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UN VIAGGIO INASPETTATO ED IL TEMPO RITROVATO

by 3:02 PM




Ieri sera sono uscita in terrazzo.
Saranno state le dieci e mezza o giù di lì.
L'aria pungeva, le temperature negli ultimi due giorni sono scese un bel po', mi sono avvolta la coperta addosso e ho messo il piede sulle mattonelle fredde, il sole del pomeriggio non le aveva scaldate a sufficienza.
Ho alzato la testa al cielo, ho ascoltato l'assordante silenzio ed ho inspirato un profumo di aria che non sentivo da tanto.
Sono assettata di sensazioni in questo periodo, come tutti.
Ho visto un cielo stellato che non vedevo da tanto, soprattutto sopra la mia città, un manto puntinato quasi casualmente da piccole luci; ad avere avuto una matita stellare avrei potuto unirle per formare le costellazioni.

Sono piccole emozioni, piccole cose alle quali non ero più abituata.
Come il silenzio, a volte quasi surreale.
Anzi no, è surreale, come molte altre cose in questo momento storico.

Mi soffermo spesso davanti alla finestra, per guardare come tutto può cambiare in un istante, come tutto è diventato fragile, in bilico sul palmo della mano, pronto a cadere e a frantumarsi in mille pezzi se non tenuto saldamente.
Ed io lo voglio tenere saldamente, con tutte le forze.
Il paesaggio è lo stesso, da qualsiasi finestra io mi affacci, ma la mia fantasia non ha mai avuto limiti e navigo costantemente nelle case delle persone, creo vite e progetti non miei.

Sto bene, stiamo bene, a tutto il resto dedico il mio spirito di adattamento che mi accompagna da sempre, lo stesso che sfrutto durante un viaggio, quando le condizioni non sono come si erano prospettate, ma è un viaggio e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo, come lo sono nella vita.
E oggi noi stiamo vivendo tutti un imprevisto.

Non mi lamento, per quale motivo dovrei farlo? Seguo le regole, faccio cose in casa (e nemmeno tante più di prima), leggo (non con la concentrazione che vorrei), guardo film e serie TV (un ottimo rimedio a tutto), cucino e mangio (come ho sempre fatto).
Ammiro e ringrazio chi in questi giorni è in prima linea su tutti i fronti di aiuto.

Sono giorni che cerco di concludere questo post, faccio fatica, ma non fatica a scriverlo, le dita vanno veloci come sempre, io amo scrivere.
Ma mettere nero su bianco emozioni e paure mi fa un certo che, misuro tutto, ogni singola parola.
Sono ottimista, e badate bene che io non lo sono quasi mai. Non brillo mai di positività, il pessimismo si impossessa spesso e volentieri delle mie volontà...

Cerco di non  abbattermi, cerco di non leggere tutto il giorno notizie alla ricerca di chissà cosa, uso poco i social e seguo e ascolto persone che mi facciano star bene o che mi comunichino notizie veritiere: tutti quelli che condividono negatività e fake news sono magicamente stati messi da parte.
Ci servirà un po' di questo ottimismo anche per il dopo...





Sono al giorno n di quarantena e se non conto il fatto che mi è vietato camminare, andare a trovare mia madre e abbracciare i miei nipotini, vedere gli amici, non è cambiato poi molto.
Fondamentalmente lavoro quasi sempre da casa e così ho continuato a fare fino a che due delle aziende con cui collaboro hanno dovuto chiudere.
Continuo a lavoricchiare, da oggi un po' meno, da domani forse un po' di più, chi può dirlo. 
Una cosa è certa, ho molto tempo per pensare.
Il tempo ritrovato, quello che non c'era mai.
All'inizio il disagio era quello di non avere il controllo della situazione, di non avere un punto fisso all'orizzonte, una scadenza lavorativa, una data alla quale attaccarmi.
Ora i pensieri fluttuano più o meno leggeri di pari passo con il cambiamento che inevitabilmente mi e ci trasformerà.
Mi tengo occupata la mente mentre so che cambieranno ancora molte cose, le nostre vite ed il modo in cui le abbiamo sempre affrontate.
Ci saranno nuove consapevolezze, quelle che magari si erano perse nella nebbia dell'incoscienza, la stessa nebbia che qui in Val Padana non fa vedere ad un palmo dal naso.

Tornerò a viaggiare (anzi TORNEREMO), con coscienza, con avidità ed energia, con la voglia di abbracciare il mondo amplificando tutti gli abbracci che in questo momento ci sono negati.

Nel frattempo colleziono sogni e progetti, piccole cose e ricordi; vecchie foto e video di sorrisi, telefonate e messaggi, tazze di tè bollenti e torte di mele, libri da leggere sul comodino e film da vedere in lista su Amazon Prime, Disney Plus, Now Tv, e poi puntualmente guardo quello che non mi ero salvata...

E fotografo, scatto istanti di questo nuovo e momentaneo stile di vita, da riguardare poi tra qualche tempo.


In fondo anche questo è un viaggio, non programmato, ma sempre un viaggio è.






Cari viaggiatori, nonché miei lettori vi mando un abbraccio immenso, di quelli che stritolano, ma senza fare male.
A presto con nuovi racconti... di viaggio però ;)




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