VENEZIA CON BAMBINI, UN FINE SETTIMANA PERFETTO

by 12:35 PM



Venezia è la città che meno si adatta a dei bambini...

Siete sicuri di questo?

Io dico di no, ma è una frase che molto spesso mi sento dire dai genitori.

Quello che invece mi sento dire dai bambini è: 

Venezia è una città dove le strade sono i canali e dove le macchine sono le barche.

Mi sembra un buon motivo per portarci un bambino che dite?


Ma io ve ne do altri 5


Il museo di storia naturale.
Si trova a Fondaco dei Turchi, a quindici minuti circa, di cammino ovviamente, dalla Stazione dei treni. Il museo è nato grazie al materiale raccolto durante la vita di un nobile veneziano, che in vita metteva a disposizione la sua casa per gli studiosi; il nobile ha pensato poi di lasciare il suo palazzo e tutto il contenuto in eredità alla città perché se ne facesse un luogo da visitare. Oggi il museo inizia con la ricostruzione completa di un gigantesco dinosauro, dal grande effetto scenico. Poi si prosegue passando dai fossili, alle collezioni e ricostruzioni di animali, alle postazioni interattive per spiegare l'evoluzione della vita. Il tutto in un palazzo magnifico affacciato sul Canal Grande con uno splendido giardino dove poter fare merenda!


I laboratori del museo Guggenheim
Chi l'ha detto che il Guggenheim è solo un museo per grandi?
Ma figuriamoci, i bambini hanno il dono dell'interpretazione delle opere d'arte, e questo museo può fare al caso loro.
La domenica mentre gli adulti si fanno la loro visita tra gli artisti, i bambini, di età compresa dai 4 ai 10 anni possono fare dei laboratori gratuiti. Un modo per introdurre i piccoli artisti all'arte moderna e contemporanea in modo del tutto divertente. Ogni attività comincia con l'incontro con un'opera esposta nel museo per poi continuare in laboratorio per sprigionare la vena artistica. Il mio piccolo l'ha provata, e gira ancora per casa la sua splendida opera d'arte!




Un giro in barca tra i canali con il Gruppo Remiero Tre Archi
Complice una mia amica che voga alla veneta in questa remiera, ho potuto conoscere questo mondo nuovo, a partire dalla rimessa per le barche fino alla dedizione e alla passione che si cela dietro a questa attività.
C'è da perderci la testa dentro la rimessa, tutte le barche hanno nomi e caratteristiche diverse: la Caorlina, il Sandolo, il Pupparino, la Gondola e poi altre ancora. Un bambino può solo divertirsi in un ambiente così. Far scendere la barca dal suo "scaffale" e posizionarla sotto una specie di gru per metterla in acqua è già un'avventura...e poi? Poi si sale a bordo e, mentre i professionisti vogano e si allenano, un bambino può guardare Venezia da un nuovo, diverso ed entusiasmante punto di vista...se poi gli dà pure un remo in mano, la giornata sarà segnata come una delle più belle trascorse.
Quando il giro finisce si torna alla remiera, si ritira su la barca e la si pulisce, tutti i passeggeri lo fanno: un rito molto bello, il prendersi cura di qualcosa, mai scontato, che fa crescere anche gli animi più piccoli.



Visitare il Lido di Venezia
Da Venezia al Lido, passa il tempo di un giro in traghetto, che fa sempre piacere, perché un giro in barca per un bambino è sempre bello e perché finalmente ci si può anche riposare dopo tanto camminare per campi e calli! Un'isola lunga 12 km, con una spiaggia lunghissima, che a settembre è sede del festival del cinema, cosa che non interessa ovviamente ai bambini. A loro può invece interessare il piccolo paesino di Malamocco, che, quasi una piccola e tranquilla Venezia, incanta con i suoi campi e colori. Vi consiglio di farci visita a luglio quando la sagra del pesce prende il sopravvento e non puoi fare a meno di sederti con vista laguna, mangiare un scartosso de pesse fritto, mentre il brusio della gente, i bambini che ballano e cantano e le lucine accese a festa creano un'atmosfera senza pari.




Visitare la Libreria Acqua Alta, e comprare qualche libro
Se non siete mai stati alla Libreria Acqua Alta, dovete ritornare subito a Venezia! Ma subito! Rapisce grandi e bambini, ammalia con il suo odore di salsedine e il tempo, che pare essersi fermato, in silenzio, mentre fuori l'acqua scorre lentamente, solcata da gondole che leggere lasciano una scia...
Cartoline, libri, libretti, disegni, stampe, fumetti senza anno e senza età abitano questo luogo che affascina solo a sentirlo nominare. Un bambino si incanterà a sfogliare, toccare, curiosare e chiedere. Perché gli stimoli sono sempre i benvenuti a qualsiasi età.
E poi quell'angolino, appena fuori sul retro che farà innamorare ogni persona adulta e giocare qualsiasi bambino.
Una scala, una vera scala, fatta di libri, dove salire e scendere.
Una metafora per la vita...




E dove dormire con i bambini?

Non è sempre facile trovare una sistemazione adatta a nuclei familiari, soprattutto in laguna. Io ci vado spesso anche in giornata, ma non tutti hanno la fortuna di avere una città così bella a portata di mano...anche se un mio sogno è di dormirci e svegliarmi poi all'alba per vederla vuota! Un'ottima soluzione sono gli Hotel a Venezia della catena Best Western, dislocati in varie posizioni nel capoluogo, in modo da adattarsi alle vostre esigenze.

E ora non vi resta che partire, Venezia, che sia la prima o la ventesima volta che la vedete, è sempre una meraviglia...


VIAGGI SOSPESI

by 9:28 PM




Ho due viaggi in sospeso...

No, non sto per partire, non domani.
Ho due viaggi in sospeso con voi, da raccontare con foto, informazioni ed emozioni.

Due viaggi importanti che ho fatto qualche mese fa.
Sì, certo un pochino ve li ho raccontati nei miei canali social, ma non è la stessa cosa.

Un motivo c'è, purtroppo o per fortuna, se non ne ho scritto finora.
Il motivo in questione si chiama gelosia.

Lo so è una cosa strastupida che una viaggiatrice incallita possa essere gelosa dei propri viaggi...ma è così.

Mi capita quando questi hanno avuto su di me un impatto che non mi aspettavo, viaggi che non solo mi hanno regalato mete indescrivibili, ma che mi hanno fatto conoscere persone speciali o che mi hanno cambiato la visione di alcune cose.

Il primo è stato a Bangkok, a novembre.
Una settimana intensa sotto ogni punto di vista.
Una settimana in cui ho finalmente conosciuto di persona Andrea. Non lo conoscete? Molto male, andate a leggerlo qui Andrea in Thailandia.
Andrea è speciale, mi ha donato il suo tempo, e ha preso per mano mio figlio per camminare assieme in una città che, vi assicuro, al primo impatto è tutto fuorché facile.
Mio figlio continua a dirmi che ha promesso ad Andrea di ritornare a Bangkok a luglio, e che, se io non posso andarci, in aereo lo posso affidare al personale di bordo che lo accompagnerà a destinazione.
E io mi commuovo...
Magari a luglio non ce la si fa...ma più avanti è una promessa!
Capite perché Andrea è speciale? Oltre al fatto di averci sopportati? 




Il secondo è stato in Argentina.
Era un mio sogno, non so neanche bene da quanti anni la sognavo, che quasi non ci credevo quando ho acquistato i biglietti.
Un viaggio impegnativo, l'Argentina mica è lunga mille chilometri, e se vuoi vederla un pochetto devi correre e volare un sacco.
Un viaggio gestito alla crinviaggio, senza molta organizzazione per la nota legge (mia) che se un posto mi piace voglio potermi fermare; è anche vero che i voli interni bisogna acquistarli in anticipo per non dover arrivare al Perito Moreno con il teletrasporto, anche se credo che quest'ultimo potrebbe evitare tutte le turbolenze che ci sono lungo la strada.
Quindici giorni non sono sufficienti per visitare tutto quello che vorreste vedere, vi avviso! Quindici giorni sono però sufficienti ad innamorarvi di più luoghi incredibili, sì, esatto incredibili....io ancora non ci credo!




Quindi miei cari lettori, poiché vi adoro con tutto il cuore, ho deciso di lasciar da parte questa stupida gelosia, e di portarvi in questi luoghi, perché come me ne sono innamorata io, potete farlo anche voi!

Grazie che ci siete...


UN WEEKEND SUL CONERO

by 6:08 PM





Nelle Marche ci ritorno sempre con immenso piacere.
Una regione che mi sta a cuore.
Ci abitano amici, che mi fermo a trovare quando scendo a sud.
Ci sono i moscioli per i quali vado matta.
C'è il mare, lo stesso Adriatico che abita a pochi chilometri da casa mia, ma che nelle Marche assume un colore diverso, un profumo nuovo.

Ho passato un fine settimana all'insegna del relax, dell'aria buona (anche se il sole un pochino si è fatto pregare) e della buona, anzi buonissima compagnia.

Ero a Numana, una piccola e graziosa cittadina in provincia di Ancona, all'interno del Parco del Conero.
C'è la Numana Alta che si trova in collina e sembra tuffarsi nel mare, e la Numana Bassa, lungo il litorale fatto di spiagge.
Spiagge di sassi, di sassolini, e poi insenature, calette dove passare una giornata all'insegna del relax, per godersi il bel sole,magari in compagnia di un buon libro, o di un bambino che salta tra le onde, o cerca il sassolino più bello.


Il mio piccolo viaggiatore

Numana è un perfetto punto di partenza per esplorare i dintorni, per vedere nuovi scorci, per scoprire meravigliose spiagge.

Portonovo 
In meno di una mezzora d'auto si arriva a Portonovo. Una volta era un piccolo villaggio di pescatori, ora è una carinissima località di mare in mezzo alla natura. Da non perdere la Chiesetta di Santa Maria di Portonovo circondata da una folta vegetazione a due passi dal mare.
Scendete poi alla spiaggia del Porto, fatta di ciottolini (sono d'obbligo ciabatte e sandalini per bambini) e di un mare azzurro che invita a farsi un bagno.
Una spiaggia a tratti libera e a tratti attrezzata, meravigliosa per passare una giornata. Vi consiglio, per pranzo, il panino con la lonza e la focaccia con la mortadella che vendono proprio sulla spiaggia. Sedetevi al tavolino del piccolo Bar Ramona e gustatevi queste delizie vista mare!



Porto Recanati
A Porto Recanati passeggiate sul lungo mare, rubate qualche scatto alle case colorate che guardano l'orizzonte, fermatevi a mangiare un gelato e ascoltate le conversazioni degli abitanti che fuori dalle porte di casa raccontano della loro giornata, stendono il bucato che profuma di buono, spazzano granelli di sabbia che il vento inesorabilmente continuerà a portare.
Una cosa che adoro fare è osservare la vita delle persone in diretta, e Porto Recanati è uno scenario perfetto...

Loreto.
Loreto è semplicemente bellissima. Inutile cercare aggettivi per descriverla: bellissima è perfetto.
Sempre circondata da gente per la sua aurea religiosa, la piccola città può essere visitata anche a chi con la religione non ci va proprio d'accordo.
L'architettura è spettacolare, la piazza mi ha lasciato ancora una volta a bocca aperta. Da visitare la Basilica dove si trova la reliquia santa della casa di Nazareth: la leggenda racconta che la casa sia stata presa dagli angeli e portata in volo fino a Loreto.
Il giorno in cui ci sono capitata ho assistito alle prove del concerto di Branduardi...quel violino emoziona sempre!


Grazie Mary per la foto!

Informazioni Utili

Ho soggiornato al Centro Vacanze de Angelis, un villaggio nel vero senso della parola. Ho dormito in un villino circondato da un verde giardino con ogni comodità a portata di mano. Se si opta per la pensione completa, i pasti vengono serviti direttamente al mare. All'interno del villaggio piscine super attrezzate e giochi per bambini di ogni età.
In spiaggia lettini e ombrelloni all'insegna del relax, con una vista sul monte Conero senza eguali!

  









IL CASTELLO DI SAN PELAGIO

by 6:33 PM





In 20 km partendo da Padova dove posso arrivare?

Ho preso la macchina e ho dato inizio a questo progetto che durerà un anno.
Vi ho parlato di Torreglia, di Cervarese Santa Croce e il Castello di San Martino, di Cava Bomba e di Piazzola sul Brenta e Villa Contarini.

E oggi dove vi porto?
Vi porto al Castello di San Pelagio.

"Ecco il luogo altissimo,
ecco il luogo profondissimo dove io abito,
ecco il luogo segreto, mistico e ardente dove io respiro."
G. D'Annunzio

San Pelagio, Agosto 1918


Pensate che non ci andavo da circa trent'anni, mi ci aveva portato mio papà, ed io questa volta ci ho portato il mio ometto.

Una Villa, grandissima, che un colpo d'occhio non basta a racchiuderla nello sguardo, e un'antica torre di avvistamento. Poi un parco che pare infinito, con alberi, fontane, un laghetto e labirinti.
Sembra una favola.
Storie e favole in uno stesso luogo racchiuse tra mura e che volteggiano leggere tra i giardini.
Se mi fermo a pensare rivedo la meraviglia nel passeggiare in quel luogo lontano da tutto e da tutti, che mi ha donato serenità in un caldo pomeriggio di giugno.



Nella Villa ha sede il Museo del Volo.
Beh, dovete sapere che proprio da questo posto il 9 agosto del 1918 Gabriele D'Annunzio partì e tornò per quella che fu definita la più bella azione di volo di tutti i tempi: Il volo su Vienna.
Nelle stanze espositive si racconta del volo, dagli inizi con Icaro e le sue ali di cera, al volo di Leonardo, alle Mongolfiere.
Si passa poi al cambiamento con i fratelli Wright, gli aviatori veneti e gli aerei della Prima Guerra Mondiale con il mitico Francesco Baracca.
Un susseguirsi di modellini di aerei e di storie che hanno fatto la storia.
Per finire poi nello spazio.
Un arco di tempo durante il quale un paio di ali sono diventate un motore a propulsione che ci ha fatto conquistare la luna.
A volte non ci si pensa.
Non ci si sofferma abbastanza su quanto sia cambiata l'aviazione in pochi anni.
Tutto questo mi affascina...





Dopo questo bagno di cultura, che può far restare ogni bambino letteralmente a bocca aperta (a fatica riuscirete a portarli via!!), immergetevi nell'esterno della Villa, nel parco, vi dò il permesso di perdervi, non solo nei labirinti, ma tra la natura.

Il labirinto del Minotauro racconta il mito di Icaro e Dedalo...ovviamente ad attendervi alla fine c'è il Minotauro raggiungibile solo dopo molti sbagli. Prima si incontra Arianna con il suo filo, poi un aereo e Teseo su una nave. 
Lo ammetto, i labirinti mi mettono sempre un po' di apprensione, la paura di perdermi... ma un gentilissimo giardiniere che si trovava nei paraggi ci ha aiutati a trovare la giusta via...che fosse il filo di Arianna che non vedevo?



Altro labirinto è quello del "Forse che si forse che no" dedicato a D'Annunzio...con sorpresa finale!

Ma ciò che più mi ha incantata e portata in un'altra dimensione è stato il giardino segreto. Un giardino intimo, protetto da piante e da un Tiglio centenario che emana un profumo incredibile.
Una vasca, delle statue che sembrano guardarti e qualche nano da giardino a farti compagnia...
Un posto dove sedersi e ascoltare la natura, il suono del vento tra le piante, leggere un buon libro o semplicemente la voce di un bambino che dice: Mammaaaa andiamooooo?




Per ogni altra informazione consultate Il castello di San Pelagio.
Oltre alle visite individuali e didattiche per scuole c'è un calendario ricco di eventi!

ESTERNO GIORNO, LA DIGUE SEYCHELLES

by 7:25 PM





L'acqua cristallina, di quell'azzurro che quasi infastidisce gli occhi.
Il sole allo zenit, con quel riflesso che nemmeno i più super specializzati occhiali da sole avrebbe diminuito.
L'aria perfetta.
Una brezza marina tipica dell'isola, il profumo di mare mescolato a quello del pesce fritto del baracchino lì di fronte.
Risate di bambini in lontananza, sabbia calda sotto i piedi, la pelle dorata ingorda di raggi caldi, quasi a farne scorta per l'inverno.

Siamo a La Digue, un'incantevole isola dell'arcipelago delle Seychelles.

Le pinne sotto l'albero sono un invito, e il ragazzo non tarda a prenderle in mano, a scuoterle dalla sabbia che con un alito di vento si è intrufolata all'interno.
Prende anche la maschera, e aggiusta il boccaglio, staccato. 
La salsedine ha lasciato degli aloni, che di lì a poco scompariranno, sciolti nell'acqua del mare. 

Un passo dopo l'altro e le orme si imprimono sulla finissima sabbia bianca.
Sulla riva l'acqua lava via le ultime impronte, e richiama a sé i piedi caldi per portarli tra le onde, fino alla barriera dove rocce e coralli dai mille colori respirano la luce filtrata dal mare.
Pesci danzano al passaggio del ragazzo, con gesti cauti attenti a non sfiorarlo, quasi a fare le feste ad un migliore amico.

Sulla barriera, lui infila le pinne, mette la maschera, e via, si lascia cullare dalle onde appena accennate. Entra ed esce con la testa dall'acqua per testare che la maschera non faccia entrare acqua.

Tutto ok.
Anche il suo respiro.

Il ragazzo resta in acqua un tempo indefinito. Chi è in simbiosi con il mare perde la cognizione dei minuti, tutto è ovattato, quasi un mondo parallelo.

Il sole non è più allo zenit, ma scalda ancora molto.



Bella questa immagine vero? Potrebbe essere la scena di un film o un capitolo di un libro.
Invece è un'immagine reale che mi si pone davanti.
E io adoro nutrirmi di particolari, osservare, pensare.

Un'onda più forzuta delle altre però spinge il ragazzo sopra le rocce, dove l'acqua è troppo bassa per nuotare e con le pinne rialzarsi è un poco ostico. Cercando di restare in acque più profonde inevitabilmente finisce a contatto con il corallo.

Torna a riva con un piede zoppicante e un rivolo di sangue che dal fianco scende giù per la gamba, prende l'asciugamano per pulirsi, ma non basta. 
Sanguina ancora, e dall'espressione corrugata del viso, soffre. 
Leggermente, ma soffre...
Si siede sulla sabbia e si toglie le pinne.
Qualcosa non va, lo vedo chino che si ispeziona la pianta del piede.
Arriva anche la sua amante, amica, compagna di viaggio.
Preoccupata cerca di aiutarlo in qualche modo, mentre il fianco sanguina ancora, e il piede zoppica ancora.

Una ferita da corallo nel fianco, che necessita di qualche punto di sutura, e qualche graffio dovuto agli aculei di un riccio di mare sul tallone.

Lo rivedo la sera, con il piede sul tavolo di Marston, proprietario di un noto ristorante del luogo. Marston dirige un'operazione chirurgica a base di limone e pinzette mentre beve una birra impartendo ordini alla sua collaboratrice più fidata. Non queste pinze, le altre. Più limone. Lì sulle ferite. Dopo qualche minuto il ragazzo si rialza, visibilmente sollevato. 
Gli chiedo come sta. Mi risponde che è stato all'ospedale, dove se l'è cavata con qualche punto e una dose di antibiotici per il taglio sul fianco, e che si è accorto solo successivamente che sul piede non aveva semplici graffi, ma qualche aculeo conficcato. Ecco perché ha approfittato delle cure di Marston.

Anche il mare nasconde pericoli.
Anche una semplice nuotata può finire con qualche ferita.
L'importante è saper capire quando è il caso di consultare una struttura ospedaliera, non improvvisarsi dottori.

Io, per esempio, stipulo prima di partire un'assicurazione di viaggio, per ogni imprevisto che può accadere anche in un paradiso come le Seychelles.


UN GIORNO A CAORLE

by 10:14 AM




Quando qualcuno mi chiede di andare a Caorle, non ci penso due minuti, la mia risposta è sempre sì.

La laguna mi attira, costantemente in ogni stagione, con il sole, o con la brina che si poggia sui canneti.
Una semplice questione di amore.
Di profumi, 
di colori.

Una calma inusuale mi travolge, quando il dolce rumore del mare si mescola al colore delle casette nel centro storico.
Quando la vegetazione si aggroviglia nell'acqua salmastra quasi a volerla abbracciare.

Caorle è così, semplice, paradossalmente tranquilla, anche quando i turisti la scelgono per le loro vacanze...

Ma se non la scegliete per una settimana, la potete scoprire per una giornata, assaporandola perdendovi nelle strette vie, mimetizzandovi con i colori delle facciate delle case, passeggiando in riva al mare ascoltandone il suono...



I pescatori rientrano ogni giorno dal mare carichi di stanchezza e pesce. Lavorano, smistano per offrire ai piatti ciò che il mare Adriatico offre loro.




Ci sono colori ovunque, dal rosso all'arancione, dal viola al verde.
Una vecchia tradizione che ancora vive nella città. Ogni pescatore dipingeva la propria casa di un colore diverso, in modo che al ritorno dal mare sapesse riconoscerla...(Per me questa cosa è troppo romantica!).





Rosso al rosso, 
verde al verde
avanti pur la barca 
non si perde

Proverbi scritti sulle mura si scoprono addentrandosi nella piccola città di mare.



La scogliera viva è un'opera d'arte.
Qui nel 1993 il Comune di Caorle ha dato il via ad una sorta di street art dove vari artisti hanno inciso la loro firma su pietre finemente modellate.
Una passeggiata che dal centro porta alla meravigliosa chiesetta della Madonna dell'Angelo, una galleria d'arte a cielo aperto.

E a proposito della Chiesetta, vi consiglio la lettura di questo articolo, che ne racconta la leggenda La leggenda della Madonna dell'Angelo di Caorle scritto da Valentina di Diarioinviaggio.it 




Si può scegliere di stendersi sulla spiaggia, quella di ponente o quella di levante, o la Brussa che io amo tanto (Leggetevi Marittimo Blues), oppure di prendere una bicicletta a noleggio e andare alla scoperta della laguna. Ve lo consiglio vivamente, perché è una di quelle esperienze che vale la pena fare.
Ci sono vari percorsi di tutte le lunghezze, molti adatti anche a bambini.
Si viene catapultati in un mondo parallelo, se così si può dire.
Solo il suono della natura, campagna e acqua i protagonisti indiscussi.
Alla ricerca della pace, unico elemento di disturbo le zanzare, ma si riesce ancora a tenerle a bada con un buon repellente!





E se la fame si fa sentire dopo tanto pedalare, fermatevi in uno dei casoni, le vecchie rimesse dei pescatori. Alcuni di essi sono dei ristorantini con vista laguna che vi proporranno delle delizie pescate a pochi metri.
Io sono stata Al Cason Grotolo, dal Sig. Sandro. Mangiata colossale accompagnata da ottimo vino!
Ma mi raccomando prenotate al numero 3393238698!

Per ogni altra curiosità e informazione consultate caorle.it.


SU E GIÙ PER LE COLLINE TREVIGIANE: RIVE VIVE

by 1:12 PM




C'è un momento dell'anno in cui le colline trevigiane diventano attrici protagoniste assieme al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore che viene abbinato a salumi, formaggi e piatti tipici del territorio.

Sto parlando dell'evento Rive Vive che ogni ultima domenica di maggio regala ai suoi ospiti un'esperienza a dir poco unica e speciale.
Di quelle che non si dimenticano facilmente.
Il tutto parte da Farra di Soligo, un piccolo paesino attorniato da vigne e dal profumo di vino, abitato da gente che ama la propria terra.

Quest'anno alla sua settima edizione ho partecipato anch'io.

Amo il Prosecco (ragazzi, sono Veneta eh!), amo il buon cibo e...cosa da non sottovalutare, sono pigra.
Fortunatamente i primi due motivi hanno cancellato in un secondo il problema pigrizia, anche quando la guida che mi ha accompagnato ha parlato di salite faticose e dislivelli per me ambiziosi.

Mi sono cullata nel panico per qualche secondo, poi, appena mi hanno consegnato il kit, la mappa e una buona dose di informazioni e sorrisi, sono partita emozionata.

Erano le 9.30 ed io avevo già un bicchiere da vino in mano: anche questa è felicità.

In fondo mi trovavo nella terra del prosecco, un caffè amaro avrebbe stonato!

Ci sono un paio di percorsi da scegliere, ogni percorso è formato da diverse tappe. Ad ogni tappa viene offerto del Prosecco di una determinata cantina, e piatti tipici della zona presentati dai locali presenti nell'area.
Si comincia con l'antipasto e si finisce con il dolce.
Nel mezzo si cammina e si ammira un paesaggio senza eguali, fatto di dolci colline, vigneti e tanto verde.
La pace dei sensi, non solo per gli effluvi dell'alcol, ma per lo spettacolo che la natura riesce a dare.
E ancora una volta, ho scoperto una delle meraviglie dietro casa.



Il primo tratto in salita mi ha tagliato gambe e fiato, ho dato la colpa al tempo e alla mia meteoropatia (lo so non si fa), ma passo dopo passo i miei polmoni si sono riempiti di aria pura e la salita è stata semplicemente una piacevole passeggiata nella natura.




Nella tappa del "pranzo" lo spiedo mi ha lasciato a bocca aperta.
Dovete sapere che nella zona di Soligo lo spiedo è una tradizione che si ripete da anni con passione e amore, una tentazione alla quale si deve cedere.
Un grande spiedo con vari tipi di tagli di carne gira lentamente fino a che la carne bella rosolata e tenera è pronta per essere gustata.
Se poi la si consuma sotto una vigna, ancora meglio!



Quest'anno le iscrizioni sono andate a ruba, più di 900 partecipanti per percorso, scaglionati in più orari per non formare ingorghi...quindi vi consiglio di mettervi un promemoria per l'anno prossimo.

In questo sito un po' di informazioni utili...mi raccomando non perdetevi questa avventura: Rive Vive

Per avere informazioni su eventi e sul prosecco invece, consultate Primavera del Prosecco






IL MIO RITORNO NELLE MARCHE

by 6:49 PM


La prima volta che sono stata nelle marche il piccolo viaggiatore aveva due anni.
I piccoli borghi e il meraviglioso mare ci avevano conquistati.
Ci sono ritornata ancora e ancora per ammirare questa regione fatta di spiagge e montagne, di colline e sentieri nascosti.
Una regione fatta di ottimo cibo e persone speciali, di musei e natura che sa farsi amare.

Ci ritorno.
Oggi parto con il mio bagaglio e con il mio piccolo (che ormai è diventato grande) e andremo alla scoperta di un nuovo angolino d'Italia.
Se il tempo sarà clemente ci dedicheremo al mare e alle sue sfumature, in caso contrario so che troveremo molte cose da vedere per far crescere la curiosità di tutti e due.

Sto facendo una valigia autunnale, ma sono positiva (ogni tanto bisogna esserlo), anche se ci saranno nuvoloni, troverò il sole nelle persone e nei luoghi che incontrerò lungo la strada.

Ci saranno parole da dire e parole da ascoltare, quelle che il mare mi manderà attraverso le onde, o quelle che mio figlio mi sussurrerà per una scoperta dietro l'angolo.
Una di quelle cose che non vedo più, che solo lui mi fa notare.
Anche questo fa parte del viaggio, del viaggio con un bambino, che a modo suo ti dice " fermati e osserva"... 
La fretta a volte è meglio lasciarla a casa...e pure l'orologio!

Mi accompagnate in questo nuovo viaggio?
Datemi consigli su cosa visitare nei dintorni di Numana.
Io alloggerò al Centro Vacanze De Angelis nel cuore della splendida riviera del Conero, un posto a misura di piccoli ospiti. Ci saranno spiagge e insenature da visitare, onde da "scavalcare" e bambini con cui giocare.




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