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TRAPANI, LA PROCESSIONE DEI MISTERI

by 3:10 PM



Più o meno un anno fa sono stata in Sicilia, a Trapani per le vacanze di Pasqua.
Mi era stato detto e più volte ripetuto che in quel periodo la città si preparava alla processione dei Misteri, e che non dovevo assolutamente perdermela.

Io, che con la religione ci litigo, ero un po' perplessa, vi dico la verità. 
Ma mi sono detta che le tradizioni hanno un fascino che si tramanda, e che probabilmente era vero, non dovevo perdermela.
Non sapevo come era strutturata, non mi ero informata, ero semplicemente curiosa di visitare una città nuova, in un periodo molto sentito.

Da oltre quattrocento anni, nella città siciliana la processione religiosa si svolge con grande enfasi dalle quattordici del venerdì santo al sabato santo, ininterrottamente, per ventiquattro ore.
Questo evento ha origini spagnole, infatti molte sono le analogie con la "Semana Santa".
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, nella quale si preparano i misteri, ovvero la rappresentazione artistica, sotto forma di statue di legno vestite con stoffa, della passione e della morte di Cristo. Addobbi di fiori a decorare le statue che raccontano una storia che tutti noi, di educazione Cristiana, conosciamo.
Le statue sono poi posizionate su una base chiamata vara, con una tecnica particolare che ne consente una certa oscillazione durante il trasporto, per dare un aspetto più scenografico al loro passaggio.
Il giovedì santo il via vai dalla Chiesa del Purgatorio è intenso, transenne e personale tengono a bada le persone che vogliono vedere la preparazione del rito. Si entra in silenzio, anche se il vocio a tratti è assordante, in fila indiana, lentamente. Le luci sono soffuse, c'è un odore di cera mista a incenso, quegli odori forti che sanno di antico, che ti entrano nelle narici e che riesci a ricordare a distanza di tempo.

La processione è composta da venti gruppi sacri, venti statue decorate, che rappresentano la passione di Cristo: ogni gruppo è affidato ad una categoria per esempio il gruppo di apertura, quello della separazione, è del ceto degli orefici, il gruppo della deposizione invece è affidato a quello dei sarti e tappezzieri.

I venti gruppi percorrono per un giorno intero senza sosta le vie della città; ogni gruppo è portato in spalla da circa dieci uomini chiamati massari che si fermano ogni tanto per riposare le spalle e per scambiarsi di turno. L'intera processione è guidata dalla musica e dal suono di un tamburo che scandisce ogni movimento.
Per me è difficile descrivere questo evento, non per la forte emozione religiosa che può trasmettere, quanto per la passione, nel vero senso del termine che i partecipanti mostrano.
Ci credono fortemente, i volti sofferenti dei portantini ne sono una palpabile testimonianza; il ritmo, l'oscillazione, il tempo battuto, le pause e tutto quello che avvolge di mistero la processione è qualcosa di talmente forte da essere sentito come vibrazione costante.
Di notte nelle vie ormai buie di Trapani, in lontananza si riesce a sentire il lamento, che non ti fa chiudere occhio, ma ti spinge ad alzarti, uscire dal balcone o scendere in strada per cercare quel suono, quella fatica, quel battito che una volta all'anno sconvolge gli animi.
Come il mio che, ruvido verso certi argomenti, ha lasciato spazio all'emozione.

Non serve aggiungere altro.
Vorrei farvi ascoltare il suono di quelle ore, ma è qualcosa di troppo intimo, che vi consiglio di vivere un giorno nella vostra vita.
Vi lascio solo qualche foto che ho scattato in silenzio...























UNA FINESTRA SUL CENTRO STORICO, ECCO DOVE DORMIRE A TRAPANI

by 9:15 AM



Di Trapani ricordavo solo una fresca granita ai frutti di bosco gustata ai Giardini della Villa, seduta su una panchina mentre il mio piccolo viaggiatore saliva e scendeva dallo scivolo in un caldo agosto di qualche anno fa.
Quest'anno ci sono ritornata, in un periodo dell'anno in cui Trapani mi ha affascinato, durante la Pasqua.
La mia intenzione era di restare in città un paio di giorni e poi spostarmi, ma Angelo, il proprietario dell'appartamento dove sono stata mi ha convinta parlandomi della Processione dei Misteri...
Eh, non ve ne parlerò in questo post perché ho deciso di dedicarle il giusto spazio, ma grazie ad Angelo ho vissuto nel vero senso della parola le tradizioni, gli angoli e il buon cibo che Trapani ha da offrire.

Il mio appartamento era in via Roma.
Non so se siete mai stati a Trapani, ma il centro storico si sviluppa lungo una lingua di terra circondata dal maree via Roma è una via centralissima, dove la brezza marina si infila, passando dal litorale di tramontana a quello meridionale.
Un terrazzino minuscolo si affacciava sulla strada.
Mi piace osservare il mondo da un'altra prospettiva, la gente sotto di te passeggia ignara di essere osservata, ed io non posso che immaginarmi storie, costruire castelli e godermi un clima fantastico.

La mattina aprivo la finestra e lasciavo che un leggero vento facesse danzare la tenda, mentre il vociare del paese che si prestava a svegliarsi saliva nella stanza.
Un buon modo di iniziare il giorno, lontano da traffico, ma vicino al suono delle onde.
Dovrebbe essere un lusso per tutti avere una città vista mare...

Il palazzo dove c'è l'appartamento si chiama Palazzo Malato e risale al 1807, fatto costruire da Don Salvatore Malato, in stile neoclassico con colonne e paraste: c'è un bel pezzo di storia da vivere sorseggiando un buon vino bianco e mangiando un panino cunzato, mentre fuori la processione dei misteri avanza ininterrotta per ventiquattro ore.

Informazioni Utili

Potete trovare tutte le informazioni utili sugli appartamenti al sito angeloapartments.com.
Angelo è molto disponibile e sa dare molti consigli per visitare la città e i dintorni.
Tra una chiacchierata e l'altra, mi ha raccontato della sua città, di come spesso viene lasciata abbandonata a se stessa e di come in realtà basterebbe poco per amarla. Di come il turismo può colmare questa lacuna, e di quanti pochi aiuti riceve.
La miglior via rimane il muoversi da soli...ma non sempre è facile!


E voi ci siete mai stati a Trapani? Che ne pensate?
In uno dei prossimi post vi racconterò un sacco di cose...









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