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SARDEGNA E SICILIA, DUE BELLEZZE ITALIANE (POST NOSTALGICO E DI BUON PROPOSITO)

by 10:59 AM





Ci sono luoghi che si continuano ad amare incondizionatamente e che benché li si abbia visitati molte volte, ritornarci è sempre un piacere.
Anzi qualcosa di più di piacevole.

Le protagoniste di questo articolo sono due bellezze italiane che non hanno nulla da invidiare al mondo intero.
Sicilia e Sardegna, attorniate da un mare paradisiaco e vissute da persone piene di passione per la propria terra.
Perché ne scrivo?
Perché mi ero ripromessa di ritornarci quest'anno, ma non ci sono riuscita.
Ogni volta mi metto d'impegno per scoprire un pezzettino di queste due meraviglie...( e lo ammetto me ne mancano tanti di pezzettini) ma tra una cosa e l'altra finisce sempre che non ci vado.
Ne scrivo quasi fosse un buon proposito per l'anno nuovo...

Della Sardegna conosco bene il nord e il sud.
Il nord della Costa Smeralda è stato teatro del mio primo viaggio con gli amici, di quando si partiva al risparmio e si ritornava più poveri di prima ma ricchi di colori, risate e di quella spensieratezza che solo a diciassette anni si può avere.
Notti lunghe in spiaggia, mattinate intere in acqua per non dimenticarla...
Pizze mangiate sul cartone sugli scalini della pizzeria e tramonti infuocati che restano per sempre nel cuore.
Del sud ho nel cuore la tranquillità delle dune di Porto Pino con un piccolo viaggiatore alle prime armi, i sapori unici provati negli agriturismi non turistici, il mare splendido e la pace dei sensi...
Una terra profonda da conoscere lentamente, da vivere.
Un'Isola...e le isole custodiscono tesori.



Della Sicilia ricordo, come fosse ieri, le calette con vista Monte Cofano, incredibilmente belle e poco lontane dall'affollatissimo San Vito lo Capo. Le saline di Trapani al tramonto e i gamberi di Mazara del Vallo.
Ricordo le isole Eolie che ho amato e descritto in ogni sfumatura in questi articoli per Blog di Viaggi, le sette isole, le sette sorelle... Il vulcano, il mare, l'amore dei loro abitanti per una terra a volte ostile, ma piena di calore.
Le albe vissute perché ad andare a dormire ci si sarebbero perse troppe meraviglie, il Malvasia sorseggiato e dei panorami che fanno pensare ancora una volta a quanto bella sia la nostra Italia, alle sue piccole e grandi isole, ai loro abitanti, alle emozioni e sensazioni che si provano e persistono nel tempo, indelebili come un tatuaggio sulla pelle.



Segni che continuano a ricordarti che queste isole speciali sono lì, a due passi da casa, pronte ad ospitarti e a farsi ancora una volta conoscere in ogni loro piccolo e grande angolo.

Mi riprometto di ritornarci, una per volta, un passo alla volta.
Anzi sapete che faccio? Guardo i voli!

Informazioni pratiche e forse utili!

Dalle città italiane principali e non partono voli low cost per Sicilia e Sardegna. Per esempio Ryan Air e Volotea. Poi c'è anche la compagnia di bandiera, ma come tutti sappiamo non è propriamente low cost.
Ovviamente, se si arriva in aereo, la macchina per girare nei dintorni è d'obbligo! Tra i tanti motori di ricerca noleggio, io mi affido spesso a EasyTerra.
Se preferite invece partire da casa con la vostra macchina dai principali porti del Tirreno partono giornalmente traghetti per la Sardegna, e da Napoli per la Sicilia, ma io non amo i lunghi viaggi in macchina quindi opto sempre per l'aereo!

Per alloggiare c'è l'imbarazzo della scelta: dal campeggio all'Hotel le soluzioni sono moltissime. Io preferisco sempre qualcosa di originale e piccolo magari gestito da persone che amano il proprio lavoro. Qualche esempio? In Sicilia, a Macari di San Vito lo Capo, il B&B La Ginestra, un luogo accogliente vista mare...
Oppure il Campeggio Isuledda in Costa Smeralda sul golfo di Arzachena, economico, in una posizione da favola.

E voli quale delle due isole preferite?








COSTA REI, LA SARDEGNA CHE ADORO

by 3:50 PM



Ripenso spesso alla Sardegna, alle vacanze trascorse in spiagge meravigliose.

Il nord e il sud, due poli opposti che mostrano le diversità di questa regione.
Ci sono stata quattro volte, non si può non amarla, con il suo profumo di mare, la sabbia calda sotto i piedi, i colori che non devono invidiare nulla a mete esotiche lontane.
Un'ora di volo, o 9 ore di traghetto (nella peggiore delle ipotesi) la separano dal continente e la vita cambia, ci si rilassa, si scopre e si ammira un paesaggio a tratti brullo e magnificamente affascinate.
Vi porto in Costa Rei, la conoscete?
Si trova nella parte sud est della Sardegna, una zona rilassante e selvaggia come piace a me, e il mare, manco a dirlo, è uno spettacolo unico.

Cosa fare in Costa Rei e dintorni? 

Andare a Capo Ferrato.
Si trova nel comune di Muravera e vanta spiagge incredibilmente belle, completamente immerse nella macchia mediterranea, tra i profumi del mirto ed elicriso. Poche persone e spiagge libere da godere, dove l'unico rumore è quello delle onde che si infrangono sugli scogli. Tutte le spiagge sono immerse nella natura, alcune raggiungibili facilmente con una passeggiata di qualche centinaio di metri. Appassionati di snorkelling o di ozio, questo posto fa per voi!



Quando ero giovane...


 Ho scoperto che Cala Pira ha una sabbia finissima con riflessi rosa. Dall'alto è dominata dalla torre. A Cala Pira si arriva costeggiando la meravigliosa strada panoramica che congiunge Costa Rei a Villasimius. Caratteristica della spiaggia è il basso fondale che scende gradatamente, ideale quindi anche per i bambini! Tutto attorno una vegetazione che sembra volersi godere lo spettacolo del mare. Delle sua bellezza si innamorano molte persone, quindi non è facile trovarla deserta.



Cala Pira, un poco affollata, ma non la trovate meravigliosa?

Lo Scoglio di Peppino mi ha incuriosito da quando ho letto il suo nome sulla guida. Si trova nella spiaggia di Santa Giustina, che è caratterizzata da scogli: uno in particolare attrae più degli altri ed è proprio quello di Peppino (non ho ancora capito da cosa derivi il suo nome, se lo sapete ditelo, eh!) che assomiglia, così dicono i sardi, ad una testuggine! La spiaggia è molto ventilata, quindi armatevi di surf, divertitevi tra le onde e godetevi la spiaggia con poca gente (anche ad agosto!).

A Castiadas, precisamente a Cala Sinzias c'è un chiosco in cui tutti dovrebbero andare. Io ci sono stata e a distanza di anni lo ricordo ancora come un posto paradisiaco. La spiaggia bianca, il mare di un turchese incredibile, il sole a picco e un pranzo con vista panoramica tra la brezza marina e i gorgoglii del mare. Il chiosco si chiama Tamatete e ve ne innamorerete, anche per la tranquillità.
In questa spiaggia si possono noleggiare gommoni e fare attività subacquea...serve altro?

Da Villasimius parte una barca a vela che vi farà navigare in acque splendide lungo la costa per arrivare poi alla Spiaggia di Notteri in Costa Rei. Mi spiace per chi soffre il mar di mare ma questa è stata per me un' esperienza bellissima, con tuffi e nuotate in acque di un colore unico tra pesci coloratissimi e un paesaggio che visto dal mare, beh è tutta un'altra cosa.
Dire che la spiaggia di Notteri è semplicemente bella non rende l'idea. La sabbia sembra talco impalpabile e il mare, ah il mare rapisce sempre. Ricordo che era affollatissima, ma non per questo invivibile, la bellezza ha prevalso anche questa volta!
Dietro la spiaggia si trova uno stagno separato dal mare da una piccola lingua di sabbia. Proprio lì i fenicotteri hanno deciso di farci la loro casetta per il periodo invernale, d'estate infatti il caldo fa evaporare tutta l'acqua.



Cullata dal mare


Informazioni utili
Io ci sono stata in agosto ma è indubbio che i mesi migliori siano giugno, luglio e settembre.
Ho soggiornato in un appartamento all'interno del residence Le Mimose a Muravera, immerso nel verde a 500 m dal mare.
Traghetti per la Sardegna partono da Genova, Livorno, Piombino, Civitavecchia e Napoli, io sono arrivata ad Arbatax con un viaggio notturno, in attesa dell'alba vista mare.



Cosa pensate? Non potrebbe essere la vostra prossima meta?  



IL MIO PRIMO VIAGGIO E LA SUA CANZONE

by 3:31 PM


Oggi ho iniziato la giornata con questa canzone "Lemon Tree". 
La conoscete?
L'hanno passata per radio quando ancora dovevo connettermi con la vita reale.

Ogni viaggio ha una canzone. 
E questa lo è per il mio primo viaggio con gli amici.
Sono passati molti anni, ma lo ricordo con un grande sorriso e con un pizzico di fierezza.
Era luglio, avevo 17 anni, e neanche un soldo in tasca.
Mi ero data da fare per cercarmi un lavoretto estivo, giusto per racimolare un gruzzoletto. Era la prima vacanza senza genitori, non andarci mi avrebbe pesato parecchio.
Ma non ero riuscita a trovare niente.
Non so se sia stato perché continuavo a lamentarmi che volevo partire, o semplicemente per il buon animo di mia sorella, ma mi prestò i soldi per fare i miei 10 giorni in Sardegna!
Provate a pensare alla mia gioia, nel trovarmi catapultata ad essere grande, e ad avere responsabilità su me stessa!  Dovevo pensare al viaggio, alla gestione dei soldi, a procurarmi del cibo e a non annegare. Tutto questo era nuovo per me, e ne ero felice!
Non esisteva internet, per non parlare dei cellulari, ma siamo riusciti ad organizzare un viaggio più o meno perfettamente!
Con 500 mila lire.
Provate ad andarci adesso in sardegna con quei soldi.

La meta era il Villaggio Isuledda sul golfo di Arzachena in Costa Smeralda. Si dormiva, chi in tenda, chi in roulotte. Eravamo disorganizzati, giovani e volevamo solo divertirci. 
La cosa è riuscita alla grande.

All'epoca per me fare una valigia equivaleva portarmi dietro la casa. A ripensarci mi faccio pena da sola. Non avevo trolley, ma solo borsoni come la moda dettava, e ci misi dentro tutto quello che in dieci giorni non ho usato. Avevo portato pure la radio, ma non una cosa piccola, ma uno scatafandro con tanto di casse, cassette di Masini, Vallesi (me ne vergogno? ma no) e  cavo per la corrente "molto utile" in campeggio, e pile, avete presente quelle cicciotte da chilo?... peso gratis da portarmi appresso.
Il borsone mica si trascina, si porta in spalla...lascio a voi la mia immagine.

Sono partita da Padova in treno alla volta di Roma, con un regionale, e le prime tre-quattro ore le ho passate in piedi fuori dagli scompartimenti tutti occupati (oggi un Padova-Roma lo si fa in tre ore circa). Da Roma sempre con la mia zavorra ho cambiato treno per arrivare a Civitavecchia dove ho preso il Traghetto che in una notte mi avrebbe portato a Olbia. Ovviamente una volta scesa dal treno, per arrivare al porto mi sono spaccata la schiena per circa un chilometro?..mmm ho rimosso la distanza ma ricordo la mia goffaggine curva sotto il peso di un macigno nero.
Ma chi se ne importava...io me ne stavo andando in Sardegna con un gruppo di amici, e la cosa era troppo figa!
Il traghetto mastodontico era quello delle Ferrovie dello stato, non un gioiellino, puzzava parecchio, ma era un mezzo di trasporto per un' avventura da vivere. Ovviamente, avevamo prenotato tutti il posto ponte, ed è stato bellissimo passare la notte sotto le stelle avvolti nei sacco a pelo che avevamo sistemato su delle sdraio inumidite dalla salsedine. Una notte infinita, fatta di onde e di schizzi che arrivavano dal mare, fatta di racconti e di aspettative, fatta di sorrisi e di amicizia.
E poi all'improvviso l'alba. Un chiarore lì in fondo all'orizzonte che ha cominciato a stiracchiarsi con noi, infreddoliti e indolenziti, umidi ma felici.

Terra in vista! 


Eh le foto sono dell'epoca sgranate e mangiucchiate ma per me sempre belle!

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