L'ISOLA DI CEBU, DUE GIORNI TRA MARE E SORRISI






Continua il mio racconto sulle Filippine, paese di una bellezza estrema, luogo dove i sorrisi sono contagiosi.

Siamo arrivati a Cebu da El Nido con un volo della super compagnia aerea Air Swift.
Anche questa volta, prima di salire ho fatto testamento, ma come nel volo precedente da Manila a El Nido, tutto è andato bene, nonostante il minuscolo aeroplanino a eliche.

Cebu è una provincia delle Filippine che si trova nella regione delle Visayas e comprende l'isola più grande, Cebu appunto, e altri 150 isolotti.

Cebu è stata una meta decisa all'ultimo, su due piedi. Il motivo per cui non l'avevamo messa da subito in programma si chiama "stagione delle piogge" e abbiamo di conseguenza aspettato per vedere quale luogo sarebbe stato meno colpito in quei giorni
Avremmo voluto vedere e fare tantissime cose, ma con il tempo a disposizione e con gli imprevedibili tempi di spostamento filippini, abbiamo optato per fermarci un paio di giorni nello stesso posto, cioè a Mactan, una piccola isola (unita da due ponti) poco lontana dalla più grande Cebu della quale fa parte.
Proprio in questa isoletta morì il navigatore Magellano nella famosa battaglia di Mactan il 27 aprile del 1521. Pare che il Re Filippino Lapu-Lapu non volesse sottostare al nuovo Re di Spagna Enrico V, e fu quindi attaccato da tre navi dove durante lo scontro ci furono molte vittime, tra le quali appunto il famoso navigatore Magellano.

Come nel resto del Paese, anche in questa isola i sorrisi sono la parte migliore, soprattutto quelli dei bambini. Le città sono fatte da chi le abita e a Lapu Lapu, città principale di Mactan, ogni angolo parla, ogni persona sorride.
Due giorni sono molto pochi, ma sono stati un ottimo assaggio delle meraviglie da vedere. Ci siamo fondamentalmente dedicati al mare, perché in luoghi come questo, lui è il protagonista e non se ne ha mai abbastanza. 




Per la nostra giornata in mare abbiamo contrattato direttamente al porto con il proprietario di una bangka, la barca tipica Filippina.
Solo noi, e il piacere di non fare tour turistici ma di entrare nella cultura locale. 
La giornata è trascorsa in balia delle calme onde al largo dell'isola, tra vari spot dove fermasi a fare snorkeling o dei grandi tuffi. Con noi una signora filippina anche lei proprietaria della barca che avrà avuto si e no settantanni e che ci ha fatto compagnia silenziosamente per tutto il tempo, tranne in due momenti: per venderci degli oggetti di artigianato e per dirci che il temporale stava arrivando e che era ora di rientrare.
La giornata è stata splendida, senza alcun dubbio, i pesci da ammirare sono colorati, e solo il paesaggio mette in pace con il mondo.
Per mangiare, prima della partenza, abbiamo fatto la spesa in un panificio, prendendo pressoché cose a caso, che per fortuna si sono rivelate molto buone: panini di vario tipo, dolci e salati.





Dove dormire?
Noi abbiamo soggiornato all'Hotel Be Resort Mactan, non economicissimo (circa 100 euro la tripla) ma molto bello e ad un passo dal mare. Il giorno in cui siamo arrivati siamo stati ad ammirare il tramonto stesi su comode poltrone. C'è anche una bellissima piscina, dove neanche a dirlo i bambini si sono tuffati mille mila volte. Beh sì, bambini, perché ero in viaggio con la mia amica Milena, e se non avete letto i post precedenti a questo sulle Filippine, correte subito a farlo!!!!

Dove mangiare?
Il cibo Filippino ha fatto breccia nel mio cuore e questi posti, se passate da quelle parti, dovete assolutamente provarli!
Il primo è Maribago Grill e Restaurant (Maribago, Lapu-Lapu), cucina tradizionale e OTTIMA! Il locale è all'aperto e si mangia sotto delle capanne di legno rialzate da terra. Non mi ricordo bene cosa ho mangiato, chiedo venia, ma di sicuro c'era qualche gambero in mezzo!

Il secondo è l'Inday Pinas Sutukil (Punta Engaño Rd, Lapu-Lapu City) e si trova all'interno di un mercato. La cosa bella è che ti puoi scegliere il pesce che poi cucineranno. In realtà non si sa se effettivamente cucineranno proprio quel pesce, ma mi piace pensarlo. Il locale dove si mangia sembra il piano superiore della casa del proprietario, in una grande terrazza con vista sulla baia di Magellano. Si vocifera che le patate fritte siano state le migliori mangiate nelle Filippine, credo di non aver fatto in tempo ad assaggiarle per poterlo confermare. Confermo invece la bontà di tutti gli altri piatti, compreso il pesce!

Il giorno seguente lo abbiamo dedicato a navigare verso la meta successiva, con la stessa bangka del giorno precedente, con la stessa signora settantenne o forse più e con un temporale da ricordare... ma questa è un'altra storia!







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