UN GIORNO A VENEZIA, TI PORTO DOVE NON SEI MAI STATO

by 12:56 PM




Venezia è sempre un buon motivo per alzarsi dal divano ed uscire di casa.
Lo è anche per prenotare un volo o un treno o per decidere di tirare fuori la macchina dal garage e passare una giornata in una delle città più belle al mondo.
Sono di parte lo so, ma resta comunque una meta che amo profondamente. Vuoi per la vicinanza da casa mia, vuoi per la laguna che mi chiama spesso, per me Venezia resta sempre un posto dove tornare.

Mi fa sentire bene, soprattutto quando mi defilo dal traffico dei turisti che percorrono le strade più battute.
Venezia è bella perché ci si può perdere girando in una calle a caso e magicamente questa scelta porta a conoscere luoghi inaspettati.

Oggi vi porto a fare una passeggiata lontana dal flusso di gente, per trovare un po' di silenzio e nuovi scorci, abbracciare una libreria che amerete per tutta la vita e gustarvi dei cicchetti in un posto insolito...siete pronti?

Che vi muoviate in macchina, in treno o in aereo il punto di partenza resta sempre la stazione ferroviaria. 
"Venezia Santa Lucia, Stazione di Venezia Santa Lucia!" Chissà come lo urlava il capotreno una volta. Penso spesso a come doveva essere la meravigliosa città lagunare cinquant'anni fa.

Vi lascio una mappina così non vi perdete!



Lasciatevi alle spalle la stazione e andate in direzione nord nel Sestiere di Cannaregio fino al Ponte delle Guglie. Qui girate a sinistra e proseguite verso il quartiere del ghetto, dove, ai tempi della repubblica veneta, erano obbligati a vivere tutti gli ebrei veneziani.
Una piccola comunità ebrea vive ancora all'interno di questa quartiere. Amo scoprire piccoli negozi di artigianato, il panificio con i prodotti ebraici, e, passando in silenzio, ascoltare le preghiere che fluttuano nell'aria; se si è fortunati si può assistere a qualche tradizionale rito nella piazza principale. 
Si può visitare il Museo Ebraico con pochi euro e capire la storia della nascita del ghetto e di come è iniziata la persecuzione degli Ebrei...





Da qui proseguite verso l'ospedale della città, passando dalle Fondamenta Nove fino ad arrivare alle Fondamenta dei Mendicanti. Vi consiglio di entrare proprio nell'ospedale SS. Giovanni e Paolo, ma non per farvi visitare. Qui aperta al pubblico c'è la Farmacia storica ed il Museo di Anatomia.
Dalla seconda metà del settecento nell'ospedale civile di Venezia vengono conservati i reperti anatomopatologici, arricchendo così un magazzino che poi è diventato un museo tutt'ora visitabile e consultabile. Il Museo è dedicato ad Andrea Vesalio, un anatonomo Fiammingo che ha lavorato per anni nella città di Venezia, dove ha scritto molti libri che raccontavano le sue idee innovative...che ancora oggi vengono letti. C'è poi la Farmacia Storica, che si trova vicino al Museo, interamente in stile ottocentesco.

Ora proseguite in direzione calle Santa Maria, e vicino al Rio della Tetta troverete una delle librerie più belle al mondo:la Libreria Acqua Alta. Ne ho già parlato e ne parlerò ancora in questo sito, perchè è un luogo che tutti devono vedere almeno una volta nella vita...beh anche due! Il profumo della carta mescolato a quello dell'acqua salmastra vi avvolgerà in un turbine di libri dalla testa ai piedi, dentro ad una gondola o impilati uno sopra l'altro fino al soffitto. Una porta si apre sul canale, un'altra su un giardinetto dove si possono scalare, indovinate un po'...dei libri!
E non sarà difficile scorgere un bel gatto sornione nascosto tra gli scaffali...

Ormai credo via sia venuta un po' di fame. Ritornate verso Cannaregio, passando per Rio Terà e fermatevi per un bianco e qualche cicchetto al Timon. Se siete fortunati e non c'è molta gente, potrete gustarvi vino e specialità locali comodamente seduti su una barca ormeggiata di fronte al locale...mica male eh!



Il tour è finito.
Sono circa cinque chilometri, fattibilissimo per tutti anche per chi ha bambini e si può fare in mezza giornata. Ovvio che se ci si ferma ad ogni angolo a fotografare (e ve lo consiglio) la mezza giornata diventerà intera.
Poi fatemi sapere se vi è piaciuto!


Informazioni Utili
Se a Venezia ci andate in treno, dovete solo tenere d'occhio gli orari per non rischiare di restare bloccati in laguna (che poi tanto male non è).
Se andate in macchina, conviene parcheggiare a Mestre e poi prendere il bus o il tram fino a Venezia; oppure arrivare a piazzale Roma e parcheggiare in uno dei grandi parcheggi a silos. Non sono economici ma sono in centro città. Io di solito uso il Garage San Marco se arrivo dopo le cinque, così posso usufruire della tariffa ridotta.
Se venite in aereo, gli aeroporti di arrivo sono due. Dal Marco Polo partono bus frequenti che portano a Mestre o a Venezia, mentre dall'aeroporto di Treviso c'è un bus della compagnia Terravision che vi porterà in quaranta minuti a Venezia con tariffe davvero interessanti.
Ora non avete più scuse per non venire a Venezia.


Articolo scritto in collaborazione con Terravision


















FRIDA KAHLO A BOLOGNA, LA PASSIONE PER L'AMORE E PER L'ARTE

by 2:48 PM



"Ho subito due gravi incidenti nella mia vita...il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera."
F.K.


Mi ha sempre affascinato la vita e il percorso artistico di Frida Kahlo.
Un'artista che, nel vero senso della parola, metteva passione in quello che faceva: dalla pittura all'amore.

Lei è Messicana, con addosso i colori di una terra che restano indelebili nel corpo e nell'anima, e che poi riporta su tele: è questo il suo modo di raccontarsi.

Giovanissima ha subito un tremendo e doloroso incidente che la segna per il resto della sua vita, e che segna anche il modo che ha di esprimersi con la pittura. I suoi quadri infatti raccontano il dolore, la voglia di vincerlo, le ricadute e le piccole grandi vittorie.
Trenta operazioni chirurgiche, e la consapevolezza di non poter aver figli la devastano, eppure riesce a trovare la forza per colorare la sua vita.

Anche l'amore è parte integrante delle sue emozioni.
Delle sue grandi emozioni.

Diego Rivera, che le causa più pene che gioie, è il suo grande e passionale amore per la vita.
Anche lui pittore, con molti anni più di lei, è essenziale per la sua vita e per la sua espressione artistica.


"È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini."
F.K.

"Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza...L'amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo."
F.K.

Questo breve preambolo per raccontarvi velocemente la storia di un'artista che io ho sempre ammirato per la sua forza e determinazione, e per dirvi che sarà in mostra a Bologna, a Palazzo Albergati, sino al 26 marzo.

Frida Kahlo viene raccontata in questa esposizione che è un viaggio all'interno della sua vita e di quella di Diego Rivera, un viaggio che emoziona, che a tratti fa male e commuove fino alle lacrime.
Un percorso, fatto di quadri, fotografie e video.
La vita di Frida viene messa a disposizione del visitatore, che quasi entra a far parte della sfera più intima dell'artista.

L'ho amata questa donna forte, la amo e l'amerò.
E' un esempio per tutti di quanto il dolore causato da un incidente possa trasformarsi in creatività necessaria per alleviare la sofferenza. 

"Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere."
F.K.














La collezione Gelman: Arte Messicana del XX secolo
Fino al 26 Marzo a Bologna a Palazzo Albergati.

Da non perdere!

IL MIO 2016 IN FOTO

by 10:49 AM








Un anno di viaggi,
di sogni realizzati 
e di progetti che si sono concretizzati.

Ogni anno che passa mi piace ricordarlo con le foto che lo hanno reso unico.
Con le foto dei grandi viaggi, quelle degli angoli dietro casa.
Un rito semplice, fatto di emozioni e colori, per ricordare e sognare.

Buon Anno di viaggi a voi...




Buenos Aires, Argentina



Il Perito Moreno, Patagonia Argentina



Venezia, Libreria Acqua Alta



Padova, Basilica del Santo


Benidorm, Spagna


Valencia, la città della scienza


Portonovo, Marche


Tramonto, Isola d'Elba


Breslavia (Wroclaw), Polonia


Cautano, Campania




Ghiacciaio del Presena, Passo del Tonale, Trentino



Parco del Delta del Po, Emilia Romagna



Saline di Cervia, Emilia Romagna


Combai, Treviso



Londra, Queen's House, Greenwich



La magia dei Colli Euganei, Monte della Madonna, Padova


Poi c'è questa foto che io amo particolarmente. Me l'ha scattata mio figlio mentre ero in estasi nell'ammirare gli affreschi di Giotto all'interno della Cappella degli Scrovegni, nella mia splendida città...Padova.

CIAO 2016. E TU 2017 DOVE MI PORTERAI?

by 2:48 PM



Un anno un po' strano questo 2016.
Mi ha regalato molte cose, me ne ha tolte delle altre, si è reso antipatico in alcuni momenti e particolarmente simpatico in altri.

Non c'è un bilancio.
Non mi piace farne.
Penso che una buona parte di quello che ci accade dipenda dalle scelte.
Siamo noi stessi a decidere.
Dovremmo decidere bene, per noi, per gli altri, per il nostro futuro.
Non sempre è facile, ma penso che provarci sia la via più semplice.
Io ci ho provato e continuerò a farlo per l'anno che sta per arrivare.

Poi ci sono loro
i viaggi...
I viaggi sono una costante nella mia vita, una medicina di cui ho bisogno, un tonico per rigenerarmi, sono la vita.
E come ogni anno il mondo è venuto a bussare, mi ha preso per mano, e mi ha fatto scoprire nuovi angoli, nuovi volti.
Ho visto un pezzetto di Argentina che sognavo da una vita, l'Uruguay che mi ha sorpresa, sono stata a Breslavia, a Berlino e sono tornata a Londra. 
Ho aggiunto due nuovi tasselli di Spagna: Benidorm e Valencia.
Mi sono concentrata molto sulle meraviglie dietro casa, un po' per il mio progetto 20 Km (da Padova) e un po' per riscoprire luoghi che meritano di essere visti: i Colli Euganei, piccoli paesi, ville meravigliose.

Dove mi porterà il 2017?
In molti posti mi auguro, qualcuno già definito (ma che tengo al calduccio) e altri da pensare ed elaborare.
Mi piace avere sempre qualcosa di programmato, mi fa sentire al sicuro. Allo stesso tempo sto alla finestra pronta a cogliere opportunità di passaggio.
Mi piacerebbe andare in Norvegia, e anche in Islanda. Vorrei ritornare negli Stati Uniti, ma anche vedere un pezzetto di Canada. E la Grecia no? La Grecia è in lista da molto tempo, chissà.
E poi il Kazakistan che mi affascina moltissimo e la Cina per vedere il troppo che mi manca.
Vorrei tornare a Bangkok, e visitare l'Oman. Dormire sotto le stelle in Namibia e tornare nella "mia" Giordania.
E a proposito di Giordania...c'è una bella novità che presto presto vi dirò.


Poi ci sono i progetti, di lavoro e non, che si stanno delineando piano piano, e che un po' mi fanno paura: mi dicono sia comunque un buon segno!!
E una mostra di fotografia per una causa a cui tengo molto per una serie di motivi, nella quale sono stati coinvolti molti blogger e persone con un cuore grande.
Con il lavoro mi sto buttando in qualcosa di bello, di grande, di...staremo a vedere.
Io ci provo, che poi non mi si venga a dire che non c'ho provato!

Vorrei fare poi una piccola considerazione sul mondo social.
Nell'ultimo anno la corsa all'oro, tradotto in Like, mi sembra aumentata come aumenta la furia di un tornado quando non incontra nessun ostacolo.
Sembra veramente che tutto ruoti attorno a quel pollice azzurro su Facebook, a quel cuore su Instagram a quel retweet su Twitter. 
A me piacciono i social, ci passo del tempo, ci metto le mie foto, guardo, commento, ma non li scambio con la vita reale, con le strette di mano o con le risate grasse davanti ad un calice di vino.

Il mio tempo è prezioso, come lo è il vostro e mi piace investirlo per scrivere, leggere e fotografare. Per portare sui vostri schermi la voglia di viaggiare, per darvi dei contenuti utili e piacevoli da leggere, per farvi sognare con delle foto.
E quest'anno delle nuove collaborazioni si sono fatte strada, perché quello che scrivo piace, perché quello che fotografo piace e io non posso che essere felice di questo.


E a proposito di foto...
Beh uno dei miei propositi è di dedicarmi un po' di più alla fotografia, perché assieme al viaggio è la mia grande passione. 
E visto che con una reflex in mano non si finisce mai di imparare, imparerò, sempre e ancora. Nessuno si deve improvvisare fotografo, anche se purtroppo è una moda che ha preso piede, e tutti scattano...
Sono polemica? Un pochino dai, ci sta. Mi piace difendere una categoria che si fa il mazzo con cavalletto e condizioni meteo improbabili, che scatta in manuale e non usa photoshop per modificare la foto originaria.
Sono vecchio stampo scusate, penso ancora che l'analogica abbia formato grandi professionisti, senza bisogno di fotoritocchi....


Ultima cosa, ma non meno importante, giusto per chiudere in bellezza, voglio, come ogni anno ringraziarvi di cuore per esserci sempre, miei cari viaggiatori, che mi leggete, mi scrivete, mi mandate messaggi, chiedete consigli.
Mi strappate sorrisi, voi siete la bellezza.
In fondo amo scrivere e voi non fate che alimentare questa voglia. Anche quando le giornate non sono delle migliori, voi mi tirate su il morale. 

Grazie Grazie e Grazie.

Cri





IMPRESSIONISTI A TREVISO, UNA MOSTRA ALL' AROMA DI CAFFE'

by 2:44 PM


Pierre-Auguste Renoire Bambina con uccellino (particolare)

Treviso ospita, fino al 17 aprile, una mostra che è un inno all'amore per l'impressionismo.
Come avete letto spesso in questo sito, io amo l'arte e quando posso corro a vedere mostre, per tuffarmi dentro ad un mare di emozioni.

STORIE DELL'IMPRESSIONISMO
I GRANDI PROTAGONISTI DA MONET A RENOIR, DA VAN GOGH A GAUGUIN

Le protagoniste di questa mostra sono le 140 opere che accendono le sale di colore e di bellezza.
Non è mai facile, almeno per me, raccontare opere d'arte, non perché non le capisca, ma perché tutto è sempre molto soggettivo.
Quello che piace a me non necessariamente deve piacere a qualcun altro.
Ma sono anche estremamente convinta che l'arte possa emozionare ed unire. E attraversando questa esposizione ho saputo emozionarmi ancora davanti a tanta meraviglia.
Ogni quadro ha una storia da raccontare, ogni pennellata, ogni scatto, ogni incisione ha un senso che rapisce e cattura lo sguardo dei visitatori.

Gli impressionisti hanno anticipato la fotografia, scattando istantaneamente immagini e nel contempo riportandole con tratti colorati su tela.
La vita di tutti i giorni raccontata attraverso i colori reali di un campo di grano, di un tramonto sul mare di un ritratto perfetto, quasi vivo.

Mi inchino davanti a Marco Goldin, curatore della mostra e ideatore di Linea d'ombra per aver ancora una volta creato una mostra che parla attraverso grandi opere, una mostra che non può che ammaliare.



Claude Monet Passeggiata sulla scogliera a Pourville

In sei sezioni il visitatore è trasportato attraverso capolavori che hanno fatto parte di una delle più grandi rivoluzioni in campo dell'arte.

SEZIONI 1 E 2
LO SGUARDO ED IL SILENZIO
PERCORSO DEL RITRATTO DA INGRES A DEGAS A GAUGUIN

L'interpretazione del volto come simbolo delle emozioni e del trasporto interiore dell'artista.

FIGURE SOTTO IL CIELO
DA MILLET A RENOIR

L'impegno degli artisti a rappresentare l'esperienza intima della vita all'aperto, come nel giardino dietro casa o nel campo lungo la via.
Gli impressionisti piantavano il loro cavalletto e impressionavano una tela, come i fotografi del tempo impressionavano una pellicola.


SEZIONI 3 E 4 
LA POSA DELLE COSE
DA MANET A CEZANNE

Cezanne aveva detto una volta: "Con una mela voglio sorprendere Parigi".
Niente di più vero. Con la nascita delle rappresentazioni delle nature morte in un contesto che va oltre la vita quotidiana, frutto di una ricerca per la collocazione degli oggetti nello spazio... di fatto un allontanamento dall'impressionismo.


UN NUOVO DESIDERIO DI NATURA
DA COROT A VAN GOGH

Ecco la rivoluzione, quella che porterà i pittori a prendere tela e colori e a sedersi per ammirare e far rivivere il paesaggio.

SEZIONI 5 E 6 
L'IMPRESSIONISMO IN PERICOLO
MONET E LA CRISI DEL PLEIN-AIR

I pittori escono, passeggiano, ammirano e assorbono. Però non dipingono solo all'aria aperta, ma cominciano a portarsi il lavoro a casa, come diceva Monet che "portava molta documentazione a casa"...


COME CAMBIA UN MONDO
GLI ANNI ESTREMI DI MONET E CEZANNE

Inizia un viaggio, quello nell'anima della natura, ma anche solo il viaggio nell'anima, nella propria anima: l'unione tra natura e coscienza.



Henry Fantin-Latour Ritratto di Eva Callimachi-Catargi (particolare)



Vincent Van Gogh Augustine Roulin, la Berceuse (particolare)



Katsushika Hokusai La grande Onda 

Ma in tutto questo cosa c'entra il caffè?
Segafredo Zanetti è sponsor Ufficiale di Linea d'ombra e sostiene l'arte creando un connubio perfetto con un'aroma unico al mondo.
E poi chi l'ha detto che il caffè non può diventare esso stesso un'opera d'arte?
Guardate cosa ho combinato durante un contest tra blogger?? (Ed ho guadagnato il secondo posto!!!)








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