BUDAPEST IN DUE GIORNI O POCO PIÙ

by 9:48 AM






 L'aereo è partito in ritardo ed è atterrato in anticipo.
Quarantacinque minuti di volo separano Venezia da Budapest.

La verità è che la destinazione è stata un po' casuale.
Il biglietto aereo invitante e la curiosità di vedere una città nuova hanno fatto cadere la scelta su Budapest.

Non ne avevo sentito parlare bene, ma nemmeno male, per cui non mi sono fatta molte aspettative, ero semplicemente curiosa, come un gatto che cerca nuovi pertugi dai quali potrebbe uscire prima o poi un topolino.
E la curiosità mi ha premiata all'istante.
Mi sono ritrovata in una città elegante, che mi ha conquistata al primo incontro.
A volte chiedo del tempo, invece questa volta l'amore è stato fulmineo.
In due giorni ho gustato per bene la sensazione di stare in una capitale dell'est con molta storia da raccontare, con monumenti talmente belli da far venire i brividi e con un castello che mi ha catapultata in una favola.
E io, da brava romanticona, non ho potuto non immaginarmi dama di corte con un vestito troppo lungo e troppo rumoroso nel muovermi.
Ma lasciamo le fiabe per un momento e vi racconto cosa ho visitato in due giorni e mezzo, passo dopo passo...muovendomi tra le note di un grande compositore di nome Liszt, il profumo di gulash e il gusto poetico di una fresca birra.

Budapest è divisa, o unita, dal Danubio, il grande fiume: da una parte Buda e dall'altra Pest divise per molte anni e unite dalla fine dell'ottocento....

La metropolitana di Budapest sembra un salotto vintage dove sedersi sorseggiando un tè aspettando qualche amica. Le mattonelle alle pareti con la scritta della fermata, le panchine di legno, e quei vagoni che hanno sentito tante di quelle storie che quasi quasi ne esce un libro...
La metropolitana di Budapest è stata la prima dell'Europa continentale ad essere costruita...era il 1896.

Il Parlamento ha un impatto molto forte su chiunque gli passi accanto. Gli occhi rimangono spalancati davanti alla sua imponente mole. Neogotico, Rinascimento e Barocco, tutto in un'unica costruzione che lo rende il terzo parlamento al mondo per grandezza. 
Non ho visitato il suo interno, la giornata era troppo bella per rinchiudermi in un palazzo.




La Basilica di Santo Stefano è la chiesa cattolica romana più importante della città. Per darvi un'idea della sua grandezza vi dico che può contenere circa 8500 persone. La parte più bella, per me, è stata salire sulla cupola. Ci sono 364 gradini (o un comodo ascensore) per non perdersi un panorama favoloso a tutto tondo sulla città. C'era molto vento quando sono salita, un vento che faceva invidia a Trieste, ma lo spettacolo in prima fila è stato unico: le città dall'alto fanno vivere emozioni.



A Buda dall'altra parte del Danubio, ad ovest, c'è il quartiere del Castello. Qui non si può far altro che togliersi i vestiti da viaggiatore e indossare quelli da dame e cavalieri. E' una favola romantica quella da vivere sopra la collina che domina tutta la città di Pest, con una vista speciale sul Danubio e sul parlamento. Ci sono stata dopo il tramonto e i colori, credetemi, avevano un che di magico. Mi sono sentita una principessa fortunata di poter ammirare una tale bellezza, a salire e scendere dai bastioni, a fermarmi e guardare come se il tempo per qualche istante avesse smesso di scorrere.




Le scarpe sulla riva del Danubio mi hanno fatto riflettere. Uno dei monumenti più conosciuti a Budapest a ricordo dell'Olocausto. Si trova lungo il fiume nel tratto tra il Ponte delle Catene ed il Ponte Elisabetta. Sono sessanta le paia di scarpe da uomo, da donna e da bambino a ricordare il massacro di cittadini Ebrei compiuto dai miliziani durante la seconda guerra mondiale. Non aggiungo altro, solo il silenzio tra me e il fiume.




Piazza degli Eroi ti si para davanti appena si esce dalla metropolitana in tutta la sua grandezza. La colonna in centro misura trentasei metri, e sulla sua cima l'arcangelo Gabriele regge la croce patriarcale e la corona ungherese. Alla sua base un gruppo di statue sono state scolpite per il millenario della conquista della patria. A pochi passi dalla piazza si può visitare il castello di Vajdahunyad Vára, con un bellissimo parco tutto attorno. Credo che in primavera sia più bello e accogliente, io l'ho visto un pochino spoglio e con molti lavori in corso.



La Sinagoga accoglie fino a 3000 persone ed è la più grande sinagoga attiva in Europa e la seconda al mondo. In stile Bizantino e Moresco è minuziosamente e meravigliosamente decorata. Ha due torri gemelle alte quarantatré metri e una cupola a bulbo; è inserita all'interno di un insieme di edifici tra i quali il museo ebraico, nel quale è stata raccolta e raccontata la vita degli ebrei d'Ungheria, con oggetti di culto, o legati alla quotidianità e molte immagini del ghetto cittadino.



L'isola Margherita è un'oasi di pace in mezzo al Danubio. Collegata da un ponte alla terra ferma, è un parco dove si possono trovare amanti dello jogging correre lungo tutta la pista che circonda l'isola, nonnini che passeggiano tenendosi per mano, coppiette che innamorate si scambiano sospiri e bambini che con la famiglia giocano nei parchi vista fiume. In estate l'isola si anima un po' di più che in inverno, quando anche piccoli stabilimenti balneari aprono le loro porte alla bella stagione e alla bella gente che vuole rilassarsi dalla vita cittadina.



A Budapest ci sono 128 sorgenti termali, e se ve lo state chiedendo, no, non sono andata alle terme! Dite che ci devo ritornare?


Qualche informazione utile.


Da Venezia a Budapest e ritorno ho volato con la EasyJet. Il volo l'ho preso quattro mesi prima della partenza spendendo meno di quaranta euro a/r.

Dall'aeroporto alla città ho preso un taxi perché era sera, ma al ritorno ho usato la combinazione metropolitana e bus.

La scelta dell'hotel è stata abbastanza casuale. Ho soggiornato all'Hotel Ambra (tra il ghetto e l'Opera) pagando 60 euro a notte la camera doppia. Hotel carinissimo, pulito e con un'ottima colazione.

Per girare con i mezzi pubblici ed avere qualche sconto ai musei ho fatto la Budapest card ad un costo di circa 25 euro per due giorni e mezzo.

La mia impressione è che Budapest sia una città economica (tranne che per la Budapest card e la Sinagoga).
Mangiare in ristoranti di buon livello spendendo circa 10 euro direi che non è male, e la birra...la birra mi è piaciuta moltissimo!

Vi consiglio il ristorante Korhely, in Liszt Ferenc Ter, dove ho mangiato un ottimo gulash (che non è il gulash come lo intendiamo noi, è piuttosto una zuppa con fagioli, carne e verdura)!




Tutte le foto sono state scattate con una Nikon D750 50mm

COMPAGNIE AEREE, QUELLE PREFERITE E QUELLE CHE ANCHE NO. CLASSIFICHE ED ESPERIENZE

by 9:48 AM


"Solo chi sogna può volare" diceva Peter Pan... e lui la sapeva lunga.

E io sogno molto spesso, soprattutto ad occhi aperti.
Sogno di viaggi, voli pindarici, amache sotto ad una palma dove stendermi per leggere un libro e prendermi del tempo tutto per me.
Ma scendiamo per un momento, uno soltanto, con i piedi per terra...
A voi come piace volare?

Io, come ben sapete, ho una paura di volare che va da qui a domenica, ma volo e viaggio lo stesso perché l'idea della meta vince sempre su tutto.
Quando devo acquistare un volo mi soffermo sempre a pensare alla compagnia aerea.
Va bene il prezzo basso, va bene tutto, ma la qualità del volo? Le comodità e i servizi a bordo?

Tutti abbiamo le nostre compagnie aeree preferite e quelle che per nulla al mondo vorremmo prendere o riprendere perché le esperienze provate o quelle riferite sono state negative.

Posso con certezza affermare che la mia compagnia aerea preferita è la Emirates per una serie di motivi: facilità di prenotazione online, puntualità, gentilezza e cortesia a bordo, spazio per le gambe tra i sedili, cibo buono e un grandissimo occhio di riguardo per i bambini...ma grande grande eh: giochi per bambini, gadget, foto ricordo polaroid con tanto di cornice fatta dalle hostess. E poi dai diciamolo, lo scalo a Dubai, in quell'aeroporto che sembra una città, è sempre super figo.

La seconda mia preferita è la Lufthansa. Rigorosamente puntuale (e come potrebbe non esserlo?), sedili sottili per lasciare spazio alle gambe, personale di bordo serio ma cordiale, e mi piace un sacco l'aeroporto di Francoforte, quando dalla grande vetrata lo spettacolo dei decolli e atterraggi prende forma. Non mi smuovo più da lì.

E la Turkish? Ottima compagnia, che però ultimamente viene messa da parte per la paura di dover far scalo a Istanbul. Io sono fatalista, la prenderei sempre e comunque!

Poi ci sono le compagnie Low Cost, quelle che in poche ore ti portano in giro per l'Europa. Prezzi bassi per poter sognare, e perché no, anche realizzare questi sogni!
Easy Jet per me resta la migliore, mi ha fatto e mi sta facendo girare tutta l'Europa ad un costo veramente basso. Mai un ritardo e soprattutto atterra in aeroporti principali a differenza dell'altra apprezzata super low cost Ryan Air che molto spesso utilizza aeroporti distanti dalla città, quindi un po' più scomoda per il transfer. 
Non male nemmeno Volotea, che qualche volta mi ha lasciato a terra senza motivo, ma ogni tanto mette anche molti voli ad 1 euro, e quelli è meglio non lasciarseli scappare! Se poi capita che non puoi più partire, hai perso solo il costo di un caffè!

La compagnia che proprio non mi ha soddisfatto sotto molti punti di vista?? Beh Alitalia...e qui avevo scritto i motivi.


“Una volta aver provato l'ebrezza del volo, quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo.” Leonardo Da Vinci


Ma la scelta delle compagnie aeree preferite è soggettiva, così ho fatto la fatidica domanda nel mio profilo Facebook:


[Sondaggio]
Sto scrivendo di compagnie aeree ✈️
Mi piacerebbe sapere quali sono le vostre preferite e perché, e quelle che proprio no...
Grazie!
(Uno spritz per tutti eh 🍷....😜)


Quello che ne è venuto fuori è stato molto interessante.  Molte le compagnie aeree citate, alcune delle quali mai sentite nominare, e questo mi è piaciuto un sacco...ne è risultato un viaggio attraverso nomi conosciuti e nomi nuovi.

Partendo dal fondo della classifica le più citate sono state Air Europa e American Airlines, Iberia e Alitalia, con aeromobili vecchi, intrattenimento a bordo fantasma, cortesia inesistente...insomma anche no!

Emirates è tra le prime della lista. La fiducia per questa compagnia è alta per molte persone, e in effetti come conquistano i passeggeri loro, pochi altri lo fanno: le salviettine di cotone tiepide appena saliti a bordo per lavarsi le mani sono una coccola senza precedenti.

Poi ci sono la Turkish Airlines, la Qatar, l'Oman Air, la Cathay, la Virgin Atlantic, l'Etihad (anche se quando viaggia in partnership con Alitalia, c'è sempre un po' di confusione...), Singapore Airlines, British Airlines, Air Asia, Bangkok Airlines e China Airlines. Chi le preferisce per i cocktail serviti a bordo, chi per i sorrisi delle hostess e chi semplicemente è ispirato dalla loro affidabilità e comodità.

Leggendo e commentando mi sono resa conto di due cose.
La prima è che ogni persona ha delle motivazioni differenti per apprezzare una compagnia, il che è splendido di per sè!
La seconda è che ci sono al mondo compagnie aeree che non ho mai neppure sentito nominare...Allora aggiungo alla lista nuove mete! Niente di più bello!

C'è chi invece le compagnie aeree le studia proprio, come eDreams, che pubblica una classifica stilata dai clienti del motore di ricerca. Beh, Emirates vince su tutte, e se lo merita! Mi abbraccerei le splendide Hostess, perfettamente vestite e truccate impeccabilmente anche dopo 10 ore di volo...(io ne esco sfatta come non mai), e i piloti nei quali io ripongo tutta la fiducia di cui sono capace!
Date un'occhiata alle migliori compagnie aeree 2016, classifica fatta su un'analisi di 90.000 recensioni, e fatemi sapere cosa ne pensate voi!



Grazie amici di Facebook per le vostre risposte! (avanzate uno spritz)

Post in collaborazione con Edreams



DUE SETTIMANE IN...GIORDANIA. LA MIA GUIDA PER VIAGGIAUTORI

by 1:03 PM





La Giordania non suscita amore a prima vista.

O almeno per me è stato così.

La prima volta che ci sono stata, Amman mi ha accolta con il caos e la confusione come solo un paese medio orientale sa fare.
Ma poi il colpo di fulmine è scattato e l'amore per quel paese ha fatto il suo corso lentamente, facendomi tornare ancora, perché si sa, gli amori a distanza esistono...ma bisogna coltivarli.

Quando i ragazzi di Viaggiautori mi hanno contattato per scrivere la guida sulla (mia) Giordania, le farfalle nello stomaco hanno cominciato a danzare e si è impossessato di me un sentimento nuovo di responsabilità misto al ricordo del profumo che solo una terra che hai amato può portare a galla.

La Giordania non è un paese facile da scegliere come meta per il prossimo viaggio; troppe e infondate informazioni mediatiche lo mettono tra i paesi a rischio, ma io un po' fatalista e un po' menefreghista, lo metto tra i paesi che una persona deve vedere almeno una volta nella vita...anche se una volta sola non basta.
Quando ci sono stata, non ho mai percepito un solo momento una sensazione di pericolo, ciò che sentivo era curiosità e gratitudine verso la vita per avermi dato la possibilità di vedere meraviglie come Petra e il Deserto del Wadi Rum.


Non sono incosciente, sia chiaro, ma non c'è da aver paura! Io ci ho portato mio figlio più volte, devo per questo essere una mamma snaturata? Direi piuttosto che ci devo ritornare ancora perché più la vedi, la Giordania, e più la ami.
E se ti sembrerà fredda, beh basterà darle tempo per ricevere il calore che i viaggiatori conoscono bene.

Così mi sono messa al computer alla mia scrivania sempre disordinata, la luce che filtrava da una tenda color arancio, ed ho cominciato a scrivere.
Quella luce e quella scrivania sono state il mio tempo per molti mesi, perché una guida non si scrive in due minuti, ma è uno studio continuo, un ricordo del periodo trascorso, una ricerca quotidiana per sapere se i posti che ho visitato sono ancora aperti, se i ristoranti in cui ho mangiato esistono ancora.
E la cosa bella, mentre scrivevo, erano le sensazioni e le emozioni che riaffioravano nitide e quasi palpabili, perché ve lo devo dire, quel paese mi ha rapito... 


La Giordania è capitata per caso, un po' come tutte le belle cose, improvvisamente con poco preavviso. 
Perchè io in Giordania ci dovevo andare ad abitare... (ma questa è un'altra storia!).

La guida che ho scritto con tanto amore e dedizione è meravigliosamente completata da dei box scritti da altri viaggiatori che come me hanno vissuto un pezzetto di questa terra. Ci sono informazioni, aneddoti e curiosità che in una semplice e commerciale guida non potete trovare!
Un lavoro fatto con passione, frutto dell'aiuto di chi mi ha supportato anche nell'editing e nelle revisioni. Sono passi importanti che a volte dimentichiamo per strada.
E io le cose non le voglio dimenticare.

Solitamente due settimane costituiscono la durata media di un viaggio. 
Due settimane sono un tempo perfetto per visitare la Giordania, ma ho aggiunto anche dei consigli per chi vuole fermarsi qualche giorno in più!

Ora vorrei ringraziare infinitamente un po' di persone che hanno contribuito alla riuscita di questo progetto...
Ringrazio il Team di Viaggiautori (Cabiria, Paola, Gianni e Raffaele) che mi hanno dato la possibilità di scrivere di un luogo che ha cambiato il mio modo di vedere ed affrontare la vita...
Ringrazio il mio lavoro precedente (in effetti non è una persona, ma sorvoliamo su questo dettaglio) per avermi fatto volare in un luogo nuovo.
Ringrazio Paolo per le sue precisazioni su una terra che è stata la sua seconda casa.
Grazie a Valentina e Tiziano per avermi donato un pezzetto della loro vita passata in quel mondo.
Grazie a mia sorella Simonetta, che in Giordania è stata prima di me e mi ha portato a casa profumi e racconti.
Grazie a Lucia e ai suoi racconti in cui perdersi, sempre un piacere leggere della sua Giordania.
Grazie a  Serena e alle sue parole che incollano il lettore alle pagine e grazie a Stefania per l'amore che prova per questa terra.
Grazie infine anche al mio piccolo viaggiatore che in Medio Oriente ha imparato a stare con persone che non parlavano la sua lingua e a mangiare spezie di cui ancora oggi non riesce a fare a meno.

Potete acquistare la guida qui:


Aspetto i vostri commenti, consigli, e tutto quello che vorrete raccontarmi!
Sono a completa disposizione per aiutarvi a pianificare il vostro viaggio in Giordania!

Scrivetemi.


LIBRI PER PICCOLI VIAGGIATORI

by 9:29 AM




In una casa piena di libri, un piccolo viaggiatore non può che aspirare ad essere un grande lettore.
Vederlo leggere, prima di addormentarsi, sotto le lenzuola con la luce di una piccola lampada che punta sul libro, mi fa un po' venire in mente Bastian in soffitta mentre legge di Atreiu.
Viaggio con la fantasia lo so, però questa cosa mi riempie di orgoglio, un po' come quando scopri che a tuo figlio piace l'insalata, dai insomma non tutti i bambini sono uguali l'insalata e i libri a qualcuno piacciono!

Oltre a Geronimo Stilton (che tra le altre cose viaggia anche nel tempo) sulla sua libreria ci sono molti libri di viaggio per bambini.
Chissà come mai eh!
Del resto se il viaggio scorre nelle sue vene come in quelle di sua madre, non può che perdersi tra le righe di racconti avventurosi, tra le immagini sorprendenti di eroici personaggi... oppure immergersi nelle mappe di un luogo lontano.

Così ho pensato di raccogliere qualche libro che è stato divorato più volte dalla curiosità di un bambino e che potrebbe essere uno spunto per un regalo pre partenza o una buona lettura per far sognare i vostri piccoli viaggiatori.




La giungla misteriosa e gli animali dell'Asia affascinano e attirano l'attenzione di ogni bambino. 
Qui ci sono immagini dipinte dallo scrittore che raccontano gli strani abitanti dell'India, accompagnate dalle parole di chi nel 1966 fondò con degli amici il WWF Italia.

Nella giungla di Sandokan di Fulvio Pratesi edizioni Gallucci.



Il Sig. Fogg è un gentiluomo Inglese che per una stravagante scommessa deciderà di partire per un incredibile viaggio attorno al mondo! Chi non conosce Il giro del mondo in 80 giorni? Questo però è a misura di bambino come solo Tony Wolf sa fare....

Il giro del mondo in 80 giorni di (Jules Verne) Tony Wolf, Dami Editore


"Eccoci qui. Nella capitale della Francia ci sono un grande fiume - la Senna - decine di monumenti, decine di chiese, decine di musei. E migliaia di gatti."
Inizia così questo meraviglioso libro su Parigi. Favolose illustrazioni e una narrazione semplice per far conoscere ai bambini una città ricca di storia e piena di curiosità.
Per esempio lo sapevate che a Parigi c'è una via che si chiama Rue du Chat qui peche (Via del gatto che pesca)?....ed è larga solo due metri!

Questa è Parigi di M. Sasek, edizioni Rizzoli


Questo libro lo abbiamo comprato in viaggio, proprio a Barcellona, proprio alla Sagrada Familia. 
Naturale che un bambino voglia avere notizie su come sia stata costruita quest'opera del grande Gaudì, ma è anche vero che spiegarlo ad un bambino non è sempre facile, ma ecco che il problema si risolve con questo libriccino.
Simpatiche illustrazioni e una storia dedicata ai più piccoli: un modo per avvicinarli a quella strana ma splendida cosa chiamata arte.

Piccola storia della Sagrada Familia di Jordi Faulì Editorial Mediterrània


A partire dal quattordicesimo secolo, esploratori e navigatori temerari e audaci oltrepassarono i confino delle terre fino ad allora conosciute, per fare rotta verso nuovi luoghi inesplorati, quali l'Asia, l'India e l'America.
Ecco il libro adatto ai piccoli esploratori, per far conoscere a loro i grandi e avventurosi uomini alla conquista del mondo!
Marco Polo, Cristoforo Colombo, Vasco de Gama e molti altri sono i protagonisti di questo libro incredibile e pieno di sorprese.

Grandi Esploratori, edizioni Touring Junior


Questo libro è stato regalato al mio piccolo viaggiatore quando ancora le sue manine non potevano sollevarlo. Ora è uno dei libri più consumati, letti e riletti della sua libreria.
Parla di Lisa, una bambina che va a trovare la zia a New York, ma distrattamente perde il suo più caro amico...un peluche! Una storia a lieto fine con una grande mela sullo sfondo vista con gli occhi di una bambina! Beh quando mio figlio ha visto New York si è rivisto le pagine di questo racconto!

Lisa a New York di Doris Dorrie e Julia Kaergel edizioni Ravensburger


Questo è l'atlante degli atlanti, alto quasi quanto un bambino,e pieno di luoghi da far venir solo voglia di partire ed esplorare il mondo! Joe Canino accompagnerà i bambini in un viaggio lungo l'Italia, l'Europa, l'Asia, l'Africa, l'America, l'Oceania e l'Antartide con disegni, indovinelli e filastrocche tutte da imparare. Io mi ci perdo, e non sono più bambina da un po'...

L'Atlante Touring per i più piccoli di John Betti 

Se avete libri da consigliarmi lasciate un commento qui sotto!
Via che si parte!!!!



UN GIORNO A VENEZIA, TI PORTO DOVE NON SEI MAI STATO

by 12:56 PM




Venezia è sempre un buon motivo per alzarsi dal divano ed uscire di casa.
Lo è anche per prenotare un volo o un treno o per decidere di tirare fuori la macchina dal garage e passare una giornata in una delle città più belle al mondo.
Sono di parte lo so, ma resta comunque una meta che amo profondamente. Vuoi per la vicinanza da casa mia, vuoi per la laguna che mi chiama spesso, per me Venezia resta sempre un posto dove tornare.

Mi fa sentire bene, soprattutto quando mi defilo dal traffico dei turisti che percorrono le strade più battute.
Venezia è bella perché ci si può perdere girando in una calle a caso e magicamente questa scelta porta a conoscere luoghi inaspettati.

Oggi vi porto a fare una passeggiata lontana dal flusso di gente, per trovare un po' di silenzio e nuovi scorci, abbracciare una libreria che amerete per tutta la vita e gustarvi dei cicchetti in un posto insolito...siete pronti?

Che vi muoviate in macchina, in treno o in aereo il punto di partenza resta sempre la stazione ferroviaria. 
"Venezia Santa Lucia, Stazione di Venezia Santa Lucia!" Chissà come lo urlava il capotreno una volta. Penso spesso a come doveva essere la meravigliosa città lagunare cinquant'anni fa.

Vi lascio una mappina così non vi perdete!



Lasciatevi alle spalle la stazione e andate in direzione nord nel Sestiere di Cannaregio fino al Ponte delle Guglie. Qui girate a sinistra e proseguite verso il quartiere del ghetto, dove, ai tempi della repubblica veneta, erano obbligati a vivere tutti gli ebrei veneziani.
Una piccola comunità ebrea vive ancora all'interno di questa quartiere. Amo scoprire piccoli negozi di artigianato, il panificio con i prodotti ebraici, e, passando in silenzio, ascoltare le preghiere che fluttuano nell'aria; se si è fortunati si può assistere a qualche tradizionale rito nella piazza principale. 
Si può visitare il Museo Ebraico con pochi euro e capire la storia della nascita del ghetto e di come è iniziata la persecuzione degli Ebrei...





Da qui proseguite verso l'ospedale della città, passando dalle Fondamenta Nove fino ad arrivare alle Fondamenta dei Mendicanti. Vi consiglio di entrare proprio nell'ospedale SS. Giovanni e Paolo, ma non per farvi visitare. Qui aperta al pubblico c'è la Farmacia storica ed il Museo di Anatomia.
Dalla seconda metà del settecento nell'ospedale civile di Venezia vengono conservati i reperti anatomopatologici, arricchendo così un magazzino che poi è diventato un museo tutt'ora visitabile e consultabile. Il Museo è dedicato ad Andrea Vesalio, un anatonomo Fiammingo che ha lavorato per anni nella città di Venezia, dove ha scritto molti libri che raccontavano le sue idee innovative...che ancora oggi vengono letti. C'è poi la Farmacia Storica, che si trova vicino al Museo, interamente in stile ottocentesco.

Ora proseguite in direzione calle Santa Maria, e vicino al Rio della Tetta troverete una delle librerie più belle al mondo:la Libreria Acqua Alta. Ne ho già parlato e ne parlerò ancora in questo sito, perchè è un luogo che tutti devono vedere almeno una volta nella vita...beh anche due! Il profumo della carta mescolato a quello dell'acqua salmastra vi avvolgerà in un turbine di libri dalla testa ai piedi, dentro ad una gondola o impilati uno sopra l'altro fino al soffitto. Una porta si apre sul canale, un'altra su un giardinetto dove si possono scalare, indovinate un po'...dei libri!
E non sarà difficile scorgere un bel gatto sornione nascosto tra gli scaffali...

Ormai credo via sia venuta un po' di fame. Ritornate verso Cannaregio, passando per Rio Terà e fermatevi per un bianco e qualche cicchetto al Timon. Se siete fortunati e non c'è molta gente, potrete gustarvi vino e specialità locali comodamente seduti su una barca ormeggiata di fronte al locale...mica male eh!



Il tour è finito.
Sono circa cinque chilometri, fattibilissimo per tutti anche per chi ha bambini e si può fare in mezza giornata. Ovvio che se ci si ferma ad ogni angolo a fotografare (e ve lo consiglio) la mezza giornata diventerà intera.
Poi fatemi sapere se vi è piaciuto!


Informazioni Utili
Se a Venezia ci andate in treno, dovete solo tenere d'occhio gli orari per non rischiare di restare bloccati in laguna (che poi tanto male non è).
Se andate in macchina, conviene parcheggiare a Mestre e poi prendere il bus o il tram fino a Venezia; oppure arrivare a piazzale Roma e parcheggiare in uno dei grandi parcheggi a silos. Non sono economici ma sono in centro città. Io di solito uso il Garage San Marco se arrivo dopo le cinque, così posso usufruire della tariffa ridotta.
Se venite in aereo, gli aeroporti di arrivo sono due. Dal Marco Polo partono bus frequenti che portano a Mestre o a Venezia, mentre dall'aeroporto di Treviso c'è un bus della compagnia Terravision che vi porterà in quaranta minuti a Venezia con tariffe davvero interessanti.
Ora non avete più scuse per non venire a Venezia.


Articolo scritto in collaborazione con Terravision


















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