ciaspolare.
Ma io, dall'alto della mia pigrizia non le avevo mai prese in considerazione.
Gravissimo errore!

Ho rimediato in un fine settimana di inizio marzo in Val di Fassa.

Una leggenda narra di un gigante di nome Sassolungo, all'apparenza buono, che sotto sotto era un ladro di galline e un bugiardo.
"Possibile sia lui il ladro?" Si chiedevano i suoi concittadini perplessi e tristi! Perchè l'uomo soffre nel trovare il male annidato in colui che ha stimato buono fino a ieri...
Era possibile eccome...
Non volle mai dire la verità, così il capo dei giganti, di fronte a tanta insolenza , lo toccò con la sua bacchetta e il gigante Sassolungo cominciò a sprofondare nella terra, che pareva volesse inghiottirlo.
Si inabissò prima fino alla cinta, poi fino al collo finché non rimase fuori solo la mano mentre continuava a dire che non aveva mai rubato.
Quella mano è ancora lì incastonata tra le dolomiti della Val di Fassa.
Si chiama Sassolungo o Cinque dita...



E quella mano alta che domina la valle mia accompagna durante questa mia prima emozionante esperienza con le ciaspole!
La guida, Matteo, ha una grande pazienza perché inciampare è facile e fermarsi a fare tantissime foto pure!
Una sensazione strana, nuova. E per tutte le cose nuove che si provano per la prima volta c'è un misto di emozione, paura, stupore.
Tutto attorno è bianco, soffice e ovattato.
Le voci che si sentono in lontananza sono quelle degli sciatori nella vicina pista.
Ma le voci si smorzano rimbalzano sulla soffice neve.
Solo il rumore dei passi sulla coltre. 
Lo scricchiolio "fragrante", mentre l'aria fresca si insinua nelle narici.
Aria pura, un toccasana.
Ho il fiatone, ma non mi pesa, la meraviglia che mi sta attorno ripaga la fatica.
La mia fatica.
Passiamo in mezzo alla città dei sassi, una piccola valle abitata da sassi caduti dalla parete della montagna. Sembrano essere stati buttati come si butta una manciata di sassolini, e un po' a caso, un po' disegnati dalla natura hanno trovato una posizione perfetta dove vivere.
Ci fermiamo ogni tanto.
Qua e là delle impronte sulla neve fanno capire che qualche piccolo animaletto abita nei dintorni.
Le zampette di una lepre fanno capolino sulla soffice superficie bianca.
Io riesco ad emozionarmi anche per questo...
La strada è un saliscendi continuo, una scoperta continua.
Con fatica e sudore (il mio, ma non faccio testo) si arriva ai piedi di quella grossa mano.
L’aria porta una ventata di gelo, il sole scalda e dalla seggiovia che passa sopra la mia testa qualcuno saluta.
E’ ora di ritornare.
E’ ora di ripercorrere i passi dell'andata, sprofondando ogni tanto fino al ginocchio, e rimanendo a ridere per un po' cercando di riprendere il fiato.
E' bellissimo.
Lo devo rifare.
Si chiama emozione...

Le energie le ho recuperate poi! Al Rifugio Salei nella ski area Col Rodella, ho pranzato in una terrazza con una vista strepitosa sulla valle con un aperitivo Happy Cheese da ricordare...






Per qualsiasi informazione su ciaspolate e molto altro, consultate il sito www.fassa.com 





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