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ROVERETO AL FREDDO VALE UN VIAGGIO!

by 4:17 PM



Conoscevo Rovereto solo in modalità estiva, con il cielo azzurro, le nuvole bianche e quell'aria inconfondibile che si respira solo in montagna.
Nei dintorni le mucche al pascolo fanno sentire i campanacci, e nelle malghe la vita si svolge all'aperto.

Quest'anno l'ho scoperta anche con il freddo, con le lucine natalizie, il profumo di vin brulè, e quella magia che solo nel periodo che precede il Natale fa brillare gli occhi ai bambini...ma anche agli adulti.
L'atmosfera mi ha rapita letteralmente, non mi aspettavo un calore così, mentre il freddo avvolgeva tutto.

Ero con il mio piccolo viaggiatore e mia mamma, che è ritornata a Rovereto dopo ... anni!

Cosa fare due giorni in città?
Ecco come ho trascorso il mio fine settimana dicembrino.

Natale dei Popoli

Nel centro storico di Rovereto una tradizione sta prendendo piede ed è l'accoglienza all'interno del mercatino di Natale di Popoli di diverse etnie, diverse religioni e culture, in un momento di condivisione. Quest'anno ha accolto la Russia e i suoi meravigliosi colori!
Tra le bancarelle di prodotti tipici Trentini c'erano anche quelle Russe, con oggetti di artigianato bellissimi. Mi sono fermata più volte da dei ragazzi ortodossi, e mi hanno raccontato che tutto ciò che vendono è fatto in un carcere e il ricavato viene devoluto ad un orfanotrofio.

Il Trenino

Si è troppo grandi per fare un giro in trenino? Io dico di no! E così con bimbo e nonna abbiamo percorso le vie del centro tutte addobbate e illuminate nella più classica atmosfera natalizia...per vedere la città da un punto di vista nuovo!
A volte cambiare prospettiva può fare solo bene! Eppoi non vogliamo farli riposare un pochino questi bimbi che hanno camminato tutto il giorno?




Vallagarina Food&Wine

Ho incontrato i produttori della Vallagarina, una piacevole scoperta per conoscere quello che il territorio offre in formato bio e soprattutto a km 0, dettagli da non sottovalutare. Come la produzione di dolci dedicata alle farine del Monte Baldo dalle quali sono nate torte di una bontà unica dai nomi che completano il gusto come la " Stella d'Inverno"...




Casa d'arte Futurista Depero

La curiosità fa scoprire cose fantastiche, come questo museo, che a quanto pare è l'unico museo futurista in Italia. Una collezione di opere in panno coloratissime che mi appenderei in casa (ma non ho pareti abbastanza grandi), mobili, giocattoli e altra oggettistica trasformata in opere d'arte. Fateci un giretto, merita veramente!




Il Museo della Guerra

Eh, questo museo è tappa fissa per Rovereto. Ci ho portato ancora mio figlio, che nuovamente si è perso nella storia. Ora sa leggere, ed ogni didascalia, ogni descrizione ha avuto la sua attenzione. Cannoni, divise militari, disegni dei campi di battaglia, tutto era vero, e tutto lo incuriosiva, fino a chiedersi il perché di una guerra...Ma è indubbio che tutto lì dentro affascina e incuriosisce, tanto da passarci una mezza giornata! Un consiglio, prima di uscire fermatevi allo shop del museo, oltre a tanti libri storici sulla guerra anche per bambini, c'è un bellissimo aereo di cartone, in vari modelli, da costruire e dipingere, un regalo per un bambino curioso e creativo per imparare un pezzetto di storia.





Non sono riuscita a ritornare al Mart (dovrò prevedere un'altra gita ...) ma vi segnalo che ci sono molte iniziative per i bambini. Il Little Mart, laboratori creativi sull'arte. Così mentre i genitori si godono il museo loro imparano cose nuove!

Altra cosa che non ho visto è la Campana dei Caduti. Creata dalla fusione del bronzo dei cannoni delle nazioni che hanno partecipato alla prima guerra mondiale; è la più grande campana al mondo che suoni a distesa. Ogni sera si possono sentire i cento rintocchi che echeggiano nella valle!



Mia mamma e i suo amici sotto la campana dei caduti nel 1966


Rovereto, una città ricca di storia e di musei, dove trascorrere del tempo tra cultura e natura, dove non ci si può annoiare nemmeno con un bambino, dove ogni stagione è quella giusta per visitarla!
Infatti i musei della Vallagarina propongono alle famiglie molte iniziative per passare assieme momenti alla scoperta dell'arte e della storia con laboratori e visite guidate.
Tutte le informazioni su visitrovereto.it

Dove dormire
Ho soggiornato al B&B Corte Santa Maria, un grazioso Bed and Breakfast a due passi dal centro, in un contesto tranquillo ma comodo a tutti i servizi.
La Signora Donatella vi preparerà deliziose colazioni e darà ottimi consigli per visitare la città e i dintorni.



Dove mangiare
Durante il periodo natalizio è d'obbligo fermarsi nel mercatino e assaggiare le prelibatezze della zona, che ne dite di un panino con carne salada e crauti?





I ci ritornerò presto, ho sempre un buon motivo per ritornare!




FOLGARIA, LA MONTAGNA CHE TI METTE GLI SCI

by 8:32 AM





E montagna fu, di quella invernale, fatta di tute da sci e guanti lanosi a tener caldo.
Di grandi cappelli che non scaldano mai abbastanza e di piedi sempre un poco gelati.

Partita da Padova con una nebbia fitta fitta sono arrivata a Folgaria per vedere una stellata magnifica, sotto un cielo freddo e spettacolare.
Il freddo della montagna lo adoro!
E' secco, tagliente.
Fa rabbrividire ma non ti entra nelle ossa come l'umidità padana!

Ero ospite al Hotel Villaggio Nevada, un struttura a misura di famiglia, dove l'attenzione è rivolta soprattutto ai piccoli ospiti.

E quando entri alla reception e vedi che ci sono dei passeggini messi a disposizione dei clienti, capisci bene che hanno più di un occhio di riguardo.
L'Hotel è situato ad un paio di chilometri dal centro di Folgaria, e dispone di tutti i comfort possibili per un soggiorno in famiglia: centro benessere, mini club e una cucina attenta a tutte le esigenze.
Io avevo la suite Trilly, e già il nome mi ha reso tutto più magico! Grande e spaziosa che profumava di legno e con una vista sulle montagne
 che mi ha incollata al vetro della finestra.
Le vette purtroppo erano poco innevate, ma non per questo meno belle!



E per gli amanti degli sport invernali, anche se non nevica, una soluzione si trova lo stesso. Infatti in mancanza di neve (di quella vera per intenderci), dei grossi cannoni sparano quella artificiale.
Lo so, non è la stessa cosa, ma per una neofita di sci ai piedi è stato comunque molto bello!

E la mattina seguente, dopo una colazione da leoni (ci vogliono energie per sciare eh), sono andata in località Fondo Piccolo, dove i maestri di sci Loris e Fabio (maestri di sci Folgaria), hanno introdotto me e il mio cucciolo al mondo della neve!
Vi dico la verità, avevo una paura paurissima.
Agitata, gola arsa, presente?
Forse no, voi siete più ginnici e sciatori di me, ma forse era anche l'emozione di mettere ai piedi dopo più di sei anni quelle cose scivolose, e all'inizio ingestibili!
E così Fabio con una pazienza enorme, e un'esperienza di anni, mi ha fatta scendere con una sicurezza che avevo perso.



E il piccolo?
Beh, in quattro ore di lezione ha preso la seggiovia ed è sceso per una pista blu. Questo per darvi un'idea dell'attenzione e la passione che ci mettono nel loro lavoro.
Sono riusciti a portare in pista me, che sono un caso umano, e hanno fatto sciare mio figlio che non sapeva neanche come erano fatti un paio di sci!
E tutto senza obblighi o costrizioni e tutto in sicurezza, costruito sul gioco, su cose divertenti che un bambino può assorbire e imparare. 




Di fianco alla pista il ristorante la Baita offre break, pasti o pause dalla neve con tanto di angolo dedicato ai più piccoli.
Eh si, mentre voi vi gustate il vostro buon bombardino, i vostri figli potranno saltare e divertirsi al baby park gonfiabile.
Niente male vero?




A pochi chilometri da Fondo Piccolo, a Passo Coe, si trova un altro Campo scuola del comprensorio di Folgaria con altre piste da sci e altri servizi per famiglie.
Proprio qui è nata la sede di Scie di Passione, una scuola italiana di sci anche per disabili, dove (come dice il loro slogan) la disabilità è normalità!
L'obiettivo di questo progetto, in collaborazione con Folgaria ski è quello di rendere la zona sempre più accessibile e funzionale per tutti gli sciatori.
Staff di maestri specializzati all'insegnamento dello sci per disabili, strutture certificate e a norma. Ovviamente il complesso è aperto a tutti, ma con un occhio di riguardo: impianti di risalita più lenti, spogliatoi e parcheggi riservati, noleggio di attrezzatura adattata.

Che dite, siete pronti per una vacanza a tutta neve? E quando avete finito di sciare, non preoccupatevi, Folgaria offre molte attività e luoghi da vedere, ma di questo ve ne parlo in un altro post!


Informazioni Utili

-Folgaria si trova in Trentino, ad una ventina di chilometri da Rovereto.

-Per prenotare e consultare il calendario eventi e promozioni della scuola di sci Folgaria, Fondo Piccolo consultate questo sito: www.maestridiscifolgaria.it

-Per il Passo Coe, trovate tutte le informazioni per lo sci e lo sci per i disabili su questo sito www.sciedipassione.com

-Tutte le informazioni utili per sciare nel comprensori di Folgaria le trovate su www.folgariaski.com

CON AI PIEDI UN PAIO DI SCI SCI...FOLGARIA ARRIVO!

by 8:38 AM
 

Chi mi conosce sa che lo sport non è parte fondamentale della mia vita, e che il divaning è tra le mie preferenze.
Chi non mi conosce lo scopre ora.
Ma io ci ho provato tante volte a fare dello sport o per lo meno a fare qualcosa di simile… e non smetterò di certo ora!

La prima volta che ho sciato non ero proprio una ragazzina, e con quello che ne consegue avevo paura.
Niente maestro, solo una tuta da omino Michelin, degli sci noleggiati e un amico che mi insegnava a scendere a spazzaneve.
Ero a Folgaria, in Trentino. 
Quel Trentino magico pieno di neve e sorrisi.

Lo skilift (che non riuscivo a pronunciare) è stato il mio primo nemico.
Tutti sanno come si mette, io insomma, ero in difficoltà, non riuscivo a sedermi, avevo paura di cadere. 
Non ero a mio agio.
Ho cominciato a salire sulla collinetta che mi sembrava l'Everest, con il mio amico che mi incitava, e che mi ricordava di sganciarmi quando avessi scollinato.
Avessi cosa?
Io ovviamente mi sono sganciata appena prima del cucuzzolo e....mi sono ritrovata a pancia in giù con gli sci che facevano retromarcia!


per esempio qui ero caduta :) (e senza avere gli sci addosso)!

Con la seggiovia non va molto meglio.
Ogni volta, (giuro ogni volta) che devo scendere, qualcosa va storto e mi ritrovo col sedere per terra, gli sci intrecciati che non si districano più, e io giù a ridere, perché abbattersi non serve a nulla, e un sorriso più o meno aggiusta tutto!
Ora potrei stare qui ad elencarvi le mie divertenti disavventure in montagne innevate, ma le terrò per un altro post, perché in questo vi devo dire che ritornerò sulle piste da sci, dopo anni che non ne vedo una, ma con un compagno d'eccezione: mio figlio!
Ebbene sì, ritornerò in Folgaria.
Quella Folgaria che mi ha visto vacillare e ridere.
Che mi ha visto perdere gli sci e cadere troppo spesso...ma in fondo mi sono divertita un sacco lo stesso!
Ritornerò in quel Trentino che amo in ogni sua stagione.
Vicino a casa, facile da raggiungere, e ricco di esperienze da offrire.
Che pur avendo molte piste da sci, per ogni esigenza, ti sa intrattenere con altre alternative, quali la Fat Bike, una bici con dei pneumatici speciali per pedalare su superfici innevate, la Sled Dog, altri sport invernali, e poi relax e coccole nei centri benessere e una tipica scelta enogastronomica!

E per i più piccoli? Mica vorrete lasciarli a casa spero!
Ci sono baby park per avvicinare i bambini alla neve e allo sci attraverso il gioco e le favole. Eh sì, i racconti dell'Alpe Cimbra sono parte integrante della cultura, quindi non stupitevi di sentir raccontare in mezzo alle piste da fondo e nei percorsi dedicati alle passeggiate con passeggini e ciaspole della Streghetta Perti, del Folletto Fliflick e dello Stregone Bertold!
Poi dicono ci sia un lago a Lavarone, e che in questo lago che ghiaggia d'inverno si possa pattinare...
Siete pronti? Io prontissima e tra poche settimane potrò vivere tutto questo!
Chissà cosa mi succederà questa volta...ma conto sul mio piccolo viaggiatore per imparare a convivere con la neve e gli sci!

Vuoi qualche altra info?
Visita il sito di Folgaria Ski per trovare pacchetti famiglia, e scoprire tutte le attività da fare sulla neve!





IL MUSE, NON UN SEMPLICE MUSEO

by 11:23 AM



Al Muse ci sono stata per la prima volta l'anno scorso.
Era aperto da poco, una curiosa novità, un museo nuovo e interessante in terra Trentina.
Io ero in vacanza nella settimana di ferragosto sul Monte Bondone.
Che meraviglia, le montagne, l'aria frizzante, i tramonti romantici, le camminate nei boschi e le risate in compagnia di amici.
Il mio primo tentativo di visita al Muse è fallito in breve tempo.
La giornata era piovosa e fredda, con poche possibilità per un'escursione, così ho pensato:
“Beh, c'è il museo”.
Nessuna idea è stata così sbagliata.
La fila per entrare al Muse era lunghissima e sotto la pioggia...evidentemente non ero l'unica ad aver avuto quella geniale idea.
Ci ho riprovato un altro giorno, e questa volta con il sole.
Mai scelta fu più azzeccata. Ho sacrificato il sole per stare al chiuso?
Si, e ancora oggi sono felice di quella scelta!

Il Muse per me?
Un'opera d'arte e non intesa solo per la struttura, progettata e realizzata da Renzo Piano, che con la sua forma ha richiamato la montagna circostante, ma per tutto quello che ci sta dentro, tutto quello che è stato pensato per realizzarla.
Il Muse per un bambino?
Un enorme parco giochi alternativo, dove imparare, intervenire e soprattutto toccare con mano tutto quello che lo incuriosisce. Può sperimentare, ingegnare la sua creatività e capire che studio e gioco possono andare avanti assieme!
State pur certi che vorrà ritornare il prima possibile.

I piani sono cinque.
Partendo dall'ultimo siamo in vetta alla montagna. C'è una carota di ghiaccio, che arriva dall'Antartide, che permette "leggendola" di ricostruire il clima del passato.
Al terzo piano c'è la natura alpina, con molti animali da conoscere tra i quali il lupo e lo sciacallo dorato, con molti giochi interattivi tra cui il gioco della migrazione.
Al secondo piano c'è la lunga storia delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell'umanità...questo è il mio piano preferito! Qui ho imparato a conoscere l'evoluzione geomorfologica delle Alpi attraverso un percorso multimediale. Poi ci sono un sacco di rocce, di fossili, lo studio delle alluvioni e la loro prevenzione...
Al primo piano si conoscono i primi uomini che hanno abitato le alpi fino al futuro globale. C'è una macchina del tempo, per viaggiare dalla preistoria ai giorni nostri e le pietre dipinte con l'ocra, a testimoniare che loro sono esistiti realmente!




Al piano terra tutto è dedicato ai bambini:vengono stimolati nella percezione del suono, del tatto e della vista (e non vorranno più andare via!)
E per ultimo il piano interrato, in cui si affronta il tema delle origini della terra e l'evoluzione...dinosauri con le loro orme fossili e altri rettili anche marini, in una scenografia da lasciare a bocca aperta tutti, e quando dico tutti intendo proprio tutti!!!
Ovviamente quello che ho scritto è una piccola parte di quello che potete trovare all'intero del museo, un po' perché ci verrebbero pagine e pagine, un po' perché non vorrei rovinarvi la sorpresa.

Il museo ospita anche mostre temporanee! Fino al sedici giugno prossimo potete visitare "Oltre il limite, viaggio ai confini della conoscenza". Un viaggio che porta il visitatore alla scoperta dei limiti con cui si paragonano la fisica e l'astrofisica per cercare di capire e descrivere l'universo e la sua storia. Fantascienza? No tutto è reale e assolutamente da provare in prima persona!






Ci sono inoltre un sacco di altre attività didattiche per i bambini (che vorrei fare anch'io) come la nanna al museo....

Pronti per andare al Muse?

Per qualsiasi informazione consultate il sito del museo .

ROVERETO, ARTE E STORIA TRA LE MONTAGNE

by 3:54 PM




"Nessun disegno mi procura tanto piacere come i disegni di viaggio"
Alvaro Siza al Mart Museum 


Vi è mai capitato di bypassare, circumnavigare, ignorare un luogo, una città, o perché non vi ispirava o perché semplicemente non era sulla vostra strada?
A me si!
Il luogo in questione si chiama Rovereto e dista da casa mia circa un'ora e mezza, ed è in Trentino, tra il verde dei boschi in mezzo alle montagne vicino all’ altopiano di Brentonico.
Un'ora e mezza di macchina è un batter d'ali, e io in quel luogo non c'ero mai stata.
Ho recuperato eh!
E a dirla proprio tutta ci devo ritornare, per vedere quello che mi manca.
Perché, benché sia una piccola cittadina, ha tantissime cose da vedere e da fare che un fine settimana non basta.
Finalmente ho visitato il MART!
Un museo, ma non un semplice museo.
E' il museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.
Pane per i miei denti, e per il mio amore estremo per l’arte!
L'ambiente mette calma ed emozione allo stesso tempo.
Pare un controsenso, ma mi piace pensarla così.
Spazi immensi si alternano ad opere, ad esplosioni di colore, a sale in cui passare del tempo immobili per farsi assorbire dalla natura artistica...



Rovereto è stata triste scenario della Prima guerra Mondiale. Non è quindi difficile trovare resti di trincee nelle montagne attorno, che hanno portato alla scoperta di oggetti che sono stati raccolti in un Museo. Non si tratta di un noioso museo, (ecco non lo classificherei un luogo allegro), ma a me la storia piace e se la storia si è vissuta in queste terre ancora di più. La Location è un castello, una fortezza del 1500 con tanto di torrioni. Bombardato durante la Grande guerra fu poi ristrutturato e aperto al pubblico. Un luogo della memoria da percorrere lentamente, documentato da fotografie, trattati e cimeli, alcuni trovati tra le montagne, alcuni donati dai cittadini. 
La vita di trincea e dei campi di prigionia non era di certo una situazione da sponsorizzare, ma purtroppo è accaduta veramente e nonostante tutto sono testimonianze da portare avanti per capire ancora una volta che la guerra non è un atto di cui vantarsi.


 E poi non scordiamoci della città, quella vera fatta di stradine che si incastrano tra edifici che hanno storie da raccontare, e targhe commemorative a ricordare che personaggi illustri sono passati di lì. Lo sapevate che il primo concerto di Mozart si è tenuto proprio a Rovereto nel Natale del 1769?
Alzate la testa e ammirate i colori dei gerani che ogni terrazza si vanta di avere, soffermatevi nei particolari, nelle decorazioni che le porte espongono. Ci sono scorci appena dopo una curva e signori che la domenica mattina seduti fuori dalla porta parlano del tempo.
I bar pullulano di gente che ama conversare, sorseggiare un caffè, senza fretta, nella completa compagnia del vicino di casa. Perché tutti si conoscono, il paese è piccolo, ma la gente non mormora…



Un altro luogo carino da visitare è nei dintorni di Rovereto ed è il Molin del Zeni, l'unico mulino ancora funzionante del Trentino. Le sue enormi ruote prendono l'acqua dal fiume Sorna che le fa girare per consentire il movimento della macina. Il tempo qui sembra proprio essersi fermato. Il rumore del torrente e degli ingranaggi si confondono mentre la polvere della farina crea una nebbia impalpabile nell'aria. 
Io non l'avevo mai visto un mulino mentre funziona, mentre l'acqua che fa ruotare una pietra trasforma il grano in farina...è quasi magia!

   


Informazioni utili

Per assaporare bene sia la montagna che la città vi suggerisco di soggiornare al Mas dei Girardei. Un luogo conviviale che profuma di montagna e che offre delle colazioni speciali...formaggio di malga, marmellate fatte in casa e biscotti a forma di cuore! Ideale per famiglie.

Il Maso Palù vi conquisterà con la sua cucina tradizionale in un ambiente che trasmette calore. Vi dico qualche piatto? Orzotto con aglio orsino, che mi sogno ancora di notte la sua bontà, e gnocchi di patate e finferli...il fungo, il re della montagna!
Per una cena più formale ma indimenticabile vi consiglio l'Hotel San Giacomo. Nella sala da pranzo sembra Natale grazie alle decorazioni appese tutte attorno, ma di una raffinatezza unica come i piatti serviti seguendo la tradizione rivisitati per colpire l'occhio e il palato!


Per qualsiasi informazione riguardante l'altopiano di Brentonico, Rovereto  e la Vallegarina consultate il sito dell'Apt Rovereto.










ALBA IN MALGA

by 9:43 AM




Svegliarsi alle quattro del mattino non è esattamente il mio stile di vita.
Io sono pigra, amo dormire, svegliarmi quando la luce filtra dalle persiane.
Ma esistono le eccezioni e le sfide, se così si possono chiamare.
L’ "avventura" che mi ha buttato giù dal letto ad un orario mattiniero si chiama Alba in Malga.

Dalla finestra del Mas deiGirardei, non si vede  nemmeno un accenno alla luce del giorno, tutto è avvolto nella notte profonda, anche i suoni e i rumori del bosco vicino sono ovattati da quel cielo nero con le nuvole che nasconde una miriade di stelle.
Raggiungo in macchina la piazza di Polsa di Brentonico, nel buio e freddo mattino, mentre un leggero alone di luce, appena percettibile, si sta delineando all'orizzonte. La strada è a curve, ed è aperta solo di notte perché di giorno diventa un sentiero per le passeggiate tra prati e mucche.
Arrivo in piazza assonnata ma curiosa.
C'è già un bel gruppo di gente con le facce ancora addormentate che profumano di un caffè bevuto velocemente per non arrivare tardi.
Adulti, ragazzi e bambini! 
I bambini sono fantastici hanno l'argento vivo in corpo anche ad orari improponibili.
Comincia la camminata, che durerà circa una mezz'oretta per raggiungere Malga Susine.

E' buio pesto.
Ma i volti si distinguono, e anche i piedi che desiderosi di camminare seguono un passo sicuro nel sentiero sterrato. 
Tutto attorno si percepisce il silenzio della notte immerso nei boschi.
Fa freddo, un piacevole freddo che via via svanisce con l'aumentare del ritmo.
La strada si fa in salita, le voci si mescolano al rumore dei sassi e della terra che i piedi calpestano.
Un lieve chiarore si fa strada a est, si confonde ancora con le nuvole e le stelle pronte ad andare a dormire; si sentono i campanacci delle mucche già al pascolo, si intravedono le luci della malga già sveglia. 
Un cane abbaia, è l'ora della mungitura.
Tutte le mucche vengono scortate nella stalla dopo la colazione. Saranno munte, e il loro latte si trasformerà nell'arco della giornata, in molti prodotti.
Ci sono anche dei vitellini, che bevono ancora il latte dalla loro mamma. Sembrerà assurdo, ma scene come queste riescono a commuovermi.


E l'alba fu.
All'improvviso, le nuvole lasciano spazio alla luce. Una luce che mi travolge, rosa, calda, che mi tiene a testa in su, che toglie il fiato, che fa innamorare della natura, dei suoi colori, e che fa pensare che alzarsi alle quattro e mezza del mattino non è così poi tanto male, se la ricompensa è questa.
Estasiata rientro in stalla per vedere il rito della mungitura automatica, ma si può provare anche l'emozione di quella manuale, come si faceva una volta, il malgaro che aiuta passo dopo passo!
E poi?
E poi mica finisce qui, il lavoro è lungo e ci vuole passione per portarlo a termine. Con il latte munto si procede alla lavorazione del formaggio e del burro, con la passione che solo un "casaro" ha.
Mani sapienti lavorano il latte che quasi come un miracolo si trasformerà in vari tipi di formaggio, fresco o stagionato, mentre il profumo inonda l'ambiente.
E dopo tutto questo lavoro, la colazione è più che meritata.
Dovete sapere che la colazione del malgaro non è quella frettolosa che noi facciamo con un caffè al volo e un biscotto mangiato per le scale; la colazione del malgaro è fatta di tutti i prodotti locali derivati dal latte e dagli animali che vivono in malga. Non stupitevi di mangiare polenta e speck, frittata e formaggio stagionato, serve molta energia per la vita in montagna...soprattutto perché poi mi aspetta una bella passeggiata!



Dalla Malga Susine con un'accompagnatrice di territorio parto per  una bellissima esperienza tra sentieri e panorami emozionanti, dentro a gallerie risalenti alla grande guerra. Camminando imparo a riconoscere nuove piante e a dare loro il nome giusto, ho il fiatone in molti tratti, ma, come sempre dico ( a volte sono ripetitiva, perdonatemi) la fatica ripaga.
Ripaga quando vedi uno stambecco che a pochi metri da te salta da una roccia all'altra, ripaga quando i bambini mai stanchi esternano la loro curiosità e sorridono e si rincorrono senza conoscersi.
Ripaga quando arrivi in cima al Corno della Paura, e di paura alla fine non ne hai. Ma hai una gran voglia di respirare a pieni polmoni l'aria intrisa di natura e di nuvole. Hai una gran voglia di correre e rotolare per quei prati verdi che si vedono a perdita d'occhio…e nuovamente e semplicemente pensi che anche questa è la felicità.




Informazioni utili:

Nei mesi di Luglio e agosto in varie zone del Trentino si è tenuta Albe in Malga, un evento che permette di vivere la vita del malgaro, che comincia appunto molto presto! Per altre info consultate il sito di Vist Trentino 

TRENTINO. LA VALLE DEL VANOI TUTTA DA SCOPRIRE

by 5:28 PM


Sono stata qualche giorno in Trentino. 
La montagna d'estate mi piace da matti, e nella settimana di ferragosto la preferisco alle spiagge super affollate.
E' fresca, ha dei panorami mozzafiato, ci si può riposare ammirando il paesaggio, o scegliere tra i tanti itinerari escursionistici alla scoperta di laghi, malghe, e scorci da cartolina.
L'aria che si respira è pura e fresca.
Poco distante da Canal San Bovo si trova il paese di Zortea, e poco distante da Zortea, una piccola frazione che si chiama Valline. Ecco, qui ho passato qualche giorno a rigenerarmi tra passeggiate e marmellate fantastiche.
Ero ospite di amici, che da un antico fienile hanno creato una casa accogliente nella valle del Vanoi.
E svegliarsi la mattina, sotto il tepore di un piumino (eh si faceva freschetto...un adorabile freschetto),  guardare fuori dalla finestra e vedere questo paesaggio...  beh la giornata non poteva che cominciare bene.





In montagna tutto è caratteristico, e a me piace scovare i piccoli particolari che creano unica una casa, o una via, o un angolo nascosto.
Persino la raccolta differenziata dei rifiuti si integra benissimo con il territorio circostante!



La frutta che nasce e cresce in montagna ha un gusto nuovo, un concentrato di sapore e di colore che non sono abituata a trovare in città...more, lamponi, mirtilli e fragoline  si trovano nei boschi pronti da gustare. Molte le serre dove si possono acquistare i frutti di bosco a Km 0, pronti per fare delle ottime torte e delle squisite marmellate.



Le escursioni, sono il metodo più diretto per entrare in contatto con la natura! Passeggiate in mezzo ai boschi dove le narici si aprono a respirare i profumi di un muschio rigoglioso, della corteccia, ascoltando il cinguettio costante che aleggia nell'aria.

La prima mi ha portato presso la Malga Fossetta sul Passo Cereda a 1580 m.
La si raggiunge con una passeggiata di circa un'ora, percorrendo una strada asfaltata che diventa sterrato. Si cammina in mezzo al bosco per scorgere ogni tanto una finestra nel paesaggio, uno scorcio da ammirare e gustare con gli occhi!
Ad un tratto il bosco fitto si apre in una radura e davanti compaiono la malga, dei cavalli, dei maialini e delle caprette, il trionfo della natura.



Qui si può proseguire per altri sentieri, oppure sedersi in uno dei tavoli all'aperto per gustare dell'ottima panna con i frutti di bosco (c'è anche la versione con lo yogurt) , respirando l'aria intrisa di purezza.



Il secondo luogo che ho assaporato, è stato il Lago di Calaita
Si trova nell' alta valle del Vanoi, dove si possono ammirare le imponenti Pale di San Martino (se sgombre di nuvole).
Il Lago si trova a 15 Km da Fiera di Primiero, ed è un luogo bellissimo, rilassante. 
Punto di partenza per numerose escursioni, tra le quali il sentiero che raggiunge San Martino di Castrozza. 
Alti abeti si uniscono a formare un fitto bosco, e le nuvole del cielo si specchiano in un'acqua che giornalmente vede scarponi da trekking passarle accanto, che sente gli scatti delle macchine fotografiche ad immortalare un paesaggio incantevole, che ascolta il vociare dei bambini nella loro meravigliosa curiosità.
Una piccola perla incastonata in una valle che ha molto da offrire.




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