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VERONA A PASSO DI BIMBO

by 9:01 AM




Verona ce l'ho a quaranta chilometri da casa.
E' vicina, talmente vicina che ci sono andata in tutto tre volte, senza mai vederla bene...
La prima volta che ci sono stata ero pressoché un'adolescente sognatrice (come adesso meno l'adolescente), che in treno da Padova era partita col suo morosetto per una gitarella fuori porta.
Ho ricordi vaghi...la casa di Giulietta, e un belvedere dal quale ho fatto un autoscatto di me che baciavo il mio amore con sullo sfondo la città...
Le altre due volte sono state all'Arena,
per un musical:
Romeo e Giulietta
per un concerto
i Negramaro.
Poi il nulla.

Che vergogna direte.
Lo so...ma ho recuperato che vi credete!
Ci sono stata in un breve fine settimana, dal sabato pomeriggio alla domenica pomeriggio.
Pochino lo so, ma ho avuto modo di vedere una Verona nuova, una Verona fatta di lucine natalizie e gente (tanta gente) che girava per le vie in cerca di regali e di emozioni.
Con me c'era il piccolo viaggiatore, che anche in questa città ha scoperto molte cose, che hanno preso parte dei suoi ricordi.
Una città a misura di bambino.
Perché tutte le città lo sono a misura di bambino.
Basta farle vivere a loro, con gli occhi di chi ama la scoperta.

Ecco le emozioni del fine settimana:

La città.
Le sue vie illuminate a festa, le piazze gremite di gente intenta a chiacchierare e a prendere qualcosa di caldo per ovattare il freddo pungente dell' inverno. A Natale tutto brilla di più, anche gli occhi con cui si guarda la grande stella che abbraccia Piazza Bra.
Una stella cometa, un simbolo che nasce dall'arena, maestosa, bella. E tanti gli alberi di Natale, con mille lucine, mille colori per estasiare...



Il Carosello del'700, ovvero la giostra con i cavalli tanto amata dai bambini.
E poi, bambini ci ritorniamo un poco anche noi, nostalgici dei tempi passati, tra la musichetta che si confonde con le risa, e i colori antichi che i cavalli vestono per l'occasione. Purtroppo è rimasta in piazza fino al sei gennaio...non ci resta che aspettare il prossimo Natale!



Kiddy Kabane. Non un semplice negozio di giocattoli, ma il negozio di giocattoli. Vi sembrerà che lì dentro il tempo si sia fermato, tra giochi in legno e pupazzi che sembrano realizzati a mano dalla nostra nonna. L'accoglienza di Paola, la proprietaria è meravigliosa. Mi ha introdotto nel suo mondo, nel mondo che ha creato lei, con una merenda speciale preparata da Sognando Cupcake!
Cose ricercate, che profumano di legno e stoffa! Ed è anche un negozio on line....meglio di così!





Entrate nella chiesa di Santa Anastasia e raccontate ai vostri piccoli la storia di San Giorgio e il Drago. Nel transetto destro, nella cappella Pellegrini è raffigurato l'affresco del Pisanello che ritrae San Giorgio che si accinge ad andare ad uccidere il Drago che vuole mangiare la bella Principessa...Un eroe, e ai bambini piacciono gli eroi!
Adiacente alla chiesa c'è la Chiesa di San Giorgetto, piccolina e carinissima!
Quando sono andata io c'era la mostra dei diorami creata dal maestro presepista Mario Nascibeni. Tante piccole finestrelle in un mondo che era quello di Gesù, un buon metodo per insegnare ai piccoli la sua storia!



Il Palazzo della Gran Guardia, ha sempre un calendario ricco di eventi da proporre a cittadini e turisti. In mostra al piano terra c'era "Guerre solidali", una carina esposizione di opere dedicate a Star Wars create con i mattoncini Lego. Per i bambini era allestito un angolo in cui creare e costruire. Inutile dire che il mio è rimasto lì la maggior parte del tempo!
Al piano superiore del palazzo potete visitare, fino al 31 gennaio l'esposizione di Roberto Floriani e la sua "città ideale" dove si viene catturati dal colore, dalle opere perfette: opere su tela e sculture ad accompagnare il visitatore ...



Il Museo di Storia Naturale, mi ha colpita positivamente, soprattutto perché ne ignoravo l'esistenza! Dovete capire che avere un bambino maschio di sei anni equivale a sapere a memoria la vita e i nomi di tutti i dinosauri. Beh, in questo museo c'era pane per i suoi denti, e mille altre cose da scoprire e vedere che, purtroppo, un paio d'ore non sono bastate!...Vorrà dire che ci dobbiamo ritornare, anche perchè ci sono un sacco di eventi ai quali partecipare e molti laboratori adatti anche ai bambini più piccoli; e la prima domenica di ogni mese l'ingresso costa un euro!



Infine non potevo non parlare de Le Cadreghe
Le Cadreghe è il nome di una struttura che ospita, in diversi appartamenti, turisti, viaggiatori, gente di passaggio nel cuore di Verona. Nel mio fine settimana ho trascorso la notte in un delizioso appartamento con vista sui tetti Veronesi. Nuovissimo e modernissimo profumava di legno, con tutte le comodità che un appartamento può dare. Con un tappeto a forma di cuore e un libro dove lasciare le impressioni, il te da preparare e i dolcetti da gustare....



Ovviamente a Verona c'è molto altro da scoprire, tra le vie e lungo il fiume, la casa di Giulietta, e il belvedere, non mi resta altro che tornare presto.
Ringrazio #Mammeintour per l'invito e per l'esperienza con altre mamme viaggiatrici! Mamma Sfigata per l'organizzazione, Sognando Cupcake, Nasce Cresce Rompe, Valigia e passeggino.











NEI SIBILLINI SI PUO' FARE....

by 5:41 PM



Marche non significa  solo mare,  ed io l’ho scoperto in un fine settimana tra i Monti Sibillini, una buona e valida alternativa ai giochi d’acqua e ai cavalloni da saltare. Lo ammetto un bambino probabilmente è più attratto da queste cose che da una camminata in sentiero, ma mi sento di consigliarvi un po’ di cosette che piaceranno sicuramente ai vostri cuccioli!
Esiste un’associazione, si chiama Sibillini Segreti e Sapori che organizza attività per i bambini alla scoperta del territorio e di quello che può offrire.
Ecco quelle che il mio piccolo viaggiatore assieme ad altri bambini ha potuto toccare con mano!

Namaskara, il saluto al sole. Così comincia la lezione di Hatha Yoga organizzata dall’ associazione TanTan. E io che pensavo i bambini fossero corsi per la sala senza dare ascolto alle insegnanti! Sono rimasta sorpresa e felice di vedere come una disciplina orientale possa affascinare... Le luci soffuse, la voce soave che guida i movimenti, una piacevole scoperta, un nuovo modo di fare ginnastica con i nomi degli esercizi che corrispondono agli animali, e un coinvolgimento che rende unica questa esperienza…non solo per bambini eh!


Prendi un bel paesaggio, che nei Sibillini non manca, un pennello, e una manciata di colori…ed ora spazio alla creatività per riprodurre quello che degli occhietti curiosi vedono davanti a sé! A Campolungo di Amandola seduti in un verde prato, quasi immersi nelle nuvole, i bambini, guidati dal Maestro Marco Sallusti, hanno dato vita ad un divertentissimo laboratorio di pittura en plein air! Il verde era il colore predominante, ma quelle grandi nuvole che passavano hanno reso unici gli acquerelli che si sono dimostrati essere un gioco, un’ esperienza, un confronto…e pure io ho “aquerellato” che vi credete!


Mettete in mano dei piattini di ceramica a dei bambini e ne usciranno delle opere d’arte! Il Maestro Nannini ha fatto una piccola lezione sulle decorazioni che si possono fare sulla superficie dei piatti, e poi, con la fantasia e ognuno con la propria tecnica, i bambini hanno creato dei disegni unici che li rappresentano! Continuerò a stupirmi della fantasia che passa per la testa ad un bambino…e so di certo che questa fantasia, e la creatività non bisogna fermarle… Ora i piattini sono a cuocere, non vedo l’ora di vederli!



Mani in pasta! Pensate che giocare a fare i cuochi non sia divertente? Prendete un gruppetto di bambini, della farina un uovo e un pizzico di sale e il gioco è fatto! E proprio un gioco non è, loro si sono sentiti dei cuochi provetti che impastavano per fare i maltagliati! E devo dire che la cosa è stata divertentissima! Sotto la nuvola di farina bianca piccole manine hanno impastato divertendosi, e poi con l’aiuto di un mattarello e di un’abile cuoca, Mirela dell’ Agriturismo La Conca, splendide forme sono state realizzate!


Volete una caccia al tesoro originale? Quella organizzata da Ketty della Cooperativa Il Chirocefalo  lo è senz’altro! I tesori da scoprire sono erbe e profumi che si trovano nell’orto dietro casa. Un gioco che diverte, eh si, perché per un bambino distinguere la salvia dal timo o dalla lavanda diventa un gioco da grandi che responsabilizza! Una corsa contro il tempo per raccogliere tutte le erbe elencate, un mazzetto che si fa sempre più grande in mani piccoline. E poi, mica finisce qui…con tutto quello raccolto si crea un Erbario, per imparare, ricordare e profumare….


Secondo voi un ballo folkloristico insegnato in un gioiellino di teatro può divertire i bambini? L’associazione La Fenice di Amandola ha insegnato i passi base e dei trucchetti niente male del Saltarello! Il Saltarello è il tipico ballo Marchigiano che unisce tradizione e musica. Veniva fatto per corteggiare la propria amata, e i bimbi si sono divertiti, e vi assicuro che sono stati bravissimi, ad interpretare un ballo che trascinava con il suo ritmo. Lo scenario? Il teatro la Fenice di Amandola, e il suo palco dove piccoli piedini si muovevano divertendosi!



Cosa aspettate a far passare una vacanza alternativa ai vostri bambini? Le Marche e i Monti Sibillini vi aspettano.

Informazioni Utili:
-Il sito  Sibillini Segreti e Sapori, vi propone una vasta scelta di attività da svolgere nei Sibillini, tra sport, eventi, cultura e naturalmente vacanze in famiglia.
-Personalmente ho soggiornato presso la casa vacanze Fillide che si trova in pieno centro storico di Amandola, Le sue stanze si affacciano sui tetti della Città! Oltre ad offrire camere per la notte, personale qualificato organizzerà per voi escursioni sui Monti Sibillini e laboratori per i vostri bambini.
Altri luoghi dove soggiornare, che ho visitato sono:
La Querceta di Marnacchia, immersa nella natura, e lo è veramente…ho rivisto dopo molti anni le lucciole danzare nel buio in questo posto, ed è stato magico!
Il Vecchio Tasso, tra ulivi e alberi da frutta ed un prato dove grandi e piccini possono correre e rilassarsi! Claudia vi accoglierà a Borgo Smerillo in un luogo che profuma di natura, ospitalità ed ottimo cibo!





TRA LEGGENDA E REALTA’ AL MUSEO DELLA SIBILLA #SIBILLINIFORKIDS

by 6:22 PM


Fare un viaggio con un bambino è un nuovo modo di vedere le cose, anche le più semplici o banali che ci capitano solitamente sotto gli occhi.
E in un fine settimana nelle marche ho potuto vivere un’esperienza con gli occhi di bambini, con la loro ingenuità e con il loro meravigliarsi davanti a cose che per noi adulti risultano scontate.
Ho incontrato una parte delle regione Marche che non conoscevo di persona, ma della quale avevo tanto sentito parlare: i Monti Sibillini.
Immersa nel verde che i Sibillini riescono a donare, nonostante a qualche goccia di pioggia, il viaggio si è rivelato interessante, interattivo e soprattutto un momento di condivisione e di scoperta.
Attorno a questi luoghi ruota una leggenda che da tempi narra di una maga Sibilla che viveva in una grotta vicino al Lago di Pilato a più di 2000 m di altitudine e  condannata a vivere nelle profondità della montagna; qui il giovane cavaliere Guerin Meschino arrivò alla ricerca delle sue origini e la maga lo tenne nel suo regno per un intero anno tra mille tentazioni che lo costrinsero a superare difficili prove per poter fuggire.
Una storia che piace e che vuole essere raccontata più volte, perché l’immaginazione dei bambini è fervida e quando ci sono in mezzo fate, cavalieri e magia…beh, il gioco è fatto!


Il Museo della Sibilla a Montemonaco non può che alimentare la fantasia. E’ un percorso formativo che ripercorre il Mito della Sibilla tra leggenda e realtà lungo una linea di confine che diventa divertimento e scoperta. Tra pannelli interattivi e illustrazioni di storie di maghe e cavalieri si scopre che lì dentro è custodita la “grande pietra” ritrovata nei pressi del lago di Pilato vicino alla famosa grotta: su di essa sono incise delle lettere misteriose. Si ipotizzano molte teorie, ma in realtà tutto è ancora avvolto in un’ aura oscura…
Per cause non ben chiare la grotta della Sibilla si chiuse con un masso e da allora non è stato più possibile approfondire quello che c’era al suo interno, ma grazie a questo museo si può conoscere gran parte dei segreti che si trovano nascosti dietro la storia. Nella cavità si pensa, possa essere nascosto un lungo tunnel che finisce con un ponte che si allarga per far passare il visitatore. E proprio questo tunnel è l’attrazione di maggior interesse per i bambini. Uno scivolo buio che devono percorrere per riuscire a passare il ponte prima che si ristringa. Un gioco per far conoscere. 
Un gioco che ha fatto divertire grandi e piccini.
Una leggenda che attraverso gli occhi dei bambini si è trasformata in una storia vera.
Storie che una volta venivano raccontate attorno ad un caldo fuoco, oggi vengono raccontate in un museo.
Solo l’ambientazione è diversa, lo stupore e l’attenzione sono rimaste invariate…


Informazioni Utili
Il Museo della Sibilla si trova nel centro storico di Montemonaco ,nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Mi raccomando fate una passeggiata in paese tra le viuzze in salita e scorci dove fermarsi ad ammirare il panorama!

Il viaggio continua nei prossimi post….


BRETAGNA, SCOPRIRLA CON UN BAMBINO

by 9:26 AM

Il viaggio fatto in Bretagna mi ha reso consapevole che viaggiare con un bambino, un bambino piccolo, è possibile. Non era il primo viaggio on the road, ma diciamo che i tre anni per capire un luogo e portarlo nel cuore dei ricordi sono sufficienti.
E' il 2011.
La vacanza estiva comincia atterrando a Parigi dalla quale abbiamo proseguito in macchina, una Nissan color cielo, fino alla costa nord-occidentale francese.
Facciamo una breve sosta in Normandia, per vedere Mont Saint Michel! Sicuramente un luogo turistico, ma averlo visto dal vivo e non solo sulle foto di un libro o come immagine nei documentari di viaggio, fa effetto, e ci si accorge per la prima volta quanto la marea possa impattare sul paesaggio.
Arriviamo nei dintorni di Saint Malo, precisamente a Lancieux, ospiti di amici in una casa stupenda a pochi passi dal mare e con un giardino enorme nel quale un simpatico gallo scorrazza indisturbato e canta la sveglia nelle ore più improbabili del giorno e della notte!
Il piccolo viaggiatore, non sa una parola di francese, ma vederlo parlare con il padrone di casa Bretone, e di conseguenza capirsi ( non ho ancora capito come..) beh è una gioia infinita!
Da qui facciamo la prima passeggiata lungo una delle spiagge che abbracciano l'oceano. Camminiamo per un sentiero che gira attorno ad uno dei molti promontori a strapiombo sul mare sulla costa a nord di Saint Briac Sur Mer...e proprio in quel momento la domanda che mi sento fare è: "Ma dov'è L'acqua? "l'acqua è lì in fondo, corri vai a prenderla!"


E così, per gioco, una manciata di adulti e bambini iniziano a correre a piedi scalzi e con i pantaloni arrotolati per una spiaggia fredda e bagnata, incuranti degli schizzi e della temperatura non proprio gradevole! Ma cosa importa, alzo lo sguardo e scopro che il paesaggio è uno dei più belli mai visti, e che le nuvolone basse e minacciose sono solo un tocco di magia. 
Dopo due giorni, nei quali assaporiamo piatti locali e i super burrosissimi e buonissimi dolci alle mele, i Kouign amann, risaliamo in macchina per continuare il nostro giro Bretone.
Con una mappa in mano e tante storie e leggende da raccontare ci dirigiamo verso ovest passando per Roscoff e ci fermiamo a Pluescat dove alloggiamo nella stanza di un vecchio maniero circondato da una campagna spettacolare, e da un po' di pioggia...ma che ci importa, cose da fare ce ne sono un sacco! Quindi puntiamo verso Ovest per una gita, visto che la spiaggia non è praticabile senza ombrello, in uno degli estuari, alla ricerca di un posto sul mare dove poter gustare del Mules Fries! Dopo esserci persi un paio di volte, siamo approdati al Pratar Coum, un'azienda Ittica che vende cozze, granchi e tutte le specie della zona, ma soprattutto le si può mangiare ammirando i pescatori all'opera!
Con il sole, che ogni tanto ci grazia della sua presenza, andiamo alla spiaggia di Pluescat, e non esagero nel dire, che è una spiaggia paradisiaca! La duna erbosa delimita la spiaggia, e un poco più in là una schiera di casette in stile nordico; tutto attorno natura allo stato puro, con un immediato desidero di poter vivere lì...

Nella spiaggia oltre a scappare con i piedini nudi dalle onde si possono fare molti giochi tra le dune, scavare buche o anche solo rincorrere piccoli granchi, nell'attesa che arrivi l'ora per fare un pic nic con i contro fiocchi!
Torniamo verso est, sempre lungo la costa, ammirando dal finestrino le insenature e gli scorci che la natura ci offre. Si respira un'aria fresca che profuma di erba appena tagliata. 
Arriviamo nella zona che comprende Treguier, Lezardrieux e Paimpol, e qui dormiamo in una fattoria, con tanto di trattori e animali da accudire, e un immenso campo in cui correre e riposarsi!
Da qui si esplorano i dintorni, mica possiamo stare troppo fermi, noi siamo curiosi di conoscere nuovi luoghi e nuove leggende come quella sulla spiaggia di Sillon de Talbert, ovvero una lingua di sabbia larga appena  35 m e plasmata dalle correnti dei fiumi che proseguono per la Manica...fu proprio Merlino a costruire questa via gettando milioni di sassi per raggiungere la sua amata Viviana.
Trestrignel, invece ci arriviamo di mattina! La spiaggia è a ridosso della cittadina ed è quasi vuota, solo una decina di persone che si sono appostate molto lontano dal mare...che sciocchi ho pensato, perché si mettono così in fondo… 
E così nella soleggiata giornata si comincia a correre a fare il bagno ( con la muta eh, solo i Bretoni osano senza) a disegnare draghi sulla sabbia e a costruire castelli!..fino a quando capiamo di trovarci nella posizione più sbagliata della spiaggia. 
La marea sta salendo, e un detto locale dice che avanza alla velocità di cavalli al galoppo...e in quel momento capiamo il perché eravamo gli unici a due metri dal mare...

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Gli ultimi giorni li passiamo nuovamente tra le spiagge di Lancieux, a scoprire cosa il mare lascia tra le pozze d'acqua quando la marea si ritira. Piccoli granchi da poter toccare con mano, pesciolini, e per qualche fortunato anche delle aragoste! Le barche sono arenate e ci si può girare attorno basiti da questo fenomeno che in Italia non è così evidente.
A volte non servono villaggi, parchi giochi o che altre combinazioni di viaggio per far vivere una vacanza speciale ad un bambino.
Basta tanta natura, paesaggi che resteranno nella loro mente per molto tempo. Bastano piccoli animaletti da catturare o degli asinelli da accudire. Basta un piatto di cozze mangiato di fronte alla vasca dei granchi, bastano degli stivali di gomma per esplorare delle spiagge fino a lì in fondo vicino al faro. 


Viaggiare con un bambino è facile, e una grossa mano ve la può dare GoEuro, con la ricerca del volo più conveniente, ma anche per il noleggio dell'auto e un sacco di altri consigli!
Per cercare alloggi, e trovare delle buone offerte e “speciali”, come fattorie e antichi manieri, potete consultare il sito di booking.com
Mi raccomando, i bambini possono, e devono viaggiare!


IL PARCO DEGLI ALBERI PARLANTI

by 2:44 PM

Cosa vi faccio conoscere oggi?
Ma il Parco degli alberi parlanti!
Non state lì a pensare che ci siano alberi in stile Signore degli anelli, che sollevano le radici e camminano  con in groppa Merry e Pipino, ma aleggia nell'aria comunque un po’ di magia…perché si sa, basta crederci e tutto sembra incantato!
Si trova appena fuori dalle mura di Treviso, in un contesto naturale della città, dove le case e i palazzi sembrano improvvisamente essere scomparsi per lasciare spazio a prati, piccoli corsi d’acqua e ad alberi nel loro habitat naturale!
E’ un parco a tema, ma non si tratta di un comune parco giochi, più che altro di un’ alternativa ambientazione per fare esperimenti sulle orme di grandi nomi quali Galileo Galilei e  Leonardo da Vinci. 
E non solo…
Per ogni età il parco offre delle alternative ad una gita fuori porta, e devo dire la verità, mi sono divertita anch'io!
Vi illustro i percorsi che ha fatto il mio piccolo viaggiatore, ma ce ne sono molti e per ogni età.

Draghi, Dinosauri e animali estintiAll'aria aperta all'interno di un castello il percorso si snoda attraverso la ricostruzione del periodo dell’era glaciale. La tigre dai denti a sciabola,  dinosauri che hanno popolato la terra, insetti giganti e personaggi delle più grandi leggende! Ogni piccolo esploratore per conseguire il diploma di Paleontologo dovrà cimentarsi in prove di abilità, di memoria e di coraggio. Il tutto accompagnato da una bravissima guida che durante il percorso racconterà storie che fanno rimanere tutti a bocca aperta. A turno tutti i partecipanti (io superavo l’età massima, ho potuto solo guardare…) avevano la possibilità di giocare, rispondere e divertirsi..


Prova di coraggio

Le macchine di Leonardo. Un giovane Leonardo da Vinci accompagnerà bambini curiosi di scoprire, in un giardino, dove sono state riprodotte alcune delle invenzioni che il grande maestro aveva riposto su carta. Non solo potranno scoprire come sono state realizzate e il loro scopo, ma in alcuni casi potranno proprio costruire con le loro veloci manine alcune opere ingegneristiche. Anche qui, grazie ad una guida, i bambini…e non solo, potranno toccare, guidare e sperimentare le grandi macchine per capire la loro funzione! Una lezione di scienza che si trasforma in gioco!



Le macchine di Leonardo



Oltre a queste attrazioni, c’è il percorso precinema e cartoon,  il percorso scientifico alla scoperta dei quattro elementi, e lo studio di Galileo Galilei.
Ma non è tutto!
Il parco è un vero e proprio giardino con panchine, giochini e natura dove fare dei piacevoli pic nic, o dove rilassarsi con un buon libro in mano, o anche per un dolce far niente che a volte ci si dimentica cosa vuol dire!
E’ aperto tutto l’anno, e in questo sito  potete trovare tutte le informazioni utili. Mi raccomando prenotate o rischiate di non trovare posto!


Buon divertimento, e fate divertire anche i piccoli curiosi esploratori!



Alla scoperta del Parco degli Alberi Parlanti




IL PICCOLO VIAGGIATORE

by 9:43 AM


Ieri ho fatto questa domanda ad un bambino:
Ti piace viaggiare?
Si, è stata la risposta.
Perché ti piace viaggiare?, continuo io.
Perché così conosco nuovi amici.

Il bambino ha 5 anni e viaggia da quando ha sei mesi.
Io lo chiamo il piccolo viaggiatore, perché è quello che fa da quando ha coscienza e ricordo che un viaggio può essere una cosa importante e che oltre a responsabilizzarlo, gli fa dono di conoscere altra gente, altri bambini che magari non parlano la sua lingua, ma che comunque sanno comunicare con lui.
Per i viaggi che potrebbe far fatica a ricordare ci sono foto e racconti a tenere viva l'esperienza.
Ha imparato che il mondo è grande, e che per essere visto c'è bisogno solo di un trolley con le ruote che si illuminano quando lo trascina.
Ha imparato che volare è emozionante perché è uno dei suoi giochi preferiti.
Ha imparato ad ascoltare ogni racconto in preparazione al viaggio, per vedere poi con i suoi occhi quello che la fantasia gli aveva anticipato.
Ha imparato che viaggiare ha un senso, e lui l'ha trovato.

Ha visto per la prima volta un cammello sulle sabbie di Al Quseir in Egitto, e ha giocato sulle rive del Mar Rosso con la sua amichetta di avventure.
A due anni un on the road dell'Andalusia alla scoperta di Tori, mai trovati,  ma ha scoperto i mini pasti chiamati Tapas...una rivelazione!
 Poi Mauritius dove l'aver cavalcato le tartarughe giganti l'ha reso un vero cavaliere. 
La Bretagna e la magia della marea, che lascia sulla spiaggia piccoli animaletti da curiosare, e dove correre mezzi nudi sulla spiaggia infinita non ha prezzo.
Le due volte in Giordania, dove ha imparato che comunicare non significa solo parlare l'italiano! Dove ha scoperto che è facilissimo galleggiare sul mar morto, e che dal Monte Nebo si possono vedere tramonti strastupendi.
Lo squalo pescato e poi rilasciato durante la pesca al bolentino alle Maldive, la prima maschera per ammirare il mondo sottomarino, e la cosa più bella in quel viaggio, giocare con i bambini Maldiviani nella piazza dell'isola di Keyodhoo...
Scoprire che in Sicilia il mare è bellissimo e le granite pure e che esistono colline bianche fatte di sale; che la Svizzera oltre alle mucche nasconde parchi gioco stupendissimi; che in Umbria i borghi sono come castelli e che nelle Marche si può andare dentro alla montagna a vedere la meraviglia delle stalagmiti e stalattiti che lui riesce a distinguere perfettamente...io faccio confusione...
Che a Venezia le strade sono di acqua e le macchine sono barche di ogni forma e dimensione, che alle Seychelles i gechi cantano di notte e un'isola si può girare senza macchina ma solo con la bicicletta, e che un bambino incontrato in aeroporto può diventare il suo compagno di giochi per la vacanza e che la caccia ai granchietti diventa lo scopo del giorno!
O che basta spostarsi di qualche ora da casa per ammirare una natura incontaminata e incontrare le marmotte che in Trentino sul passo Selle fanno capolino ....

Ogni viaggio un ricordo. Ogni viaggio emozioni che racconta e descrive. Per questo bambino una cosa da raccontare è che la tana del granchio a La Digue era più grande del suo rastrello.
Ha occhi per vedere il mondo con un'ingenuità che invidio, con una spensieratezza che ammiro.

Questo bambino è mio figlio.
Mi chiedo se un giorno mi ringrazierà di tutti i viaggi che ha fatto con me.
Credo lo farà.
E credo anche che la sua sete di sapere lo condurrà a viaggiare ancora e ancora. 

I bambini possono e devono viaggiare, per l'infinità di cose che il mondo ha da insegnare loro. Cose che non si imparano sui banchi di scuola, cose che si toccano con mano come un vitellino appena nato, o il manto viscido di una razza... o scoprire i colori che un sole crea tuffandosi nel mare.

Saranno loro poi ad insegnare a noi il mondo attraverso il loro occhi, e vi assicuro che è meraviglioso.

  

CITTADELLA E LE SUE MURA DA DIFENDERE

by 11:15 AM

Di Cittadella avevo un fugace ricordo di quando ero piccola...neanche proprio un ricordo, più esattamente una foto che mi ritraeva con mia sorella in mezzo all'erba vicino al fossato del castello con dei cigni che ci sguazzavano dentro. 
Ora il mio ricordo si è aggiunto di immagini e scorci diversi, perché in questo paesino dell'alta Padovana ci sono tornata in una mattina di settembre portandomi appresso un piccolo cavaliere alla scoperta del castello e delle sue mura!

Si sa, i bambini hanno un'ammirazione per tutto ciò che riguarda castelli, spade e cavalieri, e questo luogo non poteva che stimolare la sua fantasia!
La cinta muraria con camminamento a ronda è interamente percorribile. E' costituita da quattro porte principali: Porta Bassanese, Porta Vicentina, Porta Padovana e Porta Trevisana, che corrispondono circa ai quattro punti cardinali.
Ed è bello e magico spiegare ad un bambino che si è portato da casa la sua spada, che la costruzione di queste mura risale a tantissimi anni fa, addirittura nel 1200, e che avevano il compito di difendere tutti gli abitanti. All'interno delle torri a quel tempo si trovavano anche le prigioni dove venivano rinchiusi i nemici!
E dall'alto di quelle torri quanto è bello immaginare l'andirivieni dei cavalieri, e le vedette che scrutavano la zona circostante?
Ad aiutare l'immaginazione all'interno di ogni Porta, una mostra dedicata proprio a quel periodo, con tanto di cavalieri nelle loro uniformi, di armi e scudi che si usavano durante le battaglie e anche di lance che venivano usate durante i giochi della Giostra!
In alcune sale ci sono esposizioni permanenti con tanto di manichini a rappresentare la vita dei Signori che abitavano al Castello.
La preparazione del pranzo, la lavorazione al telaio, la sistemazione delle armi, i giochi dei bambini.
Un'avventura, un gioco all'aria aperta! La favola letta molte volte in un libro, che è diventata realtà.



Se non fosse per gli abitanti, che la vivono nella sua interezza, Cittadella potrebbe sembrare un luogo dove il tempo si è fermato.






Esposizione di armi, questa è una Balestra



Il piccolo Cavaliere alla scoperta del Castello.



La vista della cittadina dall'alto della Torre. Lì in fondo c'è il Monte Grappa.



Scudi usati durante le battaglie.


Scorcio del Castello dai vari passaggi che si incontrano durante il cammino della Ronda.



"Atimi de terore, corea neli occhi della zente, quando il soldato della Guardia dèa l'allarme, ma el capitano, serato nella Bastita, saeva cossa fare. Nei modi che pana venia veduto el nemico, subitaneo fazea sonare le campane e  el segnale rivava nella campagna.
Da qua la zente partiva e se scondea drio i muri. El sedio podeva durar anca mesi, poche jera le garansie de sopravivare, ma Zitadela jera l'unica speransa par tutti el contado e i artizani che tignea quele tere."


Una gita fuori porta che non solo coinvolge i bambini, ma anche  gli adulti, per scoprire che dietro casa ci sono dei luoghi degni di essere visitati.

Molte iniziative richiamano durante l'anno turisti e residenti della zona. Per conoscerle consultate il sito del Comune di Cittadella.



BIMBO ALLE SEYCHELLES? OVVIAMENTE SI

by 3:00 PM




Dopo un anno dalle mitiche Maldive, un altro grande viaggio per un piccolo viaggiatore. Alla scoperta di altre isole nell'Oceano Indiano, da preparare, studiare e vivere...ovviamente con l'entusiasmo che solo un bambino di 4 anni può avere. Tutto è associato ad un gioco, tutto è meravigliosamente magico nella sua mente, e io non posso non fare a meno di assecondarlo!
E così comincia per lui questa nuova avventura, che si apre con un trolley da riempire di giochi e fantasia e con un nuovo passaporto in mano, tutto suo finalmente, dove raccogliere timbri che lo porteranno lontano.

Come già detto in precedenza, viaggiare con Emirates, per un bambino è veramente bello. Viene viziato con giochi, libri e pupazzi, e con dei cartoni animati nella tv davanti al proprio sedile...
A Dubai, nemmeno il tempo di renderci conto di esserci passati, e di corsa prendiamo il volo per la destinazione finale...ma è notte e si dorme zzzzzz.
Arrivati a nell'isola di Mahè inizia il bombardamento di domande, in continua crescita, che a volte mi fanno cercare l’interruttore per spegnerlo! La curiosità di un bimbo continua a stupirmi.

E per alimentare una fantasia in continua crescita cosa c'è di meglio che soggiornare, in mezzo alla giungla?
Un luogo affascinate sopra il quale svolazzano pipistrelli dall'apertura alare non indifferente e dove gechi di dimensioni poco comuni cantano serenate di notte.
L'isola è un saliscendi continuo e le strade non sono proprio facili, ma in macchina si diverte ad ammirare la folta vegetazione  fino a scorgere il mare e la nuova spiaggia ad attenderlo!




Le isole Seychelles sono soggette, nei mesi che vanno da giugno a settembre, a forti correnti in acqua, che vietano in alcuni casi anche la balneazione. In questo periodo invece tutto è tranquillo, il fenomeno della marea rende le spiagge ricche di tesori da scoprire, c'è sempre ombra, la vegetazione in alcuni posti arriva in acqua quindi l'ideale per fare un pic-nic vista mare.





In mezzo alla natura tutto diventa un gioco…le onde del mare in alcune spiagge non sono protette dalla barriera corallina quindi ci si diverte a saltarle, i pesci tra gli scogli vicino al bagnasciuga si fanno ammirare, un castello di sabbia diventa una fortezza, i granchi da rincorrere un nuovo divertimento…





Nell'isola di La Digue il divertimento comincia con le bici. Qui le macchine sono molto rare e raggiungere le spiagge più belle (qualsiasi aggettivo è limitativo) a bordo di un seggiolino respirando l’aria che arriva dal mare è proprio un piacere, se poi si incontra anche un amichetto con cui giocare, lo spasso è assicurato… chi raccoglie più granchi?

La tana del granchio...

e il granchio!


Il cibo non mi ha spaventato, cosa c’è di meglio nel mangiare per dieci giorni del sano e gustoso pesce, e della frutta fresca dal sapore a noi sconosciuto?


Per un bambino di quattro anni un viaggio in mezzo alla natura è fondamentale alla crescita. Inizia ad aver rispetto per la vegetazione, per i piccoli animali che incontra, impara a relazionarsi con adulti e bambini che parlano una lingua diversa dalla sua, comincia ad essere indipendente e a responsabilizzarsi…non è mai troppo presto per cominciare.



L’importante, è credere in loro. Lo so 4 anni non sono molti per tutte le cose menzionate sopra, ma credetemi è un gran modo per far crescere un piccolo viaggiatore.
E ringrazio questo bambino che in volo, durante il quale una forte turbolenza ha reso la mia espressione non proprio rilassata, mi ha detto..”mamma non devi aver paura, è come l’altalena prima va giù, ma poi torna su…”
Piccoli bambini crescono nella magia del viaggio…







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