L'ISOLA DI ALBARELLA , DOVE IL PO INCONTRA IL MARE

by 12:33 PM



Il Po, il fiume più lungo d'Italia, sfocia nel mar Adriatico mentre i suoi rami si intrecciano nel delta quasi a formare un ricamo che si fa strada nella laguna fino a mare.
Al suo interno si trova l'isola di Albarella, nella laguna sud di Venezia, ma in provincia di Rovigo. È un'isola privata accessibile per chi ci soggiorna, per chi ha una casa di proprietà e a visitatori giornalieri ma solo a determinate condizioni.
È una totale immersione nella natura quella che offre Albarella, tra la fauna e la flora che rigogliose convivono non solo tra di loro, ma anche con le persone che transitano nell'isola. Mentre si passeggia o pedala non è difficile incontrare  daini, lepri, aironi e falchi di palude.
Il nome Albarella non deriva da Alba, anche se di albe se ne vedono di spettacolari, ma dall'albero chiamato "Albarea" in dialetto veneto, ovvero il Pioppo Bianco tipico della zona.

All'interno dell'isola ci sono varie possibilità di soggiorno: ci sono appartamenti localizzati in diverse zone dell'isola, come quelli in cui sono stata io che si affacciano su bacini artificiali interni chiamati fiordi e sono molto carini e confortevoli, di varie tipologie per coppie e per famiglie più o meno numerose. Questi hanno l'accesso diretto ai fiordi, utilizzati come piscine di acqua lagunare.
Altre opzioni si trovano all'Hotel Capo Nord e al Golf Hotel.



Cosa fare ad Albarella? Tantissime cose, davvero non ci si può assolutamente annoiare, che voi siate bambini o adulti. Io in due giorni ho fatto....

Imparare a giocare a golf assieme a 200 daini.
Dovete sapere che l'isola ha un campo da golf grandissimo con un green morbidissimo e 18 buche. Dovete anche sapere che a far compagnia ai giocatori da golf ci sono dei carinissimi daini che passeggiano indisturbati (o quasi) tra la vegetazione.
Ovviamente il golf non è l'unico sport che potete praticare, ci sono 24 campi da tennis in terra battuta, un maneggio e altre attività da spiaggia come il beach tennis o il beach volley.
Io ho fatto una lezione di golf con mio figlio, che anche in questo sport si è dimostrato più ginnico di me... Abbiamo imparato la teoria di base: per esempio, lo sapete che per giocare a golf esiste un unico movimento per ogni lancio di pallina e che cambiano solo le mazze in base a dove e come si deve lanciare la pallina in buca? Ecco io non lo sapevo, ed il maestro è stato molto bravo e anche molto convincente che quasi quasi gli prenotavo già dieci lezioni da qui a fine estate, ma ahimè dovevo tornare a casa. Abbiamo fatto poi un giro con la golf car per vedere quanto è esteso il campo e per fare un incontro ravvicinato con i suoi dolci abitanti. 



Fare un giro in bici in laguna.
Ad Albarella la macchina si lascia posteggiata e dimenticata e si prende una bici a noleggio, o la vostra che vi siete portati da casa, per spostarsi nei vari punti di interesse: fa bene pedalare e non si inquina. Sappiate comunque che se usate l'auto, la velocità massima consentita è di 30 km all'ora. 
Un giro molto bello e a contatto con la natura è quello che porta in laguna, dove i pescatori aspettano che i pesci migliori abbocchino alla lenza, o dove grandi reti vengono issate ad intervalli di tempo regolari.
La sensazione di pace è indubbia, pedalare tra quelle valli ci ha messo tranquillità e un senso di calma che a volte si dimentica di avere. Rigenerante.


Portare i vostri figli (ma se sono grandini possono andarci anche da soli) ad AlbarellaLand.
AlbarellalLand è un parco giochi sostenibile nuovo di zecca, dove grandi e piccini possono divertirsi in tutta sicurezza e con un occhio di riguardo all'ambiente. Infatti le attrazioni sono realizzate con materiale naturale come il legno e la corda dove arrampicarsi, scivolare e inventare nuovi giochi. Il progetto fa parte dell'iniziativa condotta sull'isola di Albarella "Immersi nella natura", che prevede degli interventi di riqualificazione del patrimonio naturale del territorio.


Ovviamente potete passare del tempo in spiaggia e scegliere tra quella libera o attrezzata, fare molte passeggiate e delle incredibili mangiate di pesce, beh siamo sul mare!
Noi abbiamo provato il ristorante del Centro Sportivo e il ristorante La Barca, entrambi ottimi. Vi consiglio in stagione di assaggiare le moeche, sapete cosa sono vero? 

Se volete informazioni su tipologie di alloggi o sulle attività sportive, o per qualsiasi altra vostra curiosità, potete visitare il sito Albarella.it




Soggiorno e articolo in collaborazione con Albarella.it


IL CANTICO DELLA NATURA L'ECO RESORT A DUE PASSI DAL TRASIMENO

by 5:27 PM


Ritornare a viaggiare dopo questo periodo di emergenza sanitaria è stata una boccata d'aria che ho inspirato a pieni polmoni. L'aria per un po' era mancata, e mentre boccheggiavo sognavo valigie da fare e disfare (cosa che tra l'altro non amo particolarmente, ma si sa, quando qualcosa manca...).

Ritornare a viaggiare in sicurezza, questa è la parola d'ordine, ma soprattutto in luoghi in cui la parola assembramento, che affolla solitamente i nostri pensieri, sia solo un ricordo.
Per questo vi voglio raccontare di un luogo dove con la natura sarà l'incontro più ravvicinato che potrete avere.
L'Ecoresort il Cantico della Natura si trova in Umbria e domina dalla sua collina la valle sottostante ed il lago Trasimeno. I suoi venticinque ettari di proprietà sono a completa disposizione degli ospiti che possono usufruire degli alloggi, della piscina, del ristorante e della spa, ma anche delle passeggiate rigeneranti tra ulivi secolari e boschi. 
Un luogo perfetto dove staccare la spina e vivere in perfetta tranquillità il proprio tempo.
Un rifugio per famiglie, ma anche per una fuga d'amore, perché il romanticismo al Cantico della Natura è di casa.


La maggior parte delle camere si trova al piano terra e con ingresso indipendente, arredate in stile antico, a permetterci di fare un salto indietro nel tempo.
La colazione, il pranzo e la cena possono essere serviti in camera, ed è un valore aggiunto e un gesto molto apprezzato dagli ospiti soprattutto in questo periodo.


La colazione si può consumare anche nella sala ristorante e nei tavoli all'aperto; il buffet per ovvi motivi non è usufruibile nel modo consueto, ma il personale dedica il proprio tempo a servirne i prodotti direttamente ai clienti che a turno possono scegliere come comporre la propria colazione.
Il servizio al ristorante resta attivo con tavoli distanziati e con tutte le regole di igienizzazione necessarie.


E a proposito di cene, un punto, ma facciamo anche due, vanno a favore del ristorante del Cantico della Natura, dove lo chef propone piatti della tradizione Umbra rivisitati in modo da colpire non solo il palato ma anche la vista.
Si può scegliere tra il menù degustazione e quello a la carte, il tutto accompagnato da ottimo vino, gustato appieno grazie all'abbinamento che il personale ha proposto.

L'Ecoresort Il Cantico della Natura è anche un ottimo punto di partenza per visitare i dintorni; infatti molti sono i sentieri da percorrere a piedi, in bici o a cavallo, i paesini attorno al lago Trasimeno e i piccoli borghi arroccati. 
Ecco i miei tre consigli:

Passignano sul Trasimeno
Si trova sulla sponda nord del lago omonimo, ed è un paesino molto carino per passare qualche ora a passeggiare. Nella parte più alta della cittadina si trova la rocca che risale al Medioevo e dove si può visitare il Museo delle Barche. Da Passignano ci sono i collegamenti per raggiungere in battello l'Isola Polvese e l'isola Maggiore che si trovano sul lago. Se nel frattempo vi viene fame, fermatevi alla Bottega di Zefferino, una pizzicheria enologica dove potete gustare le specialità del territorio come la famosa torta al testo, i salumi e i crostini, accompagnati da vino o birra, tutto local ovviamente!

Panicale
La sua posizione, su una dolce collina, gli permette di dominare sul lago e sulla campagna attorno fino ad arrivare con lo sguardo in Toscana. Al centro storico del borgo si arriva attraverso la Porta Perugina in un passaggio che conduce alle tre piazze del paese collocate su tre livelli diversi. Un borgo fuori dal tempo, "protetto" da San Michele Arcangelo, dove perdersi tra i vicoli in pendenza per poi sbucare improvvisamente su terrazze, e innamorarsene, letteralmente!


Il tramonto sul Monte Penna
Questa è una passeggiata semplice semplice ma di grande effetto. Partendo dall'Ecoresort Il Cantico della Natura potete prendere un sentiero in salita che in una ventina di minuti vi porterà in cima al Monte Penna. La passeggiata (da non fare in ciabatte o ballerine mi raccomando) passa in mezzo ad un bosco per finire in una radura dalla quale ammirare uno splendido paesaggio a trecentosessanta gradi. Ovviamente vi consiglio di farlo al tramonto per poter vedere il sole che si tuffa sul lago Trasimeno. Imperdibile.



Fine settimana rigenerante in un contesto da favola.
Per qualsiasi altra informazione potete visitare il sito Il Cantico della Natura



Articolo scritto in collaborazione con la struttura.



ASSOCIAZIONE NESOS, IL TREKKING ALLE EOLIE

by 4:28 PM


Po meno un anno fa mi accingevo a partire per un viaggio alle Eolie.
Era il mio ritorno dopo molti anni,
un ritorno per riassaporare quei luoghi colmi di natura e poesia. 
Ma delle Eolie non ci si stanca mai e dopo otto mesi, a novembre, ci sono ritornata, perché quelle isole sono una panacea per tutti i mali, un toccasana per la mente ed il corpo.

Molti, ancora, pensano che le Eolie siano belle da vivere solamente per il mare, per il relax sulla spiaggia e le nuotate nelle acque cristalline. Le Eolie sono anche questo, ma devo dire che per me la parola relax lì assume un significato diverso, cioè infilare scarpe e abbigliamento comodi, uno zaino con una bottiglia d'acqua pronto per essere riempito di nuove esperienze attraverso i sentieri che le sette sorelle offrono al visitatore.

Ci sono percorsi che si possono fare in autonomia, ma per altri io consiglio vivamente di affidarsi a delle guide esperte, non solo per una questione di sicurezza, ma anche di esperienza e conoscenza. Impagabile fare un percorso che passo dopo passo viene spiegato nella sua interezza, dalla storia del luogo alle erbe commestibili che si possono trovare lungo la strada.

Ho avuto il piacere di conoscere, nei miei ultimi due viaggi alle Eolie l'associazione Nesos, creata nel 2001 da un gruppo di ricercatori e guide naturalistiche con lo scopo di conservare e studiare la biodiversità e sostenere l'ecoturismo delle isole.

Nesos organizza escursioni durante tutto l'anno (sempre monitorando le condizioni meteo e del mare e il troppo caldo che nel mese di agosto può rendere particolarmente faticosa la camminata) alla scoperta dei cento e più sentieri che percorrono le sette isole.
Un'esperienza che consiglio di fare, perché scoprire un pezzo di isola attraverso  la passione di persone preparate e qualificate non ha prezzo.


Con l'Associazione Nesos ho fatto due escursioni.

La prima a marzo alla scoperta di Vulcanello e di alcune zone di Lipari con Pietro e la seconda a novembre sulla splendida isola di Filicudi con Flavia.



Vulcanello


Vulcanello è uno dei vulcani presenti nell'isola di Vulcano, rimasto attivo fino al sedicesimo secolo, ma soprattutto è stato lui a creare dopo una grandissima eruzione la penisola sulla quale ora giace e che l'ha congiunto a Vulcano che era sola soletta.

Un cono vulcanico alto circa cento metri raggiungibile facilmente con una passeggiata non impegnativa, partendo anche dal porto, dove giornalmente arrivano i traghetti dalle altre isole. La vegetazione nella zona è rigogliosa, ginestre ed oleandri abitano le pendici colorando il vulcano nei mesi di fioritura.
In cima si trovano un gruppo di tre crateri vicini tra di loro dai quali è fuoriuscita la lava nel periodo di attività che ha dato vita a Vulcanello.
Una piacevole immersione in una parte dell'isola che molto spesso viene tralasciata o alla quale non si dà la meritata importanza.
La cima offre un panorama spettacolare a trecentosessanta gradi, da un lato la vista su Vulcano (che toglie il fiato vi avviso) e il suo cratere, mentre dal lato opposto si ammira la parte meridionale di Lipari. Lanciando lo sguardo all'orizzonte a nord est si vede Panarea e la perfezione del cono si Stromboli, a nord ovest invece ci sono le sorelle Alicudi e Filicudi 
Suggestiva la valle dei Mostri, chiamata così per le formazioni di roccia lavica che hanno fantasiose e bizzarre sembianze di mostri e il panorama incantevole su Lipari che si trova a pochi chilometri di distanza.


Lipari vista da Vulcanello 


In viaggio con le mie amiche! Monica, io e Milena sopra Vulcanello

Lipari


Lipari è una risorsa infinita di posti poco conosciuti (per fortuna) e che hanno una storia alle spalle da raccontare. Pietro, mi ha fatto conoscere un'isola piena di ricchezze dal punto di vista geologico. Esiste un canyon di pomice che è stato scavato dalle piogge creando così un scenario quasi surreale da quanto è bello. Pensate che l'estrazione di pomice a Lipari iniziò nel quinto millennio avanti Cristo in corrispondenza dei primi insediamenti documentati e lo stesso vale per l'ossidiana, il nero vetro vulcanico formatosi per il rapido raffreddamento della lava e che nell'isola si trova spesso come formazione geologica diventata tutt'uno con il territorio, anche sotto forma di piccoli pezzetti e schegge che si possono scoprire camminando nei numerosi sentieri, facendo un viaggio nel tempo fino alla preistoria quando questa pietra veniva lavorata per costruire strumenti taglienti.
Altro posto visitato sono state le cave di caolino, oggi non più in uso, che si trovano sulla costa occidentale dell'isola, nella parte superiore delle scogliere. In un unico paesaggio ci si può immergere nel mondo della paleontologia, della geologia e vulcanologia, quello della mineralogia e della botanica, per non parlare dei colori che il paesaggio assume: magia allo stato naturale.



 Canyon di pomice


 Cava di pomice


Cave di caolino
Filicudi


A Filicudi invece ci sono stata ad ottobre con Flavia, in una giornata che non prometteva bene dal punto i vista meteorologico, ma che ha regalato nonostante un po' di pioggia e di umidità paesaggi incredibili e un tuffo nella storia di questa isola che da sola non avrei mai avuto il piacere di conoscere. Abbiamo camminato tanto, ma è stato così piacevole da non sentire la fatica, ascoltando storie, aneddoti e curiosità, imparando a conoscere le erbe selvatiche che ancora oggi si usano per preparare i piatti della tradizione Eoliana. Lungo la via abbiamo anche incontrato un Filicudaro che ci ha aperto le porte della sua casa e fatto vedere e comprare i frutti della terra: i capperi. Ci ha raccontato anche la storia della rivolta di Filicudi del '71 e la protesta contro i mafiosi, che non conoscevo, ma estremamente interessante.


Mulattiera di Filicudi

Flavia mi ha poi portata a conoscere i villaggi preistorici di Filo Braccio e Capo Graziano, camminando su mulattiere affacciate su mare. Che esperienza incantevole, che terra splendida.
Se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire il profumo della salsedine che mi si era attaccato addosso, la pioggia e poi il sole, caldo di novembre che mi ha asciugata e ritemprata per proseguire passo dopo passo lungo i sentieri dell'Isola.
Un Archeotrekking alla scoperta del passato, un viaggio nel tempo, raccontato e descritto con dedizione e passione da Flavia, che mi ha letteralmente ammaliata con la sua conoscenza e mi donato la consapevolezza che non bisogna mai dare nulla per scontato, che non basta leggere un paragrafo di una guida per pensare di aver capito tutto di un luogo.


Filicudi

La scoperta del villaggio di Filo Braccio lungo la costa sud orientale dell'isola, risale alla fine degli anni cinquanta ma altri scavi ripresero nel duemilanove portando alla luce altre nuove aree. Il villaggio è un insediamento dell'età del bronzo. Gli antichi abitanti scelsero quel luogo da chiamare casa perché il mare offriva protezione dagli attacchi e soprattutto un'opportunità per il commercio. C'erano capanne e depositi con ambienti a pianta ovale, tutto creato con pietre e ciottoli di mare.



Villaggio preistorico di Filo Braccio

Capo Graziano invece si trova a 174 metri sul livello del mare, e risale anch'esso all'antica età del bronzo. Qui gli scavi tra gli anni cinquanta e sessanta portarono alla luce più di venti capanne costruite con la pietra locale, anche in questo caso la posizione è stata strategica per difendersi dai frequenti attacchi all'isola via mare. Dopo una salita che si percorre in una quindicina di minuti si arriva al pianoro dove era costruito il villaggio e dove la vista sull'isola spazia su due versanti.



Verso Capo Graziano



Villaggio preistorico di Capo Graziano



Io, Flavia e Milena. Foto credit Milena Marchioni in viaggio con me :)


Che esperienza sublime, sicuramente da ripetere, anche perché io alle Eolie voglio ritornarci presto, appena possibile, e soprattutto voglio provare a fare lo scekking, il cammino lento con gli asini... non vedo l'ora!
Per contattare l'associazione Nesos visitate il loro sito Nesos.org, dove trovate molte info e tutti i contatti utili.




Esperienza in collaborazione con Associazione Nesos.





















DINTORNI DI PADOVA DA RAGGIUNGERE (ANCHE) IN BICICLETTA

by 2:49 PM


Nonostante la nebbia in certi periodi, anche d'estate, e lo smog che aleggia invisibile, i dintorni di Padova sono tutti da scoprire per un'uscita di qualche ora o per una gita fuori porta in giornata.
La bellezza di alcuni di questi luoghi sta nel fatto che si possono raggiungere anche in bicicletta, o per i più temerari anche a piedi. 

Qualche anno fa avevo creato un progetto legato ad alcune mete raggiungibili percorrendo 20 Km, partendo da Padova. Il motto era: In 20 km da Padova, dove posso arrivare?

Devo dire che aveva riscosso un discreto successo, così ho deciso di riprendere in mano quei luoghi e proporveli tutti qui, così da avere la lista completa.
Io amo ritornare anche nei posti già visti sempre con un immenso piacere.

Per voi cari lettori, che siate di Padova o no, queste a seguire sono mete imperdibili!

Piazzola sul Brenta e Villa Contarini
Il nome di questo paesino deriva dal fiume che la attraversa, il Brenta, che scende dal Trentino per poi sfociare nell'Adriatico. I Contarini e i Camerini furono le grandi e nobili famiglie che si susseguirono nel corso degli anni nella grande dimora che rappresenta l'attrazione principale: pensate che fino alla meta del '600 era una villa rurale poi trasformata in una Villa simile ad una Reggia. Dopo periodi di splendore intervallati a quelli di abbandono, dal 2005 la Villa è proprietà della Regione Veneto. Ha ospitato concerti e molti eventi, e speriamo possa tornare presto a proporli ai suoi numerosi viaggiatori che da tutto il Veneto vengono a visitarla.
Gli interni affrescati e il parco circostante sono una favola, ma nel vero senso della parola: un ritorno al passato, allo sfarzo con le stanze a tema e il parco con tempietti e paperelle da salutare. 
Per chi ama il contatto con la natura nei dintorni ci sono molti percorsi da fare alla scoperta dell'area naturalistica attorno al fiume Brenta, in bicicletta, a cavallo o a piedi.




Torreglia
Torreglia si trova ai piedi dei Colli Euganei, ottimo punto di partenza per escursioni e passeggiate. I Colli io li vedo anche da casa mia, e sono una visione che mi fa star bene, mi mette di buonumore nelle giornate no e trovo sempre un buon motivo per andarci. A Torreglia i vigneti si perdono a vista d'occhio e nella zona un tempo (ma un bel po' di tempo fa) veniva estratta la trachite, la stessa che i veneziani usavano per costruire la loro città. Cosa vedere? Villa dei Vescovi, la Chiesa di San Sabino e l'Eremo di San Luca, l'Eremo di Monte Rua e poi i molti sentieri che salgono e scendono donando scorci incredibili e il profumo di natura e sottobosco che in ogni stagione cambia, ma fa sempre innamorare.



Cervarese Santa Croce e il Castello di San Martino

Si trova tra i Colli Euganei e i Colli Berici, lungo il fiume Bacchiglione. Battutissima meta per le gite fuori porta, soprattutto in bicicletta, l'ultimo tratto, da Selvazzano Dentro, si percorre lungo un argine così da evitare auto e le non sempre adeguate piste ciclabili.
Cosa fare? Potete portarvi un libro da leggere, fare una passeggiata nei dintorni, visitare il Castello di San Martino risalente all'anno mille con il compito di essere avamposto per la difesa militare, tra Padova e Vicenza. Il Castello si può visitare, così potete fare un tuffo nel passato!

Cava Bomba
Per arrivare in bici qui bisogna essere un pochino allenati, però in macchina si arriva facilmente percorrendo una strada in mezzo alla natura e ai Colli Euganei che si innalzano dolcemente nella pianura. Luogo imperdibile per chi ama tutto quello che riguarda la geologia e la paleontologia, nonché adattissimo a piccoli esploratori. Cava Bomba è proprio una cava dove veniva estratto il calcare che poi veniva trasformato in calce viva attraverso una fornace. Oltre al Museo (appena possibile riaprirà) che conserva interessanti ritrovamenti della zona, si può visitare il parco dove ci sono delle riproduzioni a grandezza reale di alcuni dinosauri. Da Cava Bomba parte un bellissimo sentiero che porta alla Busa dei Briganti... da non perdere!




Il Sentiero del Monte Venda 
Questo è uno dei sentieri che popolano i Colli Euganei, si capisce che ne sono innamorata? Dicevo, il sentiero del Monte Venda comincia alla base del monte più alto delle colline Padovane, ben 603 metri. Si chiama sentiero n.9 ed è per un primo tratto molto facile, accessibile a carrozzine e passeggini. Una passeggiata intervallata da boschi di roverelle e castagni, laghetti (quando è stagione), e poi uno spiazzo con panchine dove fermarsi a fare un po' di pausa. Sopra il Monte non si può salire perché è zona militare, ma si può prendere il sentiero che sale fino a che la strada non diventa più percorribile.





Castello di San Pelagio

Se D'annunzio vi ha sempre affascinato, se vi piacciono i labirinti, se adorate i roseti in fiore e le ville da favola, il Castello di San Pelagio è il posto giusto per voi. Proprio da qui il grande esteta era partito il 9 agosto del 1918 alla volta di Vienna per la più bella azione di volo di tutti i tempi. Dai Fratelli Wright agli astronauti nello spazio, il Museo del Volo all'interno del castello rivela molte cose super interessanti. All'esterno poi vi attenderanno il labirinto del Minotauro, e il giardino segreto. Per una gita fuori porta, per una visita culturale, per assaporare le meraviglie della natura.




Ci sono tantissime mete ancora di cui non vi ho parlato, ma sto preparando degli articoli che vi faranno conoscere molti altri "dintorni" di Padova, da raggiungere in bici, a piedi e in auto.
Nel frattempo io testo tutto e scatto foto per voi!







UN VIAGGIO INASPETTATO ED IL TEMPO RITROVATO

by 3:02 PM




Ieri sera sono uscita in terrazzo.
Saranno state le dieci e mezza o giù di lì.
L'aria pungeva, le temperature negli ultimi due giorni sono scese un bel po', mi sono avvolta la coperta addosso e ho messo il piede sulle mattonelle fredde, il sole del pomeriggio non le aveva scaldate a sufficienza.
Ho alzato la testa al cielo, ho ascoltato l'assordante silenzio ed ho inspirato un profumo di aria che non sentivo da tanto.
Sono assettata di sensazioni in questo periodo, come tutti.
Ho visto un cielo stellato che non vedevo da tanto, soprattutto sopra la mia città, un manto puntinato quasi casualmente da piccole luci; ad avere avuto una matita stellare avrei potuto unirle per formare le costellazioni.

Sono piccole emozioni, piccole cose alle quali non ero più abituata.
Come il silenzio, a volte quasi surreale.
Anzi no, è surreale, come molte altre cose in questo momento storico.

Mi soffermo spesso davanti alla finestra, per guardare come tutto può cambiare in un istante, come tutto è diventato fragile, in bilico sul palmo della mano, pronto a cadere e a frantumarsi in mille pezzi se non tenuto saldamente.
Ed io lo voglio tenere saldamente, con tutte le forze.
Il paesaggio è lo stesso, da qualsiasi finestra io mi affacci, ma la mia fantasia non ha mai avuto limiti e navigo costantemente nelle case delle persone, creo vite e progetti non miei.

Sto bene, stiamo bene, a tutto il resto dedico il mio spirito di adattamento che mi accompagna da sempre, lo stesso che sfrutto durante un viaggio, quando le condizioni non sono come si erano prospettate, ma è un viaggio e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo, come lo sono nella vita.
E oggi noi stiamo vivendo tutti un imprevisto.

Non mi lamento, per quale motivo dovrei farlo? Seguo le regole, faccio cose in casa (e nemmeno tante più di prima), leggo (non con la concentrazione che vorrei), guardo film e serie TV (un ottimo rimedio a tutto), cucino e mangio (come ho sempre fatto).
Ammiro e ringrazio chi in questi giorni è in prima linea su tutti i fronti di aiuto.

Sono giorni che cerco di concludere questo post, faccio fatica, ma non fatica a scriverlo, le dita vanno veloci come sempre, io amo scrivere.
Ma mettere nero su bianco emozioni e paure mi fa un certo che, misuro tutto, ogni singola parola.
Sono ottimista, e badate bene che io non lo sono quasi mai. Non brillo mai di positività, il pessimismo si impossessa spesso e volentieri delle mie volontà...

Cerco di non  abbattermi, cerco di non leggere tutto il giorno notizie alla ricerca di chissà cosa, uso poco i social e seguo e ascolto persone che mi facciano star bene o che mi comunichino notizie veritiere: tutti quelli che condividono negatività e fake news sono magicamente stati messi da parte.
Ci servirà un po' di questo ottimismo anche per il dopo...





Sono al giorno n di quarantena e se non conto il fatto che mi è vietato camminare, andare a trovare mia madre e abbracciare i miei nipotini, vedere gli amici, non è cambiato poi molto.
Fondamentalmente lavoro quasi sempre da casa e così ho continuato a fare fino a che due delle aziende con cui collaboro hanno dovuto chiudere.
Continuo a lavoricchiare, da oggi un po' meno, da domani forse un po' di più, chi può dirlo. 
Una cosa è certa, ho molto tempo per pensare.
Il tempo ritrovato, quello che non c'era mai.
All'inizio il disagio era quello di non avere il controllo della situazione, di non avere un punto fisso all'orizzonte, una scadenza lavorativa, una data alla quale attaccarmi.
Ora i pensieri fluttuano più o meno leggeri di pari passo con il cambiamento che inevitabilmente mi e ci trasformerà.
Mi tengo occupata la mente mentre so che cambieranno ancora molte cose, le nostre vite ed il modo in cui le abbiamo sempre affrontate.
Ci saranno nuove consapevolezze, quelle che magari si erano perse nella nebbia dell'incoscienza, la stessa nebbia che qui in Val Padana non fa vedere ad un palmo dal naso.

Tornerò a viaggiare (anzi TORNEREMO), con coscienza, con avidità ed energia, con la voglia di abbracciare il mondo amplificando tutti gli abbracci che in questo momento ci sono negati.

Nel frattempo colleziono sogni e progetti, piccole cose e ricordi; vecchie foto e video di sorrisi, telefonate e messaggi, tazze di tè bollenti e torte di mele, libri da leggere sul comodino e film da vedere in lista su Amazon Prime, Disney Plus, Now Tv, e poi puntualmente guardo quello che non mi ero salvata...

E fotografo, scatto istanti di questo nuovo e momentaneo stile di vita, da riguardare poi tra qualche tempo.


In fondo anche questo è un viaggio, non programmato, ma sempre un viaggio è.






Cari viaggiatori, nonché miei lettori vi mando un abbraccio immenso, di quelli che stritolano, ma senza fare male.
A presto con nuovi racconti... di viaggio però ;)




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