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IL PRIMO INCONTRO CON LA MONTAGNA

by 9:47 AM


Teresa non è mai stata in montagna.
Lei è Campana e ha il mare nel sangue, ma vivendo a Padova la vicinanza alle montagne è diventata una "cosa" da scoprire...
Un paio di amici le hanno organizzato un appuntamento con una montagna che sa emozionare...le Dolomiti!




Io sono nata al mare, cresciuta al mare, il primo bacio l'ho dato al mare.
Da me tutto parla di mare: il vento, il profumo dell'aria, la sabbia negli occhi finché passeggi. Il mare è veramente quello che mi manca della mia terra...eppure qualcuno il mare non lo conosce e non ne sente la mancanza perché le sue emozioni le lega ai monti.
Ai monti?
Che?
No, no, in montagna fa freddo, e poi cosa si fa in montagna?
Penso che certa gente proprio non la capisco, ma con il tempo, i racconti si arricchiscano e sembrano anche belli. Io continuo a non capire, proprio non ci arrivo, ma la voglia di provare prende il sopravvento e ... organizziamo una gita in montagna.
Scelgo di non scegliere, di fidarmi e lasciarmi guidare dalle emozioni di chi l'ha vissuto.
Quando iniziamo a salire il paesaggio cambia e tutto diventa verde, più verde.
Immagino di vedere un troll che si sporge dalla grotta che il tempo ha scavato nei monti, proprio come in un racconto fantasy.
Arrivati a Fiera di Primiero facciamo una tappa per "sgranchirci le gambe"... e lo stomaco. Mentre assaporo il mio strudel penso che quelle casette siano un po' surreali, ma è già ora di ripartire, tutti in macchina diretti a San Martino di Castrozza.
Mi guardo intorno e tutto sembra diverso: la luce, l'aria, tutto più pulito, più limpido. Il cielo somiglia ad un bel dipinto, di quelli pieni di colori pastello; intorno a me tutto è altissimo e lo sguardo si perde.
E' ora di pranzo, ma non abbiamo tempo da perdere, un veloce panino allo speck guardando il ruscello gelido e i germani che fanno il bagno e poi via verso Passo Rolle.
Qui cambia tutto, basta alberi, siamo troppo in alto.
Ci incamminiamo verso la baita, niente auto, niente navetta, io adoro camminare. Finché saliamo vedo le facce compiaciute, non lo dicono ma so che lo stanno pensando, sapevano che sarebbero riusciti a stupirmi, non volevano osare troppo con una "novizia" ma li ho lasciati fare, per fortuna.
Compaiono chiazze di neve ostinata, completamente incurante del solstizio d'estate, è una tentazione troppo forte, io adoro le palle di neve.
Guardo tutto con gli occhi di un bambino e aspetto di arrivare alle nuvole per poterle toccare.
Arriviamo alla baita e ci fermiamo ad ascoltare il silenzio, inizio a capire che esistono posti in cui il tempo si è fermato, poi, alzo lo sguardo e ...il fiato si spezza.
In un attimo si aprono le nuvole e compaiono le cime, bianche e rosa, diverse da tutto il resto, quasi piazzate lì per sbaglio o apposta per lasciarti a bocca aperta. Pare che il cielo disegni il profilo dei monti con la china nell'intento di lasciarmi a guardare per ore.
Ci concediamo un bombardino e ci avviamo per la discesa.
Realizzo che mi hanno conquistata del tutto, sto già pensando a quando tornerò, penso che questo viaggio, fatto per scoprire posti nuovi, abbia scoperto posti di me che nascondono sensazioni sconosciute.
Mi accorgo che, a volte, bastano due buoni amici, di quelli con cui stai davvero bene, e tanta voglia di provare.

Teresa C.

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