DA SAN FRANCISCO A SAN DIEGO PRIMA PUNTATA -SAN FRANCISCO-



 Nel 2006 il mio viaggio on the road si preannunciava indimenticabile.
A dire il vero ogni viaggio è indimenticabile, ma questo era un grande viaggio. Desiderato da tanto, ma deciso in così poco tempo da non rendersene quasi conto.
Era la prima volta che mettevo piede negli Stati Uniti, per scendere da San Francisco a San Diego, senza seguire un percorso obbligato, ma solo con la voglia di vivere un’ avventura.
Sono partita da Venezia, per fare scalo in una Philadelphia di cui ho visto solo un aeroporto indaffarato per controlli di estrema sicurezza. Qui per la prima volta ho dovuto togliere scarpe e inibizioni, per passare ispezioni molto ferree.
Cinque ore di attesa.
Cinque ore in attesa di un altro imbarco. 
Ricordo vividamente di essere stata seduta in aereo per molto tempo prima del decollo, e la voce del capitano che ogni tanto diceva: dieci aerei prima di noi, nove...otto.
Non ero abituata a questo, un via vai continuo da una pista...e di piste non ce n’era una sola.
Ricordo ancora la mia vicina di sedile, che si mangiava dei noodles che emanavano un odore acre, e io con le mie non so quante ore di fuso, non vedevo l'ora di arrivare...non vedevo l'ora di cominciare.
Sono atterrata all'aeroporto Internazionale di San Francisco ad un' ora apparentemente notturna con luci tremolanti che scintillavano da varie parti.
Un taxi, bello giallo e americano, mi ha portato al mio Hotel, a ovest di Union Square.
La scelta forse non era stata delle migliori, ma una delle mie avventure in viaggio inizia proprio in questo luogo.
Si sa,  capita di dover fare pipì, e dopo aver appoggiato la valigia mi dirigo verso il bagno...tutto normale, fino a quando tiro lo sciacquone...Non ho capito la dinamica idraulica del momento ma il water ha cominciato a sbordare da tutte le parti, allagando completamente il bagno, i miei piedi, andando a inondare la moquette della stanza...
Provate ad immaginare come potevo sentirmi, dopo 14 ore di viaggio, con un jet lag imbarazzante e dopo che  l'acqua non dava segni di ritirarsi...
Ora lo ricordo con un sorriso, ma in quel momento non  avevo proprio voglia di sorridere. Dopo varie segnalazioni alla reception e mille difficoltà nel comprendersi, mi è stata cambiata la stanza.
La cosa bella è che amo gli imprevisti, non possono che rendere migliore tutto il resto del viaggio...

Buonanotte.

   
Il mio peggior inverno è stata la mia estate a San Francisco, scriveva Mark Twain! E come dargli torto. Mi trovavo in California con 17 C° pure ventilati; diciamo che mi  suonava un po' strano. Uno si fa un' idea diversa, magari pensando al sole, al mare. Invece no, mi sono dovuta ricredere, e molto velocemente sono andata ad incrementare il mio bagaglio estivo con jeans e maglie.
E a proposito di Jeans, fermatevi assolutamente al negozio Levi's a Union Square. A San Francisco puoi pagare una bottiglietta d'acqua 3 dollari, ma un paio di Levi's te li accaparri con 30 dollari !

Non pensate minimamente di visitare questa città con i mezzi pubblici. Vi concedo solo un giro con il Cable Car, ma per il resto usate i piedi, il mezzo più efficace per scovare ogni angolo nascosto di una città che non vi stancherete mai di vedere.
In un giorno ho visto talmente tante cose da riempirmi la vita. Ho divorato passi, ho macinato chilometri, ho assaporato ogni momento...
Union Square, Enbarcadero, Molo Pier 39, foche, panini al granchio, negozi orribili per turisti, gente strana, gente straniera, quartieri cinesi molto più cinesi di un qualsiasi quartiere cinese di Pechino, Alcatraz dal pontile, Bay Bridge, Golden Gate immerso nella nebbia, onde, barche a vela, vento incessante; per poi ritornare ad Union Square e sedermi stanca sui gradini, ad ascoltare della buona musica Jazz.
In un giorno si può vedere tutto questo...solo vedere.
Nei restanti giorni di permanenza, si può vivere appieno quello che gli occhi hanno solo visto.
Il viaggio continua....







2 commenti:

  1. Cri questo è uno dei viaggi dei miei sogni. Il primo è stato andare a NY, ma purtroppo ho dovuto optare per l'East Coast, perdendomi l'opportunità di visitare San Diego, Santa Monica, San Francisco ecc..
    Attendo la prossima trasferta negli USA per colmare questa grande lacuna. Intanto sogno col tuo post :D

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  2. Ciao Manuela, hai proprio ragione un viaggio da sogno! Chilometri macinati, spazi immensi...è rimasto nel cuore!...e comunque a me manca NY e la costa est ;-)...ma prima o poi...!!

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