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UN WINE TOUR IN VALPOLICELLA CON PAGUS

by 10:00 AM



Non ero mai stata in Valpolicella.
Mi vergogno un po' a dirlo, in fondo si trova ad una quarantina di chilometri da Padova tra il lago di Garda e Verona, ma per la nota legge del "tanto è vicino e prima o poi ci andrò", non ci ero mai andata.
Come vi ho già raccontato in altri articoli, sto cercando di recuperare e di conoscere più a fondo i luoghi che geograficamente mi sono vicini e che meritano di essere visitati.
Così da brava Veneta, amante del buon vino, ho dedicato una giornata alla scoperta di quest'area e dei prodotti che ha da offrire.
Mi ha accompagnata Pagus Wine Tour, un'agenzia che offre tour enogastronomici di gruppo e privati, in Valpolicella e nel territorio intorno alla città di Verona.
La zona è molto famosa per la coltivazione di vigneti per la produzione di vini quali l'Amarone DOC, o il Valpolicella e il Ripasso.
Il tour è esperienziale, guidato da persone competenti che introducono l'ospite in un mondo fatto di storia, tradizioni e gusto, e che soprattutto amano con passione il proprio lavoro.
Nel tour a me presentato abbiamo toccato tre tappe:

San Giorgio della Valpolicella e la sua Pieve
Da novembre del 2015 questo paesino è entrato a far parte dei borghi più belli d'Italia. Si trova immerso tra ulivi e vigneti e una sensazione di pace magnifica, sopra un monte che domina dall'alto la Pianura Padana, Verona e il Lago di Garda.
Le case sembrano la continuazione della roccia sulla quale sono costruite; pensate che  in passato, è stata una fortezza naturale raggiungibile solo attraverso un sentiero lungo e irto. Il nome del paese deriva dall'antica pieve in stile romanico sita nel centro della cittadina, che risale al 712 d.c. Al suo interno sono conservati affreschi che risalgono al dodicesimo e tredicesimo secolo.



Il negozio di Corrado Benedetti
Non è un semplice negozio, è un'esperienza vera e propria. Da tre generazioni vengono prodotti salumi e affinati e stagionati formaggi, mantenendo le tecniche di lavorazione tradizionali. Un tuffo nei sapori quello che ho fato attraverso una degustazione che ha deliziato il mio palato. Quello che i miei occhi hanno visto ha fatto poi conoscenza con il gusto: salumi, formaggi, mostarde, marmellate e l'Amarone a sigillare l'esplosione di sapori.
Ovviamente ho portato a casa un gustoso souvenir...




Corte Borghetti
A Corte Borghetti, Barbara mi ha portato a spasso tra i vigneti della sua Azienda Agricola, raccontando i segreti (non tutti eh) e i processi per ottenere uno dei vini più amati, l'Amarone con il suo sapore inconfondibile. Un lavoro che dura dodici mesi, non solo nel periodo della vendemmia come molti credono. Una magia quella del grappolo d'uva che si trasforma in un nettare divino grazie soprattutto alla passione per la terra e per l'uva.
Ho fatto una degustazione riscaldata dal calore di un caminetto e dalla luce traballante delle candele accese.L'intimità e l'accoglienza sono state superlative mentre bevevo il loro Valpolicella Classico DOC, il Valpolicella Superiore DOC, il Valpolicella superiore ripasso DOC e l'Amarone della Valpolicella DOCG; il tutto mangiando prodotti tipici della zona quali formaggi, salumi, marmellate e dolci. Devo dire la verità, è stata un'esperienza speciale, di quelle che ti restano dentro, con l'ebbrezza che solo il vino sa dare insieme ai racconti di una terra che ora non mi resta che continuare a scoprire. 




Perché quando un luogo ti dispiace lasciarlo, vuol dire che ha colpito nel segno e non resta altro che programmare un ritorno per scoprirlo ancora profondamente, perché sai già che nasconde dei tesori unici.



Esperienza in collaborazione con Pagus Wine Tour.

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MONTAGNANA, COSA VEDERE IN UN GIORNO

by 7:33 PM




Questo è un post dedicato ad una della meraviglie dietro casa.
Uno di quei luoghi dove passare una giornata, di quelle lente, per assaporare nuovi gusti e per stupirsi ancora una volta delle bellezze che abbiamo a portata di mano.


Montagnana si trova ad una cinquantina di chilometri da Padova, oltre i Colli Euganei, a sud in un tratto di pianura con una vista che spazia sul paesaggio circostante, facile meta,  per una gita fuori porta.
Il suo nome deriva da motta, cioè piccola collina e aeniana, che, in epoca imperiale, era una stazione postale lungo la strada romana.

C'è da dire che appena la si scorge, non si può che rimanere estasiati dalla sua magnificenza: la sua eleganza medioevale invita a visitarla in ogni suo angolo e non solo a conoscerne gli edifici ma anche a gustarne le prelibatezze che ha da offrire.
Per chi abita a Padova o nelle città limitrofe, una giornata è il tempo ideale da dedicarci, per chi viene da un po' più lontano consiglio di fermarsi per un fine settimana e di scoprire altri borghi nelle vicinanze e nei vicini Colli Euganei.

Cosa vedere, fare e mangiare a Montagnana?
Ecco le cinque cose che non dovete perdere!
  


Le mura

La cinta muraria di Montagnana è splendidamente conservata e catapulta il visitatore in quel medioevo fatto di cavalieri, battaglie e città da difendere. La loro circonferenza misura circa due chilometri e sono costituite da merli, torri, cammini di ronda e alloggiamenti per militi. A renderla così fortificata erano stati i Carraresi, Signori di Padova, che intorno la metà del trecento hanno voluto potenziare le difese contro i loro rivali di Verona, gli Scaligeri, così costruirono la nuova cinta con la trachite dei Colli Euganei. L'interno delle torri era utilizzato come magazzini e alloggi per i soldati.
Come in ogni città fortificata, o quasi, era stato scavato un grande fossato nel quale si immettevano le acque di un canale, ora prosciugato.
Le Mura di Montagnana hanno due accessi: uno a est in direzione di Padova e uno a ovest verso Verona.







Castello di San Zeno e Mastio di Ezzelino

Il Castello di San Zeno venne fatto costruire da Ezzelino III Da Romano e prende il nome dalla vicina omonima chiesa. Il castello si trova in una delle porte di accesso alla città: fino al milleottocento era circondato da un fossato, arma in più di difesa dalle battaglie e invasioni. In un secondo tempo, quando il dominio del territorio passò a Venezia, non ci fu più bisogno di difese e il castello venne adibito a magazzino per i raccolti, per poi diventare alloggio militare fino alla prima guerra mondiale.
Oggi il Castello ospita il Museo civico e la biblioteca. 
Si può salire sulla torre, il Mastio Ezzelino, e arrivare a quaranta metri di altezza per ammirare Montagnana dall'alto a trecentosessanta gradi. Da lassù la vista non è male, ve lo assicuro! 






Duomo di Santa Maria Assunta

La chiesa in stile tardogotico era stata commissionata dal vescovo di Padova e per volere degli abitanti della città. Da non perdere al suo interno la Trasfigurazione del Veronese e due affreschi attribuiti al Giorgione.

Mangiare prosciutto 

Da "brava" padovana per me Montagnana è sempre stata sinonimo di prosciutto crudo. Infatti segnatevelo bene bene è una cosa da provare assolutamente. Il prosciutto di Montagnana a marchio D.O.P è a dir poco irresistibile: dolce e saporito... e poi si scioglie in bocca! Vi ho fatto venire un po' di voglia? 
Se volete vedere e capire come questa bontà (assieme ad altre specialità venete) viene creata e lavorata, potete andare a far visita al salumificio Brianza, dove agli amanti degli insaccati sembrerà di stare in paradiso. Oltre a guardare, si può assaggiare!



Perdersi tra le vie 

Come in ogni città, trovo che passeggiare senza una meta, sia il modo giusto per scoprire angoli nascosti, botteghe artigianali, caffè dove fermarsi per una breve sosta. Montagnana non è molto grande, quindi anche per i più pigri sarà piacevole camminare in mezzo alla storia che ancora si riesce a percepire.



Informazioni utili

-Per qualsiasi richiesta e informazione sulla città di Montagnana consultate il sito visitmontagnana.it

-Ogni anno a maggio si tiene la Festa del Prosciutto... io direi che non potete perdervela!

 possibile visitare la città con una guida che vi spiega molto bene la storia di Montagnana e i suoi segreti, per esperienza affidatevi a Mirabilia.

-Dove mangiare tipico? Io ho provato Dulcis la bottega del gelato, che non fa solo gelati ma è un bistrot con piatti locali. Io ovviamente ho mangiato prosciutto di Montagnana, formaggi tipici e una buona birra Estense. Si trova in Piazza Vittorio Emanuele II e si può pranzare in esterno con una bellissima vista sul Duomo.



Articolo scritto in collaborazione con VIsit Montagnana.






COSA VEDERE A MATERA IN DUE GIORNI

by 5:06 PM





Matera è la capitale europea della cultura per il 2019. Con questo riconoscimento meritato Matera sarà al centro dell'attenzione, mediatica e non, per circa un anno con eventi che la metteranno in mostra per la sua bellezza.

Matera è stata nella mia lista di desideri per molto tempo, ma per un motivo o un altro non è mai stata spuntata, fino a quest'estate quando ho deciso che doveva far parte del mio on the road che mi ha visto toccare qualche regione del sud italia.

Ci si può immaginare Matera in mille modi, sbirciando fotografie, leggendo guide e articoli online, ma mai e dico mai sarà come vederla dal vivo.
Posso dire di essermi commossa davanti alla sua bellezza, e di provare un senso di nostalgia anche ora che ne sto scrivendo, il ricordo è vivo e prepotente, si fa strada spesso nella mia memoria, e io non posso fare altro che assecondarlo.

Ho passato due giorni in una città in cui il tempo si è fermato, dove la roccia viva racconta ancora di storie che si tramando di voce in voce, dove il paesaggio tutto intorno è quiete e poesia.

La prima cosa che mi è stata detta appena arrivata era quella di non addentrarmi al calar del sole nei vicoli della città per non rischiare di perdermi, e tra me ho pensato che perdersi è il miglior modo di conoscere un posto...
Ma ho rispettato il consiglio e ho vissuto la città alla luce del sole, quella che illumina quei sassi tanto amati e decantati, tanto raccontati e fotografati, innamorandomene come una ragazzina alla prima cotta.



Matera si può esplorare facilmente in modo autonomo, ma per visitarla senza disperdersi troppo vi consiglio di affidarvi ad una visita guidata; ci sono molte agenzie locali che ne organizzano e sono tutte certificate. Durano circa tre ore, e sono adatte anche ad un pubblico giovane. Io ho pagato 15 euro per adulto e gratis per i bambini; il tutto mi è stato prenotato direttamente dall'hotel dove alloggiavo.


È una città costruita sui sassi e suoi primi insediamenti risalgono all'era paleolitica quando gli abitanti si rifugiavano in grotte naturali incavate nella roccia, quindi non è più una giovincella, ma si mantiene decisamente bene!
Nel corso dei secoli successivi la popolazione aumentò di numero andandosi a sviluppare in altre zone della città in cavità create dalla natura, ora diventati quartieri, quali il sasso Caveoso a sud e il sasso Barisano a nord. La Civita, invece, è la parte centrale dove si è sviluppata la città.
Millenni di storia hanno trasformato un villaggio rupestre in una vera e propria città. Nel secondo dopoguerra però le precarie condizioni igienico sanitarie della città hanno fatto sì che il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi intervenisse con un programma di risanamento dei sassi dichiarando Matera "Vergogna Nazionale". Quindicimila abitanti furono sfollati, e messi, come previsto dal nuovo piano regolatore, in case moderne nella periferia...a questo punto la Matera antica divenne una città fantasma, finché tutto non fu risanato e reso nuovamente abitabile.



Cosa non perdere nella città dei sassi?

Sasso Caveoso
è la parte della città di Matera, per me, più caratteristica e deve il suo nome alle grotte che la compongono scavate nella roccia e nel tufo. Da vedere la Chiesa di San Pietro Caveoso con la sua splendida facciata seicentesca incastonata in un paesaggio senza pari.



Sasso Barisano
Si trova nella parte nord della città e il suo nome viene attribuito alla posizione  in direzione di Bari. A differenza del Caveoso, il sasso Barisano presenta più abitazioni costruite che incavate.  



Il Piano
Il "moderno"  centro storico di Matera si chiama Piano, ed è abitato, oltre che dai Materani, da facciate rinascimentali e barocche. Passeggiando con tutta la calma di cui siete capaci scoprirete delle opere tra le più belle e importanti della città. Piccole piazzette si apriranno all'improvviso al vostro passaggio, dove alzare gli occhi al cielo e ammirare le decorazioni dei palazzi che si stagliano nel blu e magari sedersi a bere un caffè mentre si guarda la vita di città scorrere lenta.



Palombaro Lungo
Nel Piano, la cosa che mi è piaciuta di più è stato il Palombaro lungo. Nel cuore di Matera ad una quindicina di metri sotto il suolo si trova una cisterna, chiamata anche "Cattedrale dell'Acqua", costruita nel 1846 come riserva idrica della città per contenere fino a quindicimila metri cubi di acqua. Il Palombaro è visitabile al costo di 3 euro a persona, bambini gratis, da prenotare in loco. Andate a visitarlo perché merita davvero. Una guida ha raccontato tutta la storia, ed è stato interessantissimo; non preoccupatevi se soffrite di claustrofobia, gli ambienti sono molto ampi, e io che ne soffro non ho avuto nessun problema.

Casa Grotta
La casa grotta è un'antica abitazione di Matera, perfettamente conservata, con gli arredi del tempo all'interno, interessante per capire al meglio gli usi e costumi degli abitanti prima del risanamento della città. Si trova nel Sasso Caveoso ed è costituita da un unico spazio in cui si svolgevano tutte le attività tipiche di una famiglia: c'era il focolare, la tavola, la cassettiera, il letto con un materasso ripieno di foglie di granoturco, la stalla, (esatto era in casa!!!) ed un un perfetto sistema di raccolta delle acque piovane dall'esterno. La visita per me era compresa nella guida della città, ma si può visitare autonomamente e il biglietto costa 3 euro, bambini gratis.

La Civita
La Civita è il più antico nucleo abitato e le sue caratteristiche morfologiche la fanno sembrare una grande fortezza circondata dal burrone della Gravina. Lì fu costruito il Duomo come a dominare l'intera area dall'alto. Questo è un posto dove dovete assolutamente perdervi, di giorno però, altrimenti rischiate di non trovare più la via di casa! 




Curiosità
Il prodotto tipico artigianale di Matera è il Cuccù, cioè un fischietto fatto di terracotta. I più tradizionali sono quelli a forma di gallo decorato con colori vivaci. In passato aveva la funzione di allontanare gli spiriti del male, infatti era presente in tutte le case, soprattutto sulle culle dei bambini.

A Matera sono stati girati moltissimi film, questo perché la scenografia del paesaggio ha suscitato interesse da parte di registi: un perfetto set a cielo aperto. Cito uno dei più famosi e recenti, ovvero La Passione di Cristo, diretto da Mel Gibson.  

Dove dormire
Io ho soggiornato all'Hotel Belvedere, ne ho parlato nel post dedicato qui sul blog: Dove dormire a Matera? Ma all'Hotel Belvedere.
E' uno splendido Hotel appena fuori la zona pedonale alla fine del Sasso Caveoso, ed ha una vista con effetto wow incluso...ve lo posso assicurare! Il personale è molto attento ai suoi ospiti, tanto da consigliare itinerari, agenzie dove appoggiarsi e soprattutto cosa vedere a Matera, per non perdersi le attrazioni più belle.

Dove Mangiare
Qui aprirò prossimamente un capitolo a parte, perché poche righe non sono per nulla sufficienti! Però segnatevi i nomi di questi due ristoranti, e preparatevi all'esperienza sublime delle tipicità lucane:
Ristorante del Caveoso
Soul Kitchen (cucina per l'anima...)






DOVE DORMIRE A BENEVENTO: B&B LA FARA

by 8:54 AM

Quest'anno sono ritornata a Benevento per la xx esima volta.
Giuro non lo ricordo, ci sono stata tantissime volte, e questa di settembre scorso era l'ultima tappa del mio on the road in giro per il sud Italia.
L'occasione era un matrimonio di amici.
La città sempre splendida, gli sposi pure.

Di Benevento non ho mai parlato, mi bacchetto le mani, e invece ha bisogno di essere conosciuta sotto molti punti di vista, e prometto che le dedicherò un post molto lungo e molto dettagliato, è da tanto che ne voglio scrivere, e credo sia arrivato il momento.

Ma oggi vi voglio parlare del b&b La Fara, che ha creduto nel mio progetto di far conoscere la città di Benevento e mi ha ospitato nei due giorni in cui ci sono stata.
Ad accogliermi Dario, il proprietario, un ragazzo carinissimo che mi ha fatto sentire a casa.



Il b&b si trova in centro a Benevento, un valore aggiunto che apprezzo, perché poter lasciare la macchina parcheggiata e uscire a piedi per la città è una cosa che adoro, senza dover diventare matti a trovar posteggio. E' a pochi passi dal Duomo e dal Corso, e a circa un km e mezzo dalla stazione che si raggiunge con una passeggiata di venti minuti o con i mezzi pubblici.
Al primo piano di un' antica palazzina, La Fara profuma di nuovo e di accoglienza colorata, è stato da poco ristrutturato, ed è composto da un angolo per la colazione con la cucina a disposizione, e tre camere dai nomi splendidi: Il Conte, Il Diacono e La Principessa, tutte con bagno privato.
Io ho soggiornato nella camera Conte, la camera più grande, a misura famiglia dove si può aggiungere un letto o una culla, con un carinissimo balconcino che si affaccia sui vicoli sottostanti. Io adoro, la mattina appena sveglia, aprire le finestre per ascoltare la città che comincia a svegliarsi con me. Sono le piccole cose che rendono migliore un giorno, non pensate?




Il tutto è arredato con cura, nei dettagli e nei colori, un nido confortevole dove passare del tempo, riposarsi e preparare una visita alla città o nei dintorni (che sono splendidi).
La colazione è autogestita e su richiesta vengono procurati prodotti vegan e gluten free. Il wi-fi è gratis e funzionante, e cosa carinissima, sono ammessi gli animali, la prossima volta quasi quasi ci porto anche la mia micia!
Io che amo farle con calma le colazioni, mi sono rilassata e goduta tè e tisane mangiando biscotti.




Ma io che mi faccio un sacco di domande, a volte pure troppe, mi sono chiesta il significato del nome Fara.
Ebbene pare pare che la Fara fosse l'unità fondamentale dell'organizzazione sociale e militare dei Longobardi che avevano, tra le altre cose, occupato Benevento per molto tempo, quasi una comunità di famiglie, di militari ecc. Infatti, mi spiegava Dario, nelle rievocazioni in città, vengono nominate la Fara del Conte, della Principessa e del Diacono, nomi che lui ha poi messo alle camere del b&B, per ricordare la storia e per dare un senso di comunità e famiglia allargata alla propria struttura. Bello no?




Mi sono trovata molto bene, è indubbio, e La Fara è un ottimo punto di partenza per andare a caccia di streghe a Benevento, o per gustare lo Strega, o i torroncini, o la pasta Rummo, o... eh eh ve lo racconto i un altro post!

Grazie Dario e B&B La Fara.





GIARDINI VATICANI, TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE PER VISITARLI

by 2:30 PM



Qualche settimana fa ho passato un lungo week end a Roma.
Roma città eterna come eterno è il desiderio di tornarci, e così ho fatto.
Mi sono regalata per il mio compleanno qualche giorno tra presente e passato, solcando vie già viste e scoprendo qualcosa di nuovo.
Ecco, il nuovo mi sorprende sempre, mi incuriosisce, mi entusiasma.
E così questa volta ho deciso di visitare i Giardini Vaticani, quell'angolo di verde, pace e natura all'interno dello stato Vaticano; è un luogo che merita di essere visitato ed ora vi spiego bene il perché!
Ma andiamo con ordine.


Dei Musei Vaticani avevo sentito parlare molti anni fa da mia mamma, che durante uno dei suoi viaggi a Roma aveva deciso di visitarli. Non avendoli prenotati per tempo era riuscita ad inserirsi nell'unico gruppo disponibile con la guida che parlava inglese. Ma questo non ha assolutamente tolto fascino ad un posto che a distanza di anni mi racconta essere uno dei più belli mai visti.
Curiosa figlia di mia madre ho deciso di seguire il suo consiglio.
La visita ai Giardini Vaticani ha avuto una durata di circa due ore che sono letteralmente volate. La visita può essere fatta solo con una guida e su prenotazione, in un piccolo gruppo. Il mio gruppo era composto da circa quindici persone e la guida è stata eccezionale nel raccontare tutto sui giardini, con aneddoti e curiosità che ancora mi fanno riflettere.


I Giardini occupano due terzi della superficie della città del Vaticano (circa 23 ettari), proprio piccoli non sono eh, e sono il luogo di riposo e di meditazione del Papa, da quando nel 1279 il pontefice Nicolò III riportò la residenza papale dal Laterano al Vaticano.
Un'oasi di verde che quasi fa dimenticare di trovarsi a Roma, in una città che per quanto bella è pure molto trafficata. All'interno dei giardini i suoni sono ovattati, si sentono solo i cinguettii degli uccellini e quelli dei pappagallini che hanno deciso di stabilirsi tra gli alberi e di formare una vera e propria comunità. 
Passeggiare ammirando le bellezze della natura è l'attività principale da fare; la seconda, che arriva subito dopo, è ascoltare la storia e anche qualcosa di più, che piace sempre. Inutile dirlo la curiosità prende il sopravvento, insomma ho passeggiato dove passeggia il Pontefice, e questo è molto fico (si può dire?) che uno sia religioso o meno (e io sono nella categoria del meno!).


Troverete giardini in stile italiano, boschetti all'inglese, moltissime fontane che con il suono dell'acqua vi accompagneranno lungo il percorso e tantissime statue tutte con un significato ed una storia da raccontare; e poi piante a non finire, molte delle quali non  conoscevo, di una bellezza unica.
Il giardino delle rose è uno dei luoghi che più mi sono piaciuti: nonostante le rose non fossero più rigogliosamente in fiore, il loro profumo fluttuava ancora nell'aria su quella terrazza da cui ammirare il mondo esterno.


Lo so che aspettate le curiosità...ve ne dico solo qualcuna, altrimenti che sorpresa è?

Cosa che ignoravo totalmente è che all'interno dei giardini si trova la centrale trasmittente da cui Guglielmo Marconi, che in quel momento aveva di fianco Pio XI, mandò il primo messaggio radio della storia.

Nella parte alta dei giardini si trova l'eliporto che serve non solo il Pontefice ma anche le cariche istituzionali del parlamento Italiano.

I viali dei giardini ora sono asfaltati, ma non sono sempre stati così: per anni sono stati sterrati, e fu Pio XI a volerli asfaltare perché i suoi spostamenti avvenivano solo in auto, e quindi le buche e gli scossoni non sarebbero stati rilassanti quanto una strada bella levigata.

Paolo VI invece, si fece costruire un giardino pensile sopra il tetto dei suoi appartamenti; questo perché non amava molto stare all'aria aperta e così facendo poteva usufruire di un angolo di verde, privato!

Durante la passeggiata in questi luoghi carichi di fascino si è sempre accompagnati da una presenza unica al mondo. Sto parlando del "Cupolone" o la Cupola di San Pietro, che si può ammirare da quasi ogni angolo dei giardini. Una presenza che lascia sempre senza fiato, la sua bellezza rapisce e in un contesto del genere, ancora di più.



Dove si trovano i Giardini Vaticani?

I Giardini si trovano all'interno del Vaticano, l'entrata è la stessa dei musei vaticani, e sono facilmente raggiungibili con mezzi i pubblici. Le fermate della Metro sono Ottaviano e Cipro, mentre per il bus il più comodo è il 49 che ferma davanti ai Musei.

I Giardini Vaticani fanno parte dei Grandi Giardini Italiani, il network dei più bei giardini visitabili in Italia. Dateci un'occhiata perché ce ne sono davvero tanti e tutti bellissimi, e sicuramente qualcuno si trova vicino a casa vostra e nemmeno lo sapete.

Informazioni per la visita.

Per visitare i Giardini Vaticani è obbligatoria la prenotazione online. Tutte le informazioni utili, i giorni e le tipologie di visita le potete consultare sul sito ufficiale dei Musei Vaticani www.museivaticani.va 
Con il biglietto dei Giardini Vaticani si può accedere lo stesso giorno, a fine visita, anche ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina.



Articolo in collaborazione con I Grandi Giardini Italiani

DOVE DORMIRE A MATERA? ALL'HOTEL IL BELVEDERE!

by 10:15 AM



 Altra tappa del mio in the road tutto italiano è stata Matera.
Città che desideravo visitare da molto tempo, da troppo forse, e quest'anno mi sono detta che dovevo smetterla di rimandare, il momento era arrivato.

Della città vi parlerò in un dettagliato post, perché vi assicuro che ci sono un sacco di cose da fare e vedere. Io ci sono stata un paio di giorni, ma un altro non sarebbe stato di troppo, anzi.
Prima però vi voglio raccontare dove ho dormito, perché per me , ma penso anche per voi è importante  la scelta del soggiorno, anch'essa fa parte del viaggio, e se questo viaggio è a Matera, ancora di più.

Dove dormire a Matera?

Io sono stata all'Hotel Belvedere. 
Si trova appena fuori la zona pedonale della città ed è stata per me una soluzione perfetta per spostarmi. La macchina per due giorni non l'ho toccata e i piedi sono stati il mio mezzo di trasporto.
Si trova alla fine del Sasso Caveoso e vi assicuro essere in una posizione superlativa con una vista ad effetto sulla città, che ti fa trattenere il respiro per dire un wow che viene dal cuore.





L'Hotel è nato dopo una ristrutturazione di alcune abitazioni nate sui sassi: quelle che una volta erano vecchie grotte, dei granai e delle cisterne ora accolgono gli ospiti sotto forma di camere super curate e super belle. Altre invece, non meno belle eh, sono state ricavate dai piani superiori della struttura, spaziose, luminose e accoglienti.

Ma una delle cose che ho amato di più all'Hotel Belvedere è stata la terrazza panoramica che si raggiunge da uno stretto corridoio scavato nella roccia.
Appena lo si è percorso ci si perde in un panorama unico nel suo genere.
I sassi di Matera da ammirare, da toccare quasi con mano: posso dire di essermi commossa, e di aver percorso quel corridoio parecchie volte in quei due giorni, in diverse ore per poter riempirmi ancora una volta gli occhi di tanta bellezza.
La colazione viene servita proprio lì ed è uno dei modi più belli per cominciare bene la giornata. Ma ci si può andare in ogni momento, per rilassarsi, leggere un libro o semplicemente per guardare uno spettacolo in prima fila...



Il personale dell'Hotel è super gentile e attento ad ogni esigenza, ma soprattutto mi ha dato dei consigli molto apprezzati su cosa vedere, prenotandomi anche una visita guidata della città, e su dove mangiare, facendomi scoprire nuovi gusti e nuovi piatti.
Ma avete idea di quanto si mangi bene in Basilicata????

Se state programmando un viaggio in Basilicata e non sapete ancora dove dormire a Matera, segnatevi questo delizioso Hotel.

Il mio viaggio è stato fatto in macchina, parte di un on the road partito dal Veneto, ma se volete sapere come arrivare a Matera, oltre che in auto potete arrivarci anche in aereo, l'aeroporto più vicino è quello di Bari, poi vi basterà noleggiare una macchina e il gioco è fatto!






#incollaborazionecon
















DOVE DORMIRE A VASTO: ALLA CANALE, UN B&B VISTA MARE

by 7:20 PM




"Mamma, questo è il posto al mare più bello dove ho dormito!"
La voce della verità di un bambino di quasi dieci anni; e come dargli torto, quando il mare è il protagonista incontrastato del B&B Alla Canale, sulla Costa dei Trabocchi a Vasto.

L'Abruzzo, dopo le Marche, è stata la seconda tappa del mio on the road tutto italiano. Vasto era una città che desideravo da molto visitare, ma che per un motivo o per un altro è sempre e solo stata di passaggio nei miei viaggi verso sud.

Dove dormire a Vasto?

Abbiamo soggiornato al B&B alla Canale, un piccolo cuore pulsante affacciato sul mare Adriatico e gestito da due persone speciali e da una piccola gattina di nome Lulù. Ma è vero che definirlo un posto per dormire è un po' riduttivo.

Una terrazza sul mare, una brezza costante e profumata e il silenzio interrotto solo dal suono delle onde: questo il primo impatto, questo l'imprinting nato all'istante, accompagnato da una stretta di mano, un brunch improvvisato e imprevisto, e la storia di quel luogo raccontata dalla voce e dagli occhi di chi l'ha sognato e realizzato.



La terrazza con una vista superlativa sulla costa dei trabocchi è a disposizione degli ospiti per la colazione, per i momenti di relax con un libro in mano, per osservare il mare in silenzio, per dondolarsi al tramonto sull'amaca.

La mattina la terrazza si popola di prelibatezze abruzzesi e pugliesi, fatte con amore dai fornai locali: pizza, focaccia con ventricina, panzerotti con le alici e poi dolci, cornetti e biscotti, da assaporare tra i dettagli che popolano la casa, tutti con una storia, tutti inseriti in un certo posto per un motivo speciale.







Le stanze per gli ospiti sono due e si raggiungono dal pian terreno con una scala a chiocciola. Quella dove abbiamo dormito si chiama Berubara (per chi non lo sapesse è il nome originale del manga La rosa di Versailles, ovvero Lady Oscar) ed è piena di fumetti e libri dedicati all'eroina della rivoluzione francese e alla sua regina Maria Antonietta. Tutti i libri sono a completa disposizione... che meraviglia! La stanza è anche piena di sole che entra da un terrazzo sul mare ne completa la perfezione: quel terrazzo la mattina mi ha visto aspettare il nascere del sole dal mare. Ho puntato la sveglia e mi sono goduta lo spettacolo in prima fila, nel silenzio, con la mia reflex e i brividi dell'alba.
E io, lo sapete, sono miss pigrizia, amo i tramonti e non le albe perché "chi me lo fa fare ad alzarmi?": eppure sono super felice di aver tolto ore ad un sonno che aspettava solo di essere interrotto da tale bellezza...








Valore aggiunto è l'accesso privato alla spiaggia attraverso una scala nel verde. La spiaggia della Canale è fatta di scogli e sassi ed ha un mare dai colori splendidi, che invita ad entrarci, piano piano instabilmente fino a lasciarsi prendere dalle onde e dal loro fragore quando sbattono contro le rocce. Un trabocco a destra e uno a sinistra, anche loro con una storia da raccontare nella loro fragilità che li tiene quasi sospesi nel mare.







Come accennato sopra, i dettagli incontrati nell'accogliente dimora sono stati un piacere per gli occhi. Amo la cura che si mette nell'arredare e rendere accogliente un luogo e devo dire che questo B&B la mostra in ogni angolo. Tutto merito di Isabella dice Maurizia, il suo compagno, io dico che sono due persone speciali che hanno creato un nido unico!




Il B&B la Canale è un ottimo punto di partenza per visitare la città veccia di Vasto, Vasto Marina, la costa dei Trabocchi, Punta Aderci e... ma questo ve lo racconto più avanti!



#incollaborazione


































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