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IL ROMANTICISMO A PADOVA VIAGGIA SULL'ACQUA

by 1:55 PM



Metti un sabato sera al crepuscolo,
metti una città che è meravigliosa e solare,
metti una barca che a breve parte per navigare...

E' Padova, la mia amata e irresistibile città, dove gli eventi e i momenti di convivialità non mancano.
Che non ti aspetti che per una sera sarà la protagonista di un viaggio.

A Padova i canali artificiali si snodano e si intrecciano, diventano sotterranei e poi risalgono alla luce del sole.
Servivano in passato per trasportare merci e passeggeri che arrivavano da Venezia e dai vicini paesi.
Ora quel che resta dei canali può essere percorso da battelli per far ammirare la città da un nuovo punto di vista.

Alle Porte Contarine il Burchiello attende.
Non sono mai scesa in questo punto, dove il canale si interrompe per sparire sotto terra...
Una targa indica i dazi da pagare per le merci.
Una targa d’altri tempi,
scolpita.

Tutti sono a bordo, al piano superiore, per godersi l'atmosfera del crepuscolo.
Ragazzi, bambini, famiglie, in attesa.

Un Dj nella sua postazione,
una guida, comincia a spiegare mentre la barca lentamente sfiorando i due lati del canale si muove.
E' strano vedere la mia Padova da un altro punto.
E' strano, ma emozionante.
A sinistra il monumento alle torri gemelle, a destra il ponte di Corso del Popolo.

Ci si abbassa, i ponti sono bassi, se alzi la mano puoi toccare la fredda pietra.
La musica si alterna lieve alle parole della guida che racconta storie nuove per me.
Racconta di Padova, dei suoi corsi d'acqua, di come venivano usati un tempo, e di come poi sono stati abbandonati.

Sulle sponde luci richiamano l'attenzione, il vociare delle persone in lontananza mi fa voltare e scorgere una festa sulla riva. 
Risate di bambini,
un barbecue,
un invito all'estate.

E il burchiello continua a scivolare sull'acqua lentamente.
Ogni tanto una canzone riscalda gli animi di una sera che tende a rinfrescare.

Sono chiacchiere, sono emozioni.

Il tempo sembra essersi fermato, sembra che solo l'acqua scorra.
Una bellissima illusione.
Le luci della sera, qualche lampo in lontananza.
E la romantica Padova prende il sopravvento,
la barca fluttua su acque che hanno visto passare anni di storia,
racconti
passioni.

Il canale porta a Venezia,
ma la barca vira a destra verso le chiuse di Voltabarozzo.
Le opere ingegneristiche mi hanno sempre affascinata.
L’acqua entra in una vasca chiusa da porte ermetiche per farne salire il livello e consentire alla barca di passare un salto lungo il canale.
Poi la vasca si svuota e la barca torna la livello iniziale….


Ora si torna indietro
la musica si fa più viva e le persone si alzano dalle sedie per iniziare una danza.
Mani e piedi si muovono al ritmo delle canzoni,
gli stessi ponti vissuti al contrario
e il cerchio si conclude con le luci di una sera inoltrata
e con qualche goccia di pioggia, che suggella una serata,
una Padova nuova,
come nuovo è il modo in cui l'ho vissuta.











Le foto sono tutte di Simone di icatturaattimi che con me ha passato una bellissima serata!




Informazioni utili
Per informazioni e prenotazioni consulta il sito www.padovanavigli.it
Per altre uscite con il Burchiello consultate il sito www.ilburchiello.it




PICTURE POST: LIBRERIA ACQUA ALTA A VENEZIA

by 12:32 PM

La prima volta mi ci ha portato la Vale, una mia amica.
Erano anni che volevo vederla, ne sentivo sempre parlare con entusiasmi senza pari.

Poi l'entusiasmo ha toccato anche me e la particolarità di questa libreria l'ha resa una delle più belle che io abbia visto in giro per il mondo.
Incastrata tra calli all'improvviso la si scorge.

C'è l'odore di umido misto a salsedine che si insinua tra i libri quasi a proteggerli.
C'è la storia di una città unica.
Ci sono passi che inciampano, mani che sfiorano, scorci che fanno innamorare.
Il tempo lì dentro perde valore e non resta che immergersi tra quelle pagine.

Ecco la Libreria Acqua Alta a Venezia.























FINE SETTIMANA A CAORLE: CINQUE COSE DA NON PERDERE

by 10:07 AM

 


Finalmente con l'arrivo della bella stagione i maglioni vanno riposti nell'armadio invernale e i vestiti leggeri, i costumi e le infradito fanno capolino per essere indossati nelle giornate di sole estive.

E il mio primo vero fine settimana di sole ed azzurro ho deciso di passarlo nel mio Veneto, in un pezzetto di laguna che amo e in cui torno sempre con grande piacere: Caorle.
Tra laguna e lembi di terra la Venezia Orientale attira viaggiatori e amanti della natura per il suo essere ancora in parte selvaggia e in parte legata al passato del piccolo borgo di pescatori.
Mi piace sempre immaginare le barche colme di pesce appena pescato, solcare le ultime onde e dirigersi verso il porto e le case tutte colorate.

Vi chiederete oltre al mare cosa ha da offrire questo piccolo borgo. Beh, ecco in assoluto le cinque cose da non perdere.


Il Santuario della Madonna dell'Angelo e la Scogliera Viva

Una passeggiata lungo il mare, con l'acqua e la brezza marina da una parte e il borgo di Caorle dall'altra. Nel mezzo la Scogliera Viva che ospita una diga...o viceversa. Dal millenovecentonovantadue lo scultore trevigiano Sergio Longo ha dato vita a dei semplici massi poggiati sul mare scolpendo soggetti marini. L'idea piacque a tal punto che Caorle assieme allo scultore decisero di creare un premio internazionale chiamato appunto Scogliera Viva dove artisti da tutto il mondo si sono espressi nel loro modo migliore, creando così una galleria d'arte a cielo aperto!
E lì, in fondo alla passeggiata, il Santuario della Madonna dell'Angelo sembra essere sospeso tra cielo, mare e terra creando un quadro perfetto. Una leggenda racconta che dei pescatori videro galleggiare in mare la statua della madonna ma che ogni loro sforzo fosse risultato vano nel portarla a riva. Solo alcuni bambini innocenti con le loro manine riuscirono a portarla via dal mare e ad adagiarla a terra.
Non è una leggenda invece il fatto, definito quasi un miracolo, che la piccola chiesa dopo una tremenda inondazione restò indenne. A ricordarlo questa scritta all'esterno della chiesa all'altezza di una croce:
" Nella spaventosa inondazione marina del 31 dicembre 1727, l'acqua salita fino a questa crocetta, senza che una sola goccia penetrasse nel Santuario". Ogni cinque anni la seconda domenica di settembre si festeggia la Madonna alla quale i caorlotti sono devoti. In quel periodo la piccola città di mare si veste di festa e tradizioni.





Il centro storico

Il centro storico di Caorle è un tripudio di colori. E' rimasta intatta la tradizione del passato che voleva abbinato per ogni marinaio un colore alla propria casa, in modo che potesse riconoscerla di ritorno dalla giornata lavorativa specialmente nei periodi di fitta nebbia, che spesso sono parte integrante del paesaggio lagunare veneto.
Si potrebbe definire una piccola Venezia, anche se ora tutti i canali sono stati interrati per lasciare spazio alle vie asfaltate. Rio Terrà (interrato) è la via principale del centro storico dove passeggiare durante il corso dell'anno, perché Caorle è meravigliosa in ogni stagione, soprattutto al di fuori degli affollati mesi estivi.





Il Porto e il mercato ittico comunale

Quanto mi piacciono i porti pieni di pescherecci e mani di abili pescatori che sistemano le reti dopo la giornata di pesca. Passeggiando per il porto di Caorle è possibile imbattersi nella storia di questi uomini di mare che tornano a casa con i segni del sole e del mare e con il loro carico di pesce, mentre a casa la famiglia li aspetta ora come un tempo, perché certi mestieri rimangono invariati. Del resto la pesca è sempre stata l'attività principale di Caorle, pesce che poi finisce sulle tavole degli abitanti, dei viaggiatori di passaggio e di chi ha fatto della cittadina la sua seconda casa lontano dal traffico e dallo stress quotidiano. Lungo il porto si possono ancora vedere dei "Bragossi" o Bragozzi, la tipica barca a vela tutta colorata e decorata con lo stemma delle nobili famiglie.




La spiaggia della Brussa

Tra Caorle e Bibione c'è una spiaggia che non ha niente a che fare con il litorale adriatico, lontana dall'idea di ombrelloni e stabilimenti balneari, ma vicina all'idea di fascino e naturalezza. La spiaggia della Brussa si estende per quattro chilometri lungo il litorale nell'oasi naturale di Valle Vecchia. Il termine che più le si addice è "selvaggia", ecco questa è la spiaggia che tanto amo. Pensate che la prima volta che ne ho sentito parlare è stato leggendo un libro, Marittimo Blues di Andrea Mella, e poi ci sono andata per dare un'immagine reale a quello che i miei occhi avevano solo letto. Dal parcheggio delle auto una piacevole (se non fosse per le zanzare) passeggiata immersi nella vegetazione vi fa arrivare fino alla spiaggia libera, ancora incontaminata e a parere mio splendida.




I Casoni e la Valle Vecchia

Le abitazioni tipiche della Valle Vecchia nella laguna di Caorle sono i casoni, delle capanne costruite con materiale di recupero della laguna, quindi canne, paglia e argilla. Una volta erano ricoveri per pescatori o cacciatori che si appostavano nei mesi propizi per la loro attività di caccia e pesca, come lo scrittore Hemingway che ha passato un pezzetto della sua vita tra questi luoghi, poi descritti nel suo "Al di là del fiume e tra gli alberi".
Ora la maggior parte dei casoni è dedicata alle visite turistiche, qualcuno è diventato un buon ristorante di pesce e altri sono stati ristrutturati acquistati da privati.
Sono affascinata ogni volta che tra le acque calme della laguna scorgo un tetto a punta e provo ad immaginare come fosse quel posto una sessantina di anni fa, lontano da tutto e tutti, solo in simbiosi con la natura, con i suoi suoni e i suoi colori.






A Caorle e in laguna ci torno sempre volentieri. In meno di due ore da Padova vengo catapultata in una nuova dimensione, in cui abbandonare i pensieri e staccare la spina.
Questa volta un solo giorno non bastava a ricaricarmi e quindi ho optato per un residence con piscina a due passi dal mare. 
Quelle soluzioni indipendenti ma piene di comodità.
I riferimenti per il residence Roberta sono disponibili sul sito dell'agenzia Luna Rossa ed è stato una piacevole sorpresa. Se posso darvi un consiglio evitate i mesi estivi più affollati e godetevi i mesi di maggio giugno e settembre. Parcheggiate la macchina e lasciatela lì fino al momento di ripartire, piuttosto noleggiate una bicicletta e andate alla scoperta di posti nuovi.
Caorle è piena di ristorantini carini dove mangiare dell'ottimo pesce e anche delle ottime gastronomie per una squisita fritturina da asporto!




Week end e post in collaborazione con Luna Rossa

IL MIO 2015 IN FOTO, ED ORA SI RICOMINCIA...

by 8:56 AM
L'anno è iniziato.
Un po' frastornato, con un poco di amaro in bocca, con pensieri che vagano in cerca di un sorriso e di bei momenti da ricordare.
E così voglio fare in questa giornata uggiosa: ricordare i luoghi che mi hanno fatto star bene.
Ricordare il passato per sorridere al futuro.


New York


Ho scattato questa foto a Coney Island.
Un mare freddo, ventoso, affascinante.
Un primo dell'anno insolito, mentre gente pazza vestita da Babbo Natale si tuffava nelle acque gelide dell'Atlantico.
Un vento pieno di ricordi, di promesse per il nuovo anno...

Parigi


Una Parigi messa alla prova, quella di un grigio febbraio.
Una Parigi con la voglia di ricominciare, tra le strade ed i Bistrò.
Prendete per mano le vostre famiglie, genitori, suoceri, amici e fategli vedere la meraviglia del mondo. Non serve andare lontano, e Parigi si è rivelata un luogo perfetto...

Val di Fassa


Quando la neve scricchiola sotto i piedi e il sole splende alto nel cielo illuminando paesaggi da sogno, beh è una meraviglia da vivere e provare; e se a condividerla ci sono delle amiche, ancora meglio! Sedetevi a guardare, parlare, chiacchierare e sorridere. Ecco di sorridere non dovete smettere mai...

Colli Euganei


Le mie meraviglie dietro casa! I Colli Euganei con i colori che cambiano in ogni stagione, per regalare continue emozioni! Questa è Villa dei Vescovi, un gioiello che ho imparato a conoscere bene, e voi?

Marsa Matrouh


Non avevo mai visto il Mediterraneo con questi colori.
Grazie a Veratour sono partita come inviata speciale alla scoperta di Marsa Matrouh, in Egitto, dove ho potuto vedere i retroscena di un villaggio turistico; io non amo i villaggi, però è stato curioso guardare e conoscere gli addetti ai lavori! Ho preso poi un tè nel deserto e visitato una città che dista ancora anni luce da un turismo di massa...

Minorca


Di Minorca vi devo ancora raccontare il viaggio, gli aneddoti, le spiagge, le uscite in barca e i tuffi in acque cristalline. Vi devo ancora parlare di un'isola che dista due passi dall'Italia, ideale per bambini e per amanti della natura... 

Lisbona


Lisbona, meravigliosa...anche di te devo ancora scrivere molte cose. Delle tue stradine inerpicate, del Fado che accompagna i passi, dei pasteis, degli azulejos e della nostalgia che troppo spesso si fa sentire.


Bangkok


Bangkok mi ha stregata e mi ha fatto innamorare. Ci siamo fatte una promessa, di rincontrarci ancora.
Bangkok mi ha fatto capire che un viaggio è fatto anche per fermarsi...e io con lei l'ho fatto!

Venezia 


Posso non dedicarle una foto?
La mia amata Venezia con cui quest'anno ho passato momenti meravigliosi. Mi ha fatto conoscere nuove realtà meno turistiche, mi ha fatto perdere in calli per poi ritrovarmi a pensare che perdersi ogni tanto è bello. Prendere, partire, lasciarsi andare...


Ed ora si ricomincia, bisogna farlo con tutte le forze di cui siamo capaci.
Si chiama volontà e voglia di andare avanti nonostante tutti gli ostacoli...
Che questo anno vi porti lontano, vi faccia sorridere e amare.











MARSIGLIA IN UN GIORNO

by 10:41 AM


A Marsiglia ci si arriva con un volo di circa un'ora da Venezia.
A scegliere la meta è stato anche un po' il destino: avevo trovato una tariffa super economica (1 euro) per la tratta Marsiglia-Venezia con Volotea; l'andata un po' meno economica ma sempre vantaggiosa, si parla di circa 20 euro, l'ho fatta con EasyJet.
Potevo farmi sfuggire l'occasione di visitare un pezzetto di Provenza a luglio, quando nell'aria aleggia il profumo di lavanda? Beh direi di no...
In questo articolo però vi parlo solo di Marsiglia, meravigliosa città, da visitare, se possibile, in più di un giorno; io purtroppo avevo troppa fretta di andare nell'entroterra!
Ho preso la macchina perché poi mi sono spostata per cinque giorni, ma  Marsiglia si visita benissimo a piedi, accompagnati dalla piacevole brezza che solo una città di mare sa dare.

COLAZIONE CON VISTA E PORTO VECCHIO
Per prima cosa, visto che sono arrivata intorno alle otto di mattina, ho fatto una colazione di quelle che si ricordano negli anni a venire, non solo per quello che ho mangiato ma per la vista che avevo mentre la facevo!
Il posto si chiama La Caravelle ed è un bar, un ristorante, un hotel e molte altre cose,  lungo la passeggiata del porto. Non è facile scovarlo, si trova al secondo piano di un palazzo, ma alla fine la troverete quella porticina che vi porterà su per le scale. Lì potete decidere se sedervi fuori in terrazzino (super consigliato) o stare all'interno. Cosa prendere? La scelta è vasta ma vi consiglio tanti pain au chocolate! Non ho avuto tempo di fare foto, ero impegnata!!!! Vi lascio questa del porto.



PADIGLIONE A SPECCHIO DI FOSTER
Up and down. Un padiglione tra terra e mare che possa creare continuità tra i due, ecco cosa ha progettato Foster. Una liscia copertura fatta di un materiale riflettente sul quale si specchia il mondo terreno. Vietato non alzare la testa.
Leggendo queste righe potrà sembrarvi una cosuccia di poco conto, ma credetemi, per me è stato difficile uscirne! Guardate bene la foto qui sotto.




QUARTIERE PANIER
Il quartiere Panier è il più antico di Marsiglia, fatto di molta street art, di localini dove fermarsi a bere e a mangiare qualcosa e di negozietti dove è impossibile non entrare. Un sali e scendi di scalini a tratti rotti che portano sulle loro spalle anni di passi indecisi, porte colorate di quei colori che solo la Provenza sa donare, il profumo del sapone, giustamente di Marsiglia che impregna le vie strette. Avete presente quei posti dai quali non vorresti più andar via? Ecco, questo è uno di quelli!
Ah, e mi sono comprata un cappello, carino carino, che poi ho usato per tutto il viaggio!








MUCEM
Eh eh il Mucem è tanta roba!
Il Mucem è il museo delle civiltà d'Europa e del Mediterraneo e si trova nel porto vecchio della città. Quarantacinquemila metri quadri di spazio espositivo con mostre permanenti e non; un tuffo in un'architettura che è semplicemente splendida. Diciamo che anche il solo passeggiare all'interno di corridoi, rampe e scale è di effetto, tutto quanto riempie di armonia e cultura. Non solo esposizioni, ma un vero e proprio punto di incontro. Assolutamente consigliato.






 Marsiglia con un bambino? Assolutamente sì! Un parco giochi tra murales, vie strette e scalinate, e ovviamente il mare...

Sicuramente ci ritornerò, perché Marsiglia è una città da vivere lentamente, soffermandosi; forse anche per questo motivo ho scelto di vedere poche cose, ma bene.



Tutte le foto in questo articolo sono di mia proprietà.

ZANDOMENEGHI PORTA L'IMPRESSIONISMO A PADOVA

by 10:29 AM



Mangio arte a colazione da quando ho avuto, molti anni fa la brillante idea di studiarla.
Una delle buone idee che ho avuto nella vita.
Il colore, le pennellate, sono state una piacevole conseguenza.
Un modo di esprimere, 
emozioni.
Poi sono cominciate le visite ai musei, quelle con artisti seri, del calibro di Monet, Manet, Picasso, Renoir...beh l'impressionismo mi ha sempre commosso.
Lo so, può sembrare stupidamente banale questa parola, ma chi ama l'arte sa di cosa parlo.
Brividi, occhi lucidi,
il voler toccare con mano quelle pennellate folte di colore che da sole non valgono nulla, ma se fai qualche passo indietro ti regalano il mondo intero.


Quindi potete vagamente immaginare la mia felicità nell'avere in mostra a Padova Zandomeneghi, un grande artista Veneto, che pochi conoscono, ma che ha da raccontare una storia: la sua e quella di tutti i personaggi che hanno abitato la sua vita e i suoi quadri.
Una mostra che Palazzo Zabarella dedica al maestro Veneziano a cento anni dalla sua morte.

Cento opere, cento quadri da leggere con tutta la calma di cui siamo capaci, la fretta è nemica dell'arte.
Ogni quadro ha il suo tempo per essere scoperto e ascoltato.



Zandomeneghi, nasce a Venezia, figlio di scultori. La passione per l'arte scorre nelle sue vene e sceglie scuole che prima lo portano nella sua città natale all'Accademia di Venezia, poi all'Accademia di Brera a Milano, infine a Firenze dove frequenta gli ambienti dei Macchiaioli.
Ad un certo punto si accorge di volere qualcosa di più, lascia la sua casa, la sua Italia, e si trasferisce a Parigi. Eh già, in quella Parigi pullulante di artisti e di mani impazienti di dipingere tele.
Gli inizi sono difficili, non è molto diverso dai giorni nostri. Cambiare Paese è sempre una sfida da gestire.
Comincia a lavorare come disegnatore per un giornale di moda, in qualche modo deve pur mantenersi, e continuerà a farlo per quindici anni...ma poi un giorno Degas (esatto, proprio lui!) lo invita a partecipare ad una mostra collettiva e qui avviene la svolta verso l'impressionismo, che fermava su tela, come una foto, il momento all'aria aperta, nei bar, per strada, nella vita di tutti i giorni.
Ed è questo che adoro.
La vita dipinta con dedizione di dettagli sfumati, imprecisi, sottolineati, marcati.
La vita che scorre tra i quadri come in un album di fotografie dove si riconoscono i volti di belle donne e di familiari, dove la passione ancora una volta torna ad essere la protagonista.

Non mi dilungo oltre sulla storia e la vita di questo meraviglioso artista, che mi ha nuovamente, dopo anni conquistata.
Vi invito a prendere parte a questo viaggio tra le sue opere, perché è proprio di un viaggio che stiamo parlando, influenzato da amici, parenti, conoscenti che l'hanno portato ad essere quello che è diventato.
Un viaggio estremamente affascinate.




Zandomeneghi è in mostra fino al 26 Gennaio al Palazzo Zabarella, che merita di essere visto a priori perché è uno dei palazzi più belli di Padova.
La Mostra è promossa da Fondazione Bano che promuove e valorizza i beni di interesse storico e artistico dell'Arte Italiana dell'ottocento e novecento.

Vi consiglio la visita con una guida, per scorgere tutti quei particolari che molto spesso sfuggono, e per ascoltare una storia che vi appassionerà.
Per informazioni www.palazzozabarella.it o scrivete una mail a info@palazzozabarella.it

Aspetto le vostre impressioni!



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