Visualizzazione post con etichetta Venezia Orientale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Venezia Orientale. Mostra tutti i post

FINE SETTIMANA A CAORLE: CINQUE COSE DA NON PERDERE

by 10:07 AM

 


Finalmente con l'arrivo della bella stagione i maglioni vanno riposti nell'armadio invernale e i vestiti leggeri, i costumi e le infradito fanno capolino per essere indossati nelle giornate di sole estive.

E il mio primo vero fine settimana di sole ed azzurro ho deciso di passarlo nel mio Veneto, in un pezzetto di laguna che amo e in cui torno sempre con grande piacere: Caorle.
Tra laguna e lembi di terra la Venezia Orientale attira viaggiatori e amanti della natura per il suo essere ancora in parte selvaggia e in parte legata al passato del piccolo borgo di pescatori.
Mi piace sempre immaginare le barche colme di pesce appena pescato, solcare le ultime onde e dirigersi verso il porto e le case tutte colorate.

Vi chiederete oltre al mare cosa ha da offrire questo piccolo borgo. Beh, ecco in assoluto le cinque cose da non perdere.


Il Santuario della Madonna dell'Angelo e la Scogliera Viva

Una passeggiata lungo il mare, con l'acqua e la brezza marina da una parte e il borgo di Caorle dall'altra. Nel mezzo la Scogliera Viva che ospita una diga...o viceversa. Dal millenovecentonovantadue lo scultore trevigiano Sergio Longo ha dato vita a dei semplici massi poggiati sul mare scolpendo soggetti marini. L'idea piacque a tal punto che Caorle assieme allo scultore decisero di creare un premio internazionale chiamato appunto Scogliera Viva dove artisti da tutto il mondo si sono espressi nel loro modo migliore, creando così una galleria d'arte a cielo aperto!
E lì, in fondo alla passeggiata, il Santuario della Madonna dell'Angelo sembra essere sospeso tra cielo, mare e terra creando un quadro perfetto. Una leggenda racconta che dei pescatori videro galleggiare in mare la statua della madonna ma che ogni loro sforzo fosse risultato vano nel portarla a riva. Solo alcuni bambini innocenti con le loro manine riuscirono a portarla via dal mare e ad adagiarla a terra.
Non è una leggenda invece il fatto, definito quasi un miracolo, che la piccola chiesa dopo una tremenda inondazione restò indenne. A ricordarlo questa scritta all'esterno della chiesa all'altezza di una croce:
" Nella spaventosa inondazione marina del 31 dicembre 1727, l'acqua salita fino a questa crocetta, senza che una sola goccia penetrasse nel Santuario". Ogni cinque anni la seconda domenica di settembre si festeggia la Madonna alla quale i caorlotti sono devoti. In quel periodo la piccola città di mare si veste di festa e tradizioni.





Il centro storico

Il centro storico di Caorle è un tripudio di colori. E' rimasta intatta la tradizione del passato che voleva abbinato per ogni marinaio un colore alla propria casa, in modo che potesse riconoscerla di ritorno dalla giornata lavorativa specialmente nei periodi di fitta nebbia, che spesso sono parte integrante del paesaggio lagunare veneto.
Si potrebbe definire una piccola Venezia, anche se ora tutti i canali sono stati interrati per lasciare spazio alle vie asfaltate. Rio Terrà (interrato) è la via principale del centro storico dove passeggiare durante il corso dell'anno, perché Caorle è meravigliosa in ogni stagione, soprattutto al di fuori degli affollati mesi estivi.





Il Porto e il mercato ittico comunale

Quanto mi piacciono i porti pieni di pescherecci e mani di abili pescatori che sistemano le reti dopo la giornata di pesca. Passeggiando per il porto di Caorle è possibile imbattersi nella storia di questi uomini di mare che tornano a casa con i segni del sole e del mare e con il loro carico di pesce, mentre a casa la famiglia li aspetta ora come un tempo, perché certi mestieri rimangono invariati. Del resto la pesca è sempre stata l'attività principale di Caorle, pesce che poi finisce sulle tavole degli abitanti, dei viaggiatori di passaggio e di chi ha fatto della cittadina la sua seconda casa lontano dal traffico e dallo stress quotidiano. Lungo il porto si possono ancora vedere dei "Bragossi" o Bragozzi, la tipica barca a vela tutta colorata e decorata con lo stemma delle nobili famiglie.




La spiaggia della Brussa

Tra Caorle e Bibione c'è una spiaggia che non ha niente a che fare con il litorale adriatico, lontana dall'idea di ombrelloni e stabilimenti balneari, ma vicina all'idea di fascino e naturalezza. La spiaggia della Brussa si estende per quattro chilometri lungo il litorale nell'oasi naturale di Valle Vecchia. Il termine che più le si addice è "selvaggia", ecco questa è la spiaggia che tanto amo. Pensate che la prima volta che ne ho sentito parlare è stato leggendo un libro, Marittimo Blues di Andrea Mella, e poi ci sono andata per dare un'immagine reale a quello che i miei occhi avevano solo letto. Dal parcheggio delle auto una piacevole (se non fosse per le zanzare) passeggiata immersi nella vegetazione vi fa arrivare fino alla spiaggia libera, ancora incontaminata e a parere mio splendida.




I Casoni e la Valle Vecchia

Le abitazioni tipiche della Valle Vecchia nella laguna di Caorle sono i casoni, delle capanne costruite con materiale di recupero della laguna, quindi canne, paglia e argilla. Una volta erano ricoveri per pescatori o cacciatori che si appostavano nei mesi propizi per la loro attività di caccia e pesca, come lo scrittore Hemingway che ha passato un pezzetto della sua vita tra questi luoghi, poi descritti nel suo "Al di là del fiume e tra gli alberi".
Ora la maggior parte dei casoni è dedicata alle visite turistiche, qualcuno è diventato un buon ristorante di pesce e altri sono stati ristrutturati acquistati da privati.
Sono affascinata ogni volta che tra le acque calme della laguna scorgo un tetto a punta e provo ad immaginare come fosse quel posto una sessantina di anni fa, lontano da tutto e tutti, solo in simbiosi con la natura, con i suoi suoni e i suoi colori.






A Caorle e in laguna ci torno sempre volentieri. In meno di due ore da Padova vengo catapultata in una nuova dimensione, in cui abbandonare i pensieri e staccare la spina.
Questa volta un solo giorno non bastava a ricaricarmi e quindi ho optato per un residence con piscina a due passi dal mare. 
Quelle soluzioni indipendenti ma piene di comodità.
I riferimenti per il residence Roberta sono disponibili sul sito dell'agenzia Luna Rossa ed è stato una piacevole sorpresa. Se posso darvi un consiglio evitate i mesi estivi più affollati e godetevi i mesi di maggio giugno e settembre. Parcheggiate la macchina e lasciatela lì fino al momento di ripartire, piuttosto noleggiate una bicicletta e andate alla scoperta di posti nuovi.
Caorle è piena di ristorantini carini dove mangiare dell'ottimo pesce e anche delle ottime gastronomie per una squisita fritturina da asporto!




Week end e post in collaborazione con Luna Rossa

UN GIORNO A CAORLE

by 10:14 AM




Quando qualcuno mi chiede di andare a Caorle, non ci penso due minuti, la mia risposta è sempre sì.

La laguna mi attira, costantemente in ogni stagione, con il sole, o con la brina che si poggia sui canneti.
Una semplice questione di amore.
Di profumi, 
di colori.

Una calma inusuale mi travolge, quando il dolce rumore del mare si mescola al colore delle casette nel centro storico.
Quando la vegetazione si aggroviglia nell'acqua salmastra quasi a volerla abbracciare.

Caorle è così, semplice, paradossalmente tranquilla, anche quando i turisti la scelgono per le loro vacanze...

Ma se non la scegliete per una settimana, la potete scoprire per una giornata, assaporandola perdendovi nelle strette vie, mimetizzandovi con i colori delle facciate delle case, passeggiando in riva al mare ascoltandone il suono...



I pescatori rientrano ogni giorno dal mare carichi di stanchezza e pesce. Lavorano, smistano per offrire ai piatti ciò che il mare Adriatico offre loro.




Ci sono colori ovunque, dal rosso all'arancione, dal viola al verde.
Una vecchia tradizione che ancora vive nella città. Ogni pescatore dipingeva la propria casa di un colore diverso, in modo che al ritorno dal mare sapesse riconoscerla...(Per me questa cosa è troppo romantica!).





Rosso al rosso, 
verde al verde
avanti pur la barca 
non si perde

Proverbi scritti sulle mura si scoprono addentrandosi nella piccola città di mare.



La scogliera viva è un'opera d'arte.
Qui nel 1993 il Comune di Caorle ha dato il via ad una sorta di street art dove vari artisti hanno inciso la loro firma su pietre finemente modellate.
Una passeggiata che dal centro porta alla meravigliosa chiesetta della Madonna dell'Angelo, una galleria d'arte a cielo aperto.

E a proposito della Chiesetta, vi consiglio la lettura di questo articolo, che ne racconta la leggenda La leggenda della Madonna dell'Angelo di Caorle scritto da Valentina di Diarioinviaggio.it 




Si può scegliere di stendersi sulla spiaggia, quella di ponente o quella di levante, o la Brussa che io amo tanto (Leggetevi Marittimo Blues), oppure di prendere una bicicletta a noleggio e andare alla scoperta della laguna. Ve lo consiglio vivamente, perché è una di quelle esperienze che vale la pena fare.
Ci sono vari percorsi di tutte le lunghezze, molti adatti anche a bambini.
Si viene catapultati in un mondo parallelo, se così si può dire.
Solo il suono della natura, campagna e acqua i protagonisti indiscussi.
Alla ricerca della pace, unico elemento di disturbo le zanzare, ma si riesce ancora a tenerle a bada con un buon repellente!





E se la fame si fa sentire dopo tanto pedalare, fermatevi in uno dei casoni, le vecchie rimesse dei pescatori. Alcuni di essi sono dei ristorantini con vista laguna che vi proporranno delle delizie pescate a pochi metri.
Io sono stata Al Cason Grotolo, dal Sig. Sandro. Mangiata colossale accompagnata da ottimo vino!
Ma mi raccomando prenotate al numero 3393238698!

Per ogni altra curiosità e informazione consultate caorle.it.


LA VENEZIA ORIENTALE, UN LITORALE TUTTO DA SCOPRIRE

by 9:01 AM


Ah Venezia, città dell'amore, dove le strade sono fatte d'acqua e le macchine non hanno le ruote ma galleggiano brulicanti di turisti.
Venezia sempre da scoprire e da amare, perché, lo sapete no?,
di Venezia ci si può solo innamorare...
Ma c'è una Venezia poco conosciuta che si estende sulla costa est del mare Adriatico, è la Venezia Orientale, fatta di piccoli paesi che si affacciano sul mare, casette colorate per farle riconoscere ai pescatori, percorsi lungo la laguna che ha un fascino unico.

Caorle
La adoro, sono di parte lo so, ma è una cittadina che mi è rimasta nel cuore, una piccola Venezia, tutta colorata, dove il passato è ancora presente tra i piccoli vicoli intrisi di storie, passioni e lavoro. E' bello perdersi tra il mare e la laguna attorno i luoghi che anno affascinato uno scrittore unico: Hemingway.
Proprio lui in queste acque nascosto tra i canneti cacciava, e pensava alla trama del suo libro "Di là dal fiume e tra gli alberi".
Il porto è incastonato nel piccolo centro storico, un gioiellino reso pedonale, ideale per passeggiate al calar del sole!
Camminate fino alla Chiesa della Madonna dell'Angelo, la chiesa più cara agli abitanti della cittadina, perché protettrice dei pescatori: leggenda narra che nel 1727 durante l'inondazione, benché ci fossero le porte della chiesa aperte non entrò una goccia d'acqua... 

Centro storico di Caorle


Cavallino Treporti
Viene chiamato anche "terra di mezzo" perché si trova tra Punta Sabbioni e Jesolo al quale è collegato da un ponte. 
Un posto delizioso dove incontrare natura e arte. Il comune pone molta attenzione alle ricchezze culturali, naturali e del paesaggio.
La sua laguna incanta e rapisce. Il profumo di mare inebria mentre puoi andare alla scoperta di scorci e piccoli borghi dove sembra che il tempo si sia fermato.
I suoi specchi d'acqua al tramonto sono una vera romanticheria...la laguna assieme a Venezia è stata dichiarata patrimonio dell'UNESCO.
Non stupitevi di incontrare fenicotteri, aironi e molte altre specie di uccelli migratori.

Bibione
E' una destinazione turistica molto popolare tra gli Italiani, ma anche tra i turisti provenienti da Austria, Germania ed Est Europa.
Una lingua di terra riscaldata dal sole e bagnata dalle acque del mare e della laguna. Chilometri di spiagge di sabbia e nell'interno verdeggianti pinete profumate! Molte le attività da fare sia in mare, come vela, windsurf e pesca, a terra, come passeggiate, e dei gran giri in bicicletta!
Tutto il necessario per divertirsi, spiagge dedicate ad ogni esigenza, ed ora anche un faro che è stato restaurato ed è visitabile in tutto il suo splendore!

Jesolo
La laguna è protagonista anche in questo territorio interamente da scoprire.
Una città divisa in due, quella storica chiamata appunto Jesolo e quella prettamente turistica denominata Lido di Jesolo. Quindici chilometri di sabbia dorata lo rende uno dei litorali più conosciuti, non solo in Italia ma anche all'estero. Una città viva non solo nel periodo estivo ma durante tutto l'anno con manifestazioni culturali ed enogastronomiche e concerti. Poi c'è una pineta dove rilassarsi e un territorio rurale attraversato dai fiumi Piave e Sile, ideale per passeggiate a piedi e in bicicletta.

Lio Maggiore

Quando mi chiedono consigli per visitare la Venezia Orientale, dico sempre di atterrare a Venezia, godersi la città e perdersi tra le calli, e poi di scoprire anche i dintorni perché la laguna può regalare delle emozioni uniche!
Ovviamente non a piedi, consiglio il noleggio auto Thrifty, affidabile e parsimonioso...
Ora non avete più scuse.
Fate la valigia!




UNO SCRITTORE A CAORLE: HEMINGWAY

by 9:36 AM




Il bragozzo lascia la costa lento scivolando sull'acqua, lungo uno stretto canale.
L'acqua sembra impalpabile, liscia, piatta.
Mi sporgo col braccio e la sfioro per avere conferme.
Il silenzio è interrotto solo dal rombo lieve del motore, tutto il resto è immobile. 
Una casa abbandonata,
un airone cinerino,
i canneti.
Tutto ricorda perfettamente le parole di Hemingway nel suo "Di là dal fiume e tra gli alberi".


E. Hemingway



Il tempo si ferma in mezzo al nulla.
Ma forse "nulla" è sbagliato.
Si ferma in mezzo alla natura, quella cosa talmente grande che fatichiamo a vivere intensamente perché deturpata sempre da un disturbo.
E lasciare la riva, e andare verso il mare aperto dà il senso del distacco, il lasciarsi scivolare via, il lasciare a terra qualcosa.
E quel qualcosa lo ritrovi in mare sotto altre forme, sotto altri punti di vista, sotto l'aria che profuma di sale.
Caorle,
la laguna.
Proprio qui il grande scrittore passava il suo tempo. 
Amava la caccia, amava questo luogo, e lo ha vissuto intensamente fino a trasporlo nelle pagine di un libro.
Si appostava tra i canneti, in mezzo alla laguna a qualche metro dalla riva.
Erano le tipiche postazioni per la caccia, che diventavano un capanno protettivo per non essere visti.
Si infilava dentro ad una botte, una botte di quelle vere, con il fucile in mano, e scomodo in quella posizione, mimetizzato in mezzo alle piante aspettava.
Minuti, ore.
Il tempo passava inesorabile, ma per lui era un'attesa piena di sensazioni ed emozioni, fino al momento in cui lo scopo raggiungeva il fine.
Anatre, sparava alle anatre.
Gli piaceva, era un hobby che amava in quella terra che aveva il sapore dell'alcol, del mare e della polvere da sparo che si sente nell'aria subito dopo aver premuto il grilletto.
E mentre il bragozzo continua a scivolare in un'acqua piatta, la mia immaginazione prende forma tra lo scenario che mi si apre davanti.
Avete mai fatto un giro in laguna?
Perché se l'avete fatto potete capire le parole che forse insensate appaiono qui...perché ci sono luoghi che affascinano, ma che a descriverli perdono l'ardore con il quale li si è visti.

Poco lontano, un villaggio di pescatori.
La barca attracca su un pontile sgangherato, ma che invece sostiene perfettamente il peso sotto ai miei passi. Ci sono reti da pesca, secchi e canne con ami speciali. Ci sono scatole e odore di pesce.
Cammino in mezzo a piccoli isolotti tenuti uniti da piccoli ponti di legno. Le zanzare infastidiscono, a gruppi di centinaia puntano la preda e la assalgono.
La preda in quel frangente sono io.
Qua e là disseminati ci sono i casoni, le tipiche case in legno e paglia che ospitavano e ospitano tutt'ora i pescatori.
Sono strane, hanno il tetto a punta e le finestrelle piccole.
Sono a due passi dal mare.
Sono il luogo ideale per pensare.
Sono il luogo ideale per non pensare.
Alcune sono aperte ai visitatori, e si può pranzare con il pescatore.
Lui ti racconterà storie fatte di mare e laguna...





"Quattro barche risalivano il canale principale verso la grande laguna a nord... Spuntò l'alba prima che giungessero alla botte di doghe di quercia immersa nel fondo della laguna... Il cacciatore... scese nella botte e il barcaiolo gli porse i due fucili... Ora c'era più luce, e il cacciatore riuscì a vedere il contorno basso della punta di là della laguna... più oltre c'era ancora palude ed infine il mare aperto... Osservò il cielo rischiararsi oltre il lungo margine della palude e vide in lontananza le montagne coperte di neve. Il colonnello udì uno sparo alle spalle dove sapeva che non c'erano appostamenti e voltò il capo a guardare di là dalla laguna gelata la lontana spiaggia coperta di falasco."
E.Hemingway





Informazioni utili:

-Per informazioni, curiosità e itinerari vi consiglio di consultare il sito diTurismo Caorle
-Per avere sempre notizie aggiornate sulla Venezia Orientale con eventi, biciclettate, escursioni in barca in Laguna e molto altro collegatevi alla Pagina Facebook di I'VE . Molti di questi eventi sono gratuiti! 
Ora è anche online il sito di I'VE : www.i-ve.it





Powered by Blogger.